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Ragusa
Dubrovnik
Panorama della città vecchia
Stemma e Bandiera
Ragusa (Croazia) - Stemma
Ragusa (Croazia) - Stemma
Ragusa (Croazia) - Bandiera
Ragusa (Croazia) - Bandiera
Appellativi
Stato
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Prefisso tel
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Mappa della Croazia
Mappa della Croazia
Ragusa
Sito del turismo
Sito istituzionale

Ragusa (Dubrovnik) è una città croata sulla costa della Regione raguseo-narentana.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Ragusa è il capoluogo della regione raguseo-narentana, nonché la maggiore città della Regione raguseo-narentana.

La città di Ragusa è stata fondata originariamente su un'isola rocciosa e poi collegata alla terraferma mediante interramento di un sottile braccio di mare (che corrisponde oggi alla parte pianeggiante della città). Le fortificazioni attuali risalgono al XVII secolo, quando in seguito ad un devastante terremoto la città venne ricostruita quasi interamente.

Cenni storici[modifica]

Ragusa vista dall'isola di Lokrum

Ragusa fu fondata nel 615 d.C. dagli abitanti di Epidauro che erano stati costretti ad abbandonare la città sotto l'incalzare degli Avari che devastavano le città dalmate. Il luogo da loro scelto fu questa penisoletta che sporgeva nel Mar Adriatico assicurando sufficienti garanzie di inespugnabilità. Il posto era noto in epoca romana come Ragusium.

La città che formalmente era sottoposta all'imperatore di Bisanzio si evolse ben presto in una prospera Repubblica marinara. Fu assoggettata da Venezia nel 1205 e nel 1358 passò nelle mani dei re di Ungheria dai quali riuscì di fatto a mantenersi indipendente col versamento di pesanti tributi che continuò a pagare agli Ottomani quando questi si resero egemoni di gran parte dei Balcani.


Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Centro storico

Dal punto di vista urbanistico, il centro storico (che è tassativamente pedonale) è diviso a metà da un lungo stradone lastricato (detto appunto "Stradún") che termina in prossimità del porto e lungo il quale si affacciano i palazzi più significativi della città. Di fronte alla città vi è l'isola di Lacroma.

Centro storico[modifica]

La maggior parte dei turisti accede alla città vecchia di Ragusa (stari grad) tramite "Pili", la porta che si apre sul fianco occidentale delle antiche mura e in prossimità del capolinea degli autobus urbani.

L'arteria principale del centro è "Stradun" il cui vero nome è "Placa", significante "pietra liscia" in greco. Attraversa tutto il centro scorrendo nel senso della latitudine fino alla piazza della Loggia oltre la quale sta l'antico porto di Ragusa sorvegliato dalla fortezza di San Giovanni.

Stradun fu sistemata dopo il rovinoso terremoto del 1667. Le case che vi si affacciano hanno quasi tutte identica facciata e altezza secondo le direttive del Senato della Repubblica di Ragusa interessato alla ricostruzione della città il più veloce possibile a scapito dell'aspetto estetico degli edifici.

Altri quartieri[modifica]

Lapad — Sulla cima del verde promontorio ad ovest del centro, Lapad è il quartiere di Ragusa che concentra il maggior numero di alberghi.

Gruž — Il porto di Ragusa, situato proprio nello stretto golfo che separa il promontorio di Lapad dalla terraferma.

Ploče — La zona ad est della città vecchia e dell'antico porto di Ragusa sul golfo che accoglie le spiagge di Ragusa. Vi sono situati alberghi di categoria superiore.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • 42.562518.26491 Aeroporto di Ragusa-Čilipi (IATA: DBV) (a 20 km dal centro cittadino e in coincidenza con i voli troverete gli autobus da e per la città.). EasyJet vola stagionalmente Milano-Malpensa, Croatia Airlines stagionalmente da Roma-Fiumicino e Venezia-Marco Polo, Vueling da Roma-Fiumicino e Volotea stagionalmente da Venezia-Marco Polo. Aeroporto di Ragusa-Čilipi su Wikipedia Aeroporto di Ragusa (Q21714878) su Wikidata

In auto[modifica]

A Trieste passare l'ex confine di Pesek/Kozina, e proseguire fino al confine croato dove imboccare l'autostrada che conduce quasi fino a Ragusa. L'alternativa è uscire a Fiume (Rijeka), proseguire sulla strada costiera per Senj, e prima di entrare in paese svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per l'autostrada che vi condurrà quasi fino a Ragusa. La strada costiera è piena di curve e a corsia unica, ma gode di un bellissimo panorama. L'autostrada è di nuova costruzione, in ottimo stato, a due corsie, tranne nella galleria di Sv. Rok (lunga 5 km) e nella prima parte da Fiume in giù. In caso di forte vento il tratto da Sv. Rok a Maslinac può rimanere chiuso al traffico.

In nave[modifica]

Durante i mesi estivi da Bari partono quotidianamente i traghetti della Jadrolinija che in 9 ore circa raggiungono il porto di Ragusa.

In autobus[modifica]

Dall'autostazione Silos di Trieste (di fianco alla stazione ferroviaria) parte quotidianamente un pullman internazionale diretto a Ragusa. La condizione degli autobus non è sempre delle migliori e il viaggio dura circa 13 ore. Nei mesi estivi di maggior afflusso turistico è consigliabile prenotare il posto alla stazione di Trieste (tel. +39 040 425020 & +39 040 425020) e andare ad acquistare il biglietto la mattina stessa della partenza (non è possibile comperarlo prima). Succede spesso che l'autobus sia pieno e che parecchi turisti rimangano a terra. In alternativa si può prendere un autobus per Fiume dove ci sono coincidenze per Ragusa.

Come spostarsi[modifica]

Nel centro storico ci si sposta interamente a piedi. Durante i mesi estivi a Ragusa fanno tappa numerose crociere e a volte diventa quasi impossibile riuscire a muoversi tra la folla di turisti che assaltano il piccolo centro.

In auto[modifica]

All'interno del centro storico non è consentito l'accesso in auto, quindi si dovrà parcheggiare il mezzo nei suoi dintorni, dove i posti auto sono pressoché tutti a pagamento al costo di 20 kune/ora (maggio 2015). Dalle 2:00 alle 6:00 non è necessario pagare alcun importo. Qualora un ausiliario del traffico trovasse l'auto sprovvista di una valida ricevuta di pagamento, multerà l'auto per un importo pari a 3 ore (i.e. 60 kune) pagabili in qualunque banca.

Cosa vedere[modifica]

Pili
La scultura della Pietà che adorna il portale d'ingresso del convento dei Francescani
  • Pile (La Porta in greco). Costituisce l'ingresso principale al centro storico. Fu realizzata nel 1537 ed è sormontata da una nicchia recante la statua di San Biagio, patrono della città. Passato un secondo arco si accede alla Stradun, il corso di Ragusa che attraversa tutto il centro storico da ovest ad est terminando alla porta Ploče
  • 42.641818.10781 Convento Francescano (Muzej Franjevačkog Samostana), Placa 2. Il chiostro è quanto rimane della struttura originaria del convento realizzato nel XIV secolo e distrutto in gran parte dal terribile terremoto del 1667. Le esili e eleganti colonnine del chiostro recano capitelli finemente scolpiti e con rappresentazioni zoomorfe o fitoformi, secondo i canoni dell'arte romanica. Il portale della chiesa reca in alto una scultura della Pietà, opera del XV secolo sopravvissuta al terremoto del 1667. Il suo interno risale invece al periodo barocco e non ha nulla di particolare. Al convento è annessa una farmacia annoverata tra le più antiche d'Europa, essendo in funzione dal 1317. Nel museo sono esposti oggetti liturgici. Chiesa e monastero dei Francescani di Ragusa su Wikipedia chiesa e monastero dei Francescani di Ragusa (Q3509032) su Wikidata


Grande Fontana d'Onofrio
Ragusa: Chiesa del Salvatore
  • 42.6415418.10732 Grande Fontana d'Onofrio (Di fronte alla chiesa del Salvatore). Realizzato nel 1438, il pozzo di Onofrio era alimentato da sorgenti delle vicinanze e provvedeva al rifornimento idrico della città. Porta il nome di colui che realizzò l'acquedotto per conto della Repubblica di Ragusa. I lati della struttura sono adorni di 16 mascheroni scolpiti dalle cui bocche fuoriescono getti d'acqua.
  • 42.641718.10693 Chiesa del Salvatore (Crkva Svetog Spasa). Del 1528, la chiesa del Salvatore presenta una facciata con influenze rinascimentali e un elaborato rosone. L'interno invece è sormontato da volte gotiche. Fu uno dei pochi edifici di Ragusa che riuscì a sopravvivere al terremoto del 1667. Si incontra appena superata la porta Oli sulla sinistra, Oggi è usata per concerti. Chiesa di San Salvatore (Ragusa, Croazia) su Wikipedia chiesa del Salvatore (Q3434033) su Wikidata


  • 42.65055618.0913894 Sinagoga, Ulica Žudioska 5, Ragusa. Nascosta in uno dei tanti vicoli che si distaccano dalla Stradun che un tempo formavano il ghetto di Ragusa, la Sinagoga ospita un museo che raccoglie oggetti liturgici. Al tempo dell'assedio serbo alla città molti oggetti preziosi furono trasferiti all'Università Yeshiva di New York e non hanno fatto ancora ritorno. Tra questi un Torah del XIII secolo. L'edificio subì pesanti danni durante i bombardamenti del 1990. Riaprì i battenti al pubblico nel 1997 dopo delicati lavori di restauro. La comunità ebrea, presente a Ragusa fin dai tempi della sua fondazione, si ingrandì enormemente con l'afflusso di ebrei sefarditi in conseguenza della persecuzione da parte dell'inquisizione spagnola e portoghese. Per lo stesso motivo a Ragusa affluirono anche molti Marrani (Marranos in castigliano), ebrei che si erano convertiti al cattolicesimo ma che in segreto continuavano a professare la religione dei loro padri. Tra di loro si distinse Ivan Rabljanin [Johannes Baptista Arbensis de la Tolle (1470–1540)], un abile artigiano che mise su una fonderia ove erano realizzati cannoni che poi venivano posti sugli spalti delle mura di Ragusa. Oggi la comunità ebrea di Ragusa conta solo una ventina di membri. Dubrovnik Synagogue (Q2750095) su Wikidata


Colonna di Orlando
Palazzo Sponza in piazza della loggia
Facciata della chiesa di San Biagio
Loggia del Palazzo dei Rettori e fiancata della cattedrale
Il pozzo nel chiostro del monastero dei Domenicani
Facciata della chiesa di S. Ignazio
  • 42.6409418.110365 Colonna di Orlando. Situata al centro dell'antica piazza della Loggia, (Luza) la Colonna reca l'effigie di Orlando, un eroe di Ragusa che secondo la leggenda, sventò un tentativo dei Turchi ottomani di impadronirsi della città. La colonna è il simbolo della libertà civiche e per tutta la durata del festival estivo vi viene ancora issata la bianca bandiera di Ragusa con l'effigie di San Biagio e le sue iniziali. Un tempo il vessillo sventolava in permanenza in piazza della Loggia a simboleggiare che le libertà civiche erano integre. Fu fatto ammainare dall'esercito napoleonico dopo il suo ingresso in città nel 1808 o, secondo un'altra versione, dal generale austriaco Milutinovic 6 anni più tardi.
  • 42.641118.11066 Palazzo Sponza (Palača Sponza). Del XVI secolo, il palazzo Sponza ospita gli Archivi di Stato con collezioni di manoscritti che illustrano le vicende della città di Ragusa attraverso i secoli. Fu eretto nel 1312 secondo i dettami dello stile gotico per ospitare gli uffici della dogana ma la facciata fu ritoccata nel 1512 con l'aggiunta di elementi rinascimentali. Palazzo Sponza su Wikipedia Palazzo Sponza (Q2986276) su Wikidata
  • Torre dell'Orologio. Torre del XV secolo la cui funzione era di avvertire la popolazione di un imminente pericolo con lo scampanio prodotto dalle campane poste in cima. La costruzione che vediamo oggi è una replica dell'originale eseguita nel 1920.
  • Piccola Fontana di Onofrio. Coeva della grande fontana d'Onofrio e realizzata dallo stesso architetto che portò a termine i lavori dell'acquedotto su incarico del Senato della Repubblica di Ragusa.
  • 42.6407818.110297 Chiesa di San Biagio (Sveti Vlaho). Innalzata nel primo decennio del XVIII secolo dall'architetto veneziano Marino Groppelli, la chiesa di San Biagio, dalle forme barocche, chiude il lato meridionale di piazza della Loggia. Al suo interno è custodita una statua dorata del patrono della città che regge un modellino della città di Ragusa com'era prima del rovinoso terremoto del 1626 Chiesa di San Biagio (Q12643100) su Wikidata
  • 42.64027818.1108338 Palazzo dei Rettori (Knezev Dvor). Completato nel 1435 dall'architetto Onofrio della Cava, lo stesso che aveva portato a termine l'acquedotto, il palazzo dei rettori rivela uno stile tardo gotico con elementi rinascimentali che furono aggiunti un trentennio più tardi da Michelozzo Michelozzi, quali il portico a sei arcate. L'edificio era la sede delle autorità preposte al governo della Repubblica di Ragusa. Oggi è stato trasformato in un museo ove sono esposti ritratti di personaggi storici, collezioni di monete e di oggetti vari. Le lancette degli orologi esposti sono fermi alle 5 e 45 l'ora fatale dell'ingresso in cui le truppe napoleoniche entrarono in città, fatto che pose termine all'indipendenza di Ragusa. Nel cortile del palazzo dei Rettori si tengono concerti nell'ambito del festival estivo Palazzo dei Rettori (Ragusa, Croazia) su Wikipedia Palazzo dei Rettori (Q2497590) su Wikidata
  • 42.6418.1108339 Cattedrale dell'Assunzione di Maria (Stolna Crkva Velike Gospe). Costruita tra il 1672 e 1713 sul sito di preesistenti edifici distrutti da continui terremoti, la Cattedrale dell'Assunzione di Maria presenta forme barocche sia nella facciata che al suo interno. Vi è annesso il tesoro della cattedrale ove sono custodite le reliquie di San Biagio, santo patrono della città di Ragusa e un polittico raffigurante l'Assunzione che porta la firma del Tiziano. Vi sono esposti oggetti sacri in oro e in argento i più antichi dei quali risalgono all'XI secolo. Secondo tradizione la precedente chiesa del XII secolo fu fondata da Riccardo Cuor di Leone come ringraziamento per aver avuto salva la vita durante il naufragio della sua nave che doveva portarlo in Terra Santa avvenuto al largo di Ragusa. Cattedrale dell'Assunzione di Maria (Ragusa, Croazia) su Wikipedia cattedrale dell'Assunzione di Maria (Q584428) su Wikidata
  • Chiesa di Sant'ignazio. Realizzata nel 1725, la chiesa dei Gesuiti presenta una facciata barocca. Il suo interno è affrescato con scene della vita del santo.
  • Monastero dei Domenicani. Eretto nel XIV secolo, il monastero è oggi un museo ove sono esposte opere di pittori ragusani del XV e XVI secolo. Il chiostro fu realizzato su disegno dell'architetto fiorentino Massa di Bartolomeo.


Le fortificazioni di Ragusa[modifica]

Fortezza di San Lorenzo
Veduta dell'antico porto di Ragusa con la fortezza di San Giovanni e l'isola di Lokrum sullo sfondo
  • 42.6418.10810 Mura cittadine. Inscritte nella lista dei Patrimoni Mondiali dell'Umanità, a pari merito con la città vecchia, le mura di Ragusa si sviluppano per 2 km e raggiungono l'altezza massima di 25 m. Esse subirono molte modificazioni nel corso dei secoli ma gran parte dei bastioni che sono arrivati fino ai nostri giorni risalgono al XIV e al XV secolo. I più famosi tra questi sono riportati di seguito. Walls of Dubrovnik (Q931733) su Wikidata
  • 42.64283418.10858811 Bastione Minčeta (Kula Minčeta). Il bastione Minceta fu completata agli inizi del XIV secolo dall'architetto Niceforo Ranjina ma fu ampliata dall'architetto fiorentino Michelozzo Michelozzi cinquant'anni più tardi. La torre Minčeta si innalza nell'angolo nord ovest delle mura e ne costituisce il punto più alto. Offre magnifici panorami sulla città e il mare circostante. Minčeta (Q674521) su Wikidata
  • 42.64073118.10441212 Fortezza di San Lorenzo (Tvrđava Lovrijenac). Situata all'esterno delle mura, dirimpetto al tratto occidentale, la fortezza di San Lorenzo svolse un ruolo maggiore nell'assicurare l'indipendenza della città. I Veneziani nei loro ripetuti sforzi di assoggettare Ragusa, tentarono fin dall'XI secolo di realizzare una postazione sulla scogliera ma non ci riuscirono in quanto alla nave giunta da Venezia con i materiali da costruzione fu impedito l'approdo. All'ingresso della fortezza si legge la celebre iscrizione "Non Bene Pro Toto Libertas Venditur Auro" ovvero: La Liberta non si vende nemmeno per tutto l'oro del mondo. Oggi la fortezza è usata per la rappresentazione di opere teatrali nell'ambito del festival d'estate. Lovrijenac (Q3396134) su Wikidata
  • 42.6399918.1124613 Fortezza di San Giovanni (Utvrda sv. Ivan). Eretta nel XIV secolo a protezione del lato sud dell'antico porto di Ragusa, la fortezza di San Giovanni fu sottoposta successivamente a notevoli ampliamenti nei due secoli successivi. Molto prudenti nei confronti delle navi che si avvicinavano al porto, i Ragusani chiudevano il porto con pesanti catene onde cautelarsi da eventuali assalti di pirati. Oggi la fortezza ospita l'acquario, il museo del mare e quello etnografico Saint John's Fortress (Q12644033) su Wikidata
  • Bastione Bokar.
  • Fortezza Revelin.

Fuori dal centro[modifica]

  • Museo di Arte Moderna.


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]

Spiaggia di Banje
Spiaggia di Copacabana
  • 42.64160118.1162621 Attività da spiaggia. Banje è la spiaggia più vicina al centro, in prossimità della Porta Ploce. Dalla parte opposta stanno le spiagge di Sulici e Sveti Jakov.
  • 42.66365618.0651022 Immersioni. Alla spiaggia di Copacabana è possibile praticare anche le immersioni subacquee. Le isole Elafiti, raggiungibili in barca dal porto di Ragusa, offrono anche buone opportunità.


Acquisti[modifica]

Una via con negozi nel centro storico

Ci sono numerosi artigiani specializzati in oggetti legati alla tradizione locale. Prodotti tipici includono: tovaglie fatte a mano, lenzuola e tovaglioli. Molti commercianti sostengono che la cravatta è stata inventata in Croazia. Un'altra specialità locale sono le bamboline vestite con abiti locali.

La Farmacia nel Monastero Francescano crea creme per le mani e altri prodotti per il corpo. La farmacia è una delle più antiche dei Balcani.

Passeggiando per il centro storico si incontreranno numerosi negozi che vendono prodotti tipici come vino croato e prodotti tessili come vestiti tradizionali, tovaglie, ecc.

Se si dispone di un mezzo di trasporto c'è un Lidl (catena tedesca di supermercati a basso prezzo) 5 km a est del centro città, vicino al villaggio di Čibača; questo è il luogo dove gli abitanti di Ragusa effettuano i loro acquisti per evitare i cari prezzi del centro.

  • 42.64118418.1077551 Magnolika, Marina Getaldiceva 7, +385 98 195 4040. Piccola galleria con oggetti di arte non convenzionale e gioielli con un bel design.
  • 42.64162718.1089782 Clara Stones Jewellery Store, Naljeskoviceva 8 (Quinta strada a sinistra dello Stradun se si arriva dalla Porta Pile.), +385 20 321706. Gioielli unici con coralli, gemme e perle dell'Adriatico, con il certificato di autenticità.


Come divertirsi[modifica]

Locali notturni[modifica]

Bar[modifica]

Club[modifica]

  • 42.6419118.105831 Club Sky Bar (Appena fuori la Porta Pile), Pile Brsalje 11, +385 91 420 2094, . Lun-Sab: 22:30-6:00. Cocktail, birre, frullati e superalcolici
  • Capitano, Pile.
  • EastWest, Frana Supila bb (nella spiaggia Banje al Ploce gate), +385 20 412 220, . ingresso libero fino alle 24:00.
  • Factory, Put Republike (1 km dal centro. La stazione degli autobus è situata a 20 m dal club).
  • Klub Orlando, Branitelja Dubrovnika 41, +385 20 312 674.
  • Latino Club Fuego, Brsalje b.b., Pile (just outside the Pile gate). ingresso 40 kn a persona con una bevuta inclusa. Maggio-ottobre Lun-Dom 11:00-06:00, novembre-aprile Gio-Sab 11:00-18:00.
  • Lazareti (sull'entrata est della città vecchia, dal Ploce gate). Musica house e techno.


Dove mangiare[modifica]

Tavoli lungo un vicolo di Dubrovnik

Prezzi modici[modifica]

  • La Luna, Andrije Hebranga 60, +385 20 419 736. 45 kn/medium pizza. 09:00-24:00.
  • Lokanda Peskarija, Na ponti bb, +385 20 324 750.
  • Marco Polo, Lucarica 6 (vicino alla chiesa di St. Blaise), +385 99 801 45 66. 10:00-24:00.
  • Mea Culpa, Široka Street. 70 kn per una pizza e una bottiglia d'acqua.
  • Nishta, Prijeko 30 (In cima alle prime scale su Palmotićeva, che è la terza strada a sinistra venendo dal Pile gate), +385 92 218 8612.
  • Pekara Zlatno Zrno patisserie, Petra Kresimira (fuori le mura cittadine vicino alla caserma dei pompieri), +385 20 412153.
  • Poklisar, Ribarnica 1 (nel vecchio porto), +385 20 322176.
  • Pizzeria Scala, Mata Vodopića 3 (vicino al supermarket di Tommy), +385 91 412-5110. 40 kn per una pizza di 30 cm; 50/80 kn per deliziose specialità messicane. 08:00-24:00.
  • Spaghetteria Toni, Nikole Bozidarevica 14, +385 20 323-134.
  • Taj Mahal, Ul. Nikole Gučetića 2 (nella vecchia città), +385 020 323 221. Buon locale di cucina bosniaca (a dispetto del nome).
  • Lady Pipi (Dal Pile Gate, la seconda strada a sinistra fino in cima alle scale).

Prezzi medi[modifica]

Prezzi elevati[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]

Prezzi elevati[modifica]


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]

  • Lokrum — Proprio dirimpetto alla città vecchia, l'isola di Lokrum è la più rinomata delle escursioni da Ragusa. Si raggiunge in pochi minuti con barca a motore. Molto verde, presenta coste rocciose prive di arenili. Vi si trovano le rovine di un monastero benedettino e un giardino botanico.
  • Kolozep e una isola.
  • Trsteno — A 15 km da Ragusa, Trsteno è famosa per il suo arboreto sistemato verso la fine del XV secolo con essenze esotiche trasportate dalle navi della repubblica di Ragusa.
  • Isole Elafiti
  • Macarsca (Makarska) —
  • Meleda (Mljet) — Isola molto verde la cui parte occidentale è stata istituita a parco nazionale.
  • Stagno (Ston) —


Altri progetti

CittàUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita alla città. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).