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Ariano Irpino
Vista di Ariano Irpino
Stemma
Ariano Irpino - Stemma
Ariano Irpino - Stemma
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Mappa dell'Italia
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Ariano Irpino
Sito istituzionale

Ariano Irpino è una cittadina dell'Irpinia, nell'entroterra della Campania. È situata a cavallo dell'Appennino, in prossimità del confine con la Puglia.

Da sapere[modifica]

È il comune montano più popoloso della regione e dispone di un ampio ventaglio di servizi a beneficio di tutto il comprensorio dell'Appennino campano. La sua economia si basa su agricoltura (olivi e cereali), zootecnia (carni e latticini) e artigianato (produzione di maiolica).

Cenni geografici[modifica]

Sorge su tre alti colli (riportati anche sullo stemma comunale), in posizione dominante rispetto a tutto il territorio circostante. In effetti dal centro storico cittadino è possibile scorgere alcuni scorci di 6 delle 20 regioni italiane (Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Basilicata).

Quando andare[modifica]

Il clima risente dell'altitudine per cui, durante tutto l'anno, le temperature sono di diversi gradi più basse rispetto, ad esempio, a una città come Roma. Ciò significa che d'estate il caldo è decisamente moderato mentre d'inverno, una o più volte, il paesaggio immancabilmente si imbianca.

Cenni storici[modifica]

La cittadina ha origini assai antiche. Nel territorio vi sono infatti due siti archeologici: il villaggio neolitico de "La Starza" (il più antico della Campania) e il borgo romano di "Aequum Tuticum" (snodo viario fra la via Traiana e la via Herculea). L'attuale centro storico di Ariano ha invece origini medioevali. Fondato dai Longobardi, assunse grande importanza sotto i Normanni. Vi dimorò infatti Re Ruggero II che vi tenne le famose "Assise di Ariano" (nel sec. XII). Devastato poi dai Saraceni di Lucera, risorse sotto gli Angioini. Fu una delle prime cittadine meridionali a liberarsi dal giogo feudale (fin dal 1585).

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Ariano Irpino

Il centro storico è ubicato nella parte più elevata del territorio comunale, su di una triplice altura detta "Tricolle". I quartieri periferici si allineano lungo la S.S. 90, a mezza costa. La stazione ferroviaria si trova invece nel fondovalle.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

L'aeroporto intercontinentale di Roma-Fiumicino dista circa 275 km, mentre l'aeroporto internazionale di Napoli-Capodichino è a 100 km. L'aeroporto nazionale più vicino è quello di Foggia, distante 60 km.

In auto[modifica]

L'accesso al centro abitato dal casello A16 di Grottaminarda

La cittadina è attraversata dalla S.S. 90 e lambita dall'A-16:

  • da Roma: A1 direzione Napoli, svincolo Caianello, proseguimento su SS 372 per Benevento, poi A16 direzione Bari, svincolo di Grottaminarda e proseguimento su SS 90 in direzione Foggia;
    • oppure, in alternativa, A1 direzione Napoli, poi A30 direzione Salerno, quindi A16 direzione Bari, svincolo di Grottaminarda e proseguimento su SS 90 in direzione Foggia;
  • da Napoli: A16 direzione Bari, svincolo di Grottaminarda e proseguimento su SS 90 in direzione Foggia;
  • da Pescara: A14 direzione Bari, svincolo di Foggia e proseguimento su SS 90 in direzione Napoli;
  • da Bari: A14 direzione Pescara, poi A16 direzione Napoli, svincolo di Grottaminarda e proseguimento sulla SS 90 in direzione Foggia;
    • oppure, in alternativa, A14 direzione Pescara, svincolo di Foggia e proseguimento su SS 90 in direzione Napoli.


In treno[modifica]

La stazione FS di Ariano Irpino, ubicata in una verde vallata; è servita da treni giornalieri diretti a Roma e Bari

La città dispone di una stazione ferroviaria situata a circa 5 km dal centro abitato e posta sulla linea Roma-Bari. I treni diretti a Roma fermano a Benevento, Telese, Caserta, Vairano, Cassino, Frosinone e Anagni; quelli diretti a Bari fermano a Foggia, Barletta, Trani, Bisceglie e Molfetta, proseguendo poi settimanalmente per Gioia del Colle e Taranto. Gli orari dei treni sono consultabili nell'apposito sito internet.

Altre possibili stazioni di interscambio sono: Foggia (a 62 km), Napoli Centrale (a 104 km), Roma Tiburtina (a 274 km).

In autobus[modifica]

Vi sono autolinee AIR giornaliere dirette ad Avellino e Napoli; nei giorni lavorativi (sabato incluso) sono disponibili anche collegamenti con Benevento e Foggia.

Come spostarsi[modifica]

Con mezzi pubblici[modifica]

  • AMU (Circolare), +39 0825 829705, . 7-21. Trasporto pubblico urbano; fermate principali: Zona alberghiera, Casa circondariale, Palasport, Ospedale, Centrale di polizia, Cattedrale, Municipio, Palazzo di Giustizia, Castello, Villa Comunale, Stadio, Mercato, Cimitero, Arena, Centro ricerche Biogem, Zona industriale.

In taxi[modifica]

  • Autoservizi Mèmoli (nella zona della stazione ferroviaria), +39 338 8210012. h24. Servizio di autonoleggio a chiamata.

In auto[modifica]

Strada Statale 90 delle Puglie; attraversa da nord a sud l'intero territorio cittadino. Il suo percorso ricalca per lunghi tratti quello della cinquecentesca Strada Règia delle Puglie.


Cosa vedere[modifica]

41.15263215.0876581 Cattedrale di Santa Maria Assunta (Duomo di Ariano), Piazza Duomo, +39 0825 871139, . Di origini alto-medievali, il duomo custodisce molte opere d'arte di varia epoca; la facciata romanica in pietra di Roseto fu realizzata nel XV secolo. Cattedrale di Santa Maria Assunta (Ariano Irpino) su Wikipedia cattedrale di Santa Maria Assunta (Q2942545) su Wikidata
41.1543115.094682 Castello Normanno con Giardini Panoramici, Piazza Lusi. Situato a oltre 800 metri di altitudine, nel punto più elevato del territorio cittadino, fu prescelto da Ruggero II Re di Sicilia quale dimora estiva in luogo dell'afosa Palermo. Tutt'attorno vi si estende la grandiosa Villa Comunale, ricca di ampi scorci panoramici. Castello normanno (Ariano Irpino) su Wikipedia castello normanno (Q41540094) su Wikidata
41.15361415.0896233 Museo della Civiltà Normanna, Largo Bevere, 1 (Palazzo Bevere-Gambacorta). Ambientato in un suggestivo scenario storico, custodisce armi e reperti di ogni sorta risalenti al Medioevo in generale e all'epoca Normanna in particolare. Museo della civiltà normanna su Wikipedia Museo della civiltà normanna (Q48805466) su Wikidata
41.1533115.094684 Museo Civico e della Ceramica, Via d'Afflitto (Palazzo Forte). Oltre a numerose stampe e immagini d'epoca, il Museo espone tutta una vasta gamma di maioliche e ceramiche locali risalenti fin dal XII secolo. Museo civico e della ceramica su Wikipedia Museo civico e della ceramica (Q66715890) su Wikidata
41.1533115.094685 Museo degli Argenti, Piazza Plebiscito (Basilica Cattedrale). Al suo interno custodisce un buon numero di antiche opere argentee finemente lavorate, sebbene il reperto più prezioso sia costituito da una teca contenente due Sacre Spine di Cristo donate alla città da Re Carlo d'Angiò nel XIII secolo. Museo degli argenti (Ariano Irpino) su Wikipedia Museo degli argenti (Q48805869) su Wikidata
41.15222215.0880656 Museo Diocesano, Via Annunziata (presso piazza Duomo), . Articolato in più sezioni, il museo contiene opere pittoriche, tessili, lignee e lapidee provenienti dall'intera diocesi, attestata fin dal X secolo. Museo diocesano (Ariano Irpino) su Wikipedia Museo diocesano di Ariano Irpino (Q55360311) su Wikidata
41.1533115.094687 Museo Arcucci, Via Mancini (alle spalle del municipio, presso le Suore dello Spirito Santo), +39 0825 871480. Dedicato alla fondatrice di un intero ordine religioso femminile, custodisce antichi reperti monastici oltre ad opere artistiche contemporanee di ambito missionario. Giuseppina Arcucci#Museo su Wikipedia Giuseppina Arcucci (Q47341860) su Wikidata
41.15257715.0893688 Museo Archeologico, Via Donato Anzani (Palazzo Forte), +39 0825 824935. Situato in adiacenza al Museo Civico, espone reperti archeologici provenienti dalla vicina Valle del Miscano, popolata ininterrottamente fin dal Paleolitico. Museo archeologico di Ariano Irpino su Wikipedia Museo archeologico di Ariano Irpino (Q28670024) su Wikidata
41.199415.13419 Biogeo, Museo di Storia della Vita e della Terra, contrada Camporeale (all'interno del centro di ricerche Biogem, a 8 km dal centro). Questo curioso Museo fornisce, grazie a reperti paleontologici, riproduzioni e supporti multimediali, un quadro realistico e avvincente sull'origine e l'evoluzione della vita sulla Terra. Biogem#Museo su Wikipedia Biogem (Q4914621) su Wikidata
41.176815.082610 Santuario della Madonna di Valleluogo, contrada Valleluogo (in una valle verdeggiante a 4 km dal centro, lungo la strada provinciale per Montecalvo). Antico santuario mariano sorto presso un mulino ad acqua dopo che la Madonna apparve alla figlia del mugnaio. Anche il mulino è ben conservato e visitabile. Santuario della Madonna di Valleluogo su Wikipedia santuario della Madonna di Valleluogo (Q52323761) su Wikidata
41.21602415.07856211 La Starza, contrada Cristina (situata a 12 km dal centro cittadino, lungo la S.S. 90 Bis). Villaggio neolitico (presso una rupe di gesso a 410 m s.l.m.), il più antico in Campania, popolato ininterrottamente dal VI millennio a.C. fin verso il 900 a.C. L'area è ricca di boschi e di acque. La Starza (Ariano Irpino) su Wikipedia La Starza (Q45257955) su Wikidata
41.24230815.09847412 Aequum Tuticum, contrada S.Eleuterio (situata a 16 km dal centro cittadino, lungo la S.S. 90 Bis). Antico borgo romano (su di un altipiano a 575 m s.l.m.), all'incrocio fra la Via Traiana e la via Herculea. Nell'alto medioevo il borgo, situato lungo la via Francigena, riprese vita, ma solo per pochi secoli. Tuttavia nei pressi è ancora possibile ammirare diverse maestose masserie medievali. Aequum Tuticum su Wikipedia Aequum Tuticum (Q3605952) su Wikidata


Eventi e feste[modifica]

Uno sguardo sulla verde Irpinia da Piazzetta Ettore Scola. L'altura sullo sfondo è Trevico (il "tetto d'Irpinia"), luogo natio del celebre regista italiano.


Cosa fare[modifica]

  • 41.16648215.0883381 La Tartaruga, contrada Carpiniello (situato in una valle amena a 1,5 km dal centro), +39 0825 827272. Si tratta di un grande complesso sportivo con piscine, campi da gioco, aree verdi ecc.


Acquisti[modifica]

Importanti fiere si svolgono, nel centro storico, la domenica delle Palme, la domenica in Albis, il 13 Giugno, il 16 Luglio e il 1 Novembre.

In periferia si tengono due fiere: la seconda domenica di Maggio nel quartiere Cardito, e l'ultima domenica di Luglio (o la prima domenica di Agosto) nel quartiere Martiri.

Anche le grandi catene di distribuzione trovano posto nelle aree periferiche. Viceversa le botteghe e i negozi tipici sono collocati nel centro storico.

  • Mercato settimanale (Nel centro storico). Mercoledì.
  • Mercatini di Natale (Nel centro storico). Domeniche d'Avvento. Cibi tradizionali, oggettistica e antiquariato.
Maiolica arianese antica.


Come divertirsi[modifica]

Spettacoli[modifica]

  • Auditorium comunale "Lina Wertmüller", Via Tribunali (nel centro storico).
  • ClassicAriano, Palazzo Forte (ingresso dal Museo civico). ingresso libero. Dom 19:00-22:00. rassegna di musica classica

Locali notturni[modifica]

La zona della movida si estende nel cuore del centro storico, soprattutto Piazza Duomo, Piazza Plebiscito e Piazza Ferrara, ove abbondano i locali pubblici. Inoltre, il quartiere Pàsteni (presso il capolinea degli autobus) è rinomato per i suoi pub. Le discoteche sono invece ubicate in periferia, lungo la S.S. 90.

Dove mangiare[modifica]

Un tipico quadretto rurale: il Santuario di San Liberatore circondato da vasti oliveti. Sulla destra si scorgono i ciliegi in fiore.

La cucina locale, ricca di tipicità, fonda le sue radici sulle antiche tradizioni agro-pastorali; tra le diverse peculiarità gastronomiche spiccano il caciocchiato (un formaggio esclusivamente locale cui spetta il marchio PAT) e l'olio extravergine Irpinia - Colline dell'Ufita, fregiantesi del marchio DOP (Ariano Irpino è una Città dell'olio).

Le aree rurali pullulano di locali agrituristici, ma anche nel centro storico i ristoranti non mancano.

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]

  • Bar Ristorante San Domenico, corso Vittorio Emanuele (di fronte alla sede della polizia), +39 0825 872172.

Prezzi elevati[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]

Prezzi elevati[modifica]

  • Grand Hotel Biffy, contrada Cardito (in periferia, lungo la S.S. 90), +39 0825 828682.


Sicurezza[modifica]

Segnaletica urbana

Nell'area urbana è attivo un impianto di video-sorveglianza.


Come restare in contatto[modifica]

Internet[modifica]

Nel centro cittadino sono stati allestiti dei punti hotspot con wi-fi gratuito. Ciascun punto è indicato da un'apposita segnaletica.

Tenersi informati[modifica]


Nei dintorni[modifica]

La medievale Via Francigena

Lungo l'Appennino, sui monti a cavallo fra l'Irpinia e la Daunia vi sono alcune piccole comunità appartenenti ad antiche etnie: si tratta degli Arbëreshë/Albanesi di Greci e dei Franco-Provenzali di Faeto. Insediatisi lungo la Via Francigena, un itinerario medievale frequentato da genti di ogni stirpe; essi conservano ancora oggi la lingua, la cultura e le tradizioni delle rispettive patrie di origine (in particolare si evidenzia la produzione di formaggi e salumi assolutamente tipici). Interessante anche la minuscola Ginestra degli Schiavoni che, come ben attesta il suo nome, è immersa tra le macchie di ginestre e serba il ricordo delle antiche genti slave (gli Slavoni o "Schiavoni").

Il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela, un antico percorso della transumanza

Notevoli sono poi alcuni tra i borghi più belli d'Italia, quali Savignano Irpino (conservatosi praticamente intatto) e Zungoli (con un magnifico castello ancora in perfette condizioni); quest'ultimo, ubicato lungo l'antichissimo Regio Tratturo, si fregia anche della bandiera arancione. Per le peculiarità eno-gastronomiche spiccano invece Montecalvo Irpino (con il suo pane casereccio cotto in forno a legna) e Castelfranco in Miscano (famoso è il suo caciocavallo podolico), mentre per le bellezze naturali si contraddistingue Montaguto con le sue sorgenti e i suoi querceti secolari, ideali per pic-nic.

In ultimo si segnala un'autentica curiosità: si tratta delle cosiddette bolle della malvizza (letteralmente "bolle della merla"), un arcano fenomeno naturale di origine non vulcanica che si verifica tra le vaste praterie della Valle del Miscano, esattamente a metà strada tra le già citate Castelfranco e Ginestra.


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