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Corea del Nord
Monumenti e siti storici di Kaesŏng
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Avviso di viaggio! ATTENZIONE: L'Italia sconsiglia tutti i viaggi, non essenziali, verso la Corea del Nord. La situazione interna, rimane sotto il controllo delle Autorità locali. Non sono permessi né gli spostamenti individuali né il turismo individuale. Dal 1 febbraio 2020, il Paese ha chiuso le frontiere per prevenire la diffusione del Covid-19: non è pertanto, al momento, possibile entrare o uscire dal Paese, salvo poche eccezioni. Solo poche agenzie di viaggio, riconosciute dal Governo nordcoreano, sono autorizzate ad organizzare viaggi nel Paese. Questi soggiorni vanno previamente autorizzati dal Governo nordcoreano. I viaggiatori sono attentamente monitorati. Azioni potenzialmente lesive dell'immagine della leadership nordcoreana, sono severamente e arbitrariamente punite. Le camere d'albergo, i telefoni e i fax sono sotto controllo. È caldamente raccomandato, a tutti i visitatori, di non dire o fare niente che la gente del posto possa percepire come irrispettoso nei confronti dei leader nazionali. Nel settembre 2017, la Corea del Nord ha arrestato tre cittadini statunitensi, senza una causa apparente.
Avvisi turistici governativi
(Ultimo aggiornamento: marzo 2023)

Corea del Nord o Repubblica Popolare Democratica di Corea (조선민주주의인민공화국, Chosŏn Minjujuŭi Inmin Konghwaguk) è uno Stato asiatico dell'Estremo Oriente che confina a nord con la Cina e per un breve tratto con la Russia a nord-est, mentre a meridione la zona demilitarizzata coreana la separa dalla Corea del Sud. A ovest è bagnata dal Mar Giallo e est dal Mar del Giappone.

Da sapere[modifica]

Secondo la propria costituzione, la Corea del Nord è uno Stato socialista con un sistema economico pianificato. Secondo Human Rights Watch e Amnesty International, il livello di rispetto dei diritti umani è uno dei più bassi al mondo. Si tratta in effetti di uno stato governato da una delle più ferree dittature che la storia umana ricordi.

Il turismo nella Corea del Nord è gestito in ogni aspetto dall'organizzazione del turismo dello stato (Ryohaengsa). Ogni gruppo di viaggiatori, come ogni turista/visitatore individuale, è permanentemente accompagnato da una o più guide che generalmente parlano la lingua madre del turista, ed è generalmente fatto divieto assoluto di allontanarsi da costoro e dai percorsi da loro indicati. Sebbene il turismo sia cresciuto negli ultimi anni, i viaggiatori provenienti dai paesi occidentali rimangono pochi; i flussi turistici (ed emigratori in generale) principali provengono da Cina e Giappone. Si organizzano degli appositi tour del paese, durante tutto l'anno, con diverse destinazioni.

Lago Paradiso, sul monte Baekdu

Cenni geografici[modifica]

Il paese occupa la metà settentrionale della penisola coreana. Il punto più alto della Corea del Nord è il Monte Paektu, con un'altezza di 2.744 m. Il fiume più lungo è l'Amnok che scorre per 790 km.

Quando andare[modifica]

I periodi preferibili per visitare il paese sono i mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre, allorché il clima risulta più gradevole, moderatamente caldo e con scarse precipitazioni. D'inverno o nella stagione estiva delle piogge considerare il fatto che le precipitazioni (nevose o piovose) possono essere lunghe e abbondanti, rendendo difficili o impossibili gli spostamenti, specie nelle regioni più isolate. Tenere anche presente che, in alta stagione (marzo-ottobre), i prezzi sono generalmente più alti.

È preferibile visitare il paese in un periodo durante il quale ci sia un buon numero di ore di sole: di notte, complice la frequente mancanza di energia elettrica e il rigido razionamento che in ogni caso viene praticato, l'oscurità regna sovrana anche nei principali centri urbani. Portare con sé una torcia elettrica e una buona scorta di batterie è certamente utile, anche solo per muoversi nei corridoi degli alberghi.

Dati climatici[modifica]

Il clima è sostanzialmente di tipo continentale. L'inverno è lungo, freddo e nevoso, complici i venti di origine siberiana. Nella capitale Pyongyang la temperatura media della stagione fredda oscilla tra -3 e -13° C e i giorni segnati da precipitazioni nevose sono circa una trentina. Nelle montuose regioni settentrionali, verso le frontiere cinesi e russe, il clima è ancor più rigido, per tutto l'anno. L'estate è breve, afosa e molto piovosa, complici i fronti di aria umida e calda che risalgono dall'oceano Pacifico. A Pyongyang la temperatura media di agosto oscilla tra 29 e 20° C. Più della metà delle precipitazioni annue cadono nei mesi di luglio, agosto e settembre, con oltre 1.000 mm annui di media. In estate frequenti sono anche i tifoni. La primavera e l'autunno sono segnate da temperature gradevolmente tiepide e scarse precipitazioni.

Cenni storici[modifica]

I più antichi esempi conosciuti di ceramica coreana risalgono intorno all'8000 a.C., mentre il periodo neolitico iniziò prima del 6000 a.C., seguito dall'Età del bronzo intorno al 2500 a.C. Secondo il Samguk Yusa e altre testimonianze dell'era medievale coreana, il regno di Ko Chosŏn (Antico Chosŏn) sarebbe stato fondato nel 2333 a.C., finendo con l'estendersi dalla penisola coreana a gran parte della Manciuria. Verso il III secolo a.C., esso si disgregò in vari stati successori.

All'incirca intorno all'anno zero dell'era cristiana, i Tre Regni (Koguryŏ, Silla e Baekje) conquistarono gli altri stati successori di Ko Chosŏn, giungendo a dominare la penisola e gran parte della Manciuria. I tre regni rivaleggiavano tra loro sia economicamente che militarmente. Koguryŏ e Baekje godettero di maggior potere per gran parte dell'era, soprattutto Koguryŏ, che sconfisse le massicce invasioni cinesi. Il potere di Silla si estese invece lentamente attraverso la Corea, affermandosi infine verso il 676 come il primo Stato unificato che abbracciava la maggior parte della penisola coreana, mentre l'ex generale di Koguryŏ Dae Jo-yeong fondò Balhae come successore dello stesso Koguryŏ.

La stessa Unificazione Silla crollò alla fine del IX secolo, lasciando spazio al tumultoso periodo dei Tre Regni Posteriori (892-936), che si concluse con l'affermazione della dinastia Goryeo. Dopo la caduta di Balhae nel 926 ad opera dei Khitani, gran parte del suo popolo, guidato dal principe ereditario Dae Gwang-hyeon, fu assorbito da Goryeo.

Il periodo Goryeo vide la codificazione delle leggi, l'introduzione di un apparato amministrativo statale e la fioritura del buddhismo. Nel 993-1019 la dinastia khitana dei Liao invase Goryeo ma fu respinta. Nel 1238, fu la volta dell'Impero mongolo che invase la penisola iniziando una guerra di quasi trent'anni, al termine della quale le due parti firmarono un trattato di pace.

Nel 1392, a seguito di un colpo di stato, il generale Yi Seong-gye fondò la dinastia Joseon (1392-1910). Re Sejong il Grande (1418-1450) promulgò l'hangul, l'alfabeto coreano. Tra il 1592 ed il 1598, il Giappone invase la Corea, ma fu infine respinto grazie agli sforzi degli eserciti e della marina guidata dall'ammiraglio Yi Sun-shin. Negli anni 1620 e 1630, Joseon subì invasioni dalla dinastia manciù dei Qing.

A cominciare dagli anni 1870, il Giappone iniziò ad allontanare la Corea dalla sfera d'influenza della Cina per attirarla nella propria. Nel 1895, l'imperatrice Myeongseong fu assassinata da agenti giapponesi. Nel 1897, Joseon fu ridenominato Impero coreano (1897-1910), e re Gojong divenne l'imperatore Gojong.

Nondimeno, nel 1905, i Giapponesi costrinsero la Corea a firmare il trattato di Eulsa che trasformava il paese in un protettorato e successivamente, nel 1910, un secondo trattato che annetteva direttamente la Corea all'Impero giapponese, sebbene nessuno dei due accordi sia considerato legalmente valido. La resistenza coreana all'invasione nipponica si manifestò in maniera non violenta nel massiccio Movimento del 1º marzo del 1919. In seguito il movimento di liberazione coreano, coordinato dal Governo provvisorio della Repubblica di Corea in esilio, fu largamente attivo nelle confinanti Manciuria, Cina e Siberia.

Con la sconfitta del Giappone nel 1945, le Nazioni Unite misero a punto piani per un'amministrazione fiduciaria da parte dell'Unione Sovietica e degli Stati Uniti, ma furono presto abbandonati. Nel 1948, furono istituiti nuovi governi, quello democratico della Corea del Sud e quello comunista della Corea del Nord divisi al 38º parallelo. Le tensioni irrisolte della divisione emersero però nella Guerra di Corea del 1950, quando la Corea del Nord invase la Corea del Sud.

Lingue parlate[modifica]

La Corea del Nord condivide la lingua coreana con la Corea del Sud. Esistono differenze dialettali all'interno delle due Coree, ma i confini tra il Nord e il Sud non rappresentano una vera e propria separazione linguistica.

I cittadini del nord chiamano la loro lingua Chosŏnmal, quelli del sud Hangungmal. A differenza della Corea del Sud, in Corea del Nord non si usano i caratteri hanja (d'origine cinese) per trascrivere, ma solo i caratteri autoctoni hangŭl, che però nel paese assumono il nome di chŏsongŭl.

In genere le guide turistiche parlano l'inglese (non sempre allo stesso livello); altre invece sono poliglotte e riescono ad esprimersi in altri idiomi. È molto raro avere la possibilità di parlare con dei cittadini comuni: bisogna sempre prima chiedere alla guida. Visitare il paese nei giorni di festa, quando buona parte della popolazione non lavora, consente potenzialmente di interagire con più persone, le quali tuttavia, il più delle volte, tendono a guardare i visitatori occidentali con un misto di curiosità, diffidenza e preoccupazione, tentando accuratamente di evitare qualunque scambio diretto.

Cultura e tradizioni[modifica]

Esiste un vasto culto della personalità di Kim Il-sung, di Kim Jong-il, suo figlio, e di Kim Jong-un attuale leader (figlio di Kim Jong-il), e la maggior parte della letteratura, della musica popolare, del teatro e del cinema glorificano i tre statisti. Girando per la Corea del Nord ci si accorge che la propaganda politica è ovunque: dai centri urbani alle campagne più sperdute, dalle scuole ai musei, non c'è angolo del paese, non c'è edificio, strada o parco che non sfoggi il suo monumento alla gloria del regime.

Ecco quindi sbucare in ogni dove un florilegio di colossali statue o gruppi scultorei in pietra o metallo, enormi murales, palazzi monumentali (i quali peraltro sono sempre molto ben illuminati, anche in caso di blackout), fino alle spille con le effigi dei leader nazionali che ogni cittadino nordcoreano è obbligato a portare appuntate al petto. Si noterà anche che in tutte le stanze - tranne forse le toilettes - di tutti gli edifici nordcoreani si trovano perlomeno i ritratti di Kim Il-sung e Kim Jong-il appesi al muro (in tal caso fare attenzione: la parete che li accoglie è "sacra" e non va nemmeno toccata).

Oltre all'occhio, anche l'orecchio vuole la sua parte, ergo si troveranno un po' ovunque degli altoparlanti: lungo le strade, nei palazzi pubblici, su appositi "camion della propaganda", a bordo dei mezzi di trasporto. Il loro scopo è diffondere in ogni dove i programmi della radio nazionale, che alterna musica autoctona a bollettini di notizie e discorsi di propaganda.

A riguardo, molte altre utili precisazioni sono riportate al paragrafo "Sicurezza".

La cultura è ufficialmente protetta dal governo. Sono stati costruiti diversi edifici dedicati alla cultura, come il Palazzo della Cultura del Popolo o il Gran Palazzo degli Studi del Popolo, entrambi a Pyongyang. La cultura coreana venne attaccata durante l'occupazione da parte del Giappone dal 1910 al 1945.

Musica[modifica]

La musica pop nordcoreana è uno specchio fedele dello stato in cui è diffusa: stilisticamente si può dire che i gusti musicali del posto siano rimasti indietro almeno di alcuni decenni rispetto al resto del mondo. Molto in voga nel paese sono i brani popolari della tradizione coreana (tra i quali spicca il celeberrimo Arirang), oltre ad alcuni brani esteri, rieseguiti spesso con una pletora di strumenti a corda e arrangiamenti messi insieme con sintetizzatori da due soldi. L'effetto potrebbe essere stucchevole, ma occorre fare buon viso a cattivo gioco e dimostrarsi perlomeno compiacenti, per non offendere gli abitanti del posto, convinti ammiratori di questo stile.

La produzione musicale locale è strettamente controllata dal regime, che ne ha fatto un ulteriore strumento di propaganda: ne consegue che vi è un'estrema prolificità nel ramo dei canti patriottici, che glorificano la Nazione e i suoi leader. L'esecuzione di tali brani è sovente affidata al coro e all'orchestra dell'esercito nazionale. Basti pensare che, tra le hit più in voga in Corea del Nord, si annovera senza alcun dubbio 당신이 없으면, 조국도 없다 (in italiano Non c'è patria senza di te), una canzone in onore di Kim Jong-il composta nel 1992.

L'attuale dittatore Kim Jong-un ha cercato di "innovare" in questo campo istituendo, nel 2012, la Moranbong Band, un gruppo musicale composto da sole donne (più di una ventina tra musiciste e vocalist), che mescola alle sonorità tradizionali nordcoreane altre più tendenti al pop, rock e fusion di gusto "occidentale" (talora le artiste sfoggiano anche un outfit casual, con gonne corte, abiti smanicati e con scollature profonde e tagli di capelli alla moda - tutte cose vietatissime ai cittadini comuni di un paese ove anche l'abbigliamento è severamente codificato a termini di legge - ). Inutile dirlo, il gruppo è diventato un vero fenomeno di massa nel paese: i concerti che tiene sono sempre "tutti esauriti" (e spesso "onorati" dalla presenza di Kim Jong-un stesso) e durante le esecuzioni è diventata cosa comune vedere il pubblico battere le mani in sincrono con la musica oppure (specie nei momenti "topici" dello spettacolo, in cui musica e propaganda politica si fondono più strettamente) esplodere in reazioni di delirio analoghe a quegli degli ammiratori delle maggiori celebrità pop internazionali.

Letture suggerite[modifica]

Film suggeriti[modifica]


Territori e mete turistiche[modifica]

La Corea del Nord è suddivisa in 9 provincie più tre città governate direttamente.

Mappa divisa per regioni — passa alla mappa interattiva
Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
      Costa orientale nordcoreana — Comprende l'Hamgyong Settentrionale, l'Hamgyong Settentrionale, Kangwon e Kŭmgang-san.
      Montagne Baekdu — Comprende Ryanggang e Chagang.
      Pyongan — Comprende il Pyongan Settentrionale, il Pyongan Meridionale, Pyonyang e Sinŭiju.
      Hwanghae — Comprende le province del Hwanghae Settentrionale e dell Hwanghae Meridionale, oltre alla città di Kaesŏng.

Centri urbani[modifica]

  • 39.016667125.74751 Pyongyang (Phyŏngyang Chikhalsi) — Capitale e centro culturale del paese ma anche ex capitale di Koguryŏ (o Goguryeo) durante il periodo dei Tre Regni.
  • 41.8129.7830562 Chongjin Chongjin su Wikipedia — Porto e città industriale nel nordest del paese affacciata sul mar del Giappone. Estremamente di rado è visitata dai turisti.
  • 39.916667127.5333333 Hamhŭng Hamhŭng su Wikipedia — Importante centro economico e industriale del Paese, è la città più popolosa della costa orientale. Di rado è visitata dai turisti.
  • 37.966667126.554 Kaesŏng Kaesŏng su Wikipedia — Ex capitale durante la dinastia Koryŏ.
  • 39.1475127.4461115 Wŏnsan Wŏnsan su Wikipedia — Città portuale sulla costa orientale che lentamente si sta aprendo al turismo.
  • 38.733333125.46 Namp'o Namp'o su Wikipedia — Centro industriale e città portuale che si affaccia sulla baia di Corea, alla foce del fiume Taedong.

Altre destinazioni[modifica]

  • 38.656764128.1049031 Kŭmgangsan Monte Kumgang su Wikipedia — Il suo nome tradotto significa "montagna di diamanti". Ha spettacolari panorami ed è accessibile in tour dal Sud.
  • 40.018611126.3330562 Myohyangsan — Questa misteriosa montagna è uno dei migliori punti escursionistici del nord.
  • 41.992778128.0772223 Montagna Baitou (o Baekdu) — La montagna più alta in Corea e luogo di nascita del Grande Leader Kim Jong-il.
  • 37.955556126.6777784 Panmunjeom Panmunjeom su Wikipedia — L'ultimo avamposto della guerra fredda nella ZDC (zona demilitarizzata) tra il Sud e il Nord.


Come arrivare[modifica]

Requisiti d'ingresso[modifica]

Dall'Italia, da San Marino e dalla Svizzera è necessario il passaporto (con una congrua validità residua: almeno tre mesi per l'Italia) e in ogni caso di un visto, che viene rilasciato solo dopo l'avvenuta prenotazione e approvazione del viaggio da parte delle autorità nordcoreane. I visti vengono emessi dalle rappresentanze diplomatiche estere della Corea del Nord. I giornalisti (o coloro che svolgono lavori assimilabili) necessitano di un visto speciale, molto difficile da ottenere, dato che i giornalisti esteri vengono visti come persone che diffondono un'immagine denigratoria del paese. Cercare di svolgere attività giornalistica entrando nel paese con un visto turistico può condurre a gravi conseguenze al cospetto delle autorità nazionali.

In genere, per i viaggi turistici, il visto viene richiesto dall'agenzia viaggi ove si è effettuata la prenotazione. Le delegazioni consolari nordcoreane si riservano la possibilità, prima di concedere il visto, di fissare un colloquio (di persona o via telefono) per meglio conoscere il viaggiatore. Tali interviste sono condotte in modo informale e amichevole, quindi non c'è niente da temere: se si attesta di non rientrare nella categoria degli "ospiti sgraditi", il visto arriverà.

Se si viaggia in gruppo, tutti i visti dei viaggiatori vengono consegnati al "tour leader": il singolo turista può richiedere di tenere una copia con sé. Generalmente non vengono apposti timbri sul passaporto, a meno che il visto non sia stato emesso da una legazione diplomatica sita in territorio europeo.

I cittadini di Stati Uniti (il cui governo diffida i suoi cittadini dal recarsi nel paese), Israele, Giappone e Corea del Sud (o coloro che vi risiedono) possono incontrare difficoltà maggiori nel tentare di compiere un viaggio nel paese e talora potrebbe risultargli impossibile. Non si può entrare nel paese dal territorio sudcoreano (fatte salve rarissime eccezioni).

È necessario attestare alle autorità locali di essere in possesso di un biglietto di ritorno o di prosecuzione del viaggio e dei documenti relativi, nonché dar prova di avere risorse economiche sufficienti per tutta la durata del soggiorno. In difetto, il rilascio del visto d'ingresso può essere rifiutato.

Controlli doganali[modifica]

All'ingresso nel paese (ma spesso già prima di partire, in Cina) si è soggetti ad un rigoroso controllo doganale, con perquisizione manuale della persona e dei bagagli. Su un apposito foglio occorrerà dichiarare una serie di oggetti (ad esempio telefoni cellulari e satellitari, pc portatili, radioline a transistor, apparecchi GPS, materiali editoriali). Eventuali oggetti ritenuti "pericolosi" (ad esempio in quanto potrebbero far trapelare all'esterno del paese informazioni negative o suscitare sovversioni interne) possono essere confiscati dai doganieri ed eventualmente restituiti al visitatore al momento della partenza.

In aereo[modifica]

Tutti i voli internazionali da e per la Corea del Nord passano per l'aeroporto di Pyongyang-Sunan; gli altri aeroporti nordcoreani servono solo per i voli interni. Lo scalo di Sunan è servito con voli di linea da una compagna: Air Koryo (la compagnia di bandiera nordcoreana). In alta stagione possono esservi sporadici servizi charter operati da altre compagnie.

Air Koryo[modifica]

Air Koryo è l'unica compagnia aerea nordcoreana ed opera voli per Pyongyang da Pechino-Capital, (alle 11:30 - ora locale - il martedì e il sabato) e viceversa (alle ore 09:00 - ora locale - nei medesimi giorni). Air Koryo opera anche voli da e per Shenyang (con scalo a Pechino) il mercoledì e il sabato, e da e per Vladivostok il martedì mattina. Si operano anche sporadici servizi da e per Kuala Lumpur e Al Kuwait.

Air Koryo è considerata da molti la peggiore compagnia aerea al mondo: basti pensare che è l'unica azienda cui Skytrax (ente britannico che censisce la qualità del trasporto aereo mondiale) assegna il rating minimo di 1 stella su 5 e che nei primi anni 2000 venne bandita dai cieli dell'Unione europea per via della scarsa sicurezza dei suoi velivoli (divieto poi revocato a seguito dell'acquisto di due moderni Tupolev Tu-204s). La flotta della compagnia è costituita unicamente da aerei di fabbricazione russa o sovietica: i velivoli più moderni sono due Tupolev Tu-204s, utilizzati sulla tratta Shenyang-Pechino–Pyongyang. Gli altri velivoli sono i vetusti Ilyushin IL-62-Ms (costruiti tra il 1979 e il 1988), Tupolev Tu-154s e Tupolev Tu-134s.

Nonostante tale sinistra fama, Air Koryo ha all'attivo un solo incidente grave, avvenuto in Guinea nel 1983 (ma bisogna dire che è quasi del tutto ignota la situazione dei voli interni).

In treno[modifica]

Un servizio ferroviario internazionale collega Pechino a Pyongyang passando per Tianjin, Tangshan, Beidaihe, Shanhaiguan, Jinzhou, Shenyang, Benxi, Fenghuangcheng, Dandong e Sinuiju quattro volte alla settimana. Il treno è allestito in classe unica a cuccette. I biglietti si acquistano in stazione a Pechino, ma il treno è molto frequentato ed è indispensabile prenotare molti giorni prima (cosa che in genere fa l'agenzia viaggi di turno, se si decide di raggiungere con questo mezzo la Corea del Nord). Il tragitto dura 24 ore, salvo impedimenti; alla frontiera tra Cina e Corea del Nord si effettua una lunga fermata, durante la quale i viaggiatori devono scendere dai vagoni, lasciando nelle proprie cabine tutti i propri effetti personali affinché le guardie confinarie possano controllarli.

A volte al treno da Pechino vengono agganciate altre carrozze letto provenienti da Mosca, anch'esse dirette a Pyongyang. Tale convoglio segue la tratta Mosca - Novosibirsk - Irkutsk - Chita - Harbin - Shenyang - Dandong - Shinuiju - Pyongyang. Il treno parte da Mosca ogni venerdì sera ed impiega una settimana ad arrivare a Pyongyang. La partenza da Pyongyang per il percorso inverso è sabato mattina, con arrivo a Mosca il venerdì pomeriggio successivo.

Un'altra linea ferroviaria collega il paese alla Russia, attraversando la frontiera russo-nordcoreana presso Tumangan/Khasan. La tratta è servita da un diretto Mosca - Pyongyang e viceversa, effettuato l'11 e il 25 di ogni mese dalla capitale russa; il tempo di percorrenza è di 9 giorni. Da metà anni 1990 questa tratta è però vietata ai turisti e l'ente turistico nazionale non organizza viaggi appoggiandosi ad essa.

Alcune agenzie viaggi organizzano trasferte miste: attraversamento della frontiera tra Dandong (Cina) e Sinuiju (Corea del Nord) in minibus, proseguendo poi verso Pyongyang su un treno locale. Viaggiare su un treno locale è un'esperienza unica: ci si ritrova seduti su sedili duri, accanto a operai e soldati. Nella carrozza bistrot si trovano birra (Heineken) e bibite d'importazione così come bevande locali. Il tragitto per Pyongyang dovrebbe durare 4 ore, ma i ritardi sono frequentissimi: si ha notizia di tragitti ultimati in 14 ore. In aggiunta, i vagoni non sono minimamente climatizzati: in inverno la temperatura all'interno si aggira sui -10 °C. In aggiunta, il servizio è spesso aperto a soli viaggiatori cinesi.

In autobus[modifica]

Al di là del già citato servizio da Dandong a Sinuiju non esistono bus internazionali che servono la Corea del Nord.

Come spostarsi[modifica]

Tipica strada carrabile extraurbana nordcoreana: completamente deserta

La rete dei trasporti nordcoreana è molto carente e obsoleta. Inoltre, complici le frequenti interruzioni di energia elettrica e la penuria di carburante, i trasporti nazionali operano in perenne ritardo. Anche la rete viaria, complici i pochissimi autoveicoli circolanti, è di ridotte dimensioni: poche sono le strade extraurbane, spesso di grandi dimensioni, e regolarmente deserte.

Gli spostamenti in proprio, inoltre, de facto non esistono: per ogni trasferimento occorre il permesso della guida di turno.

In aereo[modifica]

I voli interni, operati in esclusiva dalla compagnia di bandiera Air Koryo, sono molto irregolari e soggetti a pesanti ritardi. In aggiunta, gli aerei sono spesso obsoleti ed è ragionevole ritenere che il livello di sicurezza sia ancor più basso di quello dei voli internazionali. I voli di linea sono generalmente vietati agli stranieri: se si devono fare trasferte "a grande distanza" vengono organizzati degli appositi servizi charter. Se si rende necessario prendere un volo comune, una guida dev'essere sempre al seguito.

In auto[modifica]

Ai non residenti in Corea del Nord è vietato condurre un autoveicolo. Sono esclusi da tale divieto solo gli operatori delle ONG.

In nave[modifica]

Il trasporto sull'acqua nei fiumi principali e lungo le coste gioca un ruolo crescente nel traffico merci e passeggeri. Tranne i fiumi Yalu e Taedong, la maggior parte dei fiumi, che raggiungono i 2253 km sono navigabili solo da piccole barche. Il traffico costiero è maggiore nella regione orientale, dove le acque più profonde permettono di impiegare vascelli più grandi. I porti maggiori sono Namp'o sulla costa occidentale e Rajin, Chongjin, Wŏnsan e Hamhŭng sulla costa orientale.

Metropolitana di Pyongyang
Tram a Pyongyang

In treno[modifica]

Il paese ha una rete ferroviaria poco sviluppata ed obsoleta: le linee sono raramente elettrificate, spesso a binario unico e scartamento ridotto, i mezzi sono vecchi e scomodi. Al turista potrebbe capitare di dovere fare dei trasferimenti in treno: anche in questo caso è fondamentale la presenza della guida.

Nei centri urbani principali sono presenti delle tramvie; Pyongyang è anche dotata di una rete metropolitana, estesa su due linee. Quest'ultima è di per sé un'attrazione turistica, dato che i tunnel sono sepolti a 100 m di profondità (record mondiale) in modo tale da fungere da rifugio antiaereo in caso di attacco. I turisti possono viaggiare solo tra certe stazioni che vengono indicate dalle guide; tali stazioni sono monumentali: le sale sono realizzate in marmi policromi, con enormi murales di propaganda alle pareti, alti soffitti da cui pendono lampadari di cristallo. Un po' paradossale per un paese in perenne crisi energetica, dove manca perfino l'elettricità per far funzionare i semafori (egregiamente sostituiti da austere vigilesse in gonna azzurra). I convogli che circolano sul metrò sono di seconda mano, di fabbricazione cinese (ex metropolitana di Pechino) o tedesca (ex U-Bahn di Berlino).

In autobus[modifica]

Nei centri urbani operano autobus e filobus (generalmente vecchi modelli costruiti in ex Unione Sovietica o in ex paesi satelliti, oppure di costruzione nordcoreana). Esistono anche linee extraurbane. In ogni caso, è consentito usufruirne ai turisti stranieri solo se accompagnati dalle guide.

In taxi[modifica]

Nei centri urbani circola un numero esiguo di taxi. Fino circa all'inizio del Terzo Millennio i turisti erano liberi di prenderne uno - limitatamente a certi percorsi - senza dover essere accompagnati da una guida. In seguito tale possibilità è stata revocata: la guida dev'essere sempre presente. In aggiunta, non tutti i tassisti possono trasportare cittadini stranieri e tendono sempre a rifiutare di caricarne uno non accompagnato.

Cosa vedere[modifica]

Per approfondire, vedi: Patrimoni mondiali dell'umanità in Corea del Nord.
La Torre dell'ideologia Juche
La tomba del Re Dongmyeong di Goguryeo

Ciò che si può o non si può vedere nel paese lo decide insindacabilmente la guida di turno.

  • Complesso di tombe Goguryeo — Il primo sito del paese a essere incluso nell'elenco dei siti Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.


Cosa fare[modifica]

Spettatori stranieri mischiati a locali mentre seguono una partita della nazionale di calcio nordcoreana allo stadio Kim Il-sung
Una spettacolare istantanea del festival di Arirang del 2007. La bandiera sullo sfondo è disegnata da migliaia di persone assiepate in tribuna, con dei cartoncini colorati

L'attività principale per un viaggiatore è il mero turismo: girare, guardare, fotografare, acquistare. Poche sono le attività ricreative a cui si può prendere parte, quasi tutte concentrate a Pyongyang: a puro titolo di esempio, nel sotterraneo dello Yanggakdo Hotel vi sono una piscina (spesso fuori servizio per la mancanza di energia elettrica), un casinò e una discoteca. Tutti gli alberghi offrono perlomeno una sala karaoke e dei centri benessere con sauna, massaggi e bagno turco. Guy Delisle in Pyongyang racconta che spesso si tengono feste presso il quartiere ove hanno sede le Organizzazioni Non Governative (accessibili su richiesta anche ai non membri) e al Diplomatic club di Juche Tower Street (l'ex ambasciata rumena, convertita in bar-ristorante e karaoke a beneficio dei visitatori esteri). A Pyongyang si trovano anche un circo, tre cinema (aperti occasionalmente e che propongono quasi esclusivamente film nordcoreani) e tre teatri.

In tutto il paese esistevano tre parchi di divertimento, di cui due hanno successivamente chiuso per la penuria di elettricità; l'unico superstite vale comunque una visita. Non è chiaro lo stato di manutenzione delle attrazioni: per la propria incolumità, se si dubita della sicurezza di una giostra è sempre meglio evitare l'esperienza.

La vita notturna di Pyongyang è alquanto monotona: le strade sono spesso buie (complice la mancanza di elettricità) e a malapena rischiarate dai fanali dei pochi autoveicoli circolanti e dalle luci che illuminano i monumenti alla gloria del regime.

Specialmente nei giorni di festa si tengono nelle principali città delle monumentali parate (militari o non) e grandi spettacoli di massa, il più noto dei quali è il festival di Arirang. Si tratta di eventi molto spettacolari e vale la pena pianificare il viaggio cercando di far coincidere le date con almeno uno di essi. Le guide sono generalmente molto felici di poter mostrare agli stranieri queste manifestazioni di potenza del regime.

Spesso accessibili ai turisti sono gli eventi sportivi, quali partite di calcio, pallavolo, pallacanestro, esibizioni di arti marziali. Chiedere sempre alla guida se è possibile andarne a vedere uno o più d'uno.

Recentemente (2013) ha aperto l'impianto sciistico Masik, sito a 2.000 m s.l.m. È un resort di lusso voluto da Kim Jong Un, attualmente destinato ai funzionari del partito, ma che dovrebbe essere prima o poi accessibile anche ai turisti.

I turisti, facendone domanda per tempo (meglio prima di partire), possono altresì partecipare a spedizioni alpinistiche, battute di caccia, corsi di coreano, di taekwondo (l'arte marziale tipica coreana) o anche di medicina tradizionale.

Valuta e acquisti[modifica]

Lo scaffale di un negozio per stranieri a Pyongyang

La valuta nazionale è il Won nordcoreano (KPW). Qui di seguito i link per conoscere l'attuale cambio con le principali monete mondiali:

(EN) Con Google Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
Con Yahoo! Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con XE.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
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Fino al 2002 ai turisti era proibito utilizzare la valuta locale: essi potevano fare acquisti solo con speciali certificati emessi dal governo. Abolita tale pratica, i turisti possono cambiare tranquillamente la loro valuta nazionale in won: il cambio ufficiale (soggetto a fluttuazione) è di circa 95 won per 1 dollaro USA o 131 per 1 euro (dato di agosto 2011). Il cambio in nero (fiorente specialmente nel profondo nord, presso la frontiera cinese - e severamente punito dalle autorità locali -) può arrivare però anche a superare di 20 volte il cambio ufficiale.

Ai visitatori stranieri, in pratica, è consigliato di pagare con la loro valuta (euro, renminbi cinesi, dollari USA, yen); in aggiunta, molti negozi la richiedono apertamente. Occorre fare attenzione: il cambio non sempre viene fatto con precisione ed è sempre utile avere con sé monetine di scarso valore. Nel paese non vengono accettati i Travellers' Cheques.

Esistono spacci ed esercizi commerciali riservati ai visitatori stranieri. Per entrare in negozi "comuni" (ove generalmente vi è merce di qualità inferiore) occorre chiedere il permesso alla propria guida.

Quanto denaro portare[modifica]

Se si pagano in anticipo i pernottamenti (una settimana in alta stagione in un albergo a quattro stelle può oscillare tra i 1300 e i 1600 €, ma anche calare fino a 800 € con il tour operator giusto e scegliendo i tour collettivi), i trasporti e i pasti, le uniche spese da sostenere in loco dovrebbero consistere in bottiglie d'acqua, souvenir, snack, bevande varie, servizi extra dell'hotel (ad esempio la lavanderia). I prezzi dei prodotti a beneficio dei turisti sono sempre molto bassi: a puro titolo d'esempio, ad agosto 2007 una bottiglia grande di birra locale costava 2 dollari USA negli spacci degli alberghi di Pyongyang.

In generale, se non si hanno in programma "spese folli" o grosse giocate al casinò (ve n'è uno allo Yanggakdo Hotel), 200 euro dovrebbero bastare per una settimana.

La Corea del Nord non applica tasse aeroportuali ed ha abolito le quote di spesa giornaliere.

Souvenir[modifica]

Tra i souvenir più interessanti che è possibile acquistare in loco vi sono libri e video di propaganda, cartoline e francobolli. Presso alcuni siti turistici è possibile acquistare dei quadri. Non è consentito contrattare sui prezzi, che sono però molto bassi.

Dalla Corea del Nord è possibile inviare cartoline per posta in tutto il mondo eccetto la Corea del Sud, ove la corrispondenza dal nord viene bloccata.

Fare particolare attenzione se si ha in mente di entrare in Corea del Sud subito dopo aver visitato il Nord: lo stato meridionale applica leggi molto severe, tra cui il National Security Act, contro chi è sorpreso ad importare (anche solo per uso privato) materiale di propaganda nordcoreana, ivi comprese foto dei leader del Nord, francobolli, cartoline e libri stampati nello stato comunista.

A tavola[modifica]

Non esiste una vera e propria cucina tipica che distingua il nord dal sud della Corea. Gli alberghi e i ristoranti aperti al turismo estero propongono spesso menu tipici coreani, che talora sono parte integrante di certi itinerari tematici.

La cucina coreana è ricca di vitamine e povera di calorie: tra gli ingredienti più ricorrenti si annoverano aglio, pepe rosso, porro, salsa di soia, pasta di fagioli fermentati, zenzero e olio di sesamo. Difficilmente si lascia il paese senza aver gustato almeno una volta il kimchi, vero piatto nazionale, composto da cavolo fermentato e molto speziato - consumare con moderazione se si è di stomaco debole! Da assaggiare sono anche il galbi e il bulgogi, due ricchi piatti di carne (di maiale o manzo) tipici dei giorni di festa. Il galbi è un piatto a base di carne trita, mentre il bulgogi è composto da sottili fette di carne marinate in una salsa a base d’aglio. Entrambi i piatti sono poco speziati e vengono cotti su una sorta di barbecue a legna, che in genere sta al centro della tavola. Peculiarità dei pasti coreani è che i piatti vengono serviti tutti insieme.

La tradizione coreana ha codificato una serie di regole sullo stare a tavola: la mensa è ad esempio apparecchiata ben differentemente se il menu prevede pasta (notabilmente spaghetti, molto diffusi in tutte le cucine asiatiche) o carne.

Piatti[modifica]

Di seguito ecco una lista di piatti che si possono facilmente trovare sulle mense coreane.

  • Jeon - funghi, zucchine, filetti di pesce, ostriche o porri ripieni di carne macinata "impanati" nella farina e nelle uova sbattute e di seguito fritti in padella. C'è anche una variante che ricorda le crêpes: la farina di grano o di patate grattugiate è usata per fare una pasta liscia, in cui si avvolgono cipolla, kimchi o carne: i fagottini così ottenuti vengono fritti.
  • Jjim/Jorim - due piatti simili a base di carni o pesce cotti a fuoco lento nella salsa di soia e altri ingredienti. Il Jjim accompagna bene i piatti cotti al vapore.
  • Gui - il bulgogi (manzo marinato tagliato a fettine sottili) e il galbi (costolette di manzo marinate) appartengono alla famiglia del Gui. Gli ingredienti possono anche essere grigliati.
  • Jjigae e jeongol - meno acquosi e più sostanziosi di una zuppa, questi piatti "dominano" il pasto. Tra di essi spicca il ragù di pasta di soia (jjigae). Vi è poi il Jeongol, un pasticcio composto da pasta, funghi dei pini, polpo, trippa e legumi.
  • Hoe (pesce crudo) - versione locale del popolarissimo pesce crudo. Tonni, ostriche, cetrioli di mare, abalone, ricci di mare, calamari spesso si consumano crudi, con foglie di sesamo o lattuga e conditi con salse di zenzero, senape o peperoncino.
  • Namul (legumi fritti) - i legumi la fanno da padrone nella cucina coreana. Il namul è composto da legumi misti (coltivati o selvatici) fritti e salati, conditi con salsa di soia, olio di sesamo, aglio e cipolla verde.
  • Jeotgal - pesci, uova di pesce e frutti di mare molto salati, da accompagnare con kimchi o riso lesso.
  • Juk - zuppa di pinoli, fagioli rossi, zucca, abalone, ginseng, pollo, verdure, funghi e germogli di soia.
  • Guk e tang - zuppe a base di legumi, carne, pesci, molluschi, crostacei e alghe.
  • Bap - Riso lesso addizionato a orzo, fagioli, castagne, miglio e altri cereali.
  • Kimchi (김치) - è il vero piatto nazionale coreano. L'uso di verdura fermentata trae origine dalla necessità, un tempo diffusa, di doverla conservare a lungo per consumarla d'inverno. In effetti il momento migliore in cui consumarlo è tra la fine di novembre e i primi di dicembre (periodo detto gimjang).
La ricetta prevede il pepe rosso solo dopo che, nel XVII secolo, i giapponesi lo introdussero nella penisola. Oggi esistono più di 160 ricette diverse di kimchi in tutta la penisola. Si consuma da solo o per assemblare altri piatti, come il ragù di kimchi, le crêpes di kimchi, il riso al kimchi fritto. È molto nutriente e fonte di fermenti lattici, sali minerali e antiossidanti.
La varietà principale è quella a base di cavolo, ma possiamo trovare anche kimchi di cetriolo, kimchi di ravanello, kimchi di cipolla, ecc.
  • Bibimpap (비빔밥) - riso e legumi misti.
  • Bulgogi (불고기) - carne di manzo o maiale marinata tagliata a fette sottili.
  • Galbi Gui (갈비구이) - grigliata di costolette di manzo o maiale.
  • Samgyetang (삼계탕) - pollo farcito con ingredienti vari.
  • Mul Naengmyeon (물냉면) - spaghetti cotti nel brodo di manzo, occasionalmente pepati.
  • Haemul Tang (해물탕) - zuppa di frutti di mare pepata. Si consuma fredda: ha un gusto speziato e al contempo rinfrescante.
  • Kimchi Jjigae (김치찌개) - kimchi e carne di maiale bolliti.
  • Dak galbi (닭갈비) - pollo marinato con patate e spezie.
  • Seollongtang (설렁탕) - brodo di manzo con riso ed altri ingredienti.
  • Galbi Tang (갈비탕) - zuppa di manzo con radici e riso.
  • Juk (죽) - zuppa di cereali misti. L'acqua deve essere almeno 6 o 7 volte di più dei cereali.

Procurarsi da mangiare in Corea del Nord[modifica]

Dopo la parentesi gastronomica di cui sopra, è bene sottolineare che la Corea del Nord soffre ormai da decenni di gravi carestie e penuria alimentare, che hanno mietuto milioni di vittime in tutto il paese. Il paese non è autosufficiente e importa gran parte del suo fabbisogno alimentare, anche e soprattutto tramite gli aiuti alimentari corrisposti dalle ONG.

Tale problema però non riguarda i turisti, che con l'aiuto della guida di turno possono sempre trovare tutto il cibo che desiderano, in primis nei tanti ristoranti, nei bar e negli spazi riservati ai turisti, che di norma solo lì possono mangiare e acquistare generi alimentati: per usufruire di altri locali bisogna accordarsi con la guida.

I turisti mangiano molto meglio del 95% della popolazione nordcoreana, ma il cibo servito non è sempre di alta qualità: il disegnatore canadese Guy Delisle, che ha visitato il paese nel 2001 e ha scritto in merito il fumetto Pyongyang, riporta che gli ambienti non sono sempre propriamente accoglienti: sempre Delisle parla di tovaglie sporche e bagnate e di discrepanze tra i menu à la carte e le vivande effettivamente disponibili.

I vegetariani e coloro che soffrono di allergie e/o non apprezzano certi alimenti (ad esempio alghe o uova) devono comunicare per tempo le loro necessità. Per quanto riguarda i punti di ristorazione frequentati da sola clientela estera, la qualità dei pasti varia a seconda del "rango" dei clienti: una delegazione diplomatica proveniente da uno stato estero, ad esempio, è in genere "foriera" di menu di qualità superiore e di una maggior varietà alimentare a beneficio di tutti i commensali del locale in cui si ritrovano a mangiare.

Nella città di Pyongyang la scelta è più ampia: con l'aiuto della propria guida è possibile trovare locali di ristorazione che servono anche cibo "occidentale". In genere (se non è stata pre-concordata con il proprio tour operator) una tappa presso questi locali comporta il pagamento di un sovrapprezzo, dato che i costi non sono coperti dal contratto stipulato con la Korean Travel Company (l'agenzia viaggi nazionale). Ci sono due ristoranti italiani a Pyongyang: uno in Kwangbok Street, noto per la sua buona pizza, cotta nel forno a legna e preparata con ingredienti di alta qualità, mentre un altro si trova preso la banchina portuale ove è ormeggiata la USS Pueblo; inoltre vi sono due locali di ristorazione rapida (il più facile da raggiungere è ubicato nello Youth Hotel di Chilgol Street). Si tratta sempre di locali poco costosi, che consentono di variare una dieta altrimenti davvero monotona.

Una menzione la merita anche la Vienna coffee house, situata in Kim Jong Il square presso la riva del fiume Taedong; qui è possibile gustare un caffè di qualità almeno paragonabile a quella europea.

Bevande[modifica]

Analogamente alla cucina, la Corea del Nord non vanta bevande tipiche, fatto salvo un gradevole cocktail noto come insam-ju (vodka coreana mescolata a un infuso di radici di ginseng). Esiste una marca locale di birra, la Taedonggang (realizzata con materie prime e macchinari di importazione britannica), di buona qualità e a prezzi modici: una bottiglia da 650 ml costa 0,50 €. Nei locali dedicati ai turisti si possono trovare in abbondanza anche le più diffuse bibite gassate (Coca-Cola, Sprite, Fanta, il cui consumo è formalmente vietato all'interno del paese), birre d'importazione, vino di riso e superalcolici di ogni tipo a prezzi molto popolari. L'economicità delle bevande alcooliche non deve però essere presa per un incentivo a ubriacarsi: le forze dell'ordine locali sono molto zelanti nel reprimere manifestazioni "indecorose" dovute a libagioni eccessive; ricordarsi inoltre che un cattivo comportamento genera conseguenze serie per sé stessi e soprattutto per la guida che accompagna il "criminale".

Si raccomanda di non bere mai l'acqua del rubinetto: gli impianti di depurazione sono molto carenti e si segnalano alcuni casi di intossicazione causati dall'aver ingerito tale acqua. Meglio avere sempre a portata di mano una congrua scorta di acqua imbottigliata.

Infrastrutture turistiche[modifica]

L'incompiuto Ryungyong Hotel nell'agosto del 2011; nottetempo le sue facciate, tappezzate di LED, si tramutano in colossali maxischermi che proiettano a ciclo continuo immagini di propaganda.

Gli alberghi sono la principale voce di spesa in un viaggio in Corea del Nord. I turisti possono alloggiare solo in alcuni alberghi a loro riservati, i quali vanno pagati in valuta (meglio se straniera). Gli alberghi sono spesso di categoria elevata e quindi piuttosto costosi; prenotando per tempo, è bensì possibile ottenere alloggi a prezzi inferiori. Altri modi per risparmiare sono viaggiare in gruppi numerosi e/o in bassa stagione (da novembre a marzo).

L'Arco della Riunificazione a Pyongyang


Eventi e feste[modifica]

In Corea del Nord non è presente alcuna festività religiosa, dato che il regime pratica l'ateismo di stato. A fianco del calendario gregoriano viene utilizzato il calendario Juche, introdotto nel 1997 e basato sulla data di nascita di Kim Il-sung (nato il 15 aprile 1912); il 2012 è stato quindi il 100º anno del calendario Juche.

  • Festival di Arirang — Popolare esibizione dedicata ai giochi, si protrae per due mesi per sei notti alla settimana, con oltre 100 000 partecipanti. I giochi di massa comprendono performance di danza, ginnastica e coreografie che celebrano la storia della Corea del Nord e della rivoluzione del Partito dei Lavoratori. I giochi di massa sono tenuti a Pyongyang in vari luoghi.

Festività nazionali[modifica]

In Corea del Nord non è presente festività religiosa alcuna.

Data Festività Note
1 gennaio Capodanno Festività internazionale (in coreano: 새해 o saehae)
16 febbraio Compleanno del Caro Leader Kim Jong-il Memoriale della nascita del Supremo Leader della Corea del Nord, Kim Jong-il al potere dal 1994 al 2011 (in coreano: 위대한 지도자 김정일의 생일 o widaehan jidoja gimjeong-il ui saeng-il) (1941)
8 marzo Festa della donna Festività internazionale.
15 aprile Compleanno del Presidente Eterno Kim Il-sung Memoriale della nascita del Presidente Eterno Kim Il-sung. (in coreano: 영원한 대통령 김일성의 생일 o yeong-wonhan daetonglyeong gim-ilseong ui saeng-il) (1912)
1 maggio Festa dei lavoratori Festività internazionale (in coreano: 노동절 o nodongjeol)
15 agosto Festa della Liberazione Memoriale della dichiarazione di guerra dell'Unione Sovietica al Giappone e inizio della liberazione dai giapponesi (in coreano: 광복절 o gwangbogjeol) (1945)
9 settembre Festa dell'Indipendenza Memoriale della nascita ufficiale della Corea del Nord (in coreano: 독립 기념일 o doglib ginyeom-il) (1948)
10 ottobre Festa del Partito del Lavoro di Corea Festività per celebrare la nascita del Partito del Lavoro di Corea (in coreano: 한국의 노동자들의 파티 축제 o hangug-ui nodongjadeul-ui pati chugje) (1945)
10 ottobre Giorno della Costituzione Memoriale dell'entrata in vigore della prima costituzione della Corea del Nord (in coreano: 헌법 기념일 o heonbeob ginyeom-il) (1948)


Sicurezza[modifica]

Prima di intraprendere un viaggio consultare il sito Viaggiare sicuri della Farnesina per le indicazioni aggiornate sulla sicurezza del Paese.

La sicurezza interna è da considerarsi molto alta: soprattutto nelle città, le autorità nazionali controllano in maniera ferrea la situazione. Nel paese è in vigore la pena capitale per un enorme numero di reati e le condizioni delle strutture carcerali sono (deliberatamente) pessime: si varia dalle prigioni comuni fino ai campi di concentramento, ove i prigionieri sono tenuti in condizioni disumane, messi ai lavori forzati e torturati, anche fino alla morte.

Il livello di crimini è pressoché nullo, anche se il ministero degli Esteri italiano segnala alcuni casi di furto o smarrimento del passaporto.

È caldamente raccomandato a tutti i visitatori esteri di non dire o fare niente che gli autoctoni (in special modo guide o militari) possano percepire come irrispettoso nei confronti dei leader nazionali Kim Il-sung, Kim Jong-Il, Kim Jong-un, dei loro familiari, dei quadri dirigenti, dell'esercito, dell'ideologia nazionale Juche ("autosufficienza"), della politica del Sŏnhgun ("prima l'esercito"), dell'economia nazionale o del popolo nordcoreano. Semplicemente è bene evitare di entrare in tali argomenti e mantenere un atteggiamento deferente. Evitare anche il facile umorismo: i leader nazionali sono celebrati come "super-uomini" dall'ossessivo culto della personalità vigente nel paese. Ad esempio, di Kim Jong-il si dice che avesse poteri magici e soprannaturali in grado, ad esempio, di cambiare le condizioni meteorologiche, che giocando a golf fosse capace di fare buca con un solo colpo tre volte a partita (nonostante le possibilità di riuscirci in una sola occasione siano circa 1 su 5.000) e che sia nato sul monte Baitou mentre in cielo apparivano un doppio arcobaleno e una stella brillante (il Caro Leader nacque però, secondo gli archivi sovietici, in un campo militare a Chabarovsk, in Russia). Se qualcuno desse conto di tali dettagli, è bene sempre approvare e annuire.

Tenere sempre presente che i servizi segreti sono onnipresenti e ben mimetizzati: ci si può ritrovare a parlare con uno dei loro agenti senza che ce ne si renda minimamente contro. Una risposta giudicata sbagliata può comportare gravi conseguenze per il turista e (soprattutto) per la guida: quest'ultima potrebbe finire in prigione per un lungo periodo ed essere duramente torturata, anche fino alla morte, mentre il turista verrebbe imprigionato, espulso e bandito per sempre dal paese.

Nella prima metà del 2013 la penisola coreana è stata interessata da tensioni internazionali, allorché la Corea del Nord ha minacciato di attacco la Corea del Sud e gli Stati Uniti. Prima di partire per la Corea del Nord è dunque caldamente raccomandato monitorare la situazione politico-diplomatica della zona.

Per i viaggiatori occidentali, in caso di necessità, è possibile contattare una di queste ambasciate (è bene ricordare che ogni cittadino dell'Unione Europea ha diritto di ricevere aiuto in una qualsiasi delle ambasciate degli altri paesi dell'unione):


Per avere assistenza in lingua italiana è possibile altresì contattare:

  • Ufficio di Cooperazione Italiana, Building No 12-5, Munhung dong, Daedonggang District, Pyongyang, +850 23817140, fax: +861 0 65442383.

Anche solo per uscire dall'albergo c'è spesso bisogno del permesso della guida. Naturalmente la situazione può essere diversa (ad esempio lo Yanggakdo Hotel, essendo sito su un'isola in mezzo al fiume Taedong, a Pyongyang, consente una maggiore libertà di movimenti ai suoi ospiti rispetto ad esempio al centralissimo Koryo Hotel).

Argomento importante è anche la fotografia, dato che in Corea del Nord non tutto può essere fotografato: è formalmente vietato, tra l'altro, riprendere soldati e installazioni militari, edifici in costruzione, fare scatti dai finestrini dei mezzi di trasporto e in generare immortalare quel che può mettere in cattiva luce il paese. Quanto ai monumenti patriottici, essi vanno sempre ripresi per intero.

Se le guide notano turisti intenti a fare foto "proibite" generalmente fanno cancellare gli scatti. Il loro atteggiamento può variare parecchio: mostrandosi amichevoli e collaborativi, non disobbedendo apertamente alle loro disposizioni, si può riuscire ad instaurare un buon rapporto con loro, sicché lasceranno probabilmente maggiore libertà d'azione ai loro accompagnati. Se si hanno dubbi sulla liceità di un'azione, è sempre meglio domandare. È altresì buona norma consentire alla guida di scattare almeno una foto con la macchina del turista di turno.

Se invece si ha a che fare con una guida sospettosa e rigorosa, la velocità e la furtività nell'esecuzione della fotografia diventano fondamentali.

Tenere comunque presente che il contenuto delle fotocamere digitali viene controllato, più o meno rigorosamente, al momento di lasciare il paese.

I visitatori che abbiano ascendenze coreane farebbero bene a non renderlo noto. I nordcoreani hanno un forte senso di appartenenza etnica e qualificarsi come di origini coreane attira inevitabilmente molte attenzioni su di sé. In aggiunta, se sorgessero problemi con le autorità locali, poco conterebbe avere un passaporto di un altro paese: esse tenderebbero a trattare il soggetto come coreano al 100%.

Rispettando quanto detto sopra, non allontanandosi mai dalle guide e mantenendo un atteggiamento composto e deferente (tenere sempre a mente il detto «Se non potete parlare bene di qualcosa, non parlatene per niente»), si godrà sempre della massima sicurezza.

Situazione sanitaria[modifica]

Il servizio sanitario nazionale è gratuito ma la criticità della situazione economica ne ha compromesso gravemente il funzionamento. La maggior parte degli ospedali e delle cliniche sono carenti di medicinali ed equipaggiamenti essenziali, oltre ad acqua corrente ed elettricità, spesso il personale medico e paramedico non parla nemmeno l'inglese. Diverse malattie infettive come la tubercolosi, la malaria e l'epatite B sono endemiche in tutto il paese. Le zone intorno al 38º parallelo, ivi compresa la zona di frontiera fra le due Coree, sono caratterizzate da eventuali e molto limitate infezioni malariche stanziali; tuttavia, negli ultimi anni il sistema sanitario ha conosciuto un notevole sviluppo.

Previo parere medico, è bene provvedere alle seguenti vaccinazioni e/o profilassi:

  • epatite A e B
  • encefalite letargica (di tipo B o giapponese), se si viaggia nel paese in estate (attenzione: vaccino difficile da reperire)
  • difterite, tetano, poliomielite, colera, peste
  • malaria, se ci si reca nel meridione del paese

Si consiglia sempre - prima della partenza - di stipulare di un'assicurazione sanitaria privata, che copra anche l'eventuale trasferimento del malato in un paese con migliori infrastrutture sanitarie. Se si hanno necessità particolari, portare con sé una buona scorta di medicine.

Per le emergenze sanitarie telefonare al +850 2 382 7688 (numero di Pyongyang).

Rispettare le usanze[modifica]

Quando si parla con la guida (o in generale con abitanti del posto) ci si deve riferire alla Corea del Nord come "Corea" oppure "Repubblica Popolare Democratica di Corea" (in inglese "Democratic People's Republic of Korea", siglato "DPRK") e alla Corea del Sud come il "territorio occupato" (indipendentemente da ciò che pensiate voi o il resto del mondo). È fortemente deprecato l'uso dei toponimi "Corea del Nord" e "Nord Corea".

Per evitare spiacevoli discussioni o inconvenienti è sempre bene chiedere alla guida cosa si può fare e cosa no: non sempre il buon senso potrà essere d'aiuto.

È un segno di gentilezza molto apprezzato portare un regalo alla propria guida (sigarette o liquori per un uomo, cioccolata o crema per la pelle per una donna).

Ai turisti viene generalmente richiesto più volte di omaggiare i monumenti a Kim Il-sung, Kim Jong-il e alla gloria nazionale siti nei luoghi visitati, inchinandosi al loro cospetto ed eventualmente deponendo mazzi di fiori - che vengono preparati allo scopo dalle guide - ai loro piedi. Chi non fosse disposto a farlo è opportuno che riconsideri la propria volontà di entrare nel paese. Si noterà che spesso, nel compiere questa azione, i locali danno in escandescenza, mettendosi a piangere e singhiozzare davanti a tutti. Certo, ai turisti non si chiedono simili saggi di devozione (se però si è bravi a recitare, provarci non è un'idea malvagia), ma semplicemente un minimo di remissività per non offendere le onnipresenti forze di sicurezza.

Si tenga sempre presente che il proprio comportamento avrà un riscontro sulla vita della guida accompagnatrice, che sarà ricompensata se svolge bene la sua mansione, oppure severamente punita qualora uno dei visitatori a lei affidati "faccia di testa propria". Il comportamento dei turisti di oggi influenzerà inoltre la libertà di quelli di domani: un buon atteggiamento "terrà aperte le frontiere" a sempre più visitatori; in difetto, porterà molto probabilmente a limitazioni nell'ingresso degli stranieri.

Ulteriori dettagli in merito sono consultabili al paragrafo "Sicurezza".

Come restare in contatto[modifica]

Telefonia[modifica]

Nel gennaio del 2013 il governo nordcoreano ha revocato il divieto di introdurre telefoni cellulari nel paese. La carta SIM che si usa di solito, tuttavia, non è utilizzabile: occorre infatti appoggiarsi all'operatore nazionale Koryolink, acquistando una delle sue SIM. Gli unici telefoni cellulari che possono funzionare in Corea del Nord sono quelli di tipo 3G WCDMA, che possono connettersi alla banda di frequenza 3G a 2100 MHz.

Koryolink è attivo dal 2008 e copre con la sua rete mobile i principali centri urbani del paese (42) e le zone limitrofe, anche se ben pochi cittadini autoctoni possono permettersi un telefono cellulare. Gli stranieri possono acquistare una SIM card (ed eventualmente un telefono) presso l'International Communication Center, al numero 2 di Pothonggang-dong, Pyongyang, oppure all'aeroporto di Pyongyang-Sunan e negli alberghi. Dal 25 febbraio 2013 Koryolink offre anche una rete internet 3G ai turisti stranieri, ma le tariffe del servizio non sono note.

Le SIM card locali consentono di chiamare solo numeri esteri o del paese. Le modalità di acquisizione di una SIM sono 3:

  1. Acquisto di SIM prepagata, riutilizzabile anche per soggiorni futuri, con meno di 30 € di credito voce - 50 €.
  2. Noleggio di SIM prepagata per due settimane, con 30 € di credito voce - 50 €.
  3. Noleggio di SIM prepagata per un mese, con 55 € di credito voce - 65 €.

Questi alcuni dei costi di chiamata:

Gli alberghi offrono telefoni fissi da cui è possibile chiamare all'estero, ma le tariffe sono piuttosto alte (2 € al minuto a febbraio 2012).

Le poche cabine telefoniche possono essere usate solo per le chiamate nazionali, che possono anche essere fatte negli alberghi e negli uffici postali.

In ogni caso, fare la massima attenzione a ciò che si dice: tutte le telefonate sono intercettate e schedate dalle autorità e una parola sbagliata potrebbe costare le "attenzioni" dei servizi di sicurezza.

Non è inoltre chiaro se la possibilità di introdurre cellulari nel paese sia una concessione stabile o soggetta a revoche improvvise; data l'estrema volubilità delle autorità nordcoreane, controllare sempre la situazione in merito per non farsi trovare impreparati. Se per caso vigesse il divieto di avere con sé un telefonino, la soluzione è depositarlo in aeroporto e ritirarlo al momento di partire.

Internet[modifica]

Non esistono gli internet cafè. Data la stringente censura che avvolge tutti i mezzi di comunicazione (l'uso di internet è vietato ai cittadini comuni) sono pochi i locali che consentono l'accesso alla Rete e gli alberghi hanno bisogno di una richiesta preventiva (anche di alcuni giorni) prima di concedere tale possibilità. Come già accennato, è possibile accedere ad internet da cellulare abilitato tramite l'operatore di telefonia 3G Koryolink (le tariffe sono ignote).

In ogni caso va tenuto presente che molti siti sono oscurati e che il traffico web è monitorato, quindi è opportuno prestare la massima attenzione a ciò che si scrive o che si cerca.

Tenersi informati[modifica]

I mass media nord coreani (televisione, radio, stampa) sono tra quelli più strettamente controllati al mondo. Di conseguenza, l'informazione è sotto il rigido controllo delle autorità di Pyongyang. Vengono diffuse solo le notizie favorevoli al governo e che ne esaltano l'operato (interne o estere che siano), mentre quelle che riguardano problemi economici e politici, oppure critiche al regime, non sono permesse. A tal proposito è bene dar conto di un altro divieto: se un giornale pubblica un ritratto del leader nazionale, è proibito piegarlo in corrispondenza della sua faccia.

Gli apparecchi radiotelevisivi disponibili nel paese sono bloccati sulle stazioni emittenti nazionali; la ricezione di programmi stranieri è vietata e severamente punita. Per i turisti la rigidità è minore: alcuni alberghi dispongono nelle camere di televisori satellitari, che permettono di ricevere anche canali esteri.

Nel paese non è possibile reperire giornali o riviste estere.

Altri progetti


Stati d'Asia

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Stati parzialmente asiatici: bandiera Egitto (Sinai) · bandiera Grecia (Isole dell'Egeo settentrionale, Dodecaneso) · bandiera Russia (Russia asiatica) · bandiera Turchia (Turchia asiatica)

  1. Stati generalmente considerati europei sotto il profilo antropico
  2. 2,0 2,1 2,2 2,3 Stato considerato fisicamente interamente asiatico solo da alcune convenzioni geografiche
  3. Stato o dipendenza fisicamente asiatico ma generalmente considerato europeo sotto il profilo antropico
StatoGuida: l'articolo rispetta le caratteristiche di un articolo usabile ma in più contiene molte informazioni e consente senza problemi una visita allo Stato. L'articolo contiene un adeguato numero di immagini e descrizioni complete dei punti di interesse. Non sono presenti errori di stile.