Castel del Giudice | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Molise | |
Territorio | Appennino molisano | |
Altitudine | 800 m s.l.m. | |
Superficie | 14,81 km² | |
Abitanti | 346 (2015) | |
Nome abitanti | Castellani | |
Prefisso tel | +39 0865 | |
CAP | 86080 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Nicola di Bari (6 dicembre) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Castel Del Giudice è un centro del Molise.
Da sapere
[modifica]Fa parte dei Borghi Autentici d'Italia.
Cenni geografici
[modifica]Nell'appennino dell'Alto Molise, il paese è a ridosso del confine con l'Abruzzo; dista 24 km da Agnone, 43 da Isernia,18 da Roccaraso, 17 da Castel di Sangro, 16 da Borrello.
Cenni storici
[modifica]Fino al 1790 il suo territorio era ancora parte integrante dell' Abruzzo Citeriore secondo quanto risulta dalle Carte della Calcografia Camerale e di Giovanni Antonio Rizzi Zannoni.
Sembra che il paese prenda il nome dal Castello della famiglia Del Giudice, che tenne in feudo il paese. In epoca medievale, dopo la caduta dell'impero romano di Occidente, la contea era chiamata Castellum Iudicis, mentre in epoca normanna fu tenuto da un certo Guglielmo di Agnone
.
Nei secoli successivi il paese non subì eventi storici di rilievo se non la nascita del condottiero Jacopo Caldora. Dal Novecento partirono notevoli flussi migratori verso le Americhe e l'Europa del nord.
Come orientarsi
[modifica]Quartieri
[modifica]Il suo territorio comunale comprende anche la località Borgo Sant'Antonio.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- Aeroporto di Fiumicino Roma (FCO), Via dell' Aeroporto di Fiumicino, 320, ☎ +39 06 65951.
- Aeroporto di Capodichino Napoli (NAP), Viale F. Ruffo di Calabria, 80144 Napoli NA, ☎ +39 081 7896111.
- Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina Km 229,100, ☎ +39 085 4324201.
In auto
[modifica]In treno
[modifica]- Stazione ferroviaria a Castel di Sangro.
In autobus
[modifica]- Autolinee da Isernia, Agnone, Lanciano, Castel di Sangro.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Chiesa parrocchiale di San Nicola, Via Umberto I. La chiesa risale al XV-XVI secolo. L'interno barocco è a 3 navate separate da pilastri squadrati e spoglie di pitture escluse le sole cupole. I pilastri sono sormontati da capitelli con stucchi dorati.
Nell'edicola dietro l'altare vi è una statua di San Nicola di Bari. L'edicola è affiancata da due colonne sorreggenti una pseudo-tettoia a mo' di protezione per la statua (sopra vi è una vetrata policroma, se quest'ultima viene aperta, l'acqua piovana che entrerebbe potrebbe danneggiare la statua).
L'altare è in marmo policromo e dorature. Le vetrate della navata centrale raffigurano le 3 virtù teologali.
Il campanile è stato completamente ricostruito negli anni cinquanta.
Il 7 ottobre 1984 la chiesa fu colpita da un terremoto. Susseguentemente la chiesa fu chiusa al pubblico 2 giorni dopo. L'edificio fu riaperto al pubblico solamente 14 anni dopo. - Chiesa dell'Immacolata, presso la piazza centrale. Originariamente era sede di una congrega col nome di Santissimo Sacramento. Distrutta durante una delle 2 guerre mondiali è stata ricostruita successivamente. L'interno ha 2 navate, di cui una è occupata dalla sagrestia (sita a sinistra della principale della chiesa utilizzata per le funzioni religiose). L'interno è completamente bianco ed il solaio è occupato da una sala parrocchiale..
- 2 Santuario della Madonna in Saletta. Si trova in mezzo ad un bosco di pini ed abeti e dista 3 chilometri dal centro del paese. Di fronte vi è un prato con attrezzatura da pic-nic. Il santuario è in stile romanico rurale; nel 1950 è stato soggetto ad una ricostruzione pressoché "ab imis". L'interno è ad un'unica navata.
Anticamente nello stesso luogo si doveva trovare un antico monastero non molto grande.
Il nome Saletta verosimilmente deriva da una scritta del santuario: "Salectu ubi ex antiquitus ficta fuit columna marmorea".
Sull'altare secondario di una cappella vi è una tela raffigurante la Madonna risalente al XV-XVI secolo, rappresentata con sembianze di una matrona popolana seduta su una roccia nell'atto di tenere con le mani Gesù Bambino. L'autore è anonimo, ma qualcuno lo identifica con San Luca. Un effetto ottico da l'illusione che lo sguardo della Madonna segua lo spettatore.
Una leggenda vuole che su una roccia dei pressi del Santuario si sia fermata la Madonna col Bambino e su questa roccia sia rimasto impresso il calco delle ginocchia della Madonna. - Cappella di Sant'Antonio. Edificio di culto di modesto interesse architettonico. Recentemente è stata restaurata. Sorge al margine del paese sul lato di Ateleta sulla strada statale 588
Eventi e feste
[modifica]- Fuoco di Sant'Antonio. 17 gennaio.
- Carnevale.
- Maggiolata. 1° maggio.
- Sagra del salame e della pallotta. nel mese di agosto.
- Festa patronale di San Nicola di Bari. 6 dicembre.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Albergo Ristorante Vecchio Mulino, Contrada Vecchio Mulino, ☎ +39 0865 946248.
Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]- 1 Farmacia Macrì, Via Rione Case Popolari, 8, ☎ +39 0872 946733.
- 2 Farmacia Giorgio Michele, Via Roma, 46, ☎ +39 0865 946004.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 3 Poste italiane, via Torino di Sangro 1, ☎ +39 0865 946139.
Nei dintorni
[modifica]- Roccaraso — I suoi impianti sciistici, appartenenti al comprensorio sciistico dell'Alto Sangro, la rendono tra le maggiori stazioni turistiche montane dell'intero Appennino.
- Castel di Sangro — Fu città romana, poi feudo dei Borrello; i ruderi del castello medievale e le vicine mura megalitiche testimoniano la passata grandezza della porta d'Abruzzo.
- Capracotta — I suoi impianti e le sue piste da sci ne fanno un polo di sport invernali frequentato da sciatori di Molise, Abruzzo, Lazio e Campania.
- Agnone — Antica città sannita, conosciuta a livello mondiale per la tradizionale e plurisecolare costruzione artigianale delle campane, ha un interessante centro storico e una dotazione di infrastrutture turistiche in espansione.
Itinerari
[modifica]- Castelli della provincia di Isernia — Sono numerosi i manieri dell'Appennino molisano nei paesi dell'Alto Molise, dell'Isernino e del Venafrano. Alcuni sono diroccati per vicende belliche o per terremoti; altri sono stati recuperati; molti hanno aspetto militaresco, con poche o nessuna evoluzione architettonica esteriore di trasformazione in dimora signorile.
Altri progetti
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