Ravello | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Campania | |
Altitudine | 375 m s.l.m. | |
Superficie | 7,94 km² | |
Abitanti | 3.500 (2014) | |
Prefisso tel | +39 089 | |
CAP | 84010 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Pantaleone (27 Luglio) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Ravello è una città della Campania.
Da sapere
[modifica]Famoso e panoramico centro turistico, scoperto e frequentato da numerose personalità di ogni arte, attratte dal suo richiamo intellettuale e dal fascino delle sue architetture e delle sue famose ville.
Cenni geografici
[modifica]Ravello è situato su di una ripida rupe all'altitudine di 315 m s.l.m.; sovrasta Maiori e Minori e gode di una famosa vista panoramica sul Mar Tirreno e sul golfo di Salerno.
Quando andare
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Cenni storici
[modifica]Ravello fu fondata nel V secolo come luogo di rifugio dalle scorrerie dei barbari che segnarono la caduta dell'Impero romano d'Occidente, ma per leggenda vi immigrarono dei patrizi amalfitani in seguito a uno scontro tra più fazioni della classe alta amalfitana, che sfociò quasi in una guerra civile. Per volere del normanno Ruggero, figlio di Roberto il Guiscardo, Ravello divenne sede vescovile nel 1086 per porla a contrasto della troppo potente Amalfi. Nel 1135 riuscì a sostenere gli attacchi portati dai Pisani al Ducato di Amalfi, ma due anni dopo, nel 1137, dovette soccombere, fu saccheggiata e distrutta. A seguito delle devastazioni cominciò il suo declino economico e demografico: a partire dal XIV secolo molti dei suoi abitanti si trasferirono a Napoli e dintorni anche se nel 1400 i patrizi ravellesi erano ancora molto attivi: esempio ne erano i Rufolo, banchieri del Regno di Napoli; fu il pesantissimo sistema fiscale dell'inefficiente governo spagnolo che ne determinò la decadenza, durata sino alla fine del XVIII secolo. Dal XIX secolo, riscoperta da intellettuali e artisti, riacquistò la sua importanza come luogo di turismo culturalmente elitario.
Come orientarsi
[modifica]Come arrivare
[modifica]In auto
[modifica]Strada statale 163 Amalfitana.
In nave
[modifica]Il punto più vicino di approdo per Ravello con barche e traghetti è Amalfi.
In autobus
[modifica]Ravello è ben collegata con Amalfi, tramite corse frequenti con la SITA. L'autobus percorre la distanza con Amalfi in circa 25 min. La stessa compagnia SITA collega bene Sorrento e la Penisola sorrentina con Amalfi e Ravello tramite la linea 5070 sul sito che parte da Sorrento e procede, a corse alternate, verso Massa Lubrense o verso Sant'Agnello, Piano di Sorrento, Meta, Positano, Praiano, Furore, Amalfi giungendo alla coincidenza per la partenza per Ravello e la sua collina. Dall'altro lato uguale servizio è fornito verso Salerno, passando per Vietri sul Mare, Cetara, Erchie, Maiori, Minori ed Amalfi. È consigliato l'acquisto del biglietto giornaliero da 8 euro, valido 24 ore, che permette di prendere qualsiasi autobus SITA nel periodo di validità.
Sono inoltre presenti molte corse turistiche della Seightseeing con autobus scoperti che coprono tutta la Costiera amalfitana e la Costiera sorrentina.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Duomo di Ravello. È stato fondato nel 1086-1087 sul modello dell'abbazia di Montecassino: a questo periodo risalgono gli architravi delle tre porte nella facciata. Notevole è il portale centrale, a formelle bronzee, opera di Barisano da Trani datata 1179. Il campanile a due piani, con bifore e archi intrecciati, risale al XIII secolo. Nel XVIII secolo fu demolito il portico antistante la facciata. All'interno due splendidi amboni a intarsi marmorei lo arricchiscono fronteggiandosi: a destra l'ambone del Vangelo, opera di Nicola di Bartolomeo da Foggia (1272), e a sinistra un altro di derivazione bizantina, con la raffigurazione dell'episodio biblico del profeta Giona e del mostro marino, donato dal secondo vescovo di Ravello. Nella cappella seicentesca a sinistra del presbiterio è custodita, secondo la tradizione, l'ampolla del sangue di san Pantaleone, reliquia presente in Ravello già nel 1112 e che, ogni anno, presenta il fenomeno della liquefazione.
- Villa Cimbrone.
- Villa Rufolo.
Eventi e feste
[modifica]- Ravello Festival. Festival della musica classica, continua la tradizione dei Concerti wagneriani istituiti dal sindaco storico Luigi Mansi per onorare S.M. Vittorio Emanuele III durante la sua permanenza nella Città della Musica. Dura per tutta l'estate e consiste in meravigliosi concerti in palchi meravigliosi come quello, romanticissimo e con vista superba sul mare, di Villa Rufolo.
- Calici di Stelle. L'edizione ravellese di questo brand nazionale richiama la tradizione della Festa dell'uva, dove si celebrava la naturale propensione della città alla produzione di vino. Ricordasi infatti, oltre alla presenza del Ravello DOC, che il primo vino italiano ad essere esportato negli USA è stato il ravellese Gran Caruso!.
- Ravello Concert Society. Festival di musica classica delocalizzato, che propone la tradizione del Ravello Festival in cornici secondarie rispetto Villa Rufolo ma non meno meravigliose e degne di nota presenti sul territorio ravellese.
- San Pantaleone (Festa patronale). 27 Luglio. La festa coincide con il Miracolo del sangue, ovvero la miracolosa liquefazione del sangue di San Pantaleone conservato nella Cattedrale. Il santo era medico, e il miracolo avviene con cadenza annuale; non avviene nei casi di disgrazie per la società, e avviene in via eccezionale quando il santo intercede per dei miracoli (come è successo già durante l'epidemia del CoVid19).
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Altri progetti
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