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Balcani
Belgrado sul fiume Sava che definisce il confine dei Balcani.
Localizzazione
Balcani - Localizzazione
Stato
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Abitanti

I Balcani o penisola balcanica è una regione situata nella parte sud-orientale dell'Europa.

Da sapere[modifica]

I Balcani sono una regione geografica situata nell'Europa sudorientale. A livello geografico gli stati balcanici sono accomunati dalla catena montuosa omonima che le da il nome e scorre almeno in parte in ognuno di essi. Ma è il crogiolo di culture, lingue e religioni che rende questa regione davvero intrigante. La regione si trova al crocevia tra diversi mondi, cattolico, musulmano e ortodosso. La cultura greca si è qui spesso dovuta interfacciare e mescolare a quella romana e a quella slava. Gli stati balcanici sono stati sin dal Medioevo palcoscenico di importanti eventi storici, che hanno plasmato la loro cultura e identità unica.

Quando visitate i Balcani, potete esplorare città antiche come Dubrovnik, con le sue mura medievali, o Atene, culla della democrazia. Ammirate la bellezza naturale delle montagne balcaniche o rilassatevi sulle spiagge lungo la costa adriatica. Assaporate la cucina tradizionale, come il cevapcici in Serbia o il moussaka in Grecia, e immergetevi nella musica e nelle danze folkloristiche locali.

Cenni geografici[modifica]

I Balcani si estendono su una vasta area che comprende paesi come Grecia, Albania, Bulgaria, Romania, Croazia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Slovenia. La regione è caratterizzata da una geografia variegata, che va dalle montagne imponenti ai litorali affacciati sul Mar Mediterraneo e il Mar Nero.

Quando andare[modifica]

Il clima nei Balcani varia notevolmente a seconda della stagione e della posizione geografica. L'estate è ideale per esplorare le spiagge lungo la costa adriatica dalle settentrionali Slovenia e Croazia fin giù all'Albania e Grecia, mentre l'inverno attira gli amanti degli sport invernali nelle montagne balcaniche. La primavera e l'autunno offrono temperature moderate e sono ottime stagioni per esplorare le città storiche, molte delle quali riconosciute patrimoni UNESCO.

Cenni storici[modifica]

Parte del tesoro tracio di Panagyurishte

Le radici della storia balcanica affondano nelle antiche civiltà. Questa terra fu abitata da popolazioni come gli Illiri, i Traci e i Daci, di cui oggi si sa ben poco, a parte pochi siti archeoligici disseminati nella regione e pochi resti linguistici nelle lingue balcaniche moderne.

Nel 356 a.C., nacque nella città macedone di Pella un uomo destinato a lasciare un'impronta indelebile nella storia: Alessandro Magno. Questo giovane condottiero macedone intraprese una delle più grandi spedizioni militari della storia, conquistando vasti territori e diffondendo la cultura ellenistica nei Balcani.

Con l'ascesa dell'Impero Romano, i Balcani divennero una parte cruciale dell'impero, con città come Belgrado che crebbero in importanza. Tuttavia, nel 285 d.C., l'impero si divise in due parti, dando origine all'Impero Romano d'Oriente, con Costantinopoli (l'odierna Istanbul) come sua capitale. Questo impero, noto come Impero Bizantino, dominò la regione balcanica per secoli, diffondendo il cristianesimo ortodosso.

Nel 1389, la battaglia di Kosovo Polje ebbe un impatto significativo sulla regione. I Serbi subirono una sconfitta contro gli Ottomani, aprendo la porta al loro dominio nei Balcani. Gli abitanti della regione, sopratutto i Serbi, hanno ancora un legame emotivo molto forte con questi eventi e mausolei, musei, statue vengono ancora oggi erette agli eroi di Kosovo Polje. Fate attenzione a non sminuire l'importanza di questi eventi, se non volete suscitare indignazione tra i locali.

L'Impero Ottomano, con la sua capitale a Istanbul, governò gran parte dei Balcani per quasi 500 anni. Questo periodo influenzò profondamente la cultura e la religione della regione, con molte conversioni all'Islam tra la popolazione locale. La Bosnia, il Kosovo e l'Albania sono ancor oggi a maggioranza musulamana in seguito a questi lunghi secoli di dominazione ottomana.

Il Bazar vecchio di Tirana all'inizio del XX secolo

Nel XIX secolo, la regione vide emergere movimenti nazionalisti che cercavano l'indipendenza dall'Impero Ottomano. Nazionalisti serbi, bulgari, greci e altri si ribellarono, guadagnando gradualmente la loro indipendenza. Nel 1912, la Prima Guerra Balcanica segnò un importante passo verso la fine del dominio ottomano, mentre la regione si divise in nuove nazioni.

La regione balcanica fu un importante teatro durante la Prima Guerra Mondiale. L'assassinio dell'Arciduca Francesco Ferdinando d'Austria a Sarajevo nel 1914 scatenò una serie di eventi che portarono al conflitto mondiale. Durante il XX secolo, la regione balcanica fu ancora una volta teatro di conflitti, durante le guerre jugoslave degli anni '90. Questi conflitti divisero la Jugoslavia in diverse nazioni indipendenti, lasciando cicatrici profonde nella regione.

Oggi, i Balcani sono una regione in evoluzione, con paesi indipendenti e sovrani. Questi paesi offrono una straordinaria diversità di culture, lingue e tradizioni, creando un mosaico unico in Europa.

Lingue parlate[modifica]

Le lingue balcaniche costituiscono un gruppo a sè dal punto di vista linguistico e storico, non tanto perchè derivanti da una lingua comune (anche se quasi tutte sono indoeuropee, con l'eccezione dell'ungherese e turco parlato in alcune zone), quanto più per le caratteristiche comuni sviluppate dalla vicinanza geografica. I linguisti vi diranno che i Balcani sono un particolare esempio di gruppo linguistico areale, a voi basti sapere che in nel vocabolario, in alcune espressioni colloquiali ma anche in parti importanti della grammatica queste lingue si sono influenzate a vicenda per secoli.

Per semplificare si potrà dire che le maggiori lingue della regione sono l'albanese, il serbo e il suo parente stretto (o strettissimo) il croato, il bulgaro e il rumeno.

Il serbo, croato, montenegrino, bosniaco costituiscono ognuna una lingua a sè, almeno dal punto di vista emotivo e politico. Da quello pratico, detto tra noi, potrete parlarne una e far finta di conoscerle tutte e quattro. Fate solo attenzione a non dirlo apertamente per evitare lunghe discussioni con i locali, orgogliosi ognuno di avere una lingua diversa da quella dei vicini.

Discorso diverso va fatto per il bulgaro, il macedone e lo sloveno, che sebbene imparentate con le precedenti, hanno caratteristiche tanto peculiari da rendere la comprensione reciproca tra i popoli vicini quasi impossibile.

Il tedesco si è parlato nella regione fino al crollo dell'impero austro-ungarico dopo la prima guerra mondiale e oggi è conosciuto da pochi se non pochissimi, soppiantato dall'inglese. L'inglese è ampiamente compreso nelle zone turistiche, quindi la comunicazione non dovrebbe essere un problema per i visitatori stranieri.Anche chi conosce il russo potrà utilizzarlo come lingua franca, sopratutto in alcune zione della Romania, Moldavia o Transnistria.

Cultura e tradizioni[modifica]

La cultura dei Balcani è ricca di musica, danze e cibi tradizionali. La musica folkloristica balcanica è famosa per le sue melodie coinvolgenti e i ritmi vivaci, spesso suonati con strumenti tradizionali come la tambura e l'accordion. Le danze tradizionali, come la kolo serba, sono parte integrante delle celebrazioni e delle feste.

La cucina balcanica è una delizia per il palato, con piatti come il cevapcici (piccoli salsicci di carne macinata), il burek (una specie di pasta ripiena) e il moussaka (un piatto a base di melanzane e carne). Il raki è un liquore locale molto apprezzato, da gustare con moderazione.

Letture suggerite[modifica]

Il ponte di Mehmed Paša Sokolović a Višegrad, il noto "Ponte sulla Drina" nel romanzo di Andrić.

Per chi desidera approfondire la conoscenza dei Balcani, ci sono molte letture interessanti disponibili. "Balkan Ghosts" di Robert D. Kaplan offre un'analisi approfondita della storia e della politica della regione.

  • Robert D. Kaplan – Gli spettri dei Balcani, Rizzoli, 2000

Ma forse uno dei libri migliori per entrare mentalmente nella regione è il Ponte sulla Drina di Ivo Andrić, vincitore del Premio Nobel per la letteratura. Il romanzo ha come protagonista l'iconico ponte - naturale ma sopratutto metaforico tra culture - su uno dei fiumi più importanti della regione tra Bosnia e Serbia. Tramite una serie di racconti che occupano quattro secoli, il ponte narra delle genti e culture che su di esso si sono avvicendate. E quando raggiungerete la regione, potrete anche voi passeggiare sul Ponte sulla Drina, insieme a milioni di bosniaci, serbi, greci, turchi prima di voi.

  • Il ponte sulla Drina, traduzione di Bruno Meriggi, Oscar Mondadori, Arnoldo Mondadori Editore, 1960, ISBN 978-8804403746.


Stati[modifica]

Mappa divisa per regioni — passa alla mappa interattiva
Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
      Albania — Un paese dal territorio molto vario, ricco di colline, montagne, coste e testimonianze storiche.
      Bosnia ed Erzegovina — Il territorio per lo più montuoso con un piccolo sbocco sul mare Adriatico
      Bulgaria — Belle spiagge e località sciistiche, da visitare anche le cattedrali ortodosse.
      Croazia — Lunghe coste, isole affascinanti e testimonianze di una ricca storia ne fanno una meta turistica fra le più ambite.
      Kosovo
      Macedonia del Nord — Nota per i suoi monasteri e i villaggi tradizionali, è anche ricca di fauna selvatica.
      Moldavia — Una nazione naturale e multi-etnica legata culturalmente con la Romania.
      Montenegro — La baia di Kotor, la Riviera Budva, sport invernali e scenari naturali. Il Montenegro è una delle nazioni più visitabili dell'intera regione.
      Romania — Una meravigliosa combinazione di vecchio e nuovo, mescolando sale da ballo con Dracula.
      Serbia — Citta storiche e parchi nazionali. La Serbia ha molto da offrire ai viaggiatori.
      Transnistria — Questa non riconosciuta repubblica de facto reclamano la Moldavia orientale; visitandola ci si avvicina a quella che poteva essere la vita in uno stato comunista durante la guerra fredda.

Centri urbani[modifica]

  • 44.817820.45691 Belgrado — Capitale della Serbia, il nome letteralmente significa "città bianca".
  • 44.426.08332 Bucarest — Capitale della Romania, un tempo chiamata "piccola Parigi".
  • 47.022828.83533 Chișinău — Una moderna città con mezzo milione di abitanti.
  • 42.441419.26284 Podgorica — In inverno un'apprezzata località sciistica, d'estate se ne apprezzano le spiagge.
  • 43.856418.41315 Sarajevo — Nel cuore dei Balcani, capitale e principale centro economico e culturale della Bosnia-Erzegovina.
  • 41.996121.43176 Skopje — Capitale della Macedonia del Nord.
  • 42.697923.32177 Sofia — Capitale della Bulgaria, situata ai piedi delle montagne.
  • 41.328919.81788 Tirana — Il principale centro politico, economico e culturale dell'Albania.
  • 45.813115.97729 Zagabria — Un importante centro turistico e crocevia verso le coste della Dalmazia.

Altre destinazioni[modifica]

  • 45.6525.61 Brașov — Un'antica città con molte fortezze attorno in Romania. Ha radici tedesche, chiamate 'Kronstadt' dai discendenti tedeschi.
  • 42.640318.10832 Ragusa (Dubrovnik) — L'antica Ragusa, perla dell'Adriatico.
  • 44.880415.6163 Laghi di Plitvice — Un vasto parco nazionale con tantissime cascate.
  • 43.293117.024 Macarsca Macarsca su Wikipedia (Makarska) — Situata nella Croazia del sud, è l'antico accesso all'oceano senza fine.
  • 41.140620.80255 Ocrida Ocrida su Wikipedia — Sulle rive dell'omonimo lago, Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.
  • 41.287821.67586 Prilep Prilep su Wikipedia — Sarete stupiti dalla bellezza e dalle cose che questa città offre.
  • 45.824.157 Sibiu — Centro circondato da moltissime chiese fortificate.
  • 43.648319.67928 Zlatibor Zlatibor su Wikipedia — Un luogo di villeggiatura montano nel cuore della Serbia.


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Vista dell'aeroporto di Sarajevo
Per approfondire, vedi: Aeroporti in Europa.
Per approfondire, vedi: Aeroporti in Albania, Aeroporti in Bosnia ed Erzegovina, Aeroporti in Bulgaria, Aeroporti in Croazia, Aeroporti in Macedonia del Nord, Aeroporti in Romania e Aeroporti in Serbia.

La regione offre diversi aeroporti, anche internazionali. Tra i maggiori si annoverano:


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Sofia-Salonicco-Istanbul-Sofia[modifica]

È stata scelta Sofia come inizio e fine di questo itinerario perché è più facile trovare biglietti aerei a buon mercato. La Wizzair effettua voli da varie città italiane ma non è la sola.

1° tratto: Sofia - Salonicco (424 km)[modifica]
Le famose piramidi di sabbia di Melnik

Itinerario automobilistico che si svolge su parte della strada europea E 79. Le attrazioni principali lungo il percorso sono il monastero di Rila, il villaggio di Melnik e il Parco nazionale del Pirin e quello di Rila, tutte discoste dalla E 79.

Di seguito l'itinerario è descritto in modo particolareggiato ma se disponete di poco tempo prendete da Sofia la corriera per Melnik e pernottatevi. Vi è una sola corsa al giorno con partenza alle 14:00. Consultate comunque il sito della stazione centrale delle autolinee di Sofia per gli orari esatti.

Se invece volete visitare la cattedrale di Rila e l'omonimo parco nazionale senza ricorrere a tour organizzati dovrete, molto probabilmente, prendere un autobus alla più piccola stazione di Ovcha Kupel, 5 km a sud-ovest del centro di Sofia.

  • Sofia
  • Dupnitsa — (64 km)
  • Boboshevo — Villaggio con qualche chiesa bizantina.
  • Kocherinovo — Donde inizia la strada in salita per Rila.
  • Blagoevgrad — Capoluogo dell'omonimo oblast, Blagoevgrad è priva di attrazioni turistiche.
  • Simitli — All'altezza di Simitli si distacca la statale 19, una bella strada panoramica tra i monti di Rila che dopo 36 km raggiunge Razlog proseguendo quindi per Yakoruda, altra base per escursioni ai Monti di Rila.
  • Sandaski — (413 km)
  • Un po' prima del piccolo centro di Marino Pole, una diramazione a sinistra conduce a Petritc.
  • In corrispondenza del villaggio di Chuchuligovo una diramazione a destra (Statale nº 198) conduce a Melnik e al Parco nazionale del Pirin.
  • Kulata/Promachonas — Frontiera Bulgaria/Grecia.
  • Petritsi — Diramazione a sinistra per il lago Kerkini che forse potrebbe interessare cultori dell'agriturismo e del turismo ecologico a caccia di qualcosa fuori dall'ordinario.
  • Serres — Grossa borgata agricola, Serres presenta un interesse limitato.
  • Salonicco — Salonicco vanta un notevole patrimonio artistico ed è vicino alla penisola Calcidica, paradiso degli amanti del mare e dei campeggiatori.
2° tratto Salonicco-Istanbul (687 km)[modifica]

Tra Salonicco e Istanbul non ci sono posti turistici notevoli eccezion fatta per i centri balneari di Sithonia e Kassandra. A questi vanno aggiunti le isole di Thasos e Samotracia. Il Monte Athos è una meta turistica particolare. Se volete sapere che altro c'è tra Salonicco e Istanbul consultate gli articoli di Serres, Drama, Xanthi, Komotini e Alessandropoli.

Alla stazione ferroviaria di Salonicco salite sul "treno dell'amicizia". Parte ogni sera alle 20:00 e ha un servizio cuccette ma dovrete fare in modo di prenotarlo prima, Vi sveglierete riposati il mattino seguente alla stazione di Sirkegi e spenderete meno che per una stanza d'albergo di media categoria. Se volete qualche giorno di mare prendete la corriera per uno dei centri balneari della penisola di Sithonia o Kassandra. In alternativa potrete pernottate in un albergo di Perea, un sobborgo di Salonicco sul mare, nei pressi dell'aeroporto. Il centro di Salonicco non è piacevole, soprattutto d'estate.

3° tratto Istanbul-Sofia (581 km)[modifica]

Qui di seguito la lista delle città incontrate lungo questo tratto e tra parentesi la distanza percorsa a partire da Istanbul.


Cosa fare[modifica]


A tavola[modifica]


Sicurezza[modifica]


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