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Artsakh
Parlamento a Step'anakert
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Artsakh - Localizzazione
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Artsakh - Stemma
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Avviso di viaggio! ATTENZIONE: Nella zona del Nagorno Karabakh, pur non essendo ufficialmente in stato di guerra, si svolgono attività militari tra l'Armenia e Azerbaigian, quindi il governo sconsiglia altamente ogni visita nella regione.
Avvisi turistici governativi
(Ultimo aggiornamento: settembre 2021)

Artsakh, ufficialmente Repubblica dell'Artsakh (Արցախի Հանրապետություն, Artsakhi Hanrapetut’yun, ex Repubblica del Nagorno Karabakh), dal nome dell'omonima storica regione, è de facto uno Stato a riconoscimento limitato, non riconosciuto da alcun membro dell'ONU, autoproclamatosi indipendente dall'Azerbaigian, facente parte del Caucaso; confina a ovest con l'Armenia, a sud con l'Iran a nord e ad est con l'Azerbaigian.

Da sapere

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Situato nel Caucaso meridionale, nella regione dell'Artsakh (anche "Alto Karabakh" o "Karabakh Montuoso"). Gli attuali confini territoriali sono stati determinati al termine del conflitto scoppiato nel gennaio del 1992, dopo l'avvenuta proclamazione di indipendenza e corrispondono grosso modo a quelli dell'antica regione armena di Artsakh. Alcune porzioni del territorio (parte della regione di Shahoumyan e i bordi orientali delle regioni di Martouni e Martakert) sono sotto controllo azero pur essendo rivendicate dagli armeni come parte integrante del loro Stato.

Cenni geografici

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Lungo il lato settentrionale si trovano alte catene montuose, i monti Mrav che raggiungono i 3.700 metri di altitudine (monte Gamish, 3724 m); ugualmente montagnosa a ovest e a sud mentre verso est il territorio diviene progressivamente più pianeggiante con i due angoli, le province di Martakert e Martowni (corrispondenti a parti dei distretti azeri di Kəlbəcər, Tərtər e Xocavənd), anch'essi pianeggianti. Altre vallate esistono attorno al bacino idrico di Sarsang, a Hadrowt', e nel sud. Gran parte dell'Artsakh è coperto da foreste, in particolare le zone montuose. Prettamente pianeggiante è il lato meridionale lungo il confine con l'Iran.

La regione è attraversata, da ovest ad est e da nord a sud, da diversi corsi d'acqua che confluiscono per lo più nel Kura o nell'Aras: il Vorotan, il Karkar, il Tartar, il Khachenaget, l'Hakari ed altri corsi minori a regime torrentizio. Oltre al bacino artificiale di Sarsang sono presenti alcuni piccoli laghi di origine glaciale sull'altipiano dell'Artsakh nei pressi delle catene montuose che lo cingono a nord e ad ovest.

Quando andare

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Il clima è più dolce rispetto a quello dell'Armenia, con estati meno calde ed inverni meno rigidi; a luglio ed agosto la temperatura media è intono ai 22 °C con variazioni in ragione dei valori altimetrici delle località; in inverno la temperatura media è di poco sotto lo zero.

Cenni storici

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Artsakh era il nome di una delle province della Grande Armenia. Il territorio, situato nel Caucaso meridionale, ha subito nel corso dei secoli numerose invasioni e dominazioni ma la sua popolazione è stata sempre in larghissima parte armena e cristiana. All'inizio degli anni Venti i Consigli del popolo del Karabakh richiesero ripetutamente l'annessione all'Armenia atteso che il 95% della popolazione era di tale etnia. Nonostante il parere favorevole dello stesso Ufficio Caucaso del Comitato centrale del partito comunista, Stalin decise nel 1921 di assegnare il territorio all'Azerbaigian, turcofono e musulmano. Nel 1923 venne creato l'Oblast Autonomo del Nagorno Karabakh. Con il progressivo indebolimento dell'apparato sovietico, alla fine degli anni Ottanta, ripresero vita le aspirazioni armene di riunificazione alla Madre Patria. Quando nel 1991 l'Azerbaigian decretò la sua fuoriuscita dall'Unione Sovietica, il soviet del Nagorno Karabakh, sfruttando la legislazione dell'epoca, annunciò la nascita della repubblica del Nagorno Karabakh-Artsakh. Tale decisione fu confermata da un referendum al quale seguirono elezioni politiche monitorate da osservatori internazionali. Il 6 gennaio 1992 venne ufficialmente proclamata la nuova repubblica; il 30 gennaio l'esercito dell'Azerbaigian attaccò il Nagorno Karabakh e diede sostanzialmente inizio alla guerra che si concluderà con la vittoria armena e l'accordo di cessate il fuoco del 1994.

A seguito del conflitto gli armeni non solo hanno mantenuto il controllo sull'originario territorio dell'Oblast autonoma (ca 4.400 kmq) ma altresì lo hanno esteso anche sulle regioni limitrofe (in azero rajon), che peraltro facevano parte dell'antico Artsakh, assicurandosi così una contiguità territoriale con l'Armenia. Oggi la superficie complessiva è di circa 11.450 kmq. La repubblica dell'Artsakh, divisa in otto regioni compreso il distretto della capitale Stepanakert, è uno stato a tutti gli effetti ancorché non riconosciuto a livello internazionale; vi si tengono elezioni presidenziali, politiche ed amministrative con cadenza regolare, esiste una banca centrale, l'università statale, la compagnia telefonica e la radio televisione nazionale.

Prima del referendum costituzionale del 20 febbraio 2017 lo Stato aveva il nome ufficiale di Repubblica del Nagorno Karabakh (Լեռնային Ղարաբաղի Հանրապետություն, Lernayin Gharabaghi Hanrapetutyun).

Lingue parlate

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La lingua ufficiale è l'armeno, utilizzato nella versione orientale. In pratica viene parlato un dialetto locale tipico della regione e differente dall'armeno in uso nell'Armenia. Frequentemente parlato è anche il russo e, soprattutto nei centri urbani e nelle strutture turistiche, l'inglese.

Gran parte della popolazione conosce anche l'azero, ma anche se si conosce questa lingua, è opportuno astenersi dall'usarla per non provocare risentimento nel proprio interlocutore.


Letture suggerite

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  • Nadia Pasqual, Armenia e Nagorno Karabakh, Guide Polaris, 2010
  • Mauro Morellini, Armenia e Nagorno Karabakh, Morellini Editore, 2017
  • Emanuele Aliprandi, Le ragioni del Karabakh, AndMyBook, 2010
  • Guenter Lewy, Il massacro degli armeni, Einaudi Scuola, 2006
  • Gabriella Uluhogian, Gli Armeni, Il Mulino, Bologna, 2009


Territori e mete turistiche

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L'Artsakh è diviso in sette regioni, più la capitale Step'anakert che è una città a statuto speciale.

Mappa divisa per regioni — passa alla mappa interattiva
Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni

Centri urbani

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  • 39.815346.75191 Step'anakert Step'anakert su Wikipedia (in azero Xankəndi) Capitale di questo Stato de facto.
  • 39.640846.54692 Berjor Laçın su Wikipedia (o Berdzor, ex Laçın)
  • 39.516747.033 Hadrowt' Hadrowt' su Wikipedia (o Hadrut, o Hadrout)
  • 40.106746.03834 K'arvač̣aṙ Kəlbəcər su Wikipedia (o Karvachar, in azero Kalbajar o Kelbajar)
  • 40.215346.81285 Martakert Martakert su Wikipedia (o Mardakert, in azero Ağdərə o Aghdara)
  • 39.795347.11316 Martowni Xocavənd su Wikipedia (o Martuni o Martouni, ex Khojavend)
  • 39.760246.75047 Şuşa Şuşa su Wikipedia (o Shushi o Shusha)
  • 40.057846.54568 Vank Vank su Wikipedia (in azero Vəngli)

Altre destinazioni

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  • 39.983346.91671 Ağdam Ağdam su Wikipedia Città fantasma.
  • Monti Mrav Monti Mrav su Wikipedia Catena montuosa con vette tra i 3.000 e i 4.000 metri.


Come arrivare

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Requisiti d'ingresso

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Permesso d'ingresso ad Artsakh, rilasciato a Erevan

Occorre il visto che può essere richiesto alla rappresentanza della NKR a Erevan(Armenia) e che solitamente ha validità di ventuno giorni.

  • Ufficio visti, Via Nairi Zaryan, 17, +37410 24 97 05, . Il visto per un mese costa 24.000,00 dram (circa 50 euro). Lun-Ven. Per il visto sono necessarie delle fototessere. In casi eccezionali il visto può essere rilasciato dalla sede del Ministero degli Esteri a Step'anakert (anche essa chiusa il sabato e la domenica). Alla pagina http://www.nkr.am/en/consular-service/92/ è possibile scaricare il modulo bilingue (armeno/inglese) per il visto.
Avvertimento di viaggio Restrizioni sui visti: Il timbro della Repubblica dell'Artsakh sul passaporto preclude l'accesso all'Azerbaigian.

In aereo

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Per approfondire, vedi: Aeroporti in Armenia.

L'aeroporto di Step'anakert, ricostruito tra il 2011 ed il 2012, non è al momento ancora operativo.

In auto

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L'accesso alla repubblica dell'Artsakh può avvenire solo attraverso l'Armenia essendo il confine con l'Azerbaigian chiuso dall'epoca della guerra. Il confine con l'Iran non è ancora attrezzato con varchi doganali. Due sono le principali arterie di collegamento: la prima è la strada (M 12) che da Goris (sud Armenia) raggiunge Berdzor (posto di controllo dei documenti) e da qui la capitale; si tratta di una strada in ottime condizioni di manutenzione. Da Goris si sale fino a un altipiano e si raggiunge il confine tra Armenia e Artsakh (presente sulla destra un cartello indicativo in lingua armena). Quindi si ridiscende in quello che una volta era denominato "Corridoio di Lachin": subito dopo oltrepassato il fiume Aghanovjur (impianto idroelettrico) si trova il posto di frontiera per il controllo dei documenti. Sul lato opposto si può notare un khatchkar posto all'intersezione della strada che conduce al monastero di Tzitzernavank. La M 12 prosegue quindi verso Berdzor e sinuosamente si arrampica verso l'altopiano dell'Artsakh.

La seconda via di comunicazione, recentemente inaugurata, collega la statale M 11 (da Martakert) a Vardenis in Armenia attraverso il passo Sotk. La strada è in ottime condizioni, ad ampia carreggiata e con una serie di tornanti raggiunte il 2.700 metri s.l.m. del valico; proprio in conseguenza dell'altitudine è opportuno sincerarsi delle condizioni meteo in pieno inverno e comunque viaggiare su mezzi adeguatamente equipaggiati. Il posto di frontiera e controllo documenti si trova a valle, all'inizio dell'ascesa. Questa via di comunicazione con l'Armenia è più breve rispetto a quella da Goris e consente di risparmiare almeno due ore di viaggio.

In autobus

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Autobus di linea viaggiano dalla capitale armena a quella dell'Artsakh (mediamente 6/8 ore di viaggio). Esistono anche vetture private che offrono il servizio di collegamento con un sensibile risparmio di tempo (verificare il prezzo della corsa prima di partire). Dall'aeroporto di Yerevan partono taxi con tariffa fissa di cento dollari ma è possibile prenotare per tempo soluzioni economicamente più vantaggiose.

Come spostarsi

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I monti Mrav

Le zone prossime al confine con l'Azerbaigian sono interdette ai viaggiatori per motivi di sicurezza e possono essere visitate solo con permessi speciali. È sconsigliabile avventurarsi senza adeguato accompagnamento in tali zone anche per il rischio mine.

In auto

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Gli spostamenti interni avvengono solo su strada. Oltre alle arterie che provengono dall'Armenia, vi è un altro collegamento veloce dalla città di Martakert (al nord) a quella di Hadrowt' (al sud). La rete viaria principale è buona nel suo complesso; diviene precaria nei collegamenti con i villaggi rurali di montagna spesso serviti da strade non asfaltate. La cartellonistica stradale è scritta con caratteri armeni e latini nei principali centri, mentre le indicazioni per i villaggi sono prevalentemente solo in caratteri armeni

In treno

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Non esiste rete ferroviaria.

In autobus

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Dalla capitale Stepanakert partono linee bus che collegano i paesi della regione e le principali località dello Stato. Il Dipartimento del turismo ha avviato dall'estate 2018 tre itinerari con minibus a uso turistico per le località più interessanti. Verificare informazioni presso il sito del dipartimento (Artsakh travel) o presso chiosco in piazza della Rinascita (fronte Parlamento).

Cosa vedere

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Monastero di Gandzasar
Panorama nella valle del Levonaget
Monastero di Dadivank

L'Artsakh è una regione prevalentemente montuosa, coperta da abbondanti foreste specie nella sua parte settentrionale, ricca di fortezze e monasteri medioevali alcuni dei quali raggiungibili solo percorrendo sentieri di montagna.

  • Step'anakert. Capitale del paese è il punto di partenza di quasi tutte le escursioni essendo posizionata quasi al centro del Paese.
  • Şuşa. Vicina a Step'anakert, con la sua rocca si sta riprendendo dalle ferite della guerra e punta molto sulla cultura e l'arte. Da visitare qui ci sono i musei, la parte antica (ancora in rovina dopo la guerra), la moschea in corso di restauro
  • 40.05728646.5305451 Monastero di Gandzasar (Martakert). Si tratta di un monastero del tredicesimo secolo posto a circa 1270 metri di altitudine. La chiesa principale del complesso è dedicata a San Giovanni Battista. Questo monastero rappresenta l'attrazione storica più importante della regione ed è uno dei maggiori simboli del paese.
  • 40.161646.28822 Monastero di Dadivank. Costruito tra il nono e tredicesimo secolo è un importante monastero armeno.
  • 40.266746.31673 Monti Mrav. Conosciuti per i loro suggestivi panorami tra le cime più importanti e conosciute ci sono il Monte Murov e il Monte Gamshasar.


Cosa fare

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Valuta e acquisti

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La valuta nazionale è il Dram karabakho sebbene di fatto sia il Dram armeno (AMD), che ha un cambio 1 ad 1 con quello karabakho. Qui di seguito i link per conoscere l'attuale cambio con le principali monete mondiali:

(EN) Con Google Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
Con Yahoo! Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con XE.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con OANDA.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD

Gli orari commerciali generalmente prevedono che gli uffici siano chiusi il sabato e la domenica, osservando dal lunedì al venerdì l'orario 9:00–17:00. I negozi invece sono generalmente aperti tutti i giorni della settimana fino alle 19:00.

A tavola

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Infrastrutture turistiche

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Il livello dell'offerta turistica si sta elevando al pari dell'aumento di visitatori. La capitale dispone di buoni hotel anche a quattro stelle con servizi di buon livello. La ricettività alberghiera è discreta anche in provincia. Può essere interessante (e sicuramente più tradizionale) avvalersi dell'offerta di abitazioni private.

Eventi e feste

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DataFestivitàNote
1 gennaio Capodanno Festività internazionale
6 gennaio Natale
28 gennaio Giorno dei difensori della patria Celebrata anche nella vicina Armenia, commemora e loda le azioni dell'esercito dell'Artsakh
8 marzo Giornata internazionale della donna Ricorrenza internazionale
7 aprile Giornata delle madri e della bellezza Si tratta di una festa armena celebrata anche nella piccola repubblica dell'Arstakh in cui viene celebrata la bellezza delle madri armene che ricevono doni e fiori dai propri figli
24 aprile Commemorazione del genocidio armeno
1 maggio Giornata internazionale dei lavoratori Festività internazionale
9 maggio Liberazione di Shushi, nascita dell'Esercito di difesa dell'Artsakh, vittoria nella Guerra patriottica (2^ guerra mondiale)
1 giugno Giornata dei bambini Festività internazionale
29 giugno Giornata commemorativa dei caduti e dei dispersi in guerra
2 settembre Giorno dell'Indipendenza
7 dicembre Giorno del ricordo del terremoto in Armenia È un giorno festivo riconosciuto dal governo armeno e de facto anche da quello artsakho per ricordare le vittime del terremoto che colpì l'Armenia nel 1988
10 dicembre Giorno della Costituzione e del Referendum per l'indipendenza


Sicurezza

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Prima di intraprendere un viaggio consultare il sito Viaggiare sicuri della Farnesina per le indicazioni aggiornate sulla sicurezza del territorio rivendicato dall'Azerbaigian visto che l'Artsakh ancora ne fa ufficialmente parte.

Non vi sono particolari problemi di ordine pubblico o di delinquenza; a seguito dell'attività militare nel 2020, comunque, la sicurezza per i viaggiatori è diminuita a tal punto che è sconsigliato visitarlo.

Situazione sanitaria

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Non sono previste vaccinazioni obbligatorie; si raccomandano le generali norme di prudenza per l’acqua ed i prodotti alimentari non confezionati.

Rispettare le usanze

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Come restare in contatto

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Telefonia

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Buona copertura compatibilmente con la conformazione del territorio; per evitare problemi si suggerisce di acquistare carte prepagate in Armenia che consentano una buona copertura anche nella Repubblica dell'Artsakh. La compagnia "Karabakh Telecom" fornisce servizi voce e dati e le schede possono essere acquistate in tutto il Paese.

Internet

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La copertura è assicurata nelle città e nei piccoli centri; più difficile nelle zone rurali o di montagna.

Tenersi informati

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L'informazione è fornita dalla radiotelevisione di stato (Artsakh TV) e da diversi media cartacei. Azat Artsakh è il principale quotidiano nazionale; vi sono inoltre diverse pubblicazioni locali.

Altri progetti

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Stati d'Asia

bandiera Afghanistan · bandiera Arabia Saudita · bandiera Bahrain · bandiera Bangladesh · bandiera Bhutan · bandiera Birmania · bandiera Brunei · bandiera Cambogia · bandiera Cina · bandiera Corea del Nord · bandiera Corea del Sud · bandiera Emirati Arabi Uniti · bandiera Filippine · bandiera Giappone · bandiera Giordania · bandiera India · bandiera Indonesia · bandiera Iran · bandiera Iraq · bandiera Israele · bandiera Kirghizistan · bandiera Kuwait · bandiera Laos · bandiera Libano · bandiera Maldive · bandiera Malesia · bandiera Mongolia · bandiera Nepal · bandiera Oman · bandiera Pakistan · bandiera Qatar · bandiera Singapore · bandiera Siria · bandiera Sri Lanka · bandiera Tagikistan · bandiera Thailandia · bandiera Timor Est · bandiera Turkmenistan · bandiera Uzbekistan · bandiera Vietnam · bandiera Yemen

Stati con riconoscimento limitato: bandiera Stato di Palestina · bandiera Taiwan

Stati solo fisicamente asiatici[1]: bandiera Armenia · bandiera Azerbaigian[2] · bandiera Cipro · bandiera Georgia[2] · bandiera Kazakistan · bandiera Russia · bandiera Turchia

Stati de facto indipendenti: bandiera Abcasia[2] · bandiera Artsakh · bandiera Cipro del Nord · bandiera Ossezia del Sud[2]

Dipendenze australiane: bandiera Isole Cocos e Keeling · bandiera Isola di Natale

Dipendenze britanniche: Regno Unito (bandiera) Akrotiri e Dhekelia[3] · Territorio britannico dell'Oceano Indiano

Stati parzialmente asiatici: bandiera Egitto (Sinai) · bandiera Grecia (Isole dell'Egeo settentrionale, Dodecaneso) · bandiera Russia (Russia asiatica) · bandiera Turchia (Turchia asiatica)

  1. Stati generalmente considerati europei sotto il profilo antropico
  2. 1 2 3 4 Stato considerato fisicamente interamente asiatico solo da alcune convenzioni geografiche
  3. Stato o dipendenza fisicamente asiatico ma generalmente considerato europeo sotto il profilo antropico
Stati d'Europa

bandiera Albania · bandiera Andorra · bandiera Armenia[1] · bandiera Austria · bandiera Azerbaigian[2] · bandiera Belgio · bandiera Bielorussia · bandiera Bosnia ed Erzegovina · bandiera Bulgaria · bandiera Cipro[1] · bandiera Città del Vaticano · bandiera Croazia · bandiera Danimarca · bandiera Estonia · bandiera Finlandia · bandiera Francia · bandiera Georgia[2] · bandiera Germania · bandiera Grecia · bandiera Irlanda · bandiera Islanda · bandiera Italia · bandiera Lettonia · bandiera Liechtenstein · bandiera Lituania · bandiera Lussemburgo · bandiera Macedonia del Nord · bandiera Malta · bandiera Moldavia · bandiera Principato di Monaco · bandiera Montenegro · bandiera Norvegia · bandiera Paesi Bassi · bandiera Polonia · bandiera Portogallo · bandiera Regno Unito · bandiera Repubblica Ceca · bandiera Romania · bandiera Russia[3] · bandiera San Marino · bandiera Serbia · bandiera Slovacchia · bandiera Slovenia · bandiera Spagna · bandiera Svezia · bandiera Svizzera · bandiera Ucraina · bandiera Ungheria

Stati de facto indipendenti: bandiera Abcasia[2] · bandiera Artsakh[1] · bandiera Cipro del Nord[1] · Doneck · bandiera Kosovo · Lugansk · bandiera Ossezia del Sud[2] · bandiera Transnistria

Dipendenze danesi: bandiera Fær Øer

Dipendenze britanniche: Regno Unito (bandiera) Akrotiri e Dhekelia[1] · bandiera Gibilterra · bandiera Guernsey · bandiera Jersey · bandiera Isola di Man

Stati marginalmente europei: bandiera Kazakistan[3] (Atyrau, Kazakistan Occidentale) · bandiera Turchia[3] (Tracia orientale)

  1. 1 2 3 4 5 Stato o dipendenza fisicamente asiatico ma generalmente considerato europeo sotto il profilo antropico
  2. 1 2 3 4 Stato con territorio del tutto o in parte in Asia secondo le diverse convenzioni geografiche
  3. 1 2 3 Stato con la maggior parte del proprio territorio in Asia
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