Molfetta | ||
Stemma | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Puglia | |
Altitudine | 8 m s.l.m. | |
Superficie | 58,97 km² | |
Abitanti | 59.418 (2018) | |
Nome abitanti | Molfettesi | |
Prefisso tel | +39 080 | |
CAP | 70056 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Corrado di Baviera, Madonna dei Martiri | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Molfetta è una città costiera della Città metropolitana di Bari.
Da sapere
[modifica]Situata a circa 25 km a nord-ovest di Bari, Molfetta è un comune di quasi 60mila abitanti della città metropolitana di Bari. Nel 2016 è stata nominata Città europea dello Sport. Molfetta è sede vescovile della diocesi Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e ospita il Seminario Regionale "Pio XI", unico seminario maggiore della Puglia e primo in Europa per numero di alunni.
Nel corso del tempo tanti sono i popoli passati da Molfetta, dai Bizantini ai Longobardi, dai Saraceni agli Svevi. Proprio Federico II di Svevia nominò Molfetta "città regia".
La città ha da sempre avuto un forte legame con il mare e con le altre città del Mediterraneo. Durante il periodo delle crociate, Molfetta acquisì notorietà come tappa rinomata durante il viaggio verso la Terrasanta.
Numerosi sono stati anche gli artisti che la città ha donato al mondo, tra tutti: il pittore Corrado Giaquinto, gli scultori Giulio Cozzoli e Filippo Cifariello, i compositori Luigi Capotorti e Angelo Inglese, il filosofo Pantaleo Carabellese e lo scrittore e poeta Dino Claudio.
Quando andare
[modifica]Molfetta gode di un clima mite e confortevole nei mesi primaverili e autunnali. D'estate le temperature possono raggiungere e superare i 30 gradi durante il giorno, ma la città offre numerose spiagge fruibili gratuitamente e lidi.
Come orientarsi
[modifica]Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]L'aeroporto più vicino è quello di Bari Palese.
In auto
[modifica]Dall'autostrada A14 uscire a Molfetta e svoltare a sinistra sulla Strada Provinciale 112.
Dalla S.S. 16 Adriatica prendere l'uscita Molfetta Nord, Molfetta Centro o Molfetta Sud.
In treno
[modifica]Molfetta ha una propria stazione ferroviaria, dove fermano i regionali provenienti da Bari e da Barletta.
Come spostarsi
[modifica]La maggior parte dei punti di interesse di Molfetta si trovano nei pressi del Borgo, e sono tutti visitabili a piedi. Il centro storico, Piazza Municipio e Banchina Seminario sono ZTL, vi possono accedere solo i veicoli dei residenti o quelli muniti di permesso.
Il trasporto pubblico urbano è garantito da 5 linee di autobus.
Cosa vedere
[modifica]Chiese
[modifica]- 1 Duomo di San Corrado, Largo Chiesa Vecchia. Il Duomo di San Corrado, originariamente dedicato a Maria SS. Assunta in Cielo, è situato ai margini dell'antico borgo di Molfetta, di fronte al porto. Costruito fra il 1150 e la fine del Duecento, costituisce un singolare esempio dell'architettura romanico-pugliese. In origine il Duomo fu dedicato a Maria SS. Assunta e fu l'unica parrocchia esistente a Molfetta fino al 1671. Nel 1785 la sede della Cattedrale fu trasferita all'attuale Cattedrale di Maria SS. Assunta in Cielo e da allora il Duomo Vecchio prese il nome del patrono San Corrado.
- 2 Cattedrale di Santa Maria Assunta, Corso Dante, 7. La Cattedrale di Maria SS. Assunta, la cui maestosa facciata, ultimata nel 1744 dopo anni di lavori avviati nel periodo compreso tra aprile del 1610 e luglio del 1611 e proseguiti nel XVIII secolo, fu edificata unitamente al collegio dei Gesuiti.
Facciata della Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Sulla facciata, in alto, è collocata una grande statua marmorea di Sant'Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù. Responsabili della costruzione dell'edificio furono i padri Gesuiti fino al 1773; successivamente fu sottoposta a lunghi restauri durante i quali fu ampliata l'abside, furono rifatti la pavimentazione, la sagrestia e il battistero e fu eretto il campanile.
Divenuta Cattedrale nel 1785, essendo ormai il Duomo di San Corrado divenuto insufficiente alle esigenze di culto dell'aumentata popolazione, in essa si conservano, in un'urna d'argento, le spoglie del patrono san Corrado di Baviera.
Fra le altre opere custodite nella Cattedrale ricordiamo la Dormitio Mariae attribuita allo Scacco (XVI secolo), il monumento sepolcrale del naturalista e storico molfettese Giuseppe Maria Giovene, posto a sinistra dell'altare dedicato a San Corrado e su questo la magnifica tela del Giaquinto raffigurante l'Assunzione della Madonna in cielo.
In uno degli Altari laterali della Cattedrale, si conservano, alla venerazione dei fedeli, la Mitria e il Pastorale appartenuti al Servo di Dio don Tonino Bello, in odore di Santità.
- 3 Basilica della Madonna dei Martiri, Piazza Basilica. La costruzione del nucleo primitivo della chiesa (corrispondente, nell'assetto odierno, alla sola area occupata dall'altare maggiore) ebbe inizio nel 1162. Tuttavia la chiesa attuale non coincide con quella originaria perché intorno al 1830 l'edificio sacro subì rilevanti modifiche.
La Chiesa, proclamata Basilica Pontificia Minore nel 1987, accoglie al suo interno pregevoli dipinti tra i quali encomiabile un'immagine della Madonna dei Martiri, trasportata dai Crociati nel 1188, particolarmente cara ai molfettesi, in special modo ai marinai.
Architetture civili
[modifica]- 4 Palazzo Dogana, Banchina Seminario. Palazzo Dogana sorge ai margini del borgo antico, di fronte al porto. Nel corso del tempo è stato sede del Seminario Vescovile, poi trasferitosi nella sede attuale, e della dogana. Dopo diversi anni di abbandono è stato avviato, nel 2017, il cantiere che trasformerà l'edificio in un hotel di lusso.
- 5 Palazzo Giovene, Piazza Municipio. Palazzo Giovene è un edificio cinquecentesco situato a Molfetta, oggi sede dell'amministrazione comunale. Edificato dalla famiglia "de Luca" passò poi al casato degli "Esperti" che nel 1772 lo cedette ai "Giovene".
Nel XIX secolo era stato dotato di un terzo piano fuori terra che costituì una delle principali cause del dissesto strutturale che lo rese inutilizzabile per buona parte del XX secolo. Tale inutile, anzi dannosa, sopraelevazione fu demolita nel 1965, quindi il palazzo ha subito profondi interventi di restauro tra il 1976 e il 1981.
Il palazzo ospita, oltre la sede del Consiglio Comunale, anche, nel piano interrato, una Galleria di Arte Contemporanea dove sono conservate opere di importanti artisti locali, e al piano terra la sala stampa annessa alla "sala Giunta", nonché una collezione di modelli in scala medio-grande dei più caratteristici mezzi da trasporto trainati da cavalli che erano tipici del territorio prima della diffusione dell'automobile e dei mezzi consimili, oltre all'Ufficio per le Relazioni col Pubblico.
Nella sala del Consiglio hanno trovato posto, lungo le pareti, i ritratti della Galleria degli Uomini illustri Molfettesi che prima del restauro di questo edificio erano esposti, stretti uno accanto all'altro, alla quota di imposta della volta a padiglione nella sala degli specchi del vecchio palazzo del Municipio, all'isolato accanto a questa ultima sede.
La facciata rinascimentale è caratterizzata da un importante portale costituito da una struttura in bassorilievo, munita di architrave, con effetto di "trompe l'oeil", terminante alla quota del marcadavanzale del piano superiore, con il portone inserito in un arco a tutto sesto; questo è incorniciato, lateralmente, da due piedistalli che reggono due colonne ioniche, sopra i quali si distinguono la statua di un guerriero e quella di un musico, rispettivamente alla destra e alla sinistra di chi entra.
Musei
[modifica]- 6 Museo Diocesano, Via Vescovado. Il Museo-Pinacoteca di Molfetta è situato nei locali del Seminario Vescovile, nel centro storico della città. Il museo ospita reperti provenienti da varie campagne di scavo effettuate sull'onda degli "entusiasmi ottocenteschi", nel Pulo di Molfetta e in altri siti archeologici circostanti.
Il secondo nucleo del Museo è legato al nome di un altro insigne sacerdote, Francesco Samarelli, che tra il 1908 e il 1910 scandagliò alcune località nell'agro di Molfetta rinvenendo manufatti litici e ceramici cronologicamente e culturalmente assimilabili a quelli del Pulo e oggi esposti nel Museo.
- 7 Civica Siloteca "Raffaele Cormio", Piazza Municipio. Realizzata nel 1998 in memoria di Raffaele Cormìo (1883-1952), xilologo di origine molfettese, è un museo, unico nell'Italia meridionale, dedicato all'albero e al legno nelle sue caratteristiche fisiche e tecnologiche, nelle alterazioni e nei difetti. In quattro sale a piano terra del Palazzo Comunale in Piazza Municipio, sono esposti tronchetti e rotelle di alberi europei ed extraeuropei; campioni dei principali legnami da lavoro; oggetti in legno, tra i quali la bacchetta di direzione d'orchestra del Maestro Riccardo Muti; un pannello con insetti xilofagi e teche dedicate alle varie utilizzazioni e lavorazioni del legno (come la fabbricazione della matita e del pennino); la "Poesia dell'albero all'uomo" composta da Raffele Cormìo. La Civica Siloteca è completata da strumenti didattico-scientifici riguardanti il legno, da una biblioteca tematica e dall'archivio documentario sul Cormìo che negli anni trenta del secolo scorso realizzò a Milano la prima Siloteca europea.
- 8 Raccolta d'arte contemporanea "Leonardo Minervini", Piazza Municipio. Allestita nel 1996 nel Palazzo Comunale, la raccolta comprende circa 60 opere di artisti, molti provenienti da Molfetta. Accanto a Maestri di fama internazionale, come Renato Guttuso, l'esposizione comprende opere di artisti molfettesi a cominciare da Michele e Liborio Romano, Franco d'Ingeo, Natale Addamiano, Franco Valente, Michele Paloscia e Anna Rita Spezzacatena. Un'intera sala è dedicata a Leonardo Minervini dove sono esposti 11 dipinti tra cui il "Ritratto di Minervini" realizzato dal suo maestro Carlo Siviero nel 1936.
- 9 Mostra Etnografica Permanente del Mare, Via San Domenico, 56. Nei locali sotterranei della Fabbrica di San Domenico, la suggestiva "Neviera", si può visitare la Mostra Etnografica Permanente del Mare, inaugurata nel 2005, curata e gestita dalla sede locale dell'Archeoclub d'Italia. La mostra ricostruisce l'antico rapporto di Molfetta con il mare tra Medioevo ed età contemporanea. Una relazione che si fece particolarmente vitale nell'Ottocento, quando la cantieristica navale locale acquistò importanza con lo sviluppo del porto mercantile e con l'amplificarsi dell'attività peschereccia. L'abilità dei maestri d'ascia molfettesi, che producevano trabaccoli e bilancelle, era riconosciuta anche fuori regione. La collezione mette in mostra numerosissimi utensili da lavoro dei maestri d'ascia, disegni e modelli delle imbarcazioni antiche e attuali, strumenti di segnalazione, documenti per la navigazione, reti di piccolo e grosso cabotaggio e oggetti di uso quotidiano a bordo delle navi.
- 10 Museo della Pietà Popolare (Museo della basilica di Santa Maria dei Martiri), Piazza Basilica. Include una notevole raccolta di ex voto e di molteplici altri oggetti derivanti da donazioni di privati cittadini.Presenti statue e quadri, presepi provenienti da ogni parte del mondo. Vi sono anche i paramenti e i messali delle celebrazioni per la elevazione a Basilica pontificia dal Cardinale Mayer e dal Servo di Dio don Tonino Bello.
Siti archeologici
[modifica]- 11 Pulo di Molfetta, Contrada Pulo, ☎ +39 080 8850402, fax: +39 080 9143819. Il Pulo di Molfetta è una caratteristica dolina da crollo di origine carsica che si trova a circa 1,5 km dal centro della città di Molfetta, in direzione sud-ovest, creatasi per il cedimento della volta e dei setti divisori di una o più grotte e cunicoli formatisi a partire da tempi geologici lontani e facenti parte di un sistema carsico complesso costituito dalla confluenza e intersezione di più pozzi carsici originatisi proprio in quel luogo da una serie di coincidenze di tipo geologico.
- 12 Museo civico archeologico del Pulo, Via Mayer, contatto@museocivicoarcheologicodelpulo.it. Il Museo civico archeologico del Pulo di Molfetta è ospitato nella Casina Cappeluti, edificio degli inizi del XIX secolo, restaurato negli ultimi anni.
Ospita diversi reperti provenienti dai vari scavi archeologici, effettuati a partire dal 1997 nel villaggio neolitico del Fondo Azzollini e nel vicino Pulo.
Nei due piani dell'edificio e sono inoltre presenti, al piano terra, il laboratorio di archeologia, il deposito attrezzato per i reperti archeologici e una saletta, destinata a incontri, riunioni e attività promozionali e laboratoriali.
La collezione comprende una selezione di ceramiche, industrie litiche e frammenti delle capanne, risalenti al Neolitico e all'Età del bronzo, corredate da didascalie, immagini e ricostruzioni. Sono inoltre presenti alcuni contenitori in ceramica delle locali fabbriche settecentesche, che rimandano al periodo in cui la dolina era utilizzata come cava di salnitro.
Eventi e feste
[modifica]- Ogni anno, nei giorni 7,8 e 9 del mese di settembre, si tiene la festa patronale in onore della Madonna dei Martiri. Durante questi giorni vengono allestite numerose bancarelle lungo Corso Umberto, Piazza Garibaldi, Via Dante, Banchina S. Domenico e Banchina Seminario. In particolare l'8 settembre, il giorno della Sagra a mare, la statua della Madonna viene portata in processione via mare da tre pescherecci, sorteggiati in precedenza.
- Le processioni e i riti della Settimana Santa sono uno degli eventi centrali e di maggiore importanza per la cittadinanza molfettese. Si comincia il Giovedì Santo, con la visita ai Sepolcri: in tutte le chiese vengono allestiti i repositori di Gesù e la tradizione impone che il numero di chiese da visitare debba essere dispari. Nella notte le cinque statue dei Misteri (opera dello scultore molfettese Giulio Cozzoli) vengono portate in processione per le vie del centro storico sulle note delle marce funebri. In questa occasione è possibile assaporare il pizzarello, un panino imbottito di tonno, acciughe e capperi. Il Sabato Santo è il giorno della Processione della Pietà, durante la quale vengono portate in spalla le statue di San Pietro, la Veronica, Maria di Cleofe, Maria di Salomè, Maria Maddalena, San Giovanni e infine la Pietà.
- Ogni estate in città si svolgono eventi culturali, musicali e gastronomici che attirano gente anche dalle città limitrofe. Spesso vengono organizzate visite guidate in alcuni dei punti di interesse della città, quali il Faro o il Torrione Passari.
- Il 9 febbraio è dedicato all'altro patrono di Molfetta, San Corrado. Il momento più atteso dei festeggiamenti è l'accensione del Falò, al quale si può contribuire donando pezzi di legno, in cambio dei quali si ricevono legumi arrostiti.
Cosa fare
[modifica]Vita da spiaggia
[modifica]I lidi più famosi che occupano il litorale molfettese sono: "Lido Belvedere", "Spiaggia Prima Cala", "Lido Scoglio d'Inghilterra" e certamente "Villaggio Lido Nettuno". Il territorio è curato e preservato da diverse associazioni ambientali che si occupano della tutela della fauna e della flora. La costa, in questa zona, è quasi totalmente ad accesso privato, mentre le poche spiagge pubbliche offrono piattaforme rocciose e ciottoli per rilassarsi e prendere il sole.
- Cala San Giacomo. Il suo porto era originariamente l'approdo medievale di Molfetta. La costa si alterna tra sabbia, ciottoli e rocce ed è completamente libera per i bagnanti. A partire dal 2014 è stata convertita in una "dog beach", garantendo libero accesso anche agli amici a quattro zampe.
Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Tenersi informati
[modifica]La sede della Pro Loco si trova in Piazza Municipio. Un Infopoint è situato invece in Via Piazza.
Nei dintorni
[modifica]Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Molfetta
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