Appennino molisano è una regione dell'Italia.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]L'area montuosa e collinare dell'Appennino molisano confina ad ovest con il Lazio, a nord con l'Abruzzo, a sud con la Campania, a sud est con la Puglia, ad est con la Costa molisana.
Lingue parlate
[modifica]Nell'area appenninica del Molise centrale, verso la zona litoranea, esistono isole linguistiche albanesi e croate.
Territori e mete turistiche
[modifica]Centri urbani
[modifica]- 1 Campobasso — La città vecchia si sviluppa su un colle attorno al castello in posizione dominante. La città moderna si è sviluppata nel piano. È il centro più popoloso del Molise, di cui è capoluogo regionale.
- 2 Isernia — Tra i primi insediamenti paleolitici documentati d'Europa, fu poi fiorente città sannita, capitale della Lega Italica, in seguito Municipium romano. Il suo millenario passato le ha lasciato un importante patrimonio monumentale che si estende fino all'epoca preromana, oltre ad importantissimi reperti della preistoria.
- 3 Venafro — Affiora nella parlata e nelle tradizioni la sua lunga appartenenza alla Campania. Città dei Sanniti, poi colonia romana, alle vestigia dell'impero affianca un importante patrimonio urbano medievale, in cui spiccano le numerosissime chiese, purtroppo in gran numero ammalorate.
- 4 Agnone — Antica città sannita, conosciuta a livello mondiale per la tradizionale e plurisecolare costruzione artigianale delle campane, ha un interessante centro storico e una dotazione di infrastrutture turistiche in espansione.
- 5 Trivento — Antica sede vescovile, nella sua cattedrale si conserva la cripta di particolare valore storico-architettonico risalente all'XI-XII secolo.
- 6 Bojano — Fu potente città sannita, poi centro romano. Nel medioevo divenne sede episcopale. Conserva un bel centro storico ricco di chiese, oltre alla cattedrale.
Altre destinazioni
[modifica]- 1 Capracotta — I suoi impianti e le sue piste da sci ne fanno un polo di sport invernali frequentato da sciatori di Molise, Abruzzo, Lazio e Campania.
- 2 Pietrabbondante — I resti delle fortificazioni e dello spettacolare Teatro sannita di Monte Saraceno testimoniano la presenza umana sul territorio di Pietrabbondante sin da epoca remota. Nei pressi del centro abitato si trovano i resti dell'antico insediamento che fu il più importante santuario e centro politico dei Sanniti tra il II secolo a.C. e il 95 a.C.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]La regione appenninica, come tutto il Molise, non è dotata di aeroporti. Quello più vicino è a Pescara. Altro aeroporto da prendere in considerazione è quello di Roma-Fiumicino. Le autolinee regionali ATM operano un collegamento con la stazione Tiburtina di Roma dove transitano i treni diretti all'aeroporto di Fiumicino e un altro per Pescara.
In treno
[modifica]La principale linea molisana è la Direttrice Adriatica, che attraversa la regione lungo il litorale. L'Appennino molisano è collegato a questa importante dorsale ferroviaria in particolare dalla:
- Ferrovia Campobasso-Termoli
L'area appenninica è attraversata inoltre da linee complementari:
- Ferrovia Benevento-Campobasso
- Ferrovia Isernia-Campobasso
- Ferrovia Sulmona-Isernia
- Ferrovia Vairano-Isernia
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Concattedrale di Santa Maria Assunta (a Venafro). Risalente al V secolo, fu costruita sotto il vescovo Costantino sul luogo in cui già da secoli si trovava un tempio pagano con materiali prelevati da altri monumenti di epoche precedenti, elementi romani e decorazioni cristiane, come il bassorilievo del vescovo Pietro di Ravenna, un rilievo che per il suo aspetto inconsueto viene chiamato dagli abitanti "Marzo Settecappotti". L'interno è a tre navate decorate da opere pittoriche del XIV secolo. Lavori di restauro risalenti agli anni sessanta-settanta hanno riportato la concattedrale delle antiche forme barocche, riportando il luogo sacro all'aspetto gotico-medievale precedente.
- Chiesa dell'Annunziata (a Venafro).
- Chiesa e convento di San Francesco (a Agnone).
- 2 Cattedrale e Cripta di San Casto (nella Cattedrale di Trivento). Di particolare valore storico-architettonico è la cripta, risalente all'XI-XII secolo e dedicata a San Casto. Un'iscrizione romana alla base di un pilastro con la dedica a Diana fa supporre che la cripta sia stata edificata su un antico tempio romano dedicato a questa divinità. L'ambiente è suddiviso dalle colonne di spoglio in sette piccole navate; è inoltre arricchito dalla presenza di affreschi del XIII secolo, da una statua lignea della Madonna in trono e da un bassorilievo in pietra raffigurante la Trinità fra angeli e delfini, dello stesso periodo.
Scavi recenti hanno permesso di riportare alla luce resti di un battistero. - Arco di San Pietro (a Isernia).
- Fontana della Fraterna (a Isernia).
- Castello Monforte (a Campobasso).
- 3 Cattedrale di San Bartolomeo (a Bojano). L'originaria costruzione romanica fu più volte ricostruita a seguito di terremoti, e da ultimo dopo i bombardamenti della guerra mondiale. Nella parete esterna di sud-est della cattedrale sono conservati alcuni importanti resti dell'antico edificio medievale, quali plutei del IX secolo e formelle del secolo XIII. Risalgono a quest'epoca il portale gotico ogivale ed il rosone. Altre testimonianze, di epoca sannita, romana e longobarda, sono disseminate nelle pareti esterne ed interne della chiesa, e alla base del campanile.
Siti archeologici
[modifica]Itinerari
[modifica]- Castelli della provincia di Isernia — Sono numerosi i manieri dell'Appennino molisano nei paesi dell'Alto Molise, dell'Isernino e del Venafrano. Alcuni sono diroccati per vicende belliche o per terremoti; altri sono stati recuperati; molti hanno aspetto militaresco, con poche o nessuna evoluzione architettonica esteriore di trasformazione in dimora signorile.
Cosa fare
[modifica]A tavola
[modifica]Pietanze
[modifica]- Pampanella Piatto di carne di maiale cotta al forno e abbondantemente speziata. La pietanza è originaria del paese di San Martino in Pensilis.
- Panonta — Originaria del paese di Miranda, la Panonta è salsiccia fresca di maiale guarnita di peperoni, pecorino grattugiato, prezzemolo e aglio.
- Pezzata — Originaria di Capracotta, la Pezzata è un piatto a base di carne di pecora messa a cucinare a fuoco lento in pentole di rame e condita con erbe aromatiche.
- Cazzarielli con fagioli — Pasta fresca simile a gnocchetti conditi con fagioli borlotti soffritti insieme a guanciale, peperoncino e un trito di sedano cipolla, carota e poi lessati in abbondante salsa di pomodoro.
- Cacio e uova — palline di formaggio e pan grattato cotte in un corposo sugo di pomodoro.
- Torcinelli — budella d'agnello ripiene di animelle d'agnello. Solitamente, si consuma cotto sui carboni, ma a volte viene mangiato anche al ragù.
- Pizza di rattatura — un pane pizza creato dagli scarti di farina del forno rimpastati, salati ed oliato a modo giusto, in genere si accompagna bene a sughi ed affettati. Tipico di Castelmauro.
- Friarielli — peperoni verdi fritti.
- Sfringioni — pastella fritta a forma di salsiccia.
- Cavatelli — pasta fresca fatta a mano, condita solitamente al sugo.
- Pizza e minestra — verdure campestri ed una pizza fatta con farina di granturco.
Dolci
[modifica]- Caragnoli — Dolci tipici di forma elicoidale preparati in occasione del Natale e di Carnevale con un impasto a base di farina e uova che dopo essere stato fritto in olio d'oliva viene cosparso di miele.
Prodotti tipici
[modifica]- Tartufo — Diffuso nei monti del Matese e nelle Mainarde. I paesi molisani più noti per la raccolta del tartufo sono Carovilli e San Pietro Avellana. Quest'ultimo è denominato "la Patria del Tartufo Bianco" (preparato per condire fettuccine)
- Olio d'oliva — "La bella del molise" così viene chiamata l'oliva, nota in particolar modo a Larino, ma non solo, che produce un olio profumato e saporito unico in Italia.
Formaggi
[modifica]- Stracciata — Un latticino di forma allungata, prodotto con latte vaccino.
- Burrino — Formaggio tipico del sud Italia a pasta filata prodotto con latte vaccino, con un cuore di burro.
- Pecorino di Capracotta — Formaggio a base di latte ovino aromatico e un po’ piccante se stagionato. Ha crosta dura color nocciola e pasta compatta con rare occhiature che lacrimano. La fase di stagionatura può durare da 3 mesi fino a 2 anni.
- Scamorza Molisana — Prodotta con latte di mucche di razza bruna alpina allevate al pascolo brado, ha la caratteristica forma di pera con testina mozzata. Consumata fresca o dopo qualche giorno, è ottima alla brace.
Salumi e carni insaccate
[modifica]- Salsiccia di Pietracatella — Prodotta con carne di maiale con abbondante quantità di grasso, sale, finocchietto selvatico, peperoncino dolce e piccante.
- Soppressata molisana — Ottenuta da carne suina, leggermente affumicata, è consumata dopo la stagionatura oppure conservata sotto grasso in barattoli di vetro, ma anche in cassoni contenenti grano per mantenere il prodotto fragrante nel periodo estivo.
Ogni paese ha poi i propri prodotti tipici che seguono antiche tradizioni tramandate di generazione in generazione. Un consiglio a chi decidesse di visitare il Molise è di esplorare questi posti e i loro prodotti tipici, si può riscoprire una cucina semplice ma meravigliosa.
Bevande
[modifica]Vini
[modifica]- Tintilia del Molise — Ricavato da un vitigno autoctono del Molise, la Tintilia è un vino DOC di colore rosso e rosato dal sapore intenso e dal colore deciso. Segue la tradizione molisana secondo cui il buon vino deve "macchiare" il bicchiere.
- Vino Pentro di Isernia — È un vino bianco DOC di sapore intenso.
- Biferno — Bianco, rosso e rosato, è un DOC fra i più prestigiosi della regione.
Sicurezza
[modifica]Altri progetti
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