Venosa | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Basilicata | |
Altitudine | 415 m s.l.m. | |
Superficie | 170.39 km² | |
Abitanti | 11.863 (2015) | |
Nome abitanti | Venosini | |
Prefisso tel | +39 0972 | |
CAP | 85029 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Rocco | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Venosa è una città nella regione del Vulture in Basilicata.
Da sapere
[modifica]Pittoresca cittadina, non a caso inserita nella lista dei borghi più belli d'Italia, Venosa fu battezzata dai Romani Venusia in onore della dea dell'amore. Ha una storia lunga e interessante come provata dal suo piccolo centro storico e dai siti archeologici dei dintorni tra i quali quello di Notarchirico dove è stato rinvenuto il femore di un esemplare di Homo erectus, vissuto circa 300.000 anni fa.
Venosa è nota per aver dato i natali al poeta latino Orazio del quale sussiste la presunta casa ma è stata anche la patria di personaggi dalla vita irrequieta come il principe e compositore di madrigali Carlo Gesualdo, macchiatosi di un feroce delitto passionale che ha ispirato più di un regista.
Venosa è stata scelta per far da sfondo ad alcuni film tra i quali "Gesualdo – Morte per cinque voci" (Tod für fünf Stimmen), un film televisivo del 1995 diretto da Werner Herzog che non ha avuto un grosso successo ma sicuramente interessante come tutte le produzioni di nicchia. Altro film documentario non rivolto al grosso pubblico cui fa da sfondo Venosa è "Vultour, Le tracce del sacro-territorio e identità" del 2008 e diretto da Fulvio Wetzl. Il documentario descrive un viaggio attraverso i paesi storici del Vulture e le sue bellezze naturali come i laghi gemelli di Monticchio. Più nota, forse, è la miniserie televisiva Il generale dei briganti andata in onda per la prima volta sulla Rai nel 2012 e imperniata sulle vicende di Carmine Crocco, il più famoso brigante del XIX secolo nato nel vicino comune di Rionero in Vulture.
Nonostante la pubblicità positiva e i riconoscimenti in campo turistico, Venosa è ben lontana dall'essere una meta del turismo di massa. Se al tempo dei Romani costituiva una stazione importante sulla via Appia, la regina viarum, la cittadina rimane oggi piuttosto discosta dalle principali arterie di traffico dell'Italia meridionale. Parecchi visitatori si limitano a una passeggiata in centro prima di dirigersi verso luoghi più famosi come Matera e i centri balneari della Puglia e non molti pernottano. Venosa ha comunque una discreta presenza di turisti internazionali fidelizzati, provenienti dal centro e nord Europa, in genere di seconda e terza età e forse per questo motivo più interessati a luoghi rurali e lontani da grandi affluenze.
Venosa è oggi ben lontana dai fasti raggiunti in età imperiale; è, in tutti i sensi, un borgo "rustico" la cui economia si fonda ancora sull'agricoltura. Importanti sono in questo campo gli estesi vigneti da cui si ricava l'Aglianico del Vulture, un famoso vino rosso spesso paragonato (seppur impropriamente) al barolo piemontese.
Come orientarsi
[modifica]Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- Aeroporto Internazionale di Bari Karol Wojtyla. Dista da Venosa circa 120 km
- Aeroporto Internazionale di Napoli "Capodichino". Dista da Venosa circa 180 km
In auto
[modifica]Se provenite dall'Italia nord-orientale dovrete immettervi sull'autostrada Adriatica A14 e uscire allo svincolo di Foggia immettendovi sulla strada statale 655 (Bradanica) da Foggia a Matera.
Se provenite da località dell'Italia nord-occidentale o della Toscana o del Lazio dovrete seguire l'autostrada del Sole (A1) lasciandola allo svincolo di Caserta per immettervi sulla A16 (Napoli - Canosa) e uscire allo svincolo di Candela dove imboccherete la strada statale 655 (Bradanica) da Foggia a Matera.
Parcheggio pubblico gratuito nelle vicinanze del centro storico
In treno
[modifica]La stazione di Venosa-Maschito è stata chiusa nel 2011 e i treni regionali che vi si fermavano sono stati sostituiti con autobus privati di linea.
In autobus
[modifica]Autolinee Liscio, Autolinee Moretti, Cotrab, Interpuglia Bus, Manieri Bus di Manieri Enrico, Marino autolinee, Mavibus, Sita.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Castello Aragonese (Castello di Pirro del Balzo).
- Museo archeologico nazionale di Venosa. è allestito all'interno del castello aragonese. Inaugurato nel 1991, ospita i reperti delle aree archeologiche di Notarchirico e dell'antica Venusia. Dal dicembre 2014 il museo è in gestione al Polo museale della Basilicata. L'area espositiva si divide in cinque sezioni riguardanti il periodo pre-romano, la fase della romanizzazione, il periodo dalla fine dell'età repubblicana all'età augustea, l'età imperiale e il periodo tardo imperiale fino al IX secolo.
- 2 Palazzo comunale (Palazzo Calvini). Costruito nel Seicento, fu, in seguito, modificato e restaurato nel Settecento e nell'Ottocento. Al suo interno si trova una tavola di marmo chiamata "I Fasti Municipali", su cui sono incisi nomi di magistrati romani dal 34 al 28 a.C. È qui conservata la copia marmorea dei c.d. "Fasti municipali" venosini, cioè dell’elenco dei magistrati locali del tempo di Augusto (dal 34 al 28 a.C.). Infatti era consuetudine romana catalogare i nomi dei personaggi con, accanto, l’indicazione degli avvenimenti più importanti dell'anno. Nella Biblioteca del Municipio è esposta l'Urna di piombo, in cui si conserverebbero le ceneri del console romano Marco Claudio Marcello, rinvenuta nella seconda metà del 1800, nei pressi di via Melfi in un rudere detto "tomba di Marcello" (cioè tomba del console che nel 208 a.C. al tempo della seconda guerra punica perse la vita in un'imboscata).
- Palazzo del Balì.
- Palazzo Dardes. La sua costruzione risale al XVIII sec. E’ stato qui rinvenuto il "telamone", (ora conservato nel Museo Nazionale di Venosa), cioè l’elemento architettonico in figura umana maschile nell'atto di sorreggere un architrave. E’ proprio il ritrovamento del "telamone", uno dei due ornamenti (l'altro non è stato ancora ritrovato) posti in età antica probabilmente romana alle due estremità dell’ingresso dei teatri, che fa supporre a Venosa l'esistenza di un teatro. L’ingresso è decorato da uno stemma ecclesiastico.
- Casa di Orazio.
- 3 Concattedrale di Sant'Andrea.
- 4 Chiesa del Purgatorio.
- 5 Fontanile del Leone.
- 6 Fontana di San Marco.
- 7 Complesso della Santissima Trinità, Strada ofantina o strada provinciale 1.
- Parco archeologico (Vicino l'abbazia della Santissima Trinità). Ne fanno parte le terme, le domus, la SS. Trinità e l'anfiteatro.L'ANFITEATRO: La fase della sua prima costruzione risale al I sec. d. C.; mentre, la seconda al II sec. d. C. Si presenta a forma di ellisse, scavata solo parzialmente, formata da un anello esterno pilastrato e da un corpo centrale a 3 livelli, occupati dalle gradinate dove sedevano gli spettatori. La funzione di queste gradinate era quella di differenziare gli spettatori a seconda della classe sociale cui appartenevano (anche se si pensa che, principale fruitore degli spettacoli gladiatori era soprattutto la popolazione rurale). Al centro dell’arena vi erano dei sotterranei che fungevano da ambienti di servizio. In virtù di alcuni rinvenimenti (un piccolo tesoro di circa 200 monete, una iscrizione ebraica su una tomba ed alcuni sepolcri, si pensa che forse, per un certo periodo, parte dell'anfiteatro fu destinato a cimitero ebraico.
- 8 Catacombe ebraiche di Venosa, Strada ofantina. E' un luogo estremamente suggestivo. Si possono ammirare le tombe degli antichi ebrei scavate nella roccia. Il tempo ha ben conservato anche simboli e scritte dipinte sulle pareti laterali, sono infatti ben visibili ancora oggi raffigurazioni religiose e (addirittura) i nomi delle famiglie a cui appartenevano le tombe; sembra quasi non sia passato un solo giorno da allora poiché i colori sono ancora distinguibili, vividi e brillanti.
Visitare le catacombe di Venosa è una vera e propria esperienza immersiva che porta lo spettatore indietro nel tempo in una dimensione religiosa e delicata racchiusa in un silenzio sospeso. - 9 Parco archeologico di Notarchirico (A 9 Km dalla città in località Notarchirico), ☎ +39 0972 36095. Ingresso gratuito. Visite guidate su prenotazione. Ubicata una tra le più importanti aree archeologiche europee riferibili ad un insediamento paleolitico.
Sono visibili i resti di un paleosuolo, da mettere in relazione con un antico bacino lacustre e con le attività di caccia che si svolgevano lungo le rive. In questo sito è presente una sovrapposizione stratigrafica con undici livelli databili tra 600.000 e 300.000 anni fa.
Eventi e feste
[modifica]- Festa Patronale di San Rocco. 16 Agosto.
Cosa fare
[modifica]- 1 [link non funzionante] Parco Acquatico Le Onde, Via Delle Onde (Servizio navetta gratuito dal centro), ☎ +39 972 32582. intero festivo 10 €, intero feriale 8 €. Chi acquista biglietti sul sito avrà la precedenza all'ingresso scavalcando le code. Aperto nei soli mesi estivi. Piscine, scivoli, animazione, foam parties.
- 2 Bosco di Montalbo. Bosco di roveri e querce in contrada Montalbo dove passeggiare e godere della vista di Venosa dall'alto
Acquisti
[modifica]- , Via Appia 86, ☎ +39 0972 36702. Mer-Ven. 10:00-12:00, 15:30-17:00. Cantina istituita da viticoltori del comune di Venosa, il maggior produttore di uva Aglianico. Vi faranno degustare tutte le varietà del vino aglianico, dal bianco al rosso e dal rosé allo champagne. Secondo gli intenditori il migliore è il "Gesualdo", un rosso dal sapore asciutto e vellutato.
Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- Mojito Bistro, Piazza Umberto I, 34, ☎ +39 320 451 6440. Un locale modesto in stile pub proprio sotto il castello
Prezzi medi
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Hotel Orazio, Via Vittorio Emanuele II, ☎ +39 0972 31135.
- 2 Hotel Venusia, Via Accademia dei Rinascenti 106.
- 3 [link non funzionante] Ca' del Borgo, Vico Marcello, 4 (centro storico), ☎ +39 338 383 2175. Camere in affitto con bagno privato o doccia e cucina in comune fornita di tutto il necessario per una colazione. A disposizione gratuitamente degli ospiti caffè con cialde, thè, tisane e biscotti. Tutte le camere sono dotate di TV a schermo piatto, scrivania, bollitore elettrico e mini frigobar. Wifi gratuito in tutta la struttura.
- Agriturismo Carpe Diem. Agriturismo di 6 camere con piscina e ristorante. Organizza escursioni a cavallo nella piana del Monte Vulture