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Italia meridionale
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Italia meridionale è una suddivisione del territorio nazionale raggruppante 5 regioni italiane: Campania, Molise, Puglia, Basilicata (a volte chiamata anche Lucania) e Calabria.

Da sapere[modifica]

La definizione Italia meridionale non va confusa con quella di Mezzogiorno d'Italia, socioeconomica che si usa per indicare complessivamente l'Italia meridionale e l'Italia insulare. Per indicare la parte meridionale della penisola sono stati utilizzati in epoca classica diversi nomi poetici quali Ausonia, che inizialmente andava ad indicare il solo territorio abitato dagli Aurunci, una popolazione osca, ed Hesperia, letteralmente "territorio posto ad occidente" rispetto alla Grecia.

Cenni geografici[modifica]

L'Italia meridionale confina a nord con Lazio e Abruzzo, ad est con il mare Adriatico, ad ovest con il Mar Tirreno, a sud con il Mar Ionio.

Territori e mete turistiche[modifica]

Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
      Basilicata — Nonostante la sua dimensione relativamente contenuta, la regione offre paesaggi ed aspetti morfologici ben differenziati; montagne e valli un po' lontane dalle grandi direttrici di traffico, litorali diversi come diversi sono i mari che la bagnano: con alture spesso a picco sul mare nel breve tratto litoraneo del Tirreno ad est; con ampie spiagge sabbiose nella riviera dello Ionio a sud. Nel suo passato più lontano splendono le città greche che colonizzarono soprattutto la costa ionica: Metaponto, Eraclea, Siri. Esse trasmisero alla locale popolazione dei Lucani, che sopraggiunti da nord si integrarono con le popolazioni elleniche, una civiltà sicuramente superiore e molto raffinata. Lucania si chiamò ufficialmente la regione per un certo periodo anche in epoca moderna. Inglobata nei domini romani, la Lucania non brillò mai di luce propria. Longobardi e Bizantini si succedettero nel suo dominio, finché i Normanni nell'XI secolo crearono a Melfi il loro centro di potere. Melfi rimase a cuore ai Normanni anche dopo il trasferimento della capitale del loro regno a Palermo. Basilicata nasce come nome regionale con i Bizantini (da Βασιλέυσ - Basileus). Col tempo entrò nell'ombra, isolata e chiusa in sé stessa, senza mai essere protagonista degli accadimenti della storia. Percorsa da fermenti risorgimentali, fu infine unita alla nuova nazione, l'Italia.

Metaponto e l'area di Siri (Siritide) sono le zone archeologiche che hanno fornito una grande quantità di testimonianze e di reperti. Oltre ai resti greci si ricorda l'anfiteatro romano di Venosa. Nei secoli successivi l'arte locale ebbe influssi da Puglia, Campania, Sicilia, e da oltralpe dalla Francia. Per il romanico eccellono l'abbazia della Santissima Trinità di Venosa ed il Duomo di Acerenza. Il Duomo di Matera ha caratteri pugliesi. Influssi siculi sono leggibili nel castello di Lagopesole, gotici nella cattedrale di Rapolla, il Duomo di Atella, il campanile del Duomo di Irsina, la chiesa di San Giovanni a Matera. L'arte barocca lucana è infine completamente riconducibile alla scuola napoletana.

Oltre ai centri citati, di interesse preminentemente culturale, ci sono poi le città del turismo balneare; di maggiore e più rodato sviluppo Maratea e il suo litorale sulla costa tirrenica, trascinata dallo sviluppo delle strutture delle vicine coste campane e calabresi; sulla riviera ionica le attrezzature di Siri, Policoro e Metaponto, che coniugano il nascente turismo delle spiagge con gli interessi culturali dell'importante area archeologica dove sorsero le colonie della Magna Grecia.
      CalabriaReggio, Crotone, Sibari furono ricche colonie della Magna Grecia nel VII-VI secolo a.C. L'assoggettamento ai Romani portò alla completa romanizzazione, ed alla caduta dell'impero la Calabria fu soggetta ai Bizantini. Terminato questo periodo storico, il territorio fu in parte assoggettato al Ducato di Benevento, quindi a quello di Salerno. Anche i Saraceni entrarono nella sua storia, che ne ricorda le numerose e crudeli scorrerie. I Normanni (XI-XII secolo) unificarono il territorio, seguiti da Svevi, Angioini, Aragonesi; le sue vicende storiche seguirono le sorti del regno meridionale fino all'Unità.

L'arte antica delle città calabresi è abbondantemente testimoniata da numerosissimi reperti e resti architettonici negli scavi di Locri, Sibari, Vibo Valentia. Il Museo di Reggio Calabria vanta le famose statue dei Bronzi di Riace del V secolo a.C., capolavori dell'arte antica giunti fino a noi in condizioni di eccezionale buona conservazione. La lunga appartenenza all'impero bizantino ha influenzato l'architettura soprattutto religiosa nelle sue città; numerosi sono anche gli apporti dei monaci basiliani. Successivamente è abbastanza rappresentato il periodo gotico, ad esempio nella cattedrale di Cosenza. Il Rinascimento ha lasciato nelle sue chiese alcune opere di Antonello da Messina a Reggio e di Vivarini a Morano Calabro. Ben rappresentato è il barocco di impronta napoletana in chiese, palazzi baronali, monasteri quali la certosa di Serra San Bruno.

Grande importanza turistica riveste il settore balneare, che si avvantaggia di spiagge e mari (Tirreno e Ionico) prodighi di intensi scorci, acque limpide con colori e atmosfere quasi tropicali.
      Campania — Fra Appennino e Mar Tirreno, la regione è nota soprattutto per la sua fascia costiera, dove si trovano i centri di mare più famosi (Sorrento, Positano, Amalfi), sulla penisola che da un lato racchiude il golfo di Napoli, e prende il nome di Penisola sorrentina, e dall'altro quello di Salerno, dove si chiama Costiera amalfitana; dove si scorgono isole di gran nome (Ischia, Procida, Capri); dove si trovano la grande conurbazione di Napoli e del suo hinterland che abbraccia tutt'attorno con una urbanizzazione selvaggia l'ancor più famoso Vesuvio, e poco più sotto Salerno, la seconda città campana.

Cuma, Napoli, Paestum furono città greche; Capua etrusca si alleò poi ai romani, che in breve inglobarono tutta la regione. Caduto l'impero romano, i Longobardi presero parte del territorio (Capua, Benevento), mentre il resto era bizantino. Amalfi divenne un Repubblica Marinara e si confrontò con altre tre famose città marinare italiane: Genova, Pisa e Venezia. I Normanni, insediatisi dapprima nella roccaforte di Ariano (lungo l'Appennino), riuscirono ben presto a riunificare tutte le terre campane fondandovi una monarchia. In seguito la regione seguì le sorti del regno di Sicilia, poi divenuto regno di Napoli e quindi delle Due Sicilie, per approdare infine nel regno d'Italia con l'Unità.

È ricca di testimonianze di assoluto rilievo dell'età classica (Pompei, Paestum, Ercolano, Cuma, Pozzuoli, Santa Maria Capua Vetere, Benevento). Tra XI e XIII secolo si è dotata di castelli, chiese e cattedrali di pregio: Amalfi, Ariano Irpino, Capua, Caserta Vecchia, Ravello, Salerno, Sant'Angelo in Formis, Sessa Aurunca.
      Molise — Ultima nata fra le regioni italiane (si è staccata dall'Abruzzo nel 1963), vive un po' lontano dalle cronache e dalla ribalta nazionale. Non per questo manca di fascino sia per le bellezze naturali, sia per il patrimonio artistico e urbanistico che conserva nelle sue città: Campobasso, Termoli, Isernia, Larino, Bojano, Trivento, Venafro, Agnone. I Sanniti, suoi antichi abitatori, si opposero a lungo alle mire espansionistiche di Roma, finché dovettero soccombere. Alle sue città si sovrapposero i centri romani; gli uni e gli altri hanno lasciato importanti vestigia, in concentrazione maggiore a Pietrabbondante e a Sepino. Il suo breve litorale adriatico, una trentina di chilometri, sta sviluppando una buona organizzazione turistica; si evidenziano soprattutto i centri di Termoli, Campomarino, Marina di Montenero e Marina di Petacciato. Nella regione alcuni paesi perpetuano l'antica lingua albanese, idioma delle genti che alcuni secoli orsono fuggirono dall'invasione turca dell'Albania per trovare rifugio da questa parte dell'Adriatico: Campomarino, Ururi, Montecilfone e Portocannone.
      Puglia — Le colonie greche e le città messapiche, Romani, Bizantini, Longobardi, Franchi, Normanni, Aragonesi, Spagnoli: tante civiltà si sono succedute nella regione, e tutte hanno lasciato profonde tracce. Molti sono i dolmen e i menhir preistorici trovati nei suoi territori, come innumerevoli sono i resti delle colonie greche e poi delle città romane. Canne della Battaglia, Egnazia e Ordona sono tre siti archeologici romani di grande importanza. L'arte pugliese raggiunge una grandissima levatura esprimendo le cattedrali romaniche (a Bari il Duomo e San Nicola, come le cattedrali di Barletta, Bitonto, Bitetto, Molfetta, Ruvo di Puglia, Trani, Troia). Influssi chiaramente orientali, in questa terra così legata fin dall'antichità ai paesi del Levante, con i quali intrattenne da sempre frequentissimi rapporti economici e commerciali, sono visibili nelle cattedrali di Bovino, Foggia, in Santa Maria Maggiore a Monte Sant'Angelo, in Santa Maria e in San Leonardo di Siponto a Manfredonia. Allo schema basilicale romano si rifanno invece le cattedrali di Taranto e di Otranto. Ma non solo di arte religiosa ha abbondanza la Puglia. Le sue città conservano una serie di importanti fortificazioni, resesi necessarie per fronteggiare la continua minaccia delle scorrerie turche; nascono così i castelli di Bari, Deliceto, Gioia del Colle, Lucera. Più famoso di tutti è Castel del Monte, riprodotto nelle monetine italiane da un centesimo; è anche il castello più misterioso, osservato e indagato in mille modi da parecchi studiosi che gli attribuiscono suggestioni esoteriche. Lecce infine è espressione unica di un'arte barocca tutta locale: chiese, palazzi, architetture di uno stile barocco sì appariscente, ma non eccessivo poiché sapientemente ed armoniosamente elegante. Accanto all'arte più blasonata la Puglia vanta anche un aspetto particolare, un'architettura popolare unica e affascinante: i trulli di Alberobello, famosi in tutto il mondo. Fanno da contraltare alle sconfinate distese di campagne assolate del Tavoliere, disseminate di masserie isolate (in Puglia si sviluppano infatti grandi agglomerati urbani, mentre le campagne non sono fortemente antropizzate come in altre regioni), i centri balneari sull'Adriatico e sullo Ionio, in continuo sviluppo e sempre più frequentati dal turismo, che trova soprattutto nel Gargano e nel Salento le stazioni più attrezzate.

Centri urbani[modifica]

Cattedrale di San Sabino a Bari
Lecce - Santa Croce
Cattedrale di Salerno
  • Bari — Capoluogo della Puglia, ha una solida tradizione mercantile - imprenditoriale e da sempre è punto nevralgico nell'ambito del commercio e dei contatti politico-culturali con l'Est europa e il Medio Oriente. Il suo porto è il maggiore scalo passeggeri del mare Adriatico. La basilica di San Nicola, la cattedrale di San Sabino, il castello normanno-svevo qualificano il suo centro storico.
  • Brindisi — La città ha rivestito storicamente un importante ruolo commerciale e culturale, dovuto alla sua fortunata posizione verso Oriente e al suo porto naturale, ancora esistente, sul mare Adriatico. Conserva interessanti edifici di culto romanici e romanico-gotici.
  • Campobasso — Capoluogo del Molise, nel centro storico intorno al castello che domina la città raccoglie numerose testimonianze delle diverse epoche storiche, dalla duecentesca chiesa di San Leonardo, al quattrocentesco castello Monforte, e alla neoclassica cattedrale della Santissima Trinità..
  • Catanzaro — Si estende su tre colli ed ha una gemmazione sulla costa ionica con il quartiere balneare di Catanzaro Lido. È capoluogo amministrativo della Calabria.
  • Foggia — Città di aspetto moderno, è capoluogo della Capitanata, al centro del Tavoliere. È crocevia di importanti strade commerciali e costituisce il fulcro economico di dell'area settentrionale della regione. La sua cattedrale, di impianto romanico con influssi d'Oriente, fu rifatta nel Settecento, il cui gusto ne impronta l'interno.
  • Lecce — La città, capitale del Salento, è un tripudio di architettura barocca che ne fa un centro d'arte fra i più pregevoli del meridione. I quartieri del centro cinquecentesco riuniscono, oltre all'onnipresente barocco, testimonianze del periodo messapico, romano e medievale; La ricchezza e la varietà del suo patrimonio artistico l'hanno fatta battezzare Firenze del sud.
  • Napoli — Con il suo panoramico golfo, il Vesuvio e le antiche Pompei ed Ercolano la città è famosa in tutto il mondo. Capoluogo della Campania, è a buon diritto capitale dell'Italia peninsulare del sud. La sua predominanza durante il regno di Napoli ha lasciato una fortissima impronta culturale in tutto il meridione, oltre che un carattere nobile e sontuoso di Capitale nella sua urbanistica. Agli scenografici quartieri del centro, quelli che possiamo chiamare di rappresentanza, affianca i quartieri popolari che mostrano scorci caratteristici e modi di vita sui quali si sono prodotti in abbondanza racconti, libri, film, studi, saggi, discussioni.
  • Potenza — Capoluogo e centro principale della Basilicata, è città di commerci, centro industriale ma anche agricolo, con un nucleo medievale in cui spiccano il Duomo e le chiese di San Francesco e San Michele.
  • Salerno — La città è stata capitale dell'omonimo Principato longobardo e quindi del Ducato normanno di Puglia e Calabria che comprendeva gran parte del Mezzogiorno continentale. Fu il nucleo originario del futuro Regno di Napoli e delle Due Sicilie. A Salerno ha avuto sede la Scuola Medica Salernitana, che fu la prima e più importante istituzione medica d'Europa all'inizio del Medioevo e come tale è considerata da molti un'antesignana delle moderne università. La sua cattedrale è in stile arabo-normanno.
  • Taranto — Città di mare con un importante porto, fu uno dei centri più ricchi della Magna Grecia. Il suo nucleo antico è su una isoletta che separa il Mar Grande dal Mar Piccolo, ampio golfo dello Ionio; la città moderna è poi dilagata soprattutto sulla terraferma a sud.
  • Reggio Calabria — Fronteggia Messina che si estende in Sicilia al di là dello stretto, con la quale costituisce un'area metropolitana integrata. Devastata anch'essa dal terremoto di Messina di inizio Novecento, la città odierna è frutto della ricostruzione, effettuata anche dopo i pesanti bombardamenti di cui fu oggetto durante l'ultima guerra.

Altre destinazioni[modifica]

Costiera amalfitana - Amalfi
Massiccio del Pollino - Pino Loricato
Matera - i Sassi
Pompei - affreschi
  • Costiera amalfitana — La costiera amalfitana è una zona di grande bellezza fisica e di diversità naturale ed è costeggiata da numerose cittadine come Amalfi, Positano e Ravello con opere architettoniche e artistiche di grande importanza. Le zone rurali mostrano la versatilità degli abitanti nell'adattare l'uso del terreno, secondo la sua diversa natura, a produzioni che vanno dai vigneti terrazzati ai frutteti sulle pendici ai pascoli montani di larghezza.
  • Isola di Capri — Gode di fama mondiale, supportata dalla frequentazione che ne hanno fatto soprattutto negli anni Sessanta personaggi famosi e divi di tutto il mondo, rendendola meta di un turismo elitario che ora si è un po' ridimensionato. Nondimeno l'isola e la cittadina di Capri, che ha pure un centro caratteristico e di notevole bellezza, continuano ad essere luogo di meraviglie naturali di cui la celeberrima Grotta azzurra è solo un esempio.
  • Isola d'Ischia — L'isola più grande del Golfo di Napoli è frequentatissima per le sue acque termali e per lo splendore della sua natura e delle spiagge balneari. L'omonimo centro principale mostra nel nucleo Ischia Ponte i caratteri antichi di un pittoresco villaggio di pescatori; il quartiere di Ischia Porto sfoggia i caratteri di elegante stazione termale e balneare.
  • Massiccio del Pollino — Situato tra Basilicata e Calabria, ospita il più grande parco nazionale d'Italia, incluso nella lista dei geoparchi mondiali UNESCO. È particolarmente noto per la presenza del pino loricato, di cui ne conserva un esemplare detto "Italus", considerato l'albero più antico d'Europa.
  • Penisola sorrentina — La costiera sorrentina è la parte nord della penisola, con Sorrento come principale centro di turismo, stazione di soggiorno balneare circondata da giardini e agrumeti, in posizione elevata su un terrazzamento sul mare . Centro elegante fra i più noti del turismo italiano, rappresenta una delle mete balneari campane più frequentate dal turismo d'élite.
  • Paestum — Antica città della Magna Grecia, mostra i templi dorici greci meglio conservati di tutto il mondo, oltre ai resti di un muro della palestra, delle mura della città e di pareti delle case. È uno dei principali parchi archeologici d'Italia e d'Europa ed è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio mondiale dell'Umanità.
  • Sassi di Matera — Sono il primo sito dell'Italia meridionale iscritto fra i Patrimoni dell'umanità. I Sassi di Matera sono un insediamento urbano derivante dalle varie forme di civilizzazione ed antropizzazione succedutesi nel tempo. Da quelle preistoriche dei villaggi trincerati del periodo neolitico, all'habitat della civiltà rupestre di matrice orientale (IX-XI secolo), che costituisce il sostrato urbanistico dei Sassi, con i suoi camminamenti, canalizzazioni, cisterne; dalla civitas di matrice occidentale normanno-sveva (XI-XIII secolo), con le sue fortificazioni, alle successive espansioni rinascimentali (XV-XVI secolo) e sistemazioni urbane barocche (XVII-XVIII secolo); ed infine dal degrado igienico-sociale del XIX e della prima metà del XX secolo allo sfollamento disposto con legge nazionale negli anni cinquanta, fino all'attuale recupero iniziato a partire dalla legge del 1986. Oggi sono un ricercatissimo set cinematografico a livello nazionale ed internazionale.
  • Scavi di Pompei — La zona degli scavi ci trasporta come d'incanto nella città romana di Pompei, come se il tempo non fosse trascorso dal momento prima dell'eruzione che tutto travolse e seppellì in una coltre di cenere, magma e lapilli che ha consentito di conservare e restituire, esempio unico al mondo, un'intera città romana fotografata nella sua quotidianità e congelata in un momento (drammatico) della sua vita. Annoverata, naturalmente, fra i Patrimoni mondiali dell'Umanità, la città abbisognerebbe di una più attenta e rispettosa manutenzione, ad evitare il ripetersi di incresciosi cedimenti e drammatici crolli che da tempo vi si verificano, arrecando danni irrimediabili ad un patrimonio culturale veramente unico ed irripetibile. Al pari di Pompei sono state inserite fra i Patrimoni dell'umanità Ercolano e Oplonti, pure sommerse dall'eruzione del Vesuvio.


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Il principale aeroporto dell'Italia meridionale è quello di Napoli; altri aeroporti si trovano a Bari, Reggio Calabria e Lamezia Terme.

In auto[modifica]

L'autostrada A2 permette di raggiungere le principali località in Campania, Basilicata e Calabria, mentre sul versante opposto l'A14 consente di giungere in Molise e Puglia. Infine, l'autostrada A15 consente il rapido collegamento tra i due mari Tirreno e Adriatico.

In nave[modifica]

Caronte & Tourist offre un collegamento tra Messina e Salerno, mentre diverse navi collegano la Puglia con Albania e Grecia.

In treno[modifica]

La linea ferroviaria tirrenica meridionale permette di arrivare nelle principali località campane, a Maratea ed alle principali città della costa tirrenica calabrese (come Paola, Lamezia Terme e Reggio Calabria), quella ionica collega le città della costa ionica calabrese e lucana con Reggio Calabria e la Puglia, mentre la linea adriatica collega direttamente la Puglia con alcune tra le principali città dell'Italia settentrionale, come Bologna e Milano. Infine, collegamenti rapidi e diretti con la capitale Roma sono possibili sia dalla Campania che dalla Puglia.

In autobus[modifica]

Numerose compagnie di autobus permettono il collegamento diretto con le principali località italiane (e non solo), alcune permettono anche il collegamento con Svizzera e Francia.

Come spostarsi[modifica]

In auto[modifica]

L'autostrada A3 permette il collegamento tra le località tirreniche di Calabria, Basilicata e Campania, mentre l'autostrada A14 consente i collegamenti lungo i versanti adriatico e alto-ionico. I collegamenti interni si avvalgono principalmente dell'autostrada A16 "dei due mari", mentre per il resto si basano su strade locali, talvolta di difficile percorrenza nelle località montane.

In treno[modifica]

La Calabria è collegata a Campania, Basilicata e Puglia tramite treni InterCity (con la Campania anche tramite Frecciabianca), mentre molti collegamenti interni nelle singole regioni e tra di loro sono effettuati con treni regionali; i collegamenti ferroviari tra Calabria e Puglia sono discontinui a causa di lavori sulla parte alta della linea jonica (elettrificazione).

In autobus[modifica]

Trenitalia collega la Calabria alla Puglia ogni giorno tramite una coppia di autobus, mentre è possibile utilizzare i collegamenti verso il Nord Italia anche per arrivare in altre città dell'Italia meridionale

Cosa vedere[modifica]

Il territorio dell'Italia meridionale concentra una grande quantità di città d'arte la cui levatura, sul piano artistico, monumentale, culturale, va ben oltre i confini nazionali, ma rappresenta un patrimonio per la cultura mondiale. Questo aspetto è stato colto dall'UNESCO che pone l'Italia ai primissimi posti per numero di siti ricosciuti come Patrimonio mondiale dell'Umanità. Molti dei siti italiani sono situati nella zona meridionale della Penisola.

Siti dell'Italia meridionale che hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio mondiale dell'Umanità[modifica]

Campania[modifica]

Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata — Quando il Vesuvio eruttò il 24 agosto 79 d.C., inghiottì le due fiorenti città romane di Pompei ed Ercolano, così come le numerose ricche ville della zona. Queste antiche città sono state progressivamente scavate e rese accessibili al pubblico a partire dalla metà del XVIII secolo. La vasta distesa della città commerciale di Pompei contrasta con i resti più piccoli ma meglio conservati della località turistica di Ercolano, mentre i superbi affreschi della Villa Oplontis a Torre Annunziata danno una vivida impressione dello stile di vita opulento di cui godevano i cittadini più ricchi della prima età imperiale romana.
Centro storico di Napoli — Da Neapolis fondata da coloni greci nel 470 a.C. la città di oggi, Napoli ha conservato l'impronta delle successive culture emerse in Europa e nel bacino del Mediterraneo. Questo la rende un luogo unico, con una ricchezza di monumenti importanti come la Chiesa di Santa Chiara e Castel Nuovo.
Costiera amalfitana — La costiera amalfitana è una zona di grande bellezza fisica e di diversità naturale. È stata intensamente abitata da comunità umane fin dal Medioevo. Ci sono un certo numero di città come Amalfi e Ravello con opere architettoniche e artistiche di grande importanza. Le zone rurali mostrano la versatilità degli abitanti nell'adattare l'uso del terreno, secondo la sua diversa natura, a produzioni che vanno dai vigneti terrazzati ai frutteti sulle pendici ai pascoli montani di larghezza.
I Longobardi in Italia. I luoghi di potere (568-774 d.C.) — Questi siti, datati 568-774 d.C., comprendono sette gruppi di edifici importanti (tra cui fortezze, chiese e monasteri) in tutta la penisola italiana. Essi testimoniano l'alto rendimento dei Longobardi, che migrarono dal Nord Europa, sviluppando la propria cultura specifica in Italia dove hanno governato su vasti territori dal VI all'VIII secolo. La sintesi di stili architettonici Longobardi segnò il passaggio dall'antichità al Medioevo europeo, attingendo al patrimonio di Roma Antica, la spiritualità cristiana, l'influenza bizantina e germanica del nord Europa. La serie di strutture testimonia il ruolo importante dei Longobardi nello sviluppo spirituale e culturale del cristianesimo medievale europeo, in particolare rafforzando il movimento monastico.
Palazzo Reale del XVIII secolo di Caserta, con il Parco, l'acquedotto di Vanvitelli e il complesso di San Leucio — Il complesso monumentale di Caserta, creato dal Borbone re Carlo III a metà del XVIII secolo per rivaleggiare con Versailles e il Palazzo Reale di Madrid, è eccezionale per il modo in cui si riunisce un magnifico palazzo con il suo parco e giardini, come pure come boschi naturali, case di caccia e di una fabbrica di seta. Si tratta di un'espressione eloquente dell'illuminismo in forma materiale, integrato nel (piuttosto che imposto sul) suo ambiente naturale.
Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano con il sito archeologico di Paestum e Velia e la Certosa di Padula — Il Cilento è un eccezionale paesaggio culturale. I gruppi impressionanti di santuari e insediamenti lungo le sue tre catene montuose che si estendono da est a ovest ritraggono vividamente l'evoluzione storica del territorio. È stato un percorso importante, non solo per il commercio, ma anche per l'interazione culturale e politica nei periodi preistorici e medievali. Il Cilento è stato anche il confine tra le colonie greche della Magna Grecia e le popolazioni etrusche e lucane indigene. I resti di due grandi città di epoca classica, Paestum e Velia, si trovano lì.

Puglia[modifica]

Castel del Monte — Quando l'imperatore Federico II costruì questo castello vicino a Bari nel XIII secolo, lo impregnò di significato simbolico, che si riflette nella posizione, la precisione matematica e astronomica dello schema e la forma perfettamente regolare. Un pezzo unico di architettura militare medievale, Castel del Monte è un riuscito mix di elementi dell'antichità classica, l'Oriente islamico e il gotico cistercense nord europeo.
Trulli di Alberobello — I trulli, abitazioni in pietra calcarea che si trovano nella regione meridionale della Puglia, sono esempi notevoli di costruzione con muro a secco (senza cemento), una tecnica di costruzione preistorica ancora in uso in questa regione. I trulli sono fatti di massi calcarei poco lavorati, raccolti nei campi vicini. La loro caratteristica sono i tetti piramidali, a cupola o conici, costruiti con lastre di pietra calcarea.

Basilicata[modifica]

Sassi di Matera — Primo sito dell'Italia meridionale (e del Mezzogiorno in generale) ad ottenere il riconoscimento dall'UNESCO. Questo è il più eccezionale esempio intatto di un insediamento troglodita nella regione del Mediterraneo, che si adatta perfettamente al suo terreno ed ecosistema. La prima zona abitata risale al Paleolitico, mentre gli insediamenti successivi illustrano una serie di tappe significative nella storia umana. Matera è nella zona orientale della Basilicata.


Cosa fare[modifica]

Le possibilità sono numerose, anche se d'estate l'attività prevalente è il turismo balneare; è possibile, comunque, fare anche turismo culturale, specie a Napoli.

A tavola[modifica]

La cucina dell'Italia meridionale varia, anche marcatamente, da regione a regione; alcuni tra i piatti tipici sono cannoli e babà (Campania), orecchiette con le cime di rapa (Puglia), peperoni cruschi (Basilicata), 'nduja (Calabria).

Bevande[modifica]

Presenti numerosi vini tra cui Greco di Tufo (Campania), Primitivo di Manduria (Puglia), Aglianico del Vulture (Basilicata) e Cirò (Calabria). Tra i superalcolici più noti vi sono Amaro Lucano (Basilicata), Vecchio Amaro del Capo (Calabria) e San Marzano Borsci (Puglia). Altra bevanda tipica è la Brasilena (Calabria), ovvero acqua gassata in cui è disciolto caffè.

Sicurezza[modifica]

Generalmente vi sono pochi rischi per i turisti, tranne in alcune aree specifiche; è bene, comunque, adottare i soliti comportamenti di prudenza, come non ostentare molti contanti e gioielli, specie nei grandi centri. Molise, Basilicata e aree interne in generale sono spesso citate dalle statistiche come i territori più sicuri dell'Italia meridionale.

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