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Medole | ||
Stato | Italia | |
---|---|---|
Regione | Lombardia | |
Territorio | Alto Mantovano | |
Altitudine | 66 m s.l.m. | |
Superficie | 25,73 km² | |
Abitanti | 4.070 (2014) | |
Nome abitanti | medolesi | |
Prefisso tel | +39 0376 | |
CAP | 46046 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Maria SS. Assunta | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Medole è una città della Lombardia.
Da sapere
[modifica]Cenni storici
[modifica]Fu per breve tempo, dal 1610, la capitale del marchesato omonimo. Conserva ancora la torre del castello, uno dei più antichi della provincia.
Come orientarsi
[modifica]Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]Gli aeroporti più vicini sono:
- 1 Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio (il Caravaggio), Via Aeroporto 13, Orio al Serio, ☎ +39 035 326323.
- 2 Aeroporto di Brescia-Montichiari (Gabriele D'Annunzio), Via Aeroporto, 34, Montichiari (BS), ☎ +39 030 9656599, fax: +39 030 9656514. Solo Charter
- 3 Aeroporto di Verona-Villafranca (Valerio Catullo), Caselle di Sommacampagna (VR), ☎ +39 045 8095666, fax: +39 045 8619074.
In auto
[modifica]Strade statali e provinciali
[modifica]- "Strada della calza": collega Casaloldo, Medole e Pozzolengo
- Collega Ceresara ad Acquafredda
- Collega Carpenedolo
Autostrade
[modifica]I caselli autostradali più vicini sono:
- Autostrada del Brennero: uscita Mantova nord, poi direzione Brescia, Guidizzolo, Medole
- Autostrada Serenissima: uscita Desenzano del Garda, poi direzione Castiglione delle Stiviere
- Autostrada: uscita Cremona, poi direzione Mantova, Asola
In treno
[modifica]- 4 Stazione FS di Mantova, Piazza don Leoni. Sulla direttice Verona-Modena.
- 5 Stazione FS di Desenzano del Garda, Piazza Einaudi. Servita da Frecciabianca per Milano Centrale, Torino Porta Susa, Trieste Centrale e Venezia Santa Lucia; da Frecciarossa per Brescia e Roma Termini e da regionali per Milano Centrale e Verona Porta Nuova.
In autobus
[modifica]Servizio espletato da APAM.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]Nel centro storico
[modifica]- 1 Torre civica del castello. Risalente al X secolo.
- 2 Chiesa Parrocchiale. Conserva al suo interno la pala Il Risorto appare alla Madre, opera del Tiziano.
- 3 Palazzo Ceni. Sede comunale.
- 4 Civica raccolta d'arte. Museo conserva una raccolta composta da 250 pezzi.
- 5 Palazzo Minelli, Piazza della Vittoria.
Fuori dal centro storico
[modifica]- 6 Pieve di Santa Maria.
- 7 Convento dell'Annunciata, Via dell'Annunciata 19 (Visitabile su richiesta), ☎ +39 338 3576378. Il convento ebbe origine da una donazione fatta da Guglielmo Luchino Venturella di Castel Goffredo di un oratorio privato, con casa ed orto contigui, assegnata agli Eremitani di Sant’Agostino con breve di Papa Callisto III del 1455. Nel 1467 i lavori erano probabilmente terminati o in stato avanzato, essendosi tenuto nel convento il Capitolo Generale della Congregazione di Lombardia degli Agostiniani. Nel 1499 il vescovo Leone dell’Ordine dei Minimi Osservanti, consacrò la chiesa oggi demolita. Durante il corso dei secoli seguenti, l’importanza del convento dell’Annunciata aumentò grazie alle munifiche donazioni della famiglia Gonzaga e dei comuni di Medole e Castel Goffredo. Dal 1467 al 1614 vi si tennero nove Capitoli Generali della Congregazione Lombarda dell'ordine agostiniano (Eremitani di Sant'Agostino). Il 28 giugno 1543 l’Imperatore Carlo V, giunto al Castello di Medole per un incontro politico con la famiglia Gonzaga, sostò al convento donando agli agostiniani un prezioso breviario rilegato in argento. Nel corso del Cinquecento un’altra presenza illustre è quella di San Luigi Gonzaga, molto devoto all’immagine custodita nel convento e ritenuta miracolosa. Situato sul confine fra Medole e Castel Goffredo, il convento dell’Annunciata fu oggetto di una vertenza fra due rami della famiglia Gonzaga, i principi di Castiglione delle Stiviere e i marchesi di Castel Goffredo, che se ne contesero il possesso per 160 anni, Tale contesa fu caratterizzata anche da episodi di violenza, come accadde nel 1685 quando le milizie dei Gonzaga di Mantova, in quel momento anche signori di Castel Goffredo, arrivarono ad occupare il Castello di Medole, feudo del ramo di Castiglione. Il 12 giugno 1783, sotto il regno dell’Imperatore Giuseppe II, venne decretata la soppressione del convento. Nel 1808 i fabbricati furono venduti dal Demanio al cavaliere Giovanni Arrighi di Medole. Il 5 novembre 1885 il vescovo di Mantova Giuseppe Sarto, futuro Papa Pio X, visitò l’attuale chiesetta neoclassica e riconfermò l’autorizzazione a celebrarvi la messa, come tuttora avviene.
Eventi e feste
[modifica]Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- Bar Pizzeria Passeggio, Viale Zanella 69.
- Osteria Trattoria Da Ale, Viale Zanella 47, ☎ +39 333 4521640.
- Pizzeria Urban Café, Via Crocevia 31a, ☎ +39 0376 868877.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Albergo Ristorante La Pieve, Via Matteotti 14, ☎ +39 0376 898291.
Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Comuni confinanti | ||
Castiglione delle Stiviere | Cavriana | |
Carpenedolo | Guidizzolo | |
Castel Goffredo | Ceresara |
- Monte Medolano e Parco Monte Medolano — Piccolo rilievo formatosi nel Pleistocene, per via della sua posizione è stato teatro di numerosi fatti d'arme, tra i cui tre importanti battaglie, in diverse epoche, nelle quali si sono invariabilmente misurati schieramenti francesi e austriaci, sempre con vittoria francese.
- Lago di Garda — È uno dei grandi laghi lombardi; la sponda orientale è veneta, la punta a nord è trentina. Meta di turismo climatico fin dall'Ottocento, ogni paese rivierasco vive e si sviluppa con il turismo. Mete principali sono Sirmione, Desenzano del Garda, Salò, Riva del Garda, Garda, Peschiera del Garda.
- Alto Mantovano — Terra di confine del Ducato di Mantova, che inseguì il sogno di ottenere uno sbocco sul lago di Garda senza mai realizzarlo, sviluppò le corti di rami cadetti della famiglia Gonzaga. Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere, Carpenedolo conservano l’impianto urbano ed i monumenti di quell’epoca. Il dopoguerra ha registrato un buon sviluppo occupazionale, con un conseguente incremento di benessere e di popolazione.
- Solferino — La famosa battaglia risorgimentale del 24 giugno 1859, che vide gli austriaci sconfitti, consegnò alla storia il nome del paese, al pari del vicino centro di San Martino. Il Museo risorgimentale ricorda l'epopea di quegli anni, assieme all'Ossario che custodisce le ossa di 7.000 caduti di quella carneficina. Il paese conserva anche una rocca ed un castello gonzagheschi.
- San Martino della Battaglia — Contemporanea a quella di Solferino, la battaglia risorgimentale legata nel toponimo al paese vide la sconfitta degli Austriaci durante la seconda guerra d'Indipendenza. Sul colle dello scontro si eleva una torre commemorativa; un ossario custodisce migliaia di resti di caduti degli eserciti contrapposti.
- Castiglione delle Stiviere — Città della Croce Rossa e di San Luigi Gonzaga, protagonista nelle guerre del Risorgimento, fu centro gonzaghesco; conserva un bel nucleo storico che si espande sulle colline moreniche a sud del Lago di Garda. Nel dopoguerra ha vissuto una forte espansione economica che ha favorito una importante crescita demografica, facendone il centro di riferimento dell'Alto Mantovano.
- Castel Goffredo — L’industrializzata “città della calza” dei tempi moderni ha un passato da capitale gonzaghesca che l’ha dotata di un centro storico di rilievo; le piazze, i portici, le chiese, i palazzi la permeano dell’inconfondibile atmosfera che caratterizza l’urbanistica dei Gonzaga.
Itinerari
[modifica]- Colline moreniche del lago di Garda — Sui primi corrugamenti della pianura padana che si fa collina, là dove ha inizio il grande bacino lacuale del Lago di Garda, il percorso tocca paesi e città che furono dominio gonzaghesco, veneziano, scaligero, e divennero poi teatro delle sanguinose battaglie risorgimentali che furono il preludio dell'Unità d'Italia. All'importanza turistica, storica e naturalistica la zona unisce un interesse enologico in quanto area di produzione dei vini dei colli, tokai, merlot e chiaretto.
- Nelle terre dei Gonzaga — Un itinerario attraverso i centri, grandi e piccoli, che furono capitali dei rami Gonzaga cadetti: principati, marchesati, ducati che, all'interno della compagine statale mantovana, godevano di una vera e propria indipendenza, spesso battevano moneta e tenevano corti raffinate che rivaleggiavano con quella mantovana, abbellivano i propri centri urbani dotandoli di eleganti architetture – chiese, piazze, palazzi, mura, torri - e di caratteristici scorci urbani come i tipici portici gonzagheschi.
- Luoghi della battaglia di Solferino e San Martino — L'itinerario percorre i luoghi nei quali si svolse, il 24 giugno 1859, la storica battaglia di Solferino e San Martino.
- Chiese e oratori campestri di Castel Goffredo — L'itinerario, interamente nella verde campagna ricca di corsi d'acqua, percorre i numerosi luoghi di culto, che vantano antiche tradizioni e sono il segno di una religiosità assai diffusa, sin dal XVI secolo.
- Cammino di fede e di solidarietà — L'itinerario percorre i luoghi nei quali vissero due santi, san Luigi Gonzaga e sant'Angela Merici, e una beata, Paola Montaldi; dove si scrissero pagine importanti del Risorgimento e ha visto la nascita della Croce Rossa.
- Via Carolingia — Itinerario europeo che attraversa i luoghi percorsi dalla corte di Carlo Magno tra l'VIII e il IX secolo per recarsi da Aquisgrana a Roma, dove papa Leone III incoronò il sovrano carolingio imperatore del Sacro Romano Impero nella notte di Natale dell'800.
- Torri e castelli dell'Alto Mantovano.
- Itinerario Museo diffuso del Risorgimento (MuDRi).
Altri progetti
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