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Basilicata
Veduta dei Sassi di Matera
Localizzazione
Basilicata - Localizzazione
Stemma e Bandiera
Basilicata - Stemma
Basilicata - Stemma
Basilicata - Bandiera
Basilicata - Bandiera
Stato
Capoluogo
Superficie
Abitanti
Sito del turismo
Sito istituzionale

Basilicata è una regione dell'Italia meridionale.

Da sapere

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Viene spesso chiamata anche Lucania, nome di un'antica regione di origine preromana che includeva gran parte del territorio dell'odierna Basilicata, oltre ad esserne stata la denominazione ufficiale in epoca fascista. I suoi abitanti sono chiamati lucani, benché sia anche, minormente, diffusa la denominazione di basilicatesi, prettamente utilizzata nei secoli trascorsi da alcuni eruditi locali. Il toponimo Basilicata è attestato la prima volta attorno al X secolo. La provenienza di tale nome è spesso associato al termine greco Basilikos, nome con cui venivano chiamati i Governanti bizantini della Regione. Basilikos in greco vuol dire "funzionario del re" e deriva da un'altra parola greca: Basileus (Re). Una tesi più accreditata, fa derivare il nome dalla Basilica di Acerenza, il cui vescovo aveva la giurisdizione sull'intero territorio. Tale nome compare per la prima volta nel Catalogo dei baroni normanni del 1154. Un'altra ipotesi, meno accreditata, è che l'origine del nome sia legata a quello dell'Imperatore Bizantino Basilio II Bulgaroctono. Nel corso dei secoli, la regione ha continuato a mantenere entrambi i nomi, nonostante lo statuto regionale identifica, esclusivamente, gli abitanti con la denominazione di lucani.

Cenni geografici

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La Basilicata ha un'estensione di circa 10.073 km²; confina a nord e a est con la Puglia, a nord e a ovest con la Campania, a sud con la Calabria. Il territorio è prevalentemente montuoso e collinare, solo una piccolissima percentuale (8%) è pianeggiante. Nonostante sia bagnata da due mari, i tratti costieri hanno un'area limitata. Il clima varia a seconda delle zone: montano con inverni rigidi ed estati temperate nelle aree più interne, mediterraneo con inverni miti ed estati calde nelle zone in prossimità del mare.

Quando andare

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La regione offre paesaggi pittoreschi (Dolomiti Lucane, Pollino, Vulture) visitabili tutto l'anno. Il turismo estivo è concentrato a Maratea (detta la "perla del Tirreno") sulla costa tirrenica, e i comuni del Metapontino su quella ionica. I centri di maggior interesse storico-culturale sono Melfi, Venosa, Matera, Policoro e Metaponto.

Cenni storici

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I primi insediamenti umani risalgono al Paleolitico inferiore. Il territorio fu abitato da Greci, Lucani, Irpini e Sanniti, fino a quando l'occupazione romana non interessò tutta la regione. Caduto l'impero romano, vi s'insediarono Bizantini, Longobardi, Saraceni e Normanni. Con i Normanni la Basilicata acquistò notevole importanza, soprattutto Melfi che divenne prima capitale dei loro domini nell'Italia meridionale. Gli Svevi spostarono l'amministrazione del regno in Sicilia, ma la Basilicata mantenne ancora un ruolo di primo piano, al punto che Federico II scelse Melfi e Lagopesole come residenze estive, oltre ad emanare il codice legislativo del regno nella cittadina melfitana (il Liber Augustalis, meglio noto con il nome di Costituzioni di Melfi).

Con l'arrivo degli Angioini, la Basilicata iniziò a perdere rilievo nello scacchiere meridionale. Anche se città come Melfi, Venosa e Matera mantennero, almeno in età rinascimentale, una certa vivacità politico-culturale, i vari feudatari succedutisi nel tempo prestarono scarsissimo interesse al miglioramento delle condizioni economiche dei propri possedimenti in terra lucana. Instabilità politica (da citare la congiura dei baroni contro il re Ferrante d'Aragona), rivolte sociali e frequenti episodi di banditismo flagellarono la Basilicata per secoli.

Speranze di un cambiamento sembrarono intravedersi agli albori dell'unità d'Italia, che portò le masse contadine basilicatesi ad aderire ai moti risorgimentali ma le promesse non furono mantenute: i baroni mantennero intatti i loro privilegi e i braccianti divennero ancor più vessati. Il brigantaggio postunitario fu la risultante: una rivolta anarcoide, strumentalizzata dalla monarchia borbonica in esilio, che segnò profondamente la storia della Basilicata, al punto che, ancora oggi, i lucani identificano il loro orgoglio in quel periodo storico. Successivamente, il destino della regione fu solamente afflitto da povertà ed emigrazione, benché a partire dal secondo dopoguerra vi siano lenti e progressivi miglioramenti che, a stento, cercano di attenuare i problemi occupazionali.

Lingue parlate

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Accanto alla lingua italiana, vi è una minoranza bilingue arbëreshë che parla l'albanese antico. Molto diffuso è il dialetto, spesso più usato dell'italiano stesso. Il dialetto lucano assume diverse connotazioni a seconda delle zone. Il Vulture presenta alcune similarità con il dialetto irpino e foggiano, il Materano con il barese e il tarantino, il Pollino (in alcuni comuni) con il cosentino. Nell'area del Potentino e del golfo di Policastro il dialetto ha un'influenza gallo-italica, con alcune caratteristiche lessicali simili alle parlate settentrionali.

Cultura e tradizioni

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«Girano tanti lucani per il mondo, ma nessuno li vede, non sono esibizionisti. Il lucano, più di ogni altro popolo, vive bene all'ombra.»

(Leonardo Sinisgalli)

A differenza degli abitanti di altre regioni meridionali, che tendono ad essere più disinvolti ed estroversi, i lucani sono, perlopiù, persone ponderate, capaci di socializzare senza essere eccessivamente confidenziali. Si rivelano spesso molto discreti e non amano essere al centro dell'attenzione, soprattutto fuori dai confini regionali. Tuttavia, non disdegnano il contatto fisico, con strette di mano, pacche sulle spalle e baci sulle guance in segno di stima. Forse proprio a causa di un'eccessiva discrezione i lucani sono una delle popolazioni meno considerate del Paese e, non di rado, vengono confusi con abitanti di altre regioni meridionali, soprattutto campani e pugliesi.

Benché sia possibile affrontare gli argomenti più disparati con la gente locale, raramente campanilista e gelosa della propria cultura, un argomento delicato che potrebbe suscitare accese discussioni è il petrolio, di cui la regione è molto ricca, considerato da una grandissima parte di lucani una grave minaccia ambientale più che una fonte di reddito.

Le tradizioni più comuni in Basilicata sono quelle legate a religione cattolica, culto arboreo e brigantaggio. Fino a qualche decennio fa, erano ancora praticati i riti magici, che furono oggetto di studio dell'antropologo Ernesto De Martino, oltre ad ispirare film e documentari come Il demonio di Brunello Rondi e Magia lucana di Luigi Di Gianni.


Territori e mete turistiche

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Veduta di Pietrapertosa nelle Dolomiti Lucane
Veduta di Castelmezzano nelle Dolomiti Lucane
Laghi di Monticchio
Lago Laudemio nel massiccio del Sirino
Tratto di costa intorno Maratea
Veduta del villaggio di Rotonda, all'interno del parco nazionale del Pollino
Paesaggi tipici della zona collinare del Materano
Lido di Metaponto

A causa di collegamenti obsoleti, assenza di grandi vie di comunicazione e di una ben organizzata promozione turistica, la Basilicata è una delle regioni più sconosciute e meno visitate d'Italia. La proclamazione di Matera capitale europea della cultura 2019, ha inaugurato un'era di concreto sviluppo turistico che sembra dare i suoi frutti; infatti la Basilicata ha acquistato un'ottima reputazione in tema di ricettività, basti pensare ai riconoscimenti ottenuti al TTG Travel Experience di Rimini e le indagini effettuate da Demoskopika negli ultimi anni.

      Materano Il territorio della città di Matera,occupa la parte orientale della Basilicata ed è costituito da due parti diverse: una zona collinare, naturale proseguimento della Murgia pugliese e una zona pianeggiante sul golfo di Taranto riportata di seguito. La città di Matera è rinomata a livello mondiale per i suoi "sassi" Il parco della Murgia Materana fu istituito nel 1990 a protezione dei "sassi di Matera e delle numerose chiese rupestri sparse nel suo territorio, (circa 150) fondate da ordini religiosi sia di rito ortodosso che cattolico. Altri centri d'interesse sono Tricarico con un centro storico di impronta medioevale molto ben conservato, Miglionico dominata dal castello del Malconsiglio ove nel 1485 fu ordita la congiura dei baroni contro re Ferdinando I di Napoli. e il centro di Montescaglioso con una grande abbazia benedettina dedicata a San Michele Arcangelo.
      Potentino Il territorio della città di Potenza si estende nella parte occidentale della regione fino al breve tratto di costa tirrenica sul golfo di Policastro e al Monte Pollino che segna il confine con la Calabria.
      Basento Il Basento, fiume più lungo della Basilicata, ha le sue sorgenti nel Monte Arioso poco più a nord del capoluogo Nel suo alto corso presenta fitti boschi. La vegetazione si fa più rada nel tratto che interessa il territorio di Matera fino ai paesaggi estremamente brulli che accompagnano il suo basso corso. I centri abitati sono arroccati in alto e nessuno giace nel fondovalle. Tra questi un cenno merita Bernalda per il suo impianto urbanistico voluto e studiato con la massima cura nel 1492 dal segretario del re Alfonso II d'Aragona.
      Dolomiti lucane Le Dolomiti lucane sono rilievi fortemente erosi dagli agenti atmosferici con guglie dalle forme fantasiose che ricordano le Dolomiti del Triveneto. La foresta di Gallipoli Cognato, istituita a parco naturale, si estende a un'altitudine di circa 1.300 m tra le profonde gole scavate dal Rio di Caperrino, un affluente del Basento ed è costituita in prevalenza da boschi di latifoglie. Gli uffici del parco sono situati nel piccolo centro di Accettura. Altri centri abitati delle Dolomiti Lucane sono Pietrapertosa, tra suggestivi paesaggi rocciosi e Castelmezzano, annoverata nel 2007 dalla rivista "Budget Travel" tra le migliori località al mondo non ancora affette dal turismo di massa.
      Vulture Il Vulture è il territorio del nord della Basilicata incuneato tra Campania e Puglia. Prende il nome dall'omonimo Monte (1326 m), un vulcano oramai spento. Venosa, annoverata tra "I borghi più belli d'Italia" presenta un interessante patrimonio artistico così come Melfi, legata al ricordo di Guglielmo I d’Altavilla, che nel 1042 la sottrasse ai Bizantini eleggendola a propria residenza. Il piccolo centro di Monticchio è una località di villeggiatura grazie ai suoi idilliaci dintorni contrassegnati da una coppia di laghetti di origine vulcanica alle falde del monte Vulture.
      Val d'Agri Un altopiano che parte dai 600 m s.l.m. e segue il corso del fiume Agri fino alla sua foce nel golfo di Taranto. La valle rientra in parte nel territorio del Parco nazionale dell'Appennino Lucano-Val d'Agri-Lagonegrese che abbraccia gran parte dell'Appennino Lucano fino al massiccio del Sirino ove sono presenti impianti sciistici. Nella valle si trovano le rovine di Grumentum, città romana abbandonata nell'VIII secolo d C dai suoi abitanti a seguito delle continue incursioni di pirati saraceni. Il materiale da scavo è conservato nel Museo nazionale dell'Alta Val d'Agri allestito nel vicino centro di Grumento Nova. Tra gli altri paesi del parco vanno menzionati Brienza alla confluenza della Val d'Agri con quella del Melandro e circondata da castagneti e querceti secolari, Castelsaraceno, abbarbicato sulle pendici del monte Raparolo a 900 m. s.l.m., Lagonegro alle falde del Monte Sirino e vicino l'idilliaco lago Laudemio, il lago di origine glaciale più a sud d'Europa, Satriano, sede dell'accademia del peperoncino lucano, ricco di murales e suggestionato dalle sponde del fiume Melandro, il tutto incastonato nel parco nazionale dell'appennino lucano.
      Costa lucana sul Mar Tirreno La Basilicata si affaccia, per un breve tratto sul golfo di Policastro che si apre sul Mar Tirreno e corrisponde al territorio del comune di Maratea situato in alto, in posizione panoramica sul golfo. Località balneari di questo tratto di costa particolarmente alto e scosceso sono Marina di Maratea, Acquafredda, Castrocucco, posta sulla piana costiera creata dal fiume Noce al confine con la Calabria, Fiumicello e Porto, con un piccolo ormeggio.

A circa 12 chilometri di distanza da Maratea abbiamo Trecchina, piccolo paesino situato a 500 m s.l.m., a metà strada tra mare e montagna.

Caratteristici di Trecchina sono la Piazza del Popolo ornata da lussureggianti alberi e giardini curati dettagliatamente e il Borgo medievale chiamato Castello.
      Pollino Il villaggio di Rotonda si trova nel cuore del parco ed è sede degli uffici amministrativi. Vi è stato allestito anche un museo paleontologico e naturalistico ove sono esposti i resti di un Elephas antiquus italicus e di un Hippopotamus antiquus, I dintorni di San Severino Lucano,villaggio a 877 m s.l.m. sono caratterizzati da fitti boschi con una ricca fauna e inframezzati da rigogliosi torrenti il principale dei quali è il Frido,Altri centri del versante settentrionale del Pollino sono Castelluccio Superiore e Viggianello. Latronico dispone di uno stabilimento termale.
      Metapontino Il territorio pianeggiante che si affaccia sul golfo di Taranto. È caratterizzato da un litorale sabbioso a ridosso del quale si estendono vaste pinete. Il Bosco Pantano di Policoro è un'oasi del WWF. Sempre nei pressi del moderno villaggio di Policoro sta il sito di Eraclea, città della Magna Grecia lucana e il Museo archeologico nazionale della Siritide ove sono custoditi reperti e materiale da scavo che vanno dal neolitico all'età romana, Tursi fu un centro importante durante la riconquista bizantina del X secolo e nel 968 fu capoluogo del thema di Lucania. Metaponto fu un'altra città importante della Magna Grecia ove visse il filosofo Pitagora fino alla sua morte nel 490 a.C. Oggi Metaponto è un importante centro balneare.


Centri urbani

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  • 40.633315.81 Potenza
  • 40.666716.62 Matera
  • 40.996415.65583 Melfi
  • 40.133315.76674 Lagonegro Lagonegro su Wikipedia
  • 40.966715.81675 Venosa


Come arrivare

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In aereo

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L'aeroporto di Bari-Palese è collegato a Matera (64 km) da autobus navetta del consorzio regionale di autolinee COTRAB e di altre private (più care). Le autolinee Liscio del consorzio regionale operano un collegamento diretto tra l'aeroporto Capodichino di Napoli e Potenza (170 km coperti in circa due ore)

In nave

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Le località di Maratea, Pisticci e Policoro sono dotate di porti turistici con facilitazioni per l'ormeggio di imbarcazioni private.

Il porto di Maratea, sito nella frazione omonima, è un apprezzato approdo del Mediterraneo. È uno dei porti turistici più attrezzati e belli del Sud Italia. In posizione strategica nel Golfo di Policastro, può contenere oltre 500 imbarcazioni, ed è dotato di vari servizi.

In treno

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La Basilicata è servita dai treni Frecciarossa di Trenitalia, che provengono da Salerno e fermano a Potenza, Metaponto e Ferrandina.

Le Ferrovie dello Stato mettono a disposizione anche treni regionali e interregionali per coprire le tratte Foggia-Potenza o Salerno-Potenza.

Sulla linea Napoli-Reggio Calabria si trovano tre stazioni nel comune di Maratea: la stazione centrale, quella di Acquafredda e quella di Marina. Per gli orari dei treni in arrivo e partenza da Maratea si veda il sito della Rete Ferroviaria Italiana.

Esiste anche una ferrovia a scartamento ridotto da Bari a Matera e Potenza con treni delle Ferrovie Appulo Lucane (FAL).

In autobus

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Le Ferrovie dello Stato offrono talvolta un servizio sostitutivo di trasporto in autobus per i tratti Foggia-Potenza o Salerno-Potenza.

Le ferrovie FAL gestiscono anche un servizio (molto più veloce) di autobus per i collegamenti tra Bari, Matera e Potenza.

Come spostarsi

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In auto

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Nella regione sono poco presenti i taxi. Le strade di collegamento sono piuttosto tortuose vista la natura montuosa della regione.

In treno

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Chi non ha l'auto usa i treni regionali.


Cosa vedere

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  • Preistoria la necropoli neolitica di Serra d'Alto nei dintorni di Matera ha restituito molto materiale, soprattutto ceramiche a figure geometriche o rappresentazioni stilizzate di animali. I reperti sono esposti nel museo archeologico nazionale Domenico Ridola di Matera.
  • Periodo greco-romano Il sito archeologico di Metaponto, colonia fondata dagli Achei è il più importante della Basilicata. I reperti sono custoditi in un museo annesso al parco archeologico. Nella vicina località di Pisticci sono state rinvenute numerose ceramiche di stile attico prodotte da un unico artista vissuto nella seconda metà del V secolo a.indicato come il "Pittore di Pisticci". Purtroppo la collezione dei preziosi vasi è andata dispersa nei maggiori musei del mondo (Louvre, British Museum, Metropolitan museum di New York, Musei Vaticani, etc). Il Museo Archeologico Nazionale del Melfese allestito nel celebre castello di Melfi espone pezzi di epoca romana. Tra questi spicca il Sarcofago di Rapolla risalente al II secolo d.C. e rinvenuto verso la metà dell'Ottocento.
  • Alto Medioevo (Dominio bizantino e longobardo) Il complesso della Santissima Trinità a Venosa rivela ancora l'impianto paleocristiano del V - VI secolo d.C. I monaci di rito orientale affluiti in Basilicata dopo la riconquista di Giustiniano trovarono nei paesaggi carsici del Materano le condizioni ideali per condurre vita di anacoreti. Altro luogo di elezione del monachesimo orientale fu la bassa val d'Agri ove sono situati i ruderi dell'abbazia di Sant'Angelo al Monte Raparo risalente al secolo X. A loro si sostituirono i Benedettini che abbandonarono definitivamente l'abbazia agli inizi del '700. I restauri furono avviati nel 1980 e hanno riguardato anche gli affreschi oggi di nuovo visibili. L'abbazia è situata in una suggestiva posizione all'ingresso di un'enorme grotta carsica che si apre alle falde del Monte Raparo, a circa 10 km dall'abitato di San Chirico Raparo
  • Dominio normanno e svevo Normanni e Svevi innalzarono numerosi castelli in terra di Basilicata, anche se molte di queste fortezze versano oggi in rovina. L'esempio più noto è il Castello di Melfi, tra i più importanti del Meridione. Altri castelli giunti a noi in buonissime condizioni sono il Castello di Lagopesole, dall'aspetto ancora più imponente del precedente, che fu la residenza preferita di Manfredi, figlio di Federico II; il Castello di Valsinni, dove visse la celebre e sfortunata poetessa Isabella di Morra; e il Castello di Miglionico (meglio noto come Castello del Malconsiglio), in cui venne organizzata la congiura dei baroni, un evento che segnò la dominazione aragonese nel Regno di Napoli. L'imponente Torre Normanna di Tricarico che fu il maschio del castello edificato nel sec. XI, per volere di Roberto il Guiscardo trasformato nel 1333 in monastero delle clarisse, è alta 27 metri, con mura che superano anche i 5 metri di spessore, ornata di beccatelli ed archetti di coronamento, svetta praticamente integra, sul centro storico medievale. Tra gli esempi di architettura romanica va citato la cattedrale di Matera. Di primaria importanza è anche la storica Torre di Satriano, edificata dai normanni sulla punta di una montagna a metà tra gli attuali Tito e Satriano.
  • Periodo angioino e aragonese Il gotico trova espressione negli affreschi di alcune chiese rupestri di Melfi, in particolare in quella di S. Margherita. Esempi di architettura rinascimentale sono il convento di Sant'Antonio a Rivello e l'abbazia benedettina di San Michele Arcangelo presso Montescaglioso. Maestoso è il Castello Aragonese di Venosa, che accolse principi, mecenati, intellettuali ed artisti in epoca rinascimentale.
  • Secoli XVII e XVIII Palazzo Lanfranchi a Matera (1668-1672), chiesa san Francesco sempre a Matera. Altro importantissimo edificio del periodo è il convento con annessa chiesa della Madonna del Carmine a Tricarico. Il complesso fu edificato nel 1605 su un precedente e più antico edificio. La chiesa, ad aula unica, è impreziosita dal più esteso ciclo di affreschi di Pietro Antonio Ferro che ricoprono le pareti e la volta del presbiterio. Anche se di origine normanna, il Palazzo Vescovile di Melfi presenta oggi un impianto prettamente barocco, a causa di continui restauri dovuti ai terremoti che danneggiarono gravemente la struttura originaria.


Eventi e feste

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Maschere al Carnevale di Tricarico
  • La notte dei falò (Festa di Sant'Antonio abate) Trivigno, 15-16 gennaio.
  • Carnevale di Tricarico
  • Carnevale di Satriano
  • I Falò di S. Valentino (Festa patronale di san Valentino) Abriola 14 febbraio e 14 agosto
  • La sfilata dei Turchi Potenza, 29 maggio
  • Premio Internazionale di poesia San Gerardo Maiella Muro Lucano, 1 gennaio - 31 marzo
  • Festa Regionale di San Gerardo Maiella Muro Lucano, 2 settembre
  • Festa della Madonna della Bruna (Festa patronale) Matera, 2 luglio
  • La Storia Bandita - il più grande cinespettacolo d'Italia, dedicato al brigantaggio lucano, Brindisi Montagna, agosto - settembre
  • Agglutination Metal Festival, evento internazionale di musica heavy metal, Chiaromonte, agosto


Cosa fare

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A tavola

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La cucina lucana è basata sulla semplicità, specchio di una regione in cui la povertà secolare spingeva i braccianti a pasti nutrienti ma semplici e veloci da preparare, con ingredienti economici. Si distingue per un ampio uso della mollica di pane, che in tempi passati fungeva da "formaggio dei poveri", e di spezie come peperoncino e rafano (detto il "tartufo dei poveri"). Simbolo della cucina regionale è il peperone crusco, un peperone secco dal sapore delicato detto "oro rosso" della Basilicata, che trova utilizzo in numerose preparazioni basilicatesi. Dati i ristretti sbocchi sul mare, il pesce è poco usato. Di ottima qualità sono salumi, formaggi, ortaggi, legumi, olio e pane.

Alcuni esempi di piatti regionali sono:

  • pasta con i peperoni cruschi - primo piatto con peperoni cruschi, mollica fritta e (a scelta) formaggio stagionato a scaglie.
  • tumact me tulez - tagliatelle con sugo di alici, mollica e noci
  • baccalà a ciauredda - piatto di pesce con passata di pomodoro, cipolla, olive nere e uvetta
  • rafanata - frittata con rafano e pecorino, cotta alla brace o al forno; è possibile aggiungere patate lesse o soppressata
  • gnummareddi - frattaglie di agnello o capra avvolte dalle stesse interiora, generalmente cotte alla griglia
  • grattonato - trippa di maiale con uovo, formaggio e polvere di peperone crusco
  • acquasale - pane raffermo con uovo, pomodoro e peperone crusco
  • pastizz - antico calzone con un ripieno di carne suina, formaggio e uova
  • taralli glassati - detti anche anginetti, biscotti a forma di ciambella, con glassa di zucchero, semi di anice o finochietto.
  • calzoncelli - anche noti come panzerotti, ravioli dolci fritti o cotti al forno con un ripieno di pasta di mandorle e cioccolato
  • scorzette - dolciumi preparati con albume, nocciole e cioccolato fuso

Tra i prodotti di qualità sono degni di nota:

  • Peperone di Senise IGP
  • Lucanica di Picerno IGP
  • Pecorino di Filiano DOP
  • Canestrato di Moliterno IGP
  • Pane di Matera IGP
  • Olio Extravergine di Oliva "Vulture" DOP
  • Melanzana rossa di Rotonda DOP
  • Arancia Staccia di Tursi e Montalbano Jonico DOP
  • Fagiolo di Sarconi IGP
  • Fagiolo bianco di Rotonda DOP


Bevande

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L'Aglianico del Vulture, un rosso di antica tradizione è il più famoso dei vini lucani, non per niente l'Aglianico del Vulture Superiore è l'unico vino DOCG regionale. Meno conosciuti ma non di qualità inferiore sono i vini DOC Terre dell'Alta Val d'Agri, Matera e Grottino di Roccanova. Ben conosciuto è l'Amaro Lucano; altre bevande sono la Birra Morena, la Gassosa Avena e il Sempre Freddo, liquore dolce all'Aglianico e aromatizzato con amarena.

Le acque minerali della Basilicata, note per la loro effervescenza naturale, sono tra le più rinomate a livello nazionale, al punto di attirare gli investimenti di colossi come Coca Cola, Norda e San Benedetto che ne controllano la produzione tramite alcune aziende locali.


Sicurezza

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La Basilicata ha un basso indice di criminalità, e le due province Potenza e Matera figurano spesso ai vertici delle classifiche riguardanti le città italiane più sicure.

Altri progetti

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Regione nazionaleUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per dare un'idea generale sulla regione e offre una descrizione di possibili mete.