Da Wikivoyage.

Bojano
Bojano panorama
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Bojano
Sito istituzionale

Bojano è una città del Molise.

Da sapere[modifica]

Dopo il capoluogo Campobasso, Termoli, Isernia e Venafro, Bojano è la quinta città più popolosa della regione, seguita dai comuni di Campomarino e Larino.

Cenni geografici[modifica]

Sorge nell'Appennino molisano del Molise centrale ai piedi del Monte La Gallinola (1.923 m), seconda cima del massiccio del Matese che segna il confine tra la Campania e il Molise, a poca distanza dalla cima del Monte Miletto (2.050 m). Dista 25 km dal capoluogo di regione Campobasso, 28 da Isernia, 48 da Trivento. Termoli, sul Mare Adriatico, si trova a 85 chilometri, mentre l'Autostrada del Sole ne dista circa 70.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Bojano

L'abitato principale è dominato dalle altura di Civita (850 m) e del Monte Crocella (1.040 m). Il territorio comunale è ricchissimo di sorgenti, fra cui vanno segnalate in località Pietre Cadute quelle del fiume Biferno, il più lungo tra quelli con corso interamente in Molise, e di alcuni suoi affluenti, tra cui la Callora (torrente, con sorgenti in alta montagna) e il Calderari (sorgente in località Santa Maria dei Rivoli) che attraversa per un lungo tratto l'abitato prima di congiungersi appena al di fuori di esso con il Biferno. In località Alifana sono presenti piccoli laghi artificiali per la pesca sportiva.

Il territorio strettamente montuoso è coperto di vasti boschi, prevalentemente di castagno, faggio, quercia, cerro. È da segnalare la presenza dell'albero di castagno più antico d'Italia, la cui presenza ha permesso di datare come probabile l'introduzione della pianta nella Penisola al periodo delle invasioni barbariche.

Quartieri[modifica]

Fanno parte del suo territorio comunale le località e le frazioni di Alifana, Campi Marzi, Castellone, Chiovitti, Ciccagne, Civita Superiore, Codacchio, Colacci, Collalto, Cucciolene, Fonte delle Felci, Imperato, Limpiilli, Majella, Malatesta, Monteverde, Mucciarone, Pallotta, Pietre Cadute, Pinciere, Pitoscia, Pitti, Prusciello, Rio Freddo, Santa Maria dei Rivoli, Sant'Antonio Abate, Taddeo, Tavone e Tilli Tilli.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina Km 229,100, +39 085 4324201.
  • Aeroporto di Capodichino Napoli (NAP), Viale F. Ruffo di Calabria, 80144 Napoli NA (167 km circa), +39 081 7896111.
  • Aeroporto di Fiumicino Roma (FCO), Via dell' Aeroporto di Fiumicino, 320, +39 06 65951.

In auto[modifica]

  • Autostrada Adriatica A14:
  • Da Termoli prendere la SS 16, continuare sulla SS 87, svoltare sulla SS 647 in direzione di Campobasso, prendere la SS 17 e poi svoltare sulla SP 49 in direzione di Bojano.
  • Da Campobasso prendere la SS 87, continuare sulla SS 17, svoltare sulla SP 49 in direzione di Bojano.

In treno[modifica]

  • Ha 41.48779114.4743831 stazione ferroviaria, corso Amatuzio. sulla linea Campobasso-Isernia.

In autobus[modifica]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

  • Cattedrale di San Bartolomeo. Le origini della diocesi di Boiano si collocano nel VI secolo, ed una chiesa cattedrale è attestata nella seconda metà dell'XI secolo. Risale a questo periodo e a questo antico edificio l'abside scoperta nella cripta durante i restauri degli anni Novanta del secolo scorso. Un primo terremoto nel 1117 danneggiò gravemente la chiesa, che fu restaurata e riconsacrata, come attesta una lapide, l'8 maggio 1215. Altri due terremoti, nel 1456 e nel 1805, distrussero l'antica costruzione medievale ed obbligarono ogni volta ad un rifacimento completo della cattedrale. Nella prima metà del XX secolo la chiesa fu internamente abbellita con affreschi e pitture, che andarono però distrutte durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, dai quali si salvarono solo il presbiterio ed il campanile. Ricostruita nelle parti mancanti, fu nuovamente consacrata nel 1948.
    Nella parete esterna di sud-est della cattedrale sono conservati alcuni importanti resti dell'antico edificio medievale, quali plutei del IX secolo e formelle del secolo XIII. Risalgono a quest'epoca il portale gotico ogivale ed il rosone. Altre testimonianze, di epoca sannita, romana e longobarda, sono disseminate nelle pareti esterne ed interne della chiesa, e alla base del campanile.
    L'interno è a tre navate divise da pilastri e con archi a tutto sesto, con volta a botte. Ogni navata termina con un'abside, e tutto il presbiterio è leggermente rialzato rispetto al piano dell'aula. Nell'abside centrale sono conservate due grandi tele di Massimo Raffaele Gioia (1793) raffiguranti episodi della vita dell'apostolo San Bartolomeo. Sul lato destro del presbiterio è collocato il fonte battesimale (XIII secolo) con statua lignea del santo del XVIII secolo. Dal presbiterio si accede alla cripta, ove è stata ultimamente scoperta l'abside della chiesa medievale, curiosamente edificata sopra una sorgente da cui ancora oggi sgorga acqua.
    Nella chiesa è conservato un importante monumento funebre, collocato nella navata di sinistra e dedicato ad un membro della famiglia normanna dei de Molins, a cui studi storici recenti attribuiscono la costruzione della cattedrale (XII secolo); sul sarcofago vi è una iscrizione che si riferisce al vescovo Silvio Pandone (XVI secolo), autore di restauri dell'edificio.
    Un nuovo ciclo di affreschi è stato realizzato da Rodolfo Papa nei primi due decenni del XXI secolo; il ciclo pittorico è stato inaugurato dal cardinale Angelo Bagnasco nel settembre 2011.
  • Chiesa di Sant'Erasmo. La chiesa originaria del XIII secolo è stata distrutta nel terremoto del 1805, e l'attuale struttura è un rifacimento neoclassico, con solo la facciata di aspetto medievale, dal bel portale gotico. Vi è un chiostro con porticato da cui si accede alle rovine della chiesa vecchia.
  • Chiesa di Santa Maria del Parco. È la seconda chiesa maggiore della città, posta dietro la Cattedrale. Risale al XIII secolo, come si evince dal portale gotico e dalla robusta facciata in pietra. Il campanile è una possente torre con cuspide a cipolla.
  • Chiesa di San Biagio. Si trova nella contrada omonima, ed è stata costruita nel XV secolo. Ha aspetto rinascimentale, con semplice facciata quadrangolare. Il campanile è a vela. Sul fianco sorgeva una porta di accesso alla contrada.
  • Chiesa di Santa Maria dei Rivoli. Semplice chiesa pastorale del XVII secolo, costruita vicino a una fontana civica, da cui il nome.
  • Chiesa di San Rocco. Piccola chiesa rinascimentale, stuccata in celeste nella facciata e con semplice portale in pietra.
  • Eremo di Sant'Egidio. Chiesa del XIII secolo sorta come cappella e poi ingrandita. Ha struttura rettangolare irregolare, in pietra sbozzata, con ingresso coperto da un porticato. L'interno è austero.
    Bojano, eremo di Sant'Egidio
  • Chiesa di San Michele Arcangelo. Piccola chiesa costruita nella via tra Bojano e Civita Superiore. Risale al VI secolo ed è a navata unica, con pianta rettangolare. Caratteristica la facciata in pietra con lunetta centrale ritraente il santo, e il piccolo campanile a vela, posto in cima alla facciata, in posizione centrale. Vi è inoltre un curioso rilievo raffigurante una divinità romana, dalle cui braccia spuntano ramificazioni. La chiesa infatti, essendo molto antica, fu costruita sopra un pantheon romano, il cui materiale fu riutilizzato.
Civita Superiore
  • Borgo di Civita Superiore e castello Pandone. Il borgo risale all'XI secolo, quando fu fondato dai Normanni. Il castello venne costruito sopra uno sperone roccioso in guardia verso il borgo e la città di Bojano sottostante. Notizie riportano che la fortificazione risalisse all'epoca dei Sanniti, dove si asserragliarono durante la battaglia di Boviano contro i romani. Il castello fu fortificato da Pandone dopo il terremoto del 1456, e passò in mano agli aragonesi e ai Capua, assieme al piccolo borgo. Il devastante terremoto del 1805 ha fatto crollare definitivamente parte del castello, e distrutto le mura medievali di Civita Superiore.
    Oggi il borgo è stato restaurato, e anche quanto rimane del castello. Ipotesi hanno ricostruito la pianta del forte: pianta quadrangolare con torri angolari circolari, e una grossa torre centrale di vedetta, all'interno della struttura.
  • Palazzo Casale, via Corte Vecchia. La famiglia di Bojano lo ha costruito nel 1738, ed è composto da corte scoperto scoperta, e un portale a tutto sesto, in pietra.
  • Palazzo Casoli-Beccia, via Colle. Risalente al XVIII secolo, è composto da un grande edificio rettangolare intonacato di rosa, con due piani. La base, per il dislivello del terreno, è fortificata a scarpa.
  • Palazzo Chiovitti, via Erennio Ponzio.
  • Palazzo Colagrosso, piazza della Vittoria. In stile umbertino, con intonaco rosso scarlatto, è del primo '900. Il palazzo oggi è un museo.
  • Palazzo Ducale, salita Pandone. Fu costruito nel XVI secolo, data la lontananza della vecchia fortezza di Civita Superiore. Ha due corpi di fabbrica con tre portali sulla facciata. Oggi il palazzo è visibile nel restauro del dopo terremoto del 1805, ossia in stile umbertino. È preceduto da un muro di separazione, accessibile da un arco centrale.
  • Palazzo Gentile, via Calderari.
  • Palazzo Municipale, corso dei Pentri.
  • Palazzo Nardone-Volpe, via Erennio Ponzio.
  • Palazzo Santoro, salita Santa Lucia.
  • Palazzo Tiberio, corso Umberto I.
  • Palazzo Vescovile, largo Episcopio.


Eventi e feste[modifica]

  • Ver sacrum. Rappresentazioni tradizionali che si allacciano ad antichi costumi sanniti; si rievoca il rito della fondazione di nuove città da parte di giovani che si staccavano dalla famiglia e dalla tribù di appartenenza per cercare nuovi luoghi dove prosperare.
  • Agosto bojanese. Si susseguono mostre di vario genere, manifestazioni di piazza, spettacoli e gare sportive. Le manifestazioni si chiudono con la festa del patrono San Bartolomeo, il 25 agosto.
  • Festa della montagna. Si tiene a settembre ed è caratterizzata da aspetti sacri e di tradizione popolare.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

  • 41.48329314.4705391 Paninoteca Il Vico, Via Tintiere vecchie, 3. gio-mar.

Prezzi medi[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

Farmacie

  • 41.4825514.4729862 Centrale, Piazza della Vittoria, 6.
  • 41.4840214.4726323 De Blasio, Corso Amatuzio, 54, +39 0874-778131.


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

  • 41.4848414.4715674 Poste italiane, via Galileo Galilei 4, +39 0874 752211.


Nei dintorni[modifica]

  • Campobasso — La città vecchia si sviluppa su un colle attorno al castello in posizione dominante. La città moderna si è sviluppata nel piano. È il centro più popoloso del Molise, di cui è capoluogo regionale.
  • Isernia — Tra i primi insediamenti paleolitici documentati d'Europa, fu poi fiorente città sannita, capitale della Lega Italica, in seguito Municipium romano. Il suo millenario passato le ha lasciato un importante patrimonio monumentale che si estende fino all'epoca preromana, oltre ad importantissimi reperti della preistoria.
  • Trivento — Antica sede vescovile, nella sua cattedrale si conserva la cripta di particolare valore storico-architettonico risalente all'XI-XII secolo.


Altri progetti

CittàBozza: l'articolo rispetta il modello standard e ha almeno una sezione con informazioni utili (anche se di poche righe). Intestazione e piè pagina sono correttamente compilati.