Capracotta | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Molise | |
Territorio | Appennino molisano | |
Altitudine | 1.421 m s.l.m. | |
Superficie | 42,55 km² | |
Abitanti | 903 (2015) | |
Nome abitanti | Capracottesi | |
Prefisso tel | +39 0865 | |
CAP | 86082 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Sebastiano (20 gennaio) | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Capracotta è un centro del Molise.
Da sapere
[modifica]La sua collocazione a 1.421 metri sul livello del mare lo rende, dopo Rocca di Cambio, il comune più alto dell'Appennino. Fa parte dei Borghi Autentici d'Italia.
Cenni geografici
[modifica]Nell'Alto Molise, dista 17 km da Agnone, 29 da Roccaraso, 28 da Castel di Sangro, 41 da Isernia.
Quando andare
[modifica]In inverno non è difficile imbattersi in bufere di neve, specialmente nei mesi di gennaio e febbraio. Per questo Capracotta è nota nel Centro-Sud Italia anche come il paese delle bufere. Il manto nevoso può facilmente superare il metro. Nel marzo 2015, sono stati rilevati 256 centimetri caduti in soli 18 ore, tuttavia questo dato risulta essere notevolmente sovrastimato, e le misure a norma hanno registrato un valore di "soli" 90-120 cm.
Cenni storici
[modifica]Le più antiche tracce della presenza umana nel territorio del comune di Capracotta risalgono al Paleolitico: in località Morrone sono stati ritrovati strumenti di caccia dell'uomo di Neanderthal. Il primo insediamento stabile risale invece al IX secolo a.C. Si tratta di un centro abitato ritrovato nel corso di cinque campagne di scavo promosse dalla Soprintendenza per i Beni archeologici del Molise tra il 1979 e il 1985 nei pressi della Fonte del Romito. Gli scavi archeologici hanno svelato l'esistenza di un sito con una vitalità di circa mille anni: da alcune capanne circolari del IX secolo a.C. a edifici in marmo del I secolo d.C. collocati in un contesto urbano ben pianificato.
L'attuale paese di Capracotta invece nasce sullo sperone della Terra Vecchia nei primi decenni del Medioevo durante la conquista longobarda del Mezzogiorno d'Italia (fine VI- inizi VII secolo d.C.). Si sviluppa nei secoli successivi attraverso la pratica della transumanza, cioè lo spostamento invernale degli armenti dalle alture dell'Abruzzo al Tavoliere delle Puglie. Durante la Seconda Guerra Mondiale Capracotta viene quasi interamente distrutta dalle truppe tedesche in ritirata verso la Val di Sangro con il fuoco e la dinamite.
Come orientarsi
[modifica]Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- Aeroporto di Fiumicino Roma (FCO), Via dell' Aeroporto di Fiumicino, 320, ☎ +39 06 65951.
- Aeroporto di Capodichino Napoli (NAP), Viale F. Ruffo di Calabria, 80144 Napoli NA, ☎ +39 081 7896111.
- Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina Km 229,100, ☎ +39 085 4324201.
In auto
[modifica]- Casello di San Vittore sull'autostrada del Sole per chi proviene da nord; poi direzione Venafro - Isernia - Fondovalle Trigno direzione Vasto - uscita Pescolanciano - Capracotta
- Casello di Caianello sull'autostrada del Sole per chi proviene da sud; seguire la direzione Venafro - Isernia - Fondovalle Trigno direzione Vasto - uscita Pescolanciano - Capracotta
- Casello di Pratola Peligna sull'autostrada Roma-Pescara; poi seguire Roccaraso - Castel di Sangro - S.Pietro Avellana - Capracotta
- Casello Val di Sangro sull'autostrada Adriatica per chi proviene da nord; poi seguire la Fondovalle Sangro direzione Castel di Sangro. Uscita Rosello - Capracotta.
- Casello Vasto sud sull'autostrada Adriatica per chi proviene da sud; poi seguire la Fondovalle Trigno direzione Isernia. Uscita Pescolanciano - Capracotta.
In treno
[modifica]- Stazione ferroviaria di Isernia (distante 40 km circa): Collegamenti diretti con Roma e Napoli.
Si prosegue in autobus con le Autolinee "Lariviera".
In autobus
[modifica]- Ha collegamenti con pullman per Agnone, Isernia e Pescopennataro.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta.
- Chiesa di Sant'Antonio di Padova.
- Chiesa di San Giovanni Battista.
- Santuario della Madonna di Loreto.
- Chiesa di San Vincenzo Ferreri.
- Cappella campestre di Santa Lucia.
Siti di interesse naturalistico
[modifica]- Giardino della flora appenninica. È un orto botanico naturale che si trova a 1550 m s.l.m. È tra i più alti d'Italia.
Costituito nel 1963 da un'idea di Valerio Giacomini fu realizzato da Paolo Pizzolongo. Simbolo del giardino è l'acero di Lobelius (Acer lobelii). - Prato Gentile.
- Parco fluviale del Verrino.
- Riserva naturale di Pescobertino.
- Sorgente dell'Acqua Zolfa.
- Villa comunale.
Eventi e feste
[modifica]- Madonna di Loreto. 8 settembre.
- Pezzata. prima domenica di agosto. sagra dell'agnello alla brace e della pecora bollita con erbe aromatiche
- Festa patronale di San Sebastiano. seconda domenica di luglio. La ricorrenza del Santo è il 20 gennaio, ma la sua festa fu già in passapo spostata prima al 13 luglio, poi alla seconda domenica di luglio per poter festeggiare con la bella stagione.
Cosa fare
[modifica]Capracotta è un'importante località climatica e sciistica.
- Pista da sci. È meta frequentata soprattutto l'inverno per lo sci, con turisti provenienti prevalentemente dal Lazio, dall'Abruzzo e dalla Campania. La pratica più diffusa è quella dello sci di fondo in località Prato Gentile (1.573 m.), alle pendici di Monte Campo (1.746 m.), presso il prestigioso stadio del fondo "Mario Di Nucci", che nel 1997 ha ospitato i Campionati italiani assoluti e nel 2004 la Coppa Europa. Da quella località si diramano tre piste di diversa difficoltà (anello di monte, anello di valle e anello turistico), per una lunghezza complessiva di oltre 15 km.
Dal 1995 sono stati installati impianti per lo sci alpino alle pendici del Monte Civetta, a confluenza col Monte Capraro (1.730 m.), che comprendono:- Seggiovia Monte Civetta
- Sciovia "Piana del Monte"
- Monte Capraro (1630-1380 metri)
- Piana del Monte (1560 m.)
- Pista sotto il Monte (1380 m.)
Acquisti
[modifica]Tra le attività più tradizionali vi sono quelle artigianali, che pur non essendo diffuse come nel passato non sono del tutto scomparse, e si distinguono per l'arte della tessitura finalizzata alla produzione di coperte.
Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- Ristorante Il Ginepro, Via Vallesorda, ☎ +39 0865 945368, fax: +39 0865 945140, info@hotelcapracotta.it. "Piatto del buon ricordo"- Sagne e lenticchie di Capracotta
- Ristorante L'Elfo, Via Luigi Campanelli, ☎ +39 0865 949131, info@ristorantelelfo.it. Chiuso il lunedì. Locale caratteristico nel centro del paese, cucina tradizionale e ampia carta vini.
- Ristorante "La Pineta - da Tony", La Guardata (Zona Impianti Sportivi), ☎ +39 0865 949312, +39 340 7664258. Chiuso il mercoledì. Immerso nel verde, piatti tipici di montagna.
- Ristorante Pizzeria La Traversa, Piazza E. Gianturco, ☎ +39 0865 94226, +39 338 8348861, pizzerialatraversa@gmail.com. Cucina tipica locale, forno a legna.. Chiuso il mercoledì (solo bassa stagione).
- Rifugio Prato Gentile, Località Prato Gentile, ☎ +39 0865 94216. Specialità tipiche sulle piste di fondo.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- Hotel Capracotta, Via Vallesorda, ☎ +39 0865 945368, fax: +39 0865 945140, info@hotelcapracotta.it.
- B & B BiancaNeve, Via Vallesorda, ☎ +39 0865 943120, +39 335 482526, info@biancaneve.info.
- Contrada Macchia, 11, ☎ +39 0865 949135, guadocannavina@italiaexpo.net. ,
Sicurezza
[modifica]- Comunale, Piazza Falconi, ☎ +39 0865 945116.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- , Piazza Stanislao Falconi 40, ☎ +39 0865 949218.
Nei dintorni
[modifica]- Agnone — Antica città sannita, conosciuta a livello mondiale per la tradizionale e plurisecolare costruzione artigianale delle campane, ha un interessante centro storico e una dotazione di infrastrutture turistiche in espansione.
- Castel di Sangro — Fu città romana, poi feudo dei Borrello; i ruderi del castello medievale e le vicine mura megalitiche testimoniano la passata grandezza della porta d'Abruzzo.
- Roccaraso — I suoi impianti sciistici, appartenenti al comprensorio sciistico dell'Alto Sangro, la rendono tra le maggiori stazioni turistiche montane dell'intero Appennino.
- Isernia — Tra i primi insediamenti paleolitici documentati d'Europa, fu poi fiorente città sannita, capitale della Lega Italica, in seguito Municipium romano. Il suo millenario passato le ha lasciato un importante patrimonio monumentale che si estende fino all'epoca preromana, oltre ad importantissimi reperti della preistoria.
Itinerari
[modifica]- Castelli della provincia di Isernia — Sono numerosi i manieri dell'Appennino molisano nei paesi dell'Alto Molise, dell'Isernino e del Venafrano. Alcuni sono diroccati per vicende belliche o per terremoti; altri sono stati recuperati; molti hanno aspetto militaresco, con poche o nessuna evoluzione architettonica esteriore di trasformazione in dimora signorile.
Altri progetti
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