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Matera
Matera: panorama sulla città
Stemma
Matera - Stemma
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Stato
Regione
Territorio
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Abitanti
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CAP
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Posizione
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Matera
Sito del turismo
Sito istituzionale

Matera è una città della Basilicata, nota per i suoi Sassi. I Sassi di Matera sono stati iscritti nella lista dei patrimoni dell'umanità dall'UNESCO nel 1993.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Matera e il torrente Gravina

La città si trova nella parte orientale della regione Basilicata a 401 m s.l.m. Sorge sulla continuazione dell'altopiano delle Murge ad est e la fossa Bradanica ad ovest, solcata dal fiume Bradano. Il corso di questo fiume è sbarrato da una diga, costruita alla fine degli anni cinquanta per scopi irrigui, e il lago artificiale creato dallo sbarramento, chiamato lago di San Giuliano, fa parte di una riserva naturale regionale denominata riserva naturale di San Giuliano.

La gravina di Matera, un torrente affluente di sinistra del Bradano, scorre nella profonda fossa naturale che delimita i due antichi rioni della città: Sasso Barisano e Sasso Caveoso. Sull'altra sponda c'è la Murgia, rientrante in parte nel parco della Murgia Materana.

Quando andare[modifica]

 Clima gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
 
Massime (°C) 9,1 10,2 12,8 17,1 21,9 27,2 30,5 31,3 26,7 20,3 15,1 11,6
Minime (°C) 2,9 2,9 5,1 8 11,7 15,8 18,4 19 16 11,7 8,3 5,2

Cenni storici[modifica]

La storia di Matera ha origini nel Paleolitico, è perciò una città antichissima. Si pensa che la città sia entrata a contatto con le colonie della Magna Grecia. Nel periodo romano, viene ricostruita e fortificata, formando la Civita. Nell’Alto Medioevo, dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente e l’arrivo dei Longobardi, Matera assume le caratteristiche di città, venendo contesa più volte dagli stessi Longobardi, dai Bizantini e dai Saraceni. Nel VII secolo, si insediarono varie comunità religiose (tra cui monaci benedettini e bizantini) che costruirono numerose chiese rupestri (circa 150), monasteri e abitazioni. Nel 1663 Matera fu trasferita dalla terra d’Otranto alla Provincia di Basilicata e ne diventò capoluogo fino al 1806, quando il capoluogo fu trasferito a Potenza.

Grotte dove abitavano i primitivi

Nel 1860 il conte Giuseppe Gattini, reo di aver usurpato le terre destinate ai contadini, e alcuni suoi collaboratori vennero linciati dalla folla. L'eccidio Gattini fu un evento precursore della rivolta popolare contro l'Italia appena unificata, che prenderà il nome di brigantaggio postunitario. Nel 1943, Matera fu la prima città del Mezzogiorno a ribellarsi contro il nazifascismo ma l'insurrezione fu repressa nel sangue.

Fino al 1952 nei "Sassi", definiti “vergogna nazionale” da Alcide De Gasperi (in realtà un monito per intervenire con misure di risanamento), vivevano 15.000 persone, ma una legge dello Stato obbligò tutti gli abitanti ad abbandonare queste abitazioni per motivi igienico-sanitari. Nel 1993 l'UNESCO dichiarò i Sassi di Matera Patrimonio dell'Umanità. Sono stati il primo sito iscritto dell'Italia meridionale. L'iscrizione è stata motivata dal fatto che essi rappresentano un ecosistema urbano straordinario, capace di perpetuare dal più lontano passato preistorico i modi di abitare nelle caverne fino alla modernità.

Il 17 ottobre 2014 Matera è stata designata, insieme a Plovdiv (Bulgaria), Capitale europea della cultura per il 2019 (v. Dossier 2014 per la candidatura).

Come orientarsi[modifica]

Dettaglio della cittadina

La città è suddivisa nei "Sassi", cioè la parte storica della città e la restante parte moderna. Nei Sassi si concentrano la maggior parte delle attrazioni, ma nella parte moderna vi sono diverse chiese e palazzi.

Di fronte, sul versante opposto della Gravina di Matera, l'altopiano della Murgia funge da magnifica quinta naturale a tale scenario, con le numerose chiese rupestri sparse lungo i pendii delle gravine protette dall'istituzione del Parco archeologico storico-naturale delle Chiese rupestri del Materano, detto anche Parco della Murgia Materana. Un paesaggio in parte invisibile e vertiginoso, in dedali di gallerie dentro la pietra giallo paglierino del dorso della collina, per secoli difesa naturale e ventre protettivo di una città che sembra uscita dal mistero di una fiaba orientale.

Quartieri[modifica]

      Sassi di Matera — Con il nome "Sassi" a Matera si intendono due grandi quartieri che costituiscono, insieme alla "Civita" e al "Piano", il centro storico della città di Matera. La declinazione al plurale, dunque, deriva da questa duplicità e non, come molti credono, dal fatto che un'abitazione o un locale all'interno di tali distretti si chiami "sasso".
      Matera moderna

Frazioni[modifica]

  • 40.66313416.5357641 La Martella
  • 40.70956916.4860492 Picciano A
  • 40.69340616.4588273 Picciano B
  • 40.72099216.5797884 Venusio
  • 40.65145416.4693015 Villaggio Timmari


Come arrivare[modifica]

Interpretazione artistica dei Sassi

In aereo[modifica]

L'aeroporto di Bari—Palese dista 60 km da Matera ed è collegato con la città tramite bus navetta.

In auto[modifica]

Dall'autostrada Bologna-Taranto uscire a Bari Nord e proseguire in direzione Altamura-Matera sulla SS 96-99.

Dalla costa tirrenica prendere l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, seguire le indicazioni per Potenza e proseguire sulla SS407 Basentana per Metaponto-Matera.

Da Potenza la SS407 Basentana collega a Matera in poco più di un'ora.

Dalla Calabria autostrada Reggio Calabria-Salerno con uscita a Sibari. Proseguire per Taranto sulla SS 106 Jonica e nei pressi di Metaponto prendere l'uscita per Matera.

In treno[modifica]

  • 40.666516.60136 Stazione di Matera Centrale, piazza della Visitazione, via Aldo Moro. Matera non è servita dalle Ferrovie dello Stato, ma dalle ferrovie a scartamento ridotto F.A.L.. Il collegamento con Bari ha una durata di 1 ora e mezzo. Stazione di Matera Centrale su Wikipedia stazione di Matera Centrale (Q6786531) su Wikidata
  • 40.660416.60437 Stazione di Matera Sud, via delle Tamerici. Stazione di Matera Sud su Wikipedia stazione di Matera Sud (Q3970069) su Wikidata
  • 40.67945816.5900028 Stazione di Matera Villa Longo (Matera Nord), via Nazionale. Stazione di Matera Villa Longo su Wikipedia stazione di Matera Villa Longo (Q28940998) su Wikidata
  • 40.69714916.5879939 Stazione di Matera Serra Rifusa. Stazione di Matera Serra Rifusa su Wikipedia stazione di Matera Serra Rifusa (Q29582883) su Wikidata
  • 40.730316.565710 Stazione di Venusio. Stazione di Venusio su Wikipedia stazione di Venusio (Q3971263) su Wikidata

Altro modo più comodo è arrivare alla stazione di Ferrandina a circa 40 km da Matera. Ci sono bus FS e privati che portano a Matera in circa 30 minuti. Gli eurostar che arrivano a Ferrandina prevedono sempre dei bus FS che portano a Matera città per un costo aggiuntivo di circa 2 euro e 50 centesimi.

In autobus[modifica]


Come spostarsi[modifica]

La città è sufficientemente piccola per spostarsi a piedi, sebbene i saliscendi possano risultare impegnativi. Ci sono dei bus navetta nei Sassi che accompagnano i visitatori nelle zone centrali della città di Matera.

Con mezzi pubblici[modifica]

  • Miccolis. Corsa semplice 0,80 €, 12 corse euro 8 €, corsa semplice 1,50 €. Le autolinee Miccolis effettuano collegamenti all'interno della città da Matera Nord a Matera Sud e viceversa.

Un’alternativa ai bus è la FAL (Ferrovie Apulo Lucane), che consente di spostarsi all’interno della città tra le stazioni ferroviarie.

In taxi[modifica]

Per chi non può muoversi a piedi c'è la possibilità di fare un tour a bordo di un Ape Piaggio.

In auto[modifica]

Spostarsi in auto a Matera non è solo sconveniente ma anche difficile per la presenza si una vasta isola pedonale.

  • 40.66681416.61383412 Parcheggio via Madonna delle Virtu', via Madonna delle Virtu'. Gratuito.


Cosa vedere[modifica]

Le attrazioni dei Sassi di Matera possono essere trovate nell'articolo indicato.

Architetture religiose[modifica]

Chiesa di San Giovanni Battista
  • 40.6677616.607931 Chiesa di San Giovanni Battista, Piazza San Giovanni. Costruita nel 1233, anch'essa in stile romanico. All'interno, a tre navate, vi è una grande volta a vele rifatta nel 1793, anno in cui furono effettuate diverse modifiche per preservare la staticità della chiesa, bei capitelli di tipo pugliese che ornano le colonne con figure antropomorfe, zoomorfe e vegetali, ed un'imponente abside. Chiesa di San Giovanni Battista (Matera) su Wikipedia chiesa di San Giovanni Battista (Q3581896) su Wikidata
Chiesa di Santa Chiara
Chiesa del Purgatorio
  • 40.66404616.6091722 Chiesa di Santa Chiara, Via Domenico Ridola. Fu costruita alla fine del XVII secolo insieme agli attigui locali che ospitarono dapprima l'ospedale, poi il convento delle clarisse ed infine i locali del museo archeologico nazionale "Domenico Ridola". La facciata, ricca di decori, presenta un lunettone nella parte superiore ed in basso il portale con ai lati due semicolonne e due nicchie con statue di santi. L'interno è a una navata.
  • 40.66438716.6089013 Chiesa del Purgatorio, Via Domenico Ridola. Costruita nel 1747 in stile tardo barocco, presenta una facciata con decorazioni sul tema della morte e della redenzione delle anime. Notevole il portale in legno diviso in 36 riquadri che riporta in alto i teschi di prelati e regnanti ed in basso quelli di comuni cittadini. All'interno, a croce greca, vi è una cupola ottagonale. Chiesa del Purgatorio (Matera) su Wikipedia chiesa del Purgatorio (Q24805969) su Wikidata
Chiesa di San Domenico
  • 40.6672116.606774 Chiesa di San Domenico, Piazza Vittorio Veneto, +390835334182. Fu costruita insieme al convento a partire dal 1230 in stile romanico pugliese. Molto bello il rosone con intorno quattro figure a rilievo raffiguranti un telamone, due figurine ai lati, ed in alto l'Arcangelo Michele. Al centro del rosone un cane con la fiaccola in bocca, simbolo dei domenicani. L'interno, a tre navate con altari laterali e con una cupola emisferica a cassettoni, è stato rimodernato nel 1774; fra le opere conservate all'interno c'è la Crocifissione con san Domenico, realizzata dal Pietrafesa nel 1653. Chiesa di San Domenico (Matera) su Wikipedia chiesa di San Domenico (Q24805179) su Wikidata
Chiesa di Santa Lucia
  • 40.665716.60615 Chiesa di Santa Lucia (Chiesa di Santa Lucia alla Fontana o chiesa di Santa Lucia e Sant'Agata alla Fontana), Rione Malve. La sua costruzione fu ultimata nel 1797, quando vi furono trasferite la chiesa ed il monastero delle benedettine, fino ad allora ospitate nel monastero di Santa Lucia alla Civita nei Sassi. Situata insieme all'attiguo monastero delle benedettine accanto alla fontana ferdinandea nella centrale piazza Vittorio Veneto, è composta da una navata. Chiesa di Santa Lucia (Matera) su Wikipedia chiesa di Santa Lucia (Q28016679) su Wikidata
  • 40.66784816.6058766 Chiesa di San Francesco da Paola, Via XX Settembre, 13. Questa chiesa è posta all'esterno dell'antica cinta muraria. Ha una pianta a croce latina ed è il punto in cui il 2 luglio termina la Processione dei pastori con cui comincia la festa della Madonna della Bruna.
Chiesa di San Francesco d'Assisi
  • 40.66542716.6092977 Chiesa di San Francesco d'Assisi, Piazza S. Francesco. Ricostruita quasi completamente nel 1670 in stile barocco. Rilevanti sono la facciata esterna in stile tardo barocco, mentre al suo interno vi è l'antica cripta dei Santi Pietro e Paolo, che conserva un affresco raffigurante la visita a Matera del papa Urbano II nel 1093. Rimarchevoli, inoltre, sono i pannelli di un polittico smembrato di scuola veneta variamente attribuito a Bartolomeo Vivarini o a Lazzaro Bastiani. Chiesa di San Francesco d'Assisi (Matera) su Wikipedia chiesa di San Francesco d'Assisi (Q24694608) su Wikidata

Chiese rupestri[modifica]

Le chiese rupestri di Matera, fondate principalmente nell'Alto Medioevo, sono edifici scavati nella roccia. Nel corso del tempo hanno subito diverse trasformazioni d'uso, diventando abitazioni o ricoveri per animali. Sono un'importante testimonianza della presenza di comunità di monaci benedettini, longobardi e bizantini. Talune chiese, inoltre, pur nella sostanziale impostazione latina, presentano elementi bizantini, o viceversa, chiese architettonicamente greche hanno spazi liturgici di tipo latino. Nel Medioevo piccole comunità di laici e monaci immigrati dalle zone della Cappadocia, Armenia, Siria ed Asia Minore, dopo aver perso le possibilità di culto, si rifugiarono in queste grotte che diventarono luoghi di preghiera. Una parte di queste chiese fanno parte di Matera mentre tante altre rientrano nei confini del Parco della Murgia Materana e sono riportate nell'articolo.

  • 40.59319416.6719448 Cappella di Sant'Andrea (annessa alla Masseria Irene). La cappella si inserisce in un complesso rupestre formato da alcune cavità rocciose, da ambienti di servizio alla masseria quali, ad esempio, lo jazzo ed il dormitorio dei pastori. Cappella di Sant'Andrea (Matera) su Wikipedia cappella di Sant'Andrea (Q16536554) su Wikidata
  • Chiesa di San Leonardo. La cripta, oggi murata, prende il nome dall'affresco raffigurante il santo. Una volta sconsacrata è stata adibita, fino a qualche tempo fa, a forno. Gli elementi architettonici appartenenti al primo impianto sono: un pilastro centrale, diverse nicchie ed archeggiature sulle pareti. Al suo interno conserva solo qualche traccia di affreschi dealbati. Probabilmente, all'interno di una piccola edicola con intradosso a conchiglia era collocata l'immagine di San Leonardo. Chiesa di San Leonardo (Matera) su Wikipedia chiesa di San Leonardo (Q15907986) su Wikidata
  • 40.67696616.5807469 Cripta degli Evangelisti, Vico Cosenza (Situata in periferia). È una cappella a pianta rettangolare. Sui muri è interamente ricoperta di pitture risalenti al XVII secolo ben fatti e in buone condizioni. Sebbene l'uso cui è destinato l'interno della struttura (deposito di paglia) non consenta una perfetta analisi della struttura stessa, essa dispone di un ricco insieme di riquadri pittorici. Cripta degli Evangelisti su Wikipedia cripta degli Evangelisti (Q16545623) su Wikidata
  • 40.65825116.61262710 Chiesa di Santa Barbara, Via Casalnuovo, +39 0835 336166. Un'importante chiesa che si affaccia direttamente sulla Gravina, con una facciata abbellita da colonne e due accessi. Di notevole fattura gli affreschi tra cui quello della Madonna con Bambino e Santa Barbara.

Edifici civili e militari[modifica]

Palazzo dell'Annunziata
  • 40.6669316.6056611 Palazzo dell'Annunziata, piazza Vittorio Veneto. Palazzo del 1735, dopo il 1861 viene requisito all'autorità ecclesiastica per diventare Tribunale e degli uffici giudiziari e in parte sede della scuola media. Dopo un periodo di degrado a seguito dei danni del terremoto del 1980 oggi è sede della Biblioteca Provinciale "Tommaso Stigliani" e dell’agenzia turistica della Basilicata con lo spazio multifunzionale chiamato Basilicata OpenSpace. Palazzo dell'Annunziata su Wikipedia Palazzo dell'Annunziata (Q3891391) su Wikidata
  • Palazzo di Castro Vetere, vico campanile. L'antico palazzo, nonostante i diversi passaggi di proprietà avvenuti nel corso degli anni conserva ancora tutta la sua antica struttura di vico campanile dove è situato assieme alla vecchia chiesa di San Nicola in Castiglione. Importante è notare lo stemma vicino alle scale probabilmente appartenente alla famiglia Palmieri che ha tenuto il vescovado di Matera dal 1483 al 1530.
Fontana ferdinandea
  • 40.66618616.60643512 Fontana ferdinandea, Piazza Vittorio Veneto. Restaurata dal re Ferdinando II di Borbone nel 1832, era originariamente posta ai piedi della collina del castello e raccoglieva le acque provenienti da quella collina. Dopo la seconda guerra mondiale, esaurita la sua funzione di approvvigionamento, fu trasferita all'interno della villa comunale. Nel mese di aprile 2009, dopo lavori di restauro, è stata riposta nel suo luogo originario. fontana Ferdinandea (Q27994804) su Wikidata
Castello Tramontano
  • Villa Longo. Dimora del XIX secolo della nobile famiglia materana di antiche origini napoletane.
  • 40.66391616.60591813 Castello Tramontano, Via del Castello (sulla collina di Lapillo, sovrastante il centro storico della città). Non visitabile. Nato come residenza normanna era originariamente costituito da otto torri quadrate ed un ponte. In stile aragonese, il castello, con un maschio centrale e due torri laterali più basse, l'uno e le altre rotonde, smerlate e dotate di feritoie, fu fatto costruire a partire dal 1501 dal conte Giovan Carlo Tramontano, feudatario di Matera. Oggi le due torri, collegate da un ponte, hanno subìto delle modifiche in quanto il ponte è stato distrutto. Dal 2008 è interessato, insieme al parco circostante, da lavori di restauro ancora in corso. Castello Tramontano su Wikipedia Castello Tramontano (Q2968007) su Wikidata
  • 40.66729316.60632614 Palazzo della Prefettura, Piazza Vittorio Veneto, 1. palazzo della Prefettura (Q27989505) su Wikidata
  • 40.66631416.60607815 Palazzina eclettica, via Ascanio Persio, 6. Palazzina con uno stile eclettico, in parte richiama al moresco e in parte agli stili europei tradizionali.

Musei[modifica]

Museo archeologico nazionale Domenico Ridola

Parchi[modifica]

  • 40.68101116.60476319 Parco Scultura La Palomba, Contrada Pedale della Palomba, SS7.
  • Parco del Castello, via Castello. Parco attorno al castello Tramontano.
  • 40.66507816.60612420 Parco Giovanni Paolo II, via Lucana angolo via Gramsci.
  • 40.66953216.60672721 Villa dell'Unità d'Italia, via XX Settembre angolo via Tommaso Stigliani.
  • Parco Centrale.
  • 40.67161916.59987422 Parco Giovanni Falcone, via IV Novembre.
  • 40.66872416.59012123 Parco bosco Serra Venerdì, Via dei Normanni.
  • 40.6757216.57764924 Parco dei Quattro Evangelisti, Via dei Mestieri.
  • 40.66048616.60325625 Parco Lanera, Viale della Quercia.



Eventi e feste[modifica]

Fuochi della festa della Bruna
  • Festa della Madonna della Bruna (Festa patronale). 2 luglio. Si festeggia maria santissima della Bruna, patrona della città. Dalle 05:00 del mattino comincia una processione, chiamata la processione dei pastori, per le vie della città dei Sassi. La festa dura una intera giornata e finisce a notte fonda con i fuochi d'artificio sul Parco delle Chiese Rupestri. Le strade della città sono ricche di luminarie che alla sera brillano tra i vicoli antichi del centro storico. Attrazione principale della festa è il Carro Trionfale, un'opera realizzata in carta pesta e ricostruita ogni anno. Numerosi cavalieri scortano il carro in giro per la città con la statua della Madonna della Bruna. Un tripudio di visitatori affolla le strade per assistere alla grandiosa sfilata. Alla sera la Madonna viene riposta in Cattedrale e il carro portato nella piazza centrale materana. Il momento più atteso è lo strappo, cioè quando il carro arriva in piazza e viene assaltato e distrutto dalla popolazione, come vuole la tradizione.
  • Sant'Eustachio. Festa del Santo Patrono Eustachio, si celebra il 20 settembre di ogni anno.
  • Materadio (Festa di Radio 3). Musica e spettacoli dal vivo di teatro e arte il secondo o terzo weekend di settembre. Una rassegna culturale di 3 giorni con ospiti nazionali ed internazionali.
  • Presepe Vivente. Uno dei più grandi presepi viventi d'Italia. Si svolge nei rioni Sassi dal 2010 in alcune giornate di Dicembre e Gennaio, lungo un percorso di circa 4 km, con 200 presenze tra attori professionisti, figuranti, rievocatori storici e compagnie teatrali provenienti da tutta Italia.
  • Natale è Presepe. Mostra concorso dei presepi nel periodo natalizio.
  • Capodanno in piazza. A Matera, nella splendida cornice dei Sassi, il primo dell'anno si celebra in musica il Capodanno in piazza Vittorio Veneto.


Cosa fare[modifica]

Ponte Tibetano della Gravina
  • 40.66569216.6146881 Ponte Tibetano della Gravina (Discendere la scalinata di Via Madonna delle Virtù e seguire il sentiero). Questo ponte permette di superare il torrente Gravina e di andare sul lato opposto pressi il Parco delle Murge. Come tutti i ponti tibetani è molto instabile ed è consigliabile attraversarlo una persona per volta essendo soggetto a forti sobbalzi per ogni passo eseguito. Si può provare l’emozione di attraversarlo percependo un senso di vuoto.

Punti panoramici[modifica]

  • 40.664916.61642 Veduta dal Parco della Murgia Materana (Scendendo dal belvedere del Parco della Murgia Materana, oppure risalendo i sentieri della Gravina dopo aver superato il ponte.). Da questo punto si gode un panorama frontale della città ma soprattutto dei Sassi di Matera, e si ottiene una splendida visione d'assieme. È molto consigliata la visione al tramonto quando le luci del crepuscolo si sostituiscono a quelle della città che sembra un presepe.

Visite guidate[modifica]


Acquisti[modifica]

Nel suo territorio si produce un ottimo olio di oliva; Matera fa parte dell'Associazione nazionale Città dell'olio.

Il Pane di Matera.

Il Cucù è un fischietto che si trova in tutti i negozi di souvenir. Ha la forma di un uccello. Deriva da un oggetto di epoca greca tramandatosi nella tradizione locale tra le famiglie. Lo si regalava alle famiglie e ai bambini.

I timbri del pane erano dei timbri utilizzati dai materani per identificare le proprie forme di pane prodotte dai fornai in base alle esigenze di peso e dimensioni. Oggi sono un comune souvenir.

Come divertirsi[modifica]

Le strutture presenti nei Sassi di Matera possono essere trovate nell'articolo indicato.

Spettacoli[modifica]

  • 40.6677116.605281 Cineteatro Duni, Via Roma 10. Cineteatro Duni su Wikipedia Cineteatro Duni (Q3677223) su Wikidata

Locali notturni[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Le strutture presenti nei Sassi di Matera possono essere trovate nell'articolo indicato.

Vista sui Sassi

Un piatto tipico di Matera sono fave e cicoria e la zuppa di legumi. Da provare anche i vini locali.

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Le strutture presenti nei Sassi di Matera possono essere trovate nell'articolo indicato.

Prezzi medi[modifica]

  • 40.65856116.6158391 B&B Casastella (B&B Matera Casastella), Via Casalnuovo 257 (unica strada di accesso ai Sassi di Matera.), +39 0835310272, . B&B a Matera con camere caratteristiche dei Sassi e bagni in grotte e cisterne, colazione abbondante sempre inclusa nella tariffa, posizione ottima del bed & breakfast rispetto ai Sassi di Matera.
  • 40.67178216.6083562 In & Out Matera Affittacamere, Via Santo Stefano, 59 (Vicino ai Sassi e a pochi passi dal centro di Matera), +39 3281430215, +39 328 1430215, . Affittacamere e bed and breakfast a due passi dal centro cittadino di Matera e all'ingresso dei rioni Sassi.

Prezzi elevati[modifica]

  • 40.66102416.612053 Lamia Affittacamere. Con suite in grotta. Stanze scavate nel tufo e location ricercata. Posto auto nei dintorni.


Sicurezza[modifica]

Il maggior pericolo è costituito dal rischio di scivolare sul selciato. In alcuni punti c’è persino un cartello che segnala il pericolo. Si raccomanda di prestare attenzione soprattutto in corrispondenza di scale e discese.

Farmacie di Turno[modifica]

Per farmacie di turno consulta il sito ufficiale qui

Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

  • 40.66569916.60802513 Poste Italiane, Via del Corso.


Nei dintorni[modifica]

  • 40.64916716.70416714 Centro di geodesia spaziale Giuseppe Colombo. Centro di geodesia spaziale Giuseppe Colombo su Wikipedia Centro di Geodesia Spaziale Giuseppe Colombo (Q3664812) su Wikidata
  • 40.69878816.47277615 Santuario della Madonna di Picciano, via Santuario di Picciano, (sulla sommità dell'omonimo colle a 15 km dalla città), +390835302890. Lun-Dom 7:00-20:00. Santuario meta di pellegrinaggi. La leggenda narra che la Madonna apparve sui rami di una quercia ad alcuni pastori abruzzesi che percorrevano quei luoghi per la transumanza. A partire dal XIII secolo si insediò una comunità monastica benedettina, e nei secoli successivi Picciano appartenne ai templari prima ed ai cavalieri di Malta poi, che ampliarono la chiesa ed i locali annessi. All'interno della chiesa, sopra l'altare maggiore, vi è l'immagine della Madonna, databile al XV secolo, e nella cappella alle spalle dell'altare la statua della Madonna che viene portata in processione. Oggi il Santuario ed il monastero sono custoditi dai monaci benedettini olivetani. Santuario di Santa Maria di Picciano su Wikipedia santuario della Madonna di Picciano (Q105542260) su Wikidata
  • 40.64360216.61277916 Chiesa di San Francesco a Chiancalata. Tre gradini conducono all'interno della chiesa a pianta rettangolare sulla cui parete sinistra in prossimità dell'ingresso è ricavato un nicchione a pianta rettangolare e voltato a botte. Due pilastri, sui quali insiste un arco a sesto ribassato, sono ricavati al centro delle pareti laterali. Tra questi e la parete di fondo sono presenti due sedili. Sulla parete di fondo si trova l'altare contenuto in una piccola abside. Sono presenti degli affreschi di San Nicola del XIII secolo e San Francesco del XIV secolo. Chiesa di San Francesco a Chiancalata su Wikipedia chiesa di San Francesco a Chiancalata (Q16540111) su Wikidata
  • Miglionico
  • Montescaglioso
  • Riserva regionale San Giuliano
  • Grassano
  • Aliano
  • Craco
  • Metaponto
  • Irsina
  • Pietrapertosa
  • Castelmezzano
  • Valsinni


Informazioni utili[modifica]


Altri progetti

CittàUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita alla città. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).