Solferino | ||
Appellativi | La spia d'Italia | |
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Stato | Italia | |
Regione | Lombardia | |
Territorio | Alto Mantovano | |
Altitudine | 124 m s.l.m. | |
Superficie | 13 km² | |
Abitanti | 2 590 (2014) | |
Nome abitanti | solferinesi | |
Prefisso tel | +39 0376 | |
CAP | 46040 | |
Patrono | San Nicola | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Solferino è una città della Lombardia, situata nell'Alto Mantovano.
Da sapere
[modifica]Località storica presso la quale ebbe luogo il 24 giugno 1859 la famosa battaglia, che vide Napoleone III sconfiggere gli austriaci comandati da Francesco Giuseppe. È stata insignita della Bandiera arancione dal TCI.
Cenni geografici
[modifica]Piccolo centro dell'Alto Mantovano situato su un rilievo delle Colline Moreniche, vicino al Lago di Garda e a 35 km. da Mantova.
Quando andare
[modifica]Preferibilmente la primavera e a settembre-ottobre. Clima continentale con estate afosa, autunno inoltrato nebbioso e inverno rigido. Le Colline moreniche riescono a creare un po' di frescura durante la stagione estiva.
Cenni storici
[modifica]Solferino appartenne ai vescovi di Mantova nell'XI secolo e ai Conti di Montichiari nel XII secolo. Nel XIV secolo entrò nelle proprietà dei Bonacolsi e successivamente dei Gonzaga, che con Orazio divenne feudo autonomo.
La battaglia di Solferino e San Martino del 24 giugno 1859 fu la più grande battaglia dopo quella di Lipsia del 1813, avendovi partecipato complessivamente più di 234.000 soldati che si combatterono per circa 12-14 ore e che lasciò sul campo circa 29.000 uomini (14.000 austriaci e 15.000 franco-sardi) e circa 10.000 prigionieri (8.000 austriaci e 2.000 franco-sardi). Per quoziente di perdite supera la battaglia di Waterloo. Henry Dunant, uomo d'affari svizzero che si era recato in Lombardia per incontrare Napoleone III per affari, fu testimone della battaglia, rimanendo sconvolto dal numero impressionante dei feriti e dei morti, ma soprattutto dal fatto che essi venissero abbandonati a se stessi. Dunant cercò invano medici, chirurghi e infermieri che potessero alleviare le sofferenze di tanti uomini; improvvisandosi infermiere, radunò uomini e donne, procurò acqua, cibo, biancheria e bende, ritornò sui campi di battaglia per raccogliere feriti. Dopo la fine della guerra, Dunant tornò a Ginevra, ma non riuscì a dimenticare le atrocità viste. Raccontò quella esperienza nel libro Un souvenir de Solferino. Anni dopo, insieme ad altri quattro cittadini svizzeri creò il Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti, detto "Comitato dei Cinque", predecessore del Comitato Internazionale della Croce Rossa.
Come orientarsi
[modifica]Il borgo, in posizione panoramica sulle Colline Moreniche del Garda, è sviluppato ai piedi della collina sulla quale sorge, in posizione panoramica, la Rocca.
Da 1 Piazza Castello si gode di un bellissimo panorama sulle colline circostanti e fino al lago di Garda.
Quartieri
[modifica]- 2 Pozzo Catena.
- Staffolo.
- Possessione.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 3 Aeroporto di Verona-Villafranca (Valerio Catullo), Caselle di Sommacampagna (VR), ☎ +39 045 8095666, fax: +39 045 8619074.
- Aeroporto di Brescia-Montichiari (Gabriele D'Annunzio), Via Aeroporto, 34, Montichiari (BS), ☎ +39 030 9656599, fax: +39 030 9656514. Solo Charter
In auto
[modifica]- Casello di Desenzano del Garda (Autostrada A4 Torino-Trieste)
- Casello di Sirmione (Autostrada A4 Torino-Trieste)
In treno
[modifica]- 4 Stazione di Desenzano del Garda-Sirmione (Stazione di Desenzano), Piazza Einaudi, Desenzano del Garda. Servita da Frecciabianca per Milano Centrale, Torino Porta Susa, Trieste Centrale e Venezia Santa Lucia, da Frecciarossa per Brescia e Roma Termini e da regionali per Milano Centrale e Verona Porta Nuova.
In autobus
[modifica]Linea 7A di APAM.
Come spostarsi
[modifica]Prevalentemente a piedi.
Cosa vedere
[modifica]- 1 Rocca (La Spia d'Italia), Vicinale del Castello, ☎ +39 3387501396. Adulti: 2,50€, bambini 6-10 anni: 1€, ridotto 11-18 anni, sopra 65 anni e comitive: 2€, comitiva con guida (prenotazione obbligatoria): 3€. Marzo-settembre: Mar-Dom 9:00-12:30 e 14:30-18:30; ottobre-febbraio: su prenotazione. Venne eretta nel 1022 sulla sommità del colle (206 m s.l.m.) che sovrasta l'abitato. Nel 1315 venne acquistata da Rinaldo Bonacolsi detto “Passerino”, signore di Mantova. Acquisì nel tempo valenza strategica per la sua posizione geografica che le valse nel Risorgimento l'appellativo di “La Spia d'Italia”. Fu teatro della sanguinosa Battaglia di Solferino e San Martino del 24 giugno 1859 durante la quale si affrontarono gli eserciti franco-piemontese ed austriaco. La rocca, dopo un periodo di abbandono, subì importanti restauri nel 1870. Al piano terra della torre, approntato a museo, sono collocati cimeli, quadri ed armi della seconda guerra d'indipendenza. Una rampa in legno conduce alla sommità dove è possibile ammirare il panorama della campagna e del lago di Garda.
- 2 Castello (Castello di Orazio Gonzaga), Via del castello. Il Castello di Orazio Gonzaga era un'antica roccaforte risalente al XVI secolo situata nel centro di Solferino, in provincia di Mantova, che conserva inalterato l'originario impianto urbanistico, oltre ad alcuni edifici e opere difensive, tra cui la torre di guardia. Edificato su una collina che domina il lago di Garda per volere del marchese di Solferino Orazio Gonzaga intorno al 1565, divenne la residenza del principe. Negli anni di lotte tra i Gonzaga per il potere e il possesso delle proprietà, Marta Tana, moglie del marchese di Castiglione Ferrante Gonzaga e quindi cognata di Orazio, assunse la reggenza del castello in cui trascorse lunghi periodi di riposo e tranquillità. Dell'antico maniero rimangono solamente la porta di ingresso, una parte di mura, la torre di guardia e la chiesa di San Nicola.
- 3 Ossario (Chiesa di S. Pietro), Via Ossario. L'ossario è ospitato all'interno della chiesa di San Pietro in Vincoli, la più antica del paese. Situato su un colle in un grande parco, raccoglie più di 2500 teschi e le ossa di 7000 caduti dei tre eserciti che il 24 giugno 1859 si affrontarono nella sanguinosa battaglia di Solferino e San Martino.
- 4 Chiesa in castello (Chiesa di S. Nicola), Piazza Castello, ☎ +39 0376 854019.
- 5 Monumento all'Unità d'Italia.
- 6 Memoriale della Croce Rossa, Parco della Rocca, ☎ +39 0376 854019. Ricordare la figura e l'opera di Henry Dunant, fondatore della Croce Rossa. Sul monumento sono collocati i marmi policromi provenienti da tutto il mondo, sui quali sono incisi i nomi dei paesi che aderiscono alla Croce Rossa.
- 7 Museo Risorgimentale, Via Ossario, ☎ +39 0376 854019. Adulti: 2,50€, bambini 6-10 anni: 1€, ridotto 11-18 anni, sopra 65 anni e comitive: 2€, comitiva con guida (prenotazione obbligatoria): 3€. Marzo-ottobre: Mar-Dom 9:00-12:30 e 14:30-19:00. novembre-febbraio: su prenotazione. Spazio espositivo dedicato al Risorgimento, con particolare attenzione ai reperti legati alla battaglia di Solferino e San Martino del 24 giugno 1859.
Eventi e feste
[modifica]- 5 Fiaccolata della Croce Rossa Internazionale. 24 Giugno.
- 6 Mercatino dell'antiquariato, Piazza Castello (seconda domenica del mese). Marzo, Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre.
- 7 Rievocazione storica della battaglia 24 giugno 1859. 24 giugno e seguenti di ogni anno.
- Festa del capunsel. a luglio. Evento gastronomico in onoro del piatto tipico di Solferino.
Cosa fare
[modifica]- 1 Passeggiata nel Parco della Rocca.
Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Bere
[modifica]- 1 Il Chiosco, Via Ossario.
Dove mangiare
[modifica]Ristoranti e pizzerie
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Agriturismo La Torretta, Via Napoleone III, 26, ☎ +39 0376 855036.
- 2 Cantina del Gega, Via Montebello 14, ☎ +39 0376 854260.
- 3 Ristorante alla Vittoria da Renato, Piazza Ossario, ☎ +39 0376 854051.
- 4 Ristorante la Spia d'Italia, Via dei Francesi 4, ☎ +39 0376 854982.
- 5 Ristorante Pizzeria Vecchia Fontana, Piazza Marconi 3, ☎ +39 0376 855000.
- 6 Trattoria Avanguardia, Piazza Marconi 17, ☎ +39 0376 854055.
- 7 Trattoria La Speranza (Da Mauro e Roberta Lana), Via San Martino 6, località Staffolo, ☎ +39 0376 854191.
Pasticcerie
[modifica]- 8 Pasticceria Arcobaleno, Piazza Torelli, 17, ☎ +39 0376 854080.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Hotel la Spia d'Italia, Via dei Francesi, ☎ +39 0376 893470.
- 2 Hotel Vittoria, Piazza Ossario, ☎ +39 0376 854051.
- 3 Meublé Oasi, Via Napoleone III 96, ☎ +39 0376 854965.
- 4 Locanda All'Avanguardia, Piazza Marconi, ☎ +39 0376 854055.
- 5 Affittacamere Residenza Del Duca, Piazza Castello 23/24, ☎ +39 0376 855255.
Sicurezza
[modifica]- 8 Farmacia, Via 24 giugno, 27, ☎ +39 0376 855222.
- 9 Ospedale San Pellegrino Castiglione delle Stiviere, Via Garibaldi - Castiglione delle Stiviere, ☎ +39 0376 6351.
- 10 Vigili del Fuoco, Via Solferino 18 - Castiglione delle Stiviere, ☎ +39 0376 672464.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 11 Poste Italiane, Via XX Settembre, 8, ☎ +39 0376 893039.
Nei dintorni
[modifica]- Desenzano del Garda — Città più popolosa di tutto il lago (lombardo, veneto e trentino) ha ricevuto un grande impulso dal turismo puntando soprattutto sui giovani che vi trovano numerosi pub, discoteche, centri sportivi. Ben sviluppato è il suo porto turistico, che riceve l'abbraccio del centro storico fortemente caratterizzato dall'impronta datale dal lungo dominio della Repubblica di Venezia.
- Sirmione — Le Grotte di Catullo - resti di una immensa villa romana in posizione panoramica sulla punta del suo promontorio -, il maestoso ed elegante Castello scaligero che fortifica il porticciolo della città e le Terme ne fanno una delle mete più frequentate di tutto il lago.
- Lago di Garda — È uno dei grandi laghi lombardi; la sponda orientale è veneta, la punta a nord è trentina. Meta di turismo climatico fin dall'Ottocento, ogni paese rivierasco vive e si sviluppa con il turismo. Mete principali sono Sirmione, Desenzano del Garda, Salò, Riva del Garda, Garda, Peschiera del Garda.
- Castellaro Lagusello — Antico borgo fortificato a partire dal XII secolo, sorge su una collina che si affaccia su un lago a forma di cuore. Fu a lungo conteso dai signori del tempo: Bonacolsi, Scaligeri, Visconti, Gonzaga e Repubblica di Venezia. Dal 2011 la località Fondo Tacoli del suo territorio è entrata a far parte dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO all'interno del sito sovranazionale denominato Antichi insediamenti sulle Alpi.
- Mantova — Capitale dei Gonzaga, emana ancora il suo sottile fascino di grande città d'arte per la quale la nomina a Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO è stata non tanto un riconoscimento, quanto una doverosa presa d'atto. Ineguagliabili le sue atmosfere antiche, i profili dei palazzi e delle cupole che si stagliano nella foschia padana avvolti dallo specchio dei suoi laghi, la sua sterminata reggia gonzaghesca che ingloba numerosi edifici nel centro città.
- Castel Goffredo — L’industrializzata “città della calza” dei tempi moderni ha un passato da capitale gonzaghesca che l’ha dotata di un centro storico di rilievo; le piazze, i portici, le chiese, i palazzi la permeano dell’inconfondibile atmosfera che caratterizza l’urbanistica dei Gonzaga.
- San Martino della Battaglia — Contemporanea a quella di Solferino, la battaglia risorgimentale legata nel toponimo al paese vide la sconfitta degli Austriaci durante la seconda guerra d'Indipendenza. Sul colle dello scontro si eleva una torre commemorativa; un ossario custodisce migliaia di resti di caduti degli eserciti contrapposti.
- Castiglione delle Stiviere — Città della Croce Rossa e di San Luigi Gonzaga, protagonista nelle guerre del Risorgimento, fu centro gonzaghesco; conserva un bel nucleo storico che si espande sulle colline moreniche a sud del Lago di Garda. Nel dopoguerra ha vissuto una forte espansione economica che ha favorito una importante crescita demografica, facendone il centro di riferimento dell'Alto Mantovano.
- Parco Colline Moreniche di Castiglione
Itinerari
[modifica]- Luoghi della battaglia di Solferino e San Martino — L'itinerario percorre i luoghi nei quali si svolse, il 24 giugno 1859, la storica battaglia di Solferino e San Martino.
- Nelle terre dei Gonzaga — Un itinerario attraverso i centri, grandi e piccoli, che furono capitali dei rami Gonzaga cadetti: principati, marchesati, ducati che, all'interno della compagine statale mantovana, godevano di una vera e propria indipendenza, spesso battevano moneta e tenevano corti raffinate che rivaleggiavano con quella mantovana, abbellivano i propri centri urbani dotandoli di eleganti architetture – chiese, piazze, palazzi, mura, torri - e di caratteristici scorci urbani come i tipici portici gonzagheschi.
- Colline moreniche del lago di Garda — Sui primi corrugamenti della pianura padana che si fa collina, là dove ha inizio il grande bacino lacuale del Lago di Garda, il percorso tocca paesi e città che furono dominio gonzaghesco, veneziano, scaligero, e divennero poi teatro delle sanguinose battaglie risorgimentali che furono il preludio dell'Unità d'Italia. All'importanza turistica, storica e naturalistica la zona unisce un interesse enologico in quanto area di produzione dei vini dei colli, tokai, merlot e chiaretto.
- Cammino di fede e di solidarietà — L'itinerario percorre i luoghi nei quali vissero due santi, san Luigi Gonzaga e sant'Angela Merici, e una beata, Paola Montaldi; dove si scrissero pagine importanti del Risorgimento e ha visto la nascita della Croce Rossa.
- Via Carolingia — Itinerario europeo che attraversa i luoghi percorsi dalla corte di Carlo Magno tra l'VIII e il IX secolo per recarsi da Aquisgrana a Roma, dove papa Leone III incoronò il sovrano carolingio imperatore del Sacro Romano Impero nella notte di Natale dell'800.
- Torri e castelli dell'Alto Mantovano.
- Itinerario Museo diffuso del Risorgimento (MuDRi).
Informazioni utili
[modifica]- 12 Pro Loco, Piazza Torelli, 1, ☎ +39 338 9869130.
Altri progetti
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