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Alto Molise
Panorama di Agnone, capoluogo dell'Alto Sannio.
Stato
Regione

Alto Molise è un comprensorio dell'Italia.

Da sapere[modifica]

Fece a lungo parte dell'Abruzzo.

Cenni geografici[modifica]

Subregione dell'Appennino molisano a nord di Isernia, al confine con Valle Peligna-Alto Sangro e Frentano-Alto Vastese in Abruzzo a nord ovest e a nord est, Isernino e Molise centrale campobassano a sud e ad est, ha in Agnone il suo centro di riferimento.

Raggruppa i comuni di Agnone, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Capracotta, Carovilli, Castel del Giudice, Castelverrino, Pescolanciano, Pescopennataro, Pietrabbondante, Poggio Sannita, San Pietro Avellana, Sant'Angelo del Pesco, Vastogirardi.

Questa zona è prevalentemente collinare/montuosa di origine calcarea. Le alture superano i 1500 metri di altezza e le parti pianeggianti sono concentrate prevalentemente nelle valli dei fiumi Trigno e Sangro. L'area è caratterizzata dalla presenza del cerro (Staffoli e Oasi Selva di Castiglione) e dell'abete bianco (Collemeluccio e Pescopennataro). Oltre i 1100 metri si trovano faggi (Monte Capraro, Monte Campo e Monte San Nicola) e praterie caratterizzate da una grande varietà di flora. La fauna invece è ancora contraddistinta dall'orso bruno marsicano, il lupo, la lontra e molte specie di rapaci tra cui l'aquila reale. L’alto Molise (soprattutto il borgo di Agnone) è famoso per i suoi paesini ricchi di storia, monumenti, palazzi, chiese, centri storici simili a quelli della regione Umbria. In alto Molise c’è un clima freddo, con temperature rigidissime e in inverno neve in abbondanza; vi si possono ammirare le sue montagne, boschi, animaletti di bosco di tutti i tipi. Il territorio offre ottimo cibo e piatti di montagna tradizionali

Cenni storici[modifica]

Nel periodo compreso tra il IX secolo a.C. e il I secolo d.C. l'alto Molise (o alto Sannio) fu molto frequentato dalla popolazione bellicosa dei Sanniti, che trovò postazioni molto vantaggiose tra le montagne di San Pietro Avellana e Pietrabbondante, come dimostrano resti di alcune mura di cinta. Il sito archeologico di Pietrabbondante, risalente al II secolo a.C., è molto importante per comprendere l'arte sannita, ormai unitasi all'arte romana dopo la sconfitta nelle guerre sannitiche. Ci sono infatti ampi resti di templi e teatro romani alla maniera ellenistica a Pietrabbondante, mentre a Belmonte del Sannio è stata ritrovata una tomba dedicata al comandante sannita Ovio Paccio, risalente alla II guerra sannitica. Un tempio è stato rinvenuto anche sotto la collina di Vastogirardi. Ad Agnone è stata rinvenuta una lapide bronzea con l'elenco di molte divinità sannite.

Con l'arrivo dei Longobardi e dei Normanni nell'alto Sannio inizia l'opera di incastellamento, ossia la costruzione dei borghi fortificati sulle rovine dei vecchi municipia romani: un esempio è quello di Belmonte dove resiste ancora il torrione longobardo, sopravvissuto ai vari terremoti che hanno portato al paese un aspetto ottocentesco per le successive ricostruzioni. Ma soprattutto l'elemento più rappresentativo di borgo-castello è la parte superiore del centro medievale di Vastogirardi, abbastanza conservato, nonostante i rifacimenti del XVIII secolo. Agnone ha conservato perfettamente l'aspetto medievale, meno la scomparsa di alcune porte cittadine e la trasformazione del castello in palazzo baronale. Questo borgo in particolare fu uno dei più floridi dell'Alto Molise per la creazione della Fonderia Pontificia Marinelli (XII secolo), specializzata nella realizzazione di campane per le chiese di tutta Italia. Alle porte dell'alto Molise vi è il borgo di Pescolanciano, altro esempio di borgo fortificato con la presenza di un castello isolato in cima al colle montagnoso.

Il Molise attuale fu diviso dal contado del Molise (1221), con il capostipite del dominio Rodolfo di Moulins. La piccola porzione confinava con la contea di Bojano, Pescolanciano, Isernia e Pietrabbondante, e con Borrello, Ateleta, Castiglione Messer Marino e Rosello, da cui passava il tratturo Castel di Sangro. L'alto Molise è stato inglobato dopo il 1806 nel territorio di Campobasso, legato al Giustizierato degli Abruzzi e Molise. Tale futura regione verrà abolita nel Novecento, dopo la sua breve istituzione, e staccata nel 1963 nell'Abruzzo e nel Molise attuale, che comprese la sola provincia di Campobasso. Solo vent'anni più tardi l'alto Molise verrà compreso nella provincia di Isernia. Ciononostante, ancora oggi esistono movimenti per il distacco dell'alto Molise dalla regione e l'aggregazione all'Abruzzo. I comuni dell’alto Molise sono contermini ai comuni abruzzesi.


Territori e mete turistiche[modifica]

Mappa a tutto schermo Firenze

Centri urbani[modifica]

  • 41.810414.37851 Agnone — Antica città sannita, conosciuta a livello mondiale per la tradizionale e plurisecolare costruzione artigianale delle campane, ha un interessante centro storico e una dotazione di infrastrutture turistiche in espansione.
  • 41.7514.38332 Pietrabbondante — I resti delle fortificazioni e dello spettacolare Teatro sannita di Monte Saraceno testimoniano la presenza umana sul territorio di Pietrabbontante sin da epoca remota. Nei pressi del centro abitato si trovano i resti dell'antico insediamento che fu il più importante santuario e centro politico dei Sanniti tra il II secolo a.C. e il 95 a.C.
  • 41.833314.26673 Capracotta — I suoi impianti e le sue piste da sci ne fanno un polo di sport invernali frequentato da sciatori di Molise, Abruzzo, Lazio e Campania.
  • 41.683314.33334 Pescolanciano — Per la sua posizione geografica è da molti considerato la "porta dell'Alto Molise". Il suo castello D'Alessandro è uno dei migliori esempi della regione.
  • 41.777814.41285 Poggio Sannita — Centro di crinale in posizione panoramica, il suo nucleo storico conserva il Palazzo ducale e chiese di buon interesse.
  • 41.766714.26676 Vastogirardi — Vanta resti di un santuario sannitico del II secolo a.C. in località S. Angelo e l'eccezionale complesso del castello fortificato, corte interna e complesso parrocchiale. Ha portali in pietra nelle abitazioni

Siti di interesse archeologico[modifica]

  • Santuario (a Pietrabbondante).
  • Area sacra (a Vastogirardi).


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Il Venafrano non è dotato di aeroporti. Quello più vicino è a Pescara. Altro aeroporto da prendere in considerazione è quello di Roma-Fiumicino. Le autolinee regionali ATM [1] operano un collegamento con la stazione Tiburtina di Roma dove transitano i treni diretti all'aeroporto di Fiumicino e un altro per Pescara.

In autobus[modifica]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Siti di interesse naturalistico[modifica]

  • Riserva Naturale di Montedimezzo
  • Giardino della Flora Appenninica di Capracotta
  • Abetine di Pescopennataro
  • Bosco di Monte Capraro
  • Bosco di S. Martino e Cantalupo
  • Foresta Pennataro

Itinerari[modifica]

  • Castelli della provincia di Isernia — Sono numerosi i manieri dell'Appennino molisano nei paesi dell'Alto Molise, dell'Isernino e del Venafrano. Alcuni sono diroccati per vicende belliche o per terremoti; altri sono stati recuperati; quasi tutti hanno aspetto militaresco, con poche o nessuna evoluzione architettonica esteriore di trasformazione in dimora signorile.


Cosa fare[modifica]


A tavola[modifica]

Stracciata molisana

Pietanze[modifica]

  • Pampanella Piatto di carne di maiale cotta al forno e abbondantemente speziata. La pietanza è originaria del paese di San Martino in Pensilis.
  • Panonta — Originaria del paese di Miranda, la Panonta è salsiccia fresca di maiale guarnita di peperoni, pecorino grattugiato, prezzemolo e aglio.
  • Pezzata — Originaria di Capracotta, la Pezzata è un piatto a base di carne di pecora messa a cucinare a fuoco lento in pentole di rame e condita con erbe aromatiche.
  • Cazzarielli con fagioli — Pasta fresca simile a gnocchetti conditi con fagioli borlotti soffritti insieme a guanciale, peperoncino e un trito di sedano cipolla, carota e poi lessati in abbondante salsa di pomodoro.
  • Cacio e uova — palline di formaggio e pan grattato cotte in un corposo sugo di pomodoro.
  • Torcinelli — budella d'agnello ripiene di animelle d'agnello. Solitamente, si consuma cotto sui carboni, ma a volte viene mangiato anche al ragù.
  • Pizza di rattatura — un pane pizza creato dagli scarti di farina del forno rimpastati, salati ed oliato a modo giusto, in genere si accompagna bene a sughi ed affettati. Tipico di Castelmauro.
  • Friarielli — peperoni verdi fritti.
  • Sfringioni — pastella fritta a forma di salsiccia.
  • Cavatelli — pasta fresca fatta a mano, condita solitamente al sugo.
  • Pizza e minestra — verdure campestri ed una pizza fatta con farina di granturco.

Dolci[modifica]

  • Caragnoli — Dolci tipici di forma elicoidale preparati in occasione del Natale e di Carnevale con un impasto a base di farina e uova che dopo essere stato fritto in olio d'oliva viene cosparso di miele.

Prodotti tipici[modifica]

  • Tartufo — Diffuso nei monti del Matese e nelle Mainarde. I paesi molisani più noti per la raccolta del tartufo sono Carovilli e San Pietro Avellana. Quest'ultimo è denominato "la Patria del Tartufo Bianco" (preparato per condire fettuccine)
  • Olio d'oliva — "La bella del molise" così viene chiamata l'oliva, nota in particolar modo a Larino, ma non solo, che produce un olio profumato e saporito unico in Italia.

Formaggi[modifica]

  • Stracciata — Un latticino di forma allungata, prodotto con latte vaccino.
  • Burrino — Formaggio tipico del sud Italia a pasta filata prodotto con latte vaccino, con un cuore di burro.
  • Pecorino di Capracotta — Formaggio a base di latte ovino aromatico e un po’ piccante se stagionato. Ha crosta dura color nocciola e pasta compatta con rare occhiature che lacrimano. La fase di stagionatura può durare da 3 mesi fino a 2 anni.
  • Scamorza Molisana — Prodotta con latte di mucche di razza bruna alpina allevate al pascolo brado, ha la caratteristica forma di pera con testina mozzata. Consumata fresca o dopo qualche giorno, è ottima alla brace.

Salumi e carni insaccate[modifica]

  • Salsiccia di Pietracatella — Prodotta con carne di maiale con abbondante quantità di grasso, sale, finocchietto selvatico, peperoncino dolce e piccante.
  • Soppressata molisana — Ottenuta da carne suina, leggermente affumicata, è consumata dopo la stagionatura oppure conservata sotto grasso in barattoli di vetro, ma anche in cassoni contenenti grano per mantenere il prodotto fragrante nel periodo estivo.

Ogni paese ha poi i propri prodotti tipici che seguono antiche tradizioni tramandate di generazione in generazione. Un consiglio a chi decidesse di visitare il Molise è di esplorare questi posti e i loro prodotti tipici, si può riscoprire una cucina semplice ma meravigliosa.

Bevande[modifica]

Vini[modifica]

  • Tintilia del Molise — Ricavato da un vitigno autoctono del Molise, la Tintilia è un vino DOC di colore rosso e rosato dal sapore intenso e dal colore deciso. Segue la tradizione molisana secondo cui il buon vino deve "macchiare" il bicchiere.
  • Vino Pentro di Isernia — È un vino bianco DOC di sapore intenso.
  • Biferno — Bianco, rosso e rosato, è un DOC fra i più prestigiosi della regione.


Sicurezza[modifica]

Furti e rapine sono un rischio minimo in Alto Molise come nel resto della regione che è sicura sotto ogni punto di vista.


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