Treviso | ||
Stemma | ||
Appellativi | Marca gioiosa et amorosa | |
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Stato | Italia | |
Regione | Veneto | |
Territorio | Marca trevigiana | |
Altitudine | 15 m s.l.m. | |
Superficie | 55,58 km² | |
Abitanti | 84.788 (2023) | |
Nome abitanti | trevisani, trevigiani, trivigiani (poco usato) | |
Prefisso tel | +39 0422 | |
CAP | 31100 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | san Liberale | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Treviso è una città del Veneto.
Da sapere
[modifica]Già municipio romano con il nome di Tarvisium, fiorì in epoca medioevale e sotto il dominio della Repubblica di Venezia. Il cuore della città è la Piazza dei Signori, intorno alla quale sorgono numerosi palazzi, fra i quali la "Torre campanaria" ed il "Palazzo dei Trecento". Giuseppe Mazzotti ha definito Treviso "la più affrescata città d'Italia".
Cenni geografici
[modifica]Treviso sorge sulla media pianura veneta, circa 25 km a Nord di Venezia. È attraversato dal fiume Sile, il più lungo fiume di risorgiva d’Europa.
Quando andare
[modifica]Città da visitare in ogni stagione, gustandone ogni angolo, andando alla scoperta di scorci caratteristici, respirando la vivace vita cittadina.
Cenni storici
[modifica]Le radici di Treviso risalgono al periodo dell'età del bronzo, durante il quale i Paleoveneti, probabilmente di origine illirica, si insediarono sulla leggerissima altura oggi corrispondente alla piazza Sant'Andrea.
Successivamente conquistata dai Romani, nel 49 a.C. ottenne il titolo di Municipium.
Dopo la caduta dell'impero romano, fu sotto il dominio dei Goti, dei Longobardi e quindi dei Carolingi.
Nel 911 venne devastata dagli Ungari, ma risorse e nel 1164 fu riconosciuta come libero comune da Federico Barbarossa.
Dopo varie signorie, nel 1339 passò sotto il dominio di Venezia, e da quella data ne seguì il destino.
Le origini
[modifica]Nell'antichità si sceglieva di abitare preferibilmente vicino ad un fiume, perché questo permetteva di commerciare e comunicare più facilmente, inoltre si avevano a disposizione acqua e cibo, ma soprattutto il fiume rappresentava una difesa naturale contro eventuali invasioni. Anche gli antichi abitanti di Treviso scelsero l'area del corso del fiume Sile per questi motivi, attirati inoltre dai prodotti che i boschi vicini fornivano. Le prime tracce di insediamento nel centro storico s'individuano su tre alture, perché giustamente si preferivano luoghi elevati e vicini ai fiumi. I primi ritrovamenti, di capanne con fondo d'argilla battuta, si stimano tra il 1500-1400 a. C., il primo villaggio dovrebbe esser sorto sulla sommità del colle dell'odierna Sant'Andrea, alto circa 18 metri e protetto dall'acqua. Successivamente gli abitanti si espansero sugli altri colli, identificabili nelle attuali Piazza Duomo e Piazza dei Signori. Il villaggio poi acquisì sempre maggiore importanza proprio per la sua possibilità di commercio.
L'epoca romana
[modifica]All'epoca dei Romani, il territorio venne diviso secondo la centuriazione romana e nel 49 a. C. Treviso divenne municipium. In questo periodo, vennero costruite le vie principali della città, il cardo e il decumano, e la città continuò ad intensificare i trasporti e i commerci con le città vicine, in particolar modo con la città di Altino, allora importante porto marittimo dell'Adriatico. Da Treviso transitava l'antica via Postumia, che collegava Genova ad Aquileia.
L'età comunale
[modifica]Dalla seconda metà del VIII secolo, Treviso divenne anche una tra le più rilevanti zecche dell'epoca. Nel XII e XIII secolo la città diventò sempre più prestigiosa, estendendo i suoi confini. Diventò anche metà di illustri personaggi, tra i quali Dante e Tomaso da Modena che erano attirati dalla voglia di bellezza che in questa città si respirava: nuove chiese e palazzi venivano costruiti e abbelliti o decorati in modo sorprendente, Treviso veniva chiamata anche “Urbs Picta”, ovvero città dipinta.
L'epoca sotto Venezia
[modifica]Negli anni il fiume Sile aumentò la sua importanza: il corso delle acque venne sfruttato costruendovi molti mulini, l'attività dei quali renderà la città “il granaio” prima dei territori circostanti, poi della Repubblica di Venezia: la città venne compresa da quest'ultima nel 1339 diventandone un centro fondamentale. Quando nel 1500 la Lega di Cambrai decise di combattere la città lagunare, Treviso fu fortificata incaricando di questi lavori il famoso Fra' Giocondo al quale successero Lorenzo di Ceri e Bartolomeo d'Alviano. Si modificò l'aspetto della città costruendo le mura che ancora oggi circondano il centro storico e furono edificate tre porte: Porta Santi Quaranta, Porta San Tommaso e Porta Altinia. La Repubblica di Venezia dipendeva da Treviso non solo per la produzione agricola della farina prodotta dai mulini del Sile, ma anche per il legno, proveniente dai boschi del Cansiglio e del Montello, destinato alla costruzione di navi e trasportato via fiume.
Da Napoleone alle Due Guerre
[modifica]Nell'Ottocento con Napoleone e gli Austriaci molti conventi e chiese furono utilizzati come magazzini o caserme, provocando danni enormi per il patrimonio artistico. Un'ulteriore catastrofe per i palazzi della città dipinta e per le chiese, fu causata dalle due guerre mondiali e soprattutto dal bombardamento del 7 aprile 1944.
Come orientarsi
[modifica]Supponendo di provenire dalla stazione ferroviaria su Piazzale Duca d'Aosta, per raggiungere il centro si dovrà percorrere per circa 300 metri la via Roma che scavalca il canale della Polveriera.
L'arteria cambia quindi nome in Corso del Popolo che, dopo aver attraversato il fiume Sile sul Ponte di San Martino, termina in Piazza della Borsa. Pochi passi in via XX settembre e si raggiunge piazza dei Signori, il centro di Treviso.
1 Piazza dei Signori è attraversata da Calmaggiore, l'antico cardo di epoca romana che conduce a piazza Duomo, ed è il salotto di Treviso.
Talvolta chiamata "la piccola Venezia", Treviso è bagnata da diversi canali, tutti originati dalla divisione in rami (detti "cagnani") del Botteniga. Il fiume entra in città passando sotto il "Ponte de Pria" (Ponte di Pietra) in corrispondenza del quale vi sono delle chiuse, ideate e fatte costruire da Fra' Giocondo. Altri due rami del Botteniga costeggiano le mura cittadine per immettersi poi, come i "cagnani", nel fiume Sile che lambisce il lato sud del centro storico.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]In auto
[modifica]Autostrade
[modifica]- Autostrada Serenissima (Torino-Trieste): Svincolo di Preganziol
- Autostrada A27 di Alemagna (Venezia-Belluno):
Proveniendo da sud (Venezia), uscita al casello Treviso Sud (km 13,4) quindi si prende la strada Treviso Mare verso ovest.
Chi viene dal nord (Conegliano), esce al casello Treviso Nord (km 22,6) (Località Lancenigo nel comune di Villorba), imbocca via Piave verso sud-ovest e prosegue per circa 3,7 km fino alla Pontebbana (SS 13). Da qui, verso sud, dopo 3,5 km arriva alla Porta di San Tomaso.
Strade regionali
[modifica]- Strada statale 13 Pontebbana (proveniente da Venezia-Mestre a sud e da Conegliano a nord). Il tratto da Mestre a Treviso è denominato Terraglio;
- Strada regionale 53 Postumia (proveniente a ovest da Cittadella [con il nome di strada Castellana] e a est da Portogruaro);
- Strada regionale 89 Treviso-mare (proveniente da Jesolo);
- Strada regionale 348 Feltrina (proveniente da Feltre);
- Strada regionale 515 Noalese (proveniente da Padova);
In treno
[modifica]- 2 Stazione di Treviso Centrale. Laa città è direttamente collegata via treno a Venezia, Trieste, Milano, Padova, Vicenza, Pordenone, Udine, Gorizia, Belluno, Vienna e altre importanti città.
Come spostarsi
[modifica]In bicicletta
[modifica]È attivo il Servizio di bikesharing “TVBike Treviso”, per spostarsi in bicicletta. Sono attive 16 postazioni con 168 colonnine e 93 biciclette circolanti. Il servizio è a pagamento.
Con mezzi pubblici
[modifica]La rete urbana dei trasporti di Treviso è un sistema di trasporto pubblico locale della città di Treviso e della sua area urbana, comprendendo anche i comuni confinanti (Casier, Preganziol, Silea, Carbonera, Paese, Quinto, Villorba, Ponzano, Casale, Povegliano), gestito da Mobilità di Marca. Essa è composta da 13 linee che coprono l'intera centro città, più rinforzi scolastici quando necessario.
Tutte le linee effettuano collegamenti attraversando l’area del centro, fulcro del servizio, e si congiungono presso la Stazione Centrale di Treviso (tranne la Linea 12, circolare di Villorba). Il centro cittadino, all'interno delle mura, si può dividere in due sezioni: 8 linee (4, 6, 8, 9, 11, 21, 55, 61) attraversano la parte ovest della città, transitando per Piazza Vittoria, Piazza Pio X, Piazza Duomo, Porta Santi Quaranta e Porta Calvi; 4 linee (1, 3, 7, 10) coprono la parte est dentro le mura, servendo Piazza Matteotti, Piazza San Leonardo, Piazzale Burchiellati, Piazza dei Signori, Piazza Borsa, Corso del Popolo.
Servizio
[modifica]I mezzi pubblici sono gestiti dall'azienda MOM-Mobilità di Marca (Fino al 31 dicembre 2013 il servizio era gestito da ACTT).
Le paline (ereditate da ACTT) che contraddistinguono le fermate hanno una caratteristica forma arrotondata in alto, e sono di colore azzurro; su di essere sono riportate le fermate principali di ogni linea. Ogni fermata è identificata da un codice numerico e da un nome che ne definisce la posizione. La livrea degli autobus varia a seconda dell'età dei mezzi: i più antiquati hanno il colore arancione, mentre i bus più moderni e recenti sono contraddistinti dal colore verde smeraldo. Ogni linea è identificata da un numero, da 1 a 61, e dalle destinazioni a cui porta.
Titoli di viaggio
[modifica]Sono acquistabili presso diverse rivendite sul territorio e a bordo dell'autobus. Inoltre, i biglietti possono essere acquistati anche via SMS dal 2013.
Sono disponibili abbonamenti mensili o annuali, validi per ordinari, studenti e lavoratori, tutti i giorni dell'anno.
Linee
[modifica]Sono coperte le seguenti linee:
- 1 Ospedale - Stazione Fs - Piazza Matteotti - Santa Maria del Rovere - Sant'Artemio - Carità - Catena - Villorba
- 21 Castagnole - Paese - P.le Pistoia - Piazza Pio X - Stazione Fs - San Lazzaro - Frescada - San Trovaso - Preganziol
- 3 Treviso Stazione Fs - Fiera - Silea - Lanzago - Cendon - Sant'Elena
- 4 Casier - Sant'Antonino - Treviso - Fontane - Carità
- 55 Santa Cristina - Quinto di Treviso - Canizzano - Sant'Angelo - San Zeno - Stazione Fs - Santa Bona - Merlengo
- 6 Stazione Fs - Piazza Duomo - San Giuseppe - Aeroporto - Quinto di Treviso
- 61 Treviso - San Pelajo - Ponzano - Paderno - Sant'Antonio/Barrucchella Camalò
- 7 S.Artemio - Stadio - P.Matteotti - Stazione Fs - San Lazzaro - San Zeno
- 8 P.Vittoria - Stazione Fs - San Lazzaro - Frescada - San Trovaso - Sambughè
- 9 San Paolo - San Liberale - viale Europa - Piazza Pio X - Stazione Fs - Dosson - Conscio/Preganziol
- 10 Stazione Fs - Selvana - Carbonera - Pezzan/Mignagola
- 11 Padernello - Paese - P.le Pistoia - Stazione Fs
- 12 Carità - San Sisto - Catena - Castrette - Carità
- Note
- In base al percorso, le linee possono avere una tratta (Stazione - Capolinea - Stazione; esempio: Stazione - Paese - Stazione, Linea 11) o due o più tratte (Capolinea - Stazione - Capolinea; esempio: S.Paolo - Stazione - Dosson + eventuali Conscio o Preganziol, Linea 9).
- Tutte le linee effettuano capolinea presso la Stazione FS, tranne la Linea 12 (circolare di Villorba). Sono presenti 4 diverse fermate capolinea (in Via Roma per le Linee 1, 4, 7, 8, 9, 11, 21, 55; in V.le Duca d'Aosta per le Linee 7, 8, 21, 55; in V.le De Gasperi per la Linea 6; in V.le Fratelli Bandiera per le Linee 1, 3/, 4, 9, 10, 61)
- Il centro cittadino, all'interno delle mura, si può dividere in due sezioni: 8 linee (4, 6, 8, 9, 11, 21, 55, 61) attraversano la parte ovest della città, transitando per Piazza Vittoria, Piazza Pio X, Piazza Duomo, Porta Santi Quaranta e Porta Calvi; 4 linee (1, 3, 7, 10) coprono la parte est dentro le mura, servendo Piazza Matteotti, Piazza San Leonardo, Piazzale Burchiellati, Piazza dei Signori, Piazza Borsa, Corso del Popolo.
- I prolungamenti o eventuali deviazioni di ogni linea sono solitamente indicati dal / (barrato).
- La Linea 3 circola una volta al giorno per Via Treviso in Silea; tutte le altre corse transitano per Lanzago come 3/.
- L'unico servizio serale è svolto dalla Linea 6 da e verso l'Aeroporto (fino alle 22:35 tutti i giorni).
- La Linea 12 non transita per Treviso, ma effettua un percorso circolare tra Carità, S.Sisto, Catena e Castrette nel comune di Villorba.
Il servizio urbano di Treviso di MOM include anche il collegamento da e per l'Aeroporto di Treviso.
La struttura è servita dagli autobus della Linea 6, che collegano la sede aeroportuale con la Stazione FS ed il centro storico cittadino, transitando per Via Noalese, San Giuseppe ed il Miani Park in Villaggio Eden[10]; in senso inverso i mezzi proseguono verso Quinto fronte Chiesa (Linea 6) o Quinto Via Ciardi (Linea 6/); nelle ore di punta alcune corse sono prolungate verso Località San Cassiano. La Linea 6 è attiva anche in orario serale, fino alle ore 22:35, limitata Fronte Aeroporto.
Inoltre, le Linee Extraurbane 101, 102 e 103 di MOM transitano per l'Aeroporto.
In taxi
[modifica]- Cooperativa Radio Taxi di Treviso (CO.TA.TRE), ☎ +39 0422 431515, +39 199 484 950, fax: +39 0422 432022, cotatre.treviso@teletu.it. Dal centro storico o dalla stazione ferroviaria all'aeroporto è in vigore una tariffa fissa di € 15,00. Lun-Dom 04:00-01:30. Oltre alle classiche vetture sono disponibili anche pulmini da 9 posti.
Dove posteggiano:
- Piazza Indipendenza a pochi passi da piazza dei Signori;
- Treviso Centrale a fianco alla stazione;
- Ospedale di Treviso;
- Aeroporto di Treviso.
In auto
[modifica]Trovare parcheggio non è facile salvo in alcuni parcheggi non sempre liberi. In centro vi sono le strisce blu con parchimetro a monete o con scheda locale da acquistare preventivamente.
I principali parcheggi sono indicati qui.
- 3 Parcheggio ex pattinodromo, Viale Fratelli Cairoli. gratis. Fuori le mura della città.
Aree sosta per camper
[modifica]- 4 Parcheggio dell'ex Foro Boario, Via Castello d'Amore (Tra lo stadio di calcio "Omobono Tenni" e il comando della Polizia Municipale). Sosta gratuita per 14 mezzi, acqua, pozzetto, illuminazione. A 10 minuti dal centro.
- 5 Area attrezzata sosta camper, Via Boccaccio (Località Fiera). Sosta gratuita per 24 mezzi, acqua, pozzetto, illuminazione. Fermata autobus n. 3 per il centro a 500 metri. Sosta massima 48 ore.
Cosa vedere
[modifica]Architetture religiose
[modifica]- 1 Duomo (Cattedrale di San Pietro Apostolo), Piazza Duomo (si affaccia su piazza del Duomo). È il principale luogo di culto della città di Treviso e sede della diocesi omonima. Le sue origini risalgono all'età paleocristiana (VI secolo). Nel 1760-82 l'edificio fu ricostruito in stile neoclassico da Andrea Memmo e Giannantonio Selva, seguendo il progetto dell'architetto castellano Giordano Riccati. La facciata risale alla prima metà dell'Ottocento, opera di Francesco Bomben e Gaspare Petrovich. Preso la Cappella Malchiostro si trova la Pala del Tiziano.
- 2 Chiesa di San Nicolò (Tempio di San Nicolò), Via San Nicolò. Costruito all'inizio del XIV secolo dai Domenicani grazie ai 70.000 fiorini lasciati dal papa trevigiano Benedetto XI, è la chiesa più grande della città, superando anche il Duomo. Nel complesso conventuale annesso, oggi sede del Seminario vescovile, è conservato un importante ciclo di affreschi di Tomaso da Modena. Degne di nota sono le raffigurazioni di Ugo di Saint-Cher e Nicolò di Rouen, ritenute le prime opere pittoriche a riportare rispettivamente degli occhiali e una lente d'ingrandimento.
- 3 Chiesa di San Francesco, Via San Francesco. Un gruppo di frati francescani, inviati da Francesco stesso, giunse a Treviso nel 1216 e prese sede nella zona oltre il Cagnan Grande, presso un oratorio dedicato alla Madonna. La comunità divenne presto numerosa tanto che nel 1231 cominciarono i lavori di costruzione di una nuova chiesa e del convento, ultimati nel 1270. Nel 1806, a seguito della soppressione napoleonica, gli edifici furono adibiti a scopi militari, finché nel 1928 non vennero restaurati e riaperti al culto. L'architettura è di transizione tra il romanico e il primo gotico. L'interno ha un'unica navata e cinque cappelle laterali. All'interno si possono vedere le tombe di un figlio di Dante Alighieri e della figlia di Francesco Petrarca.
- 4 Chiesa di Santa Maria Maggiore (Madona Granda, basilica di Santa Fosca in Santa Maria Maggiore). È un luogo di culto cattolico situato nel centro storico di Treviso, sede parrocchiale. La nascita della chiesa di Santa Maria Maggiore risale, secondo la tradizione, ai primissimi tempi dell'evangelizzazione del territorio trevigiano compiuta da san Prosdocimo, protovescovo di Padova e discepolo dell'apostolo Pietro.
- 5 Complesso Monumentale delle Chiese di Santa Lucia e San Vito, Piazza S. Vito, info@santaluciatreviso.it.
- 6 Chiesa di San Martino Urbano. Dell'antica cappella (la prima citazione è del 790) rimane oggi solo il campanile: il sacro edificio fu infatti distrutto durante il bombardamento del 1944. L'attuale chiesa fu realizzata dall'architetto Angelo Tramontini, iniziata nel 1960 e consacrata il 5 dicembre 1970 dal vescovo Antonio Mistrorigo.
- 7 Tempietto del Beato Enrico, Via Antonio Canova. Costruito nel 1830 nel sito dov'era la casetta nella quale i da Castagnole ospitarono Arrigo da Bolzano, è un'imitazione, in scala ridotta, del Pantheon.
- 8 Chiesa di Sant'Agostino.
- 9 Chiesa di San Giovanni Battista.
- 10 Chiesa di Santa Maria Maddalena. La chiesa originale, sin dall'inizio affidata ai gerolimini, fu distrutta nel primo Cinquecento per far posto alla nuova cinta muraria. Venne però ricostruita sul luogo attuale e consacrata nel 1588.In seguito alla soppressione dei gerolimini, nel 1772 il complesso fu assegnato alle orsoline. Nel 1810, chiuso il convento e soppressa la vicina parrocchiale di San Bartolomeo, fu dichiarata succursale di Santa Maria Maggiore. Il monastero fu invece utilizzato come casa di riposo (la Casa di Ricovero) fino al 2012.Dal 1925 è a sua volta parrocchiale.
- 11 Chiesa di San Leonardo.
- 12 Chiesa di Sant'Agnese (chiesa di Sant'Agnese e dei Santi Quaranta).
- 13 Chiesa di Santo Stefano.
- 14 Chiesa di Sant'Angelo.
- 15 Chiesa di Sant'Ambrogio.
- 16 Ex Chiesa di Santa Croce.
- 17 Ex Chiesa di Santa Margherita.
- 18 Ex Chiesa di San Teonisto.
- 19 Episcopio.
Palazzi
[modifica]- 20 Palazzo dei Trecento (Palazzo della Ragione), piazza dei Signori. Costruzione nel XII secolo, già sede del Maggior Consiglio. Una cicatrice sulle pareti esterne del palazzo ricorda gli importanti danni subiti nel 1944, durante il bombardamento di Treviso.
- 21 Palazzo della Prefettura (Palazzo del Podestà), Piazza dei Signori. Della fine XV secolo, con la facciata rimaneggiata a più riprese fino al XIX secolo e la caratteristica torre civica, che con 48 metri di altezza è la più alta tra le torri della città.
- 22 Ca' dei Carraresi.
- 23 Ca' Sugana (Municipio), via Municipio.
- 24 Ca' Spineda, piazza San Leonardo. Sede della Fondazione Cassamarca.
- 25 Ca' dei Ricchi, via Barberia 25.
- 26 Palazzo Caotorta. Sede della Fondazione Benetton Studi Ricerche.
- 27 Palazzo Dolfin (Calzavara, Giacomelli).
- 28 Palazzo Scotti, via Sant'Andrea.
- 29 Palazzo Bomben.
- 30 Palazzo del Tribunale.
- Palazzo Bortolan (palazzo dell'Umanesimo Latino).
Architetture civili
[modifica]- 31 Ateneo della Biblioteca Comunale di Borgo Cavour, Borgo Cavour 20. Lun-Ven 9:00-13:00; 14:30-18:00. Superba sala impreziosita dagli stalli lignei provenienti dalla chiesa della Madonna del Monte.
- 32 Loggia dei Cavalieri, Via Martiri della Libertà. Elegante e snello edificio a pianta quadrilatera, unico nel suo genere in Europa. Realizzato in mattoni e sormontato da un tetto in coppi. Simbolo del potere politico assunto da nobili e cavalieri nel periodo del Libero Comune, la Loggia dei Cavalieri è un esempio di romanico trevigiano con influssi dell'eleganza bizantina. Fu costruita sotto la podesteria di Giacomo da Perugia (1276) come luogo di convegni, conversazioni, giochi.
- 33 Canale dei Buranelli, Sottoportico Buranelli. In questo luogo le donne venivano per lavare i panni
- 34 Ex ospedale civile di San Leonardo.
- 35 Fontana delle Tette, palazzo dei Trecento.
Architetture militari
[modifica]- 36 Torre civica, Piazza dei Signori, 1. La torre fu costruita nel 1218 durante l'età comunale con il complesso del Palazzo dei Trecento. Tra il 1265 e il 1268 la torre venne inglobata nell'ampliamento verso ovest del Palazzo del Podestà. Nei secoli seguenti venne abbellita e nobilitata da un orologio con grande quadrante rivolto verso la piazza e coperta da una lanterna. Nel 1877 subì lavori di restauro e ricostruzione, ad opera dell'ingegnere Antonio Monterumici, che ne stravolsero la fisionomia: la lanterna sommitale - coperta da cupolino plumbeo - già in stato di rovina, venne abbattuta con gran parte della cella campanaria. Si ricostruì innalzandola di alcuni metri e terminandola con merli ghibellini neoromanici. L'antico orologio venne sostituito da un meccanismo più avanzato, dotato di due lancette. Pure il quadrante venne cambiato, con uno più piccolo in pietra.
- 37 Monumento ai caduti, Piazza della Vittoria. Denominato "Gloria" costituisce un simbolo importante della storia di Treviso. È stato inaugurato nel 1931 alla presenza del Re ed è stato voluto per rendere onore al sacrificio della città nell'ultima fase della Grande Guerra.
- 38 Porta San Tomaso. La più maestosa delle tre porte, fu eretta nel 1518 dal podestà Paolo Nani (doveva infatti chiamarsi "porta Nana" ed è sovrastata da una statua raffigurante San Paolo) su progetto, forse, di Guglielmo Bergamasco. Il nome rimanda a una vicina chiesa dedicata a San Tommaso di Canterbury, oggi distrutta. Interamente rivestita da elementi decorativi in pietra d'Istria, riprende lo schema degli archi trionfali classici.
- 39 Porta Santi Quaranta. Garantiva l'accesso da Ovest, è intitolata ai Quaranta martiri di Sebaste, soldati cristiani che, durante la persecuzione di Licinio in Armenia, si rifiutarono di onorare degli idoli e furono per questo puniti con l'assideramento e il rogo. In periodo risorgimentale la porta assunse il nome di Porta Cavour (la strada che dalla Porta va verso piazza dei Signori, si chiama tuttora "Borgo Cavour"), per poi tornare all'originaria denominazione. La costruzione è a pianta quadrata e la facciata, in pietra d'Istria, con tre archi di cui quello centrale più ampio sopra il quale spicca il leone marciano.
- 40 Porta Altinia. Il nome della porta, che si rivolge a levante è legato alla città romana di Altino, dalla quale si poteva giungere attraverso l'attuale provinciale "Jesolana". Fu realizzata nel 1514 accanto a una precedente porta medievale di cui sussistono le volte. Il suo aspetto, con mattoni a vista e poche decorazioni in pietra, è decisamente più sobrio rispetto alle altre due porte. La parte superiore è sagomata a mo' di torrione con ampi finestroni sulle facciate interna ed esterna, mentre i fronti laterali presentano ancora i fori delle cannoniere.
Musei
[modifica]- 41 Il complesso di Santa Caterina (Museo di Santa Caterina), Piazzetta Mario Botter 1, ☎ +39 0422 658442, fax: +39 0422 582634, info@museicivicitreviso.it. intero: € 3,00 - ridotto € 1,00-2,00. Mar-Dom 9.00-12.30 e 14.30-18.00. Da vedere assolutamente il ciclo pittorico delle Storie di Sant'Orsola di Tomaso da Modena.
- 42 Museo diocesano, museo@diocesitreviso.it.
- 43 Complesso di Ca' da Noal, Casa Robegan e Casa Karwath, Via Antonio Canova, 38.
- 44 Musei del Seminario vescovile di Treviso. Nel soppresso convento domenicano annesso alla Chiesa di San Nicolò, sede dal 1840 del Seminario vescovile, sono ospitate le collezioni del Museo zoologico intitolato a Giuseppe Scarpa, dottore in scienze naturali che donò nel 1914 la propria collezione di animali, e il Museo etnografico degli Indios Venezuelani (Piaroa, Makiritare, Panare, Warao e Motilon), nato grazie all'apporto del sacerdote Dino Grossa.
Eventi e feste
[modifica]- Luna Park Fiere di San Luca. Il principale evento è il tradizionale Luna Park Fiere di San Luca che si svolge nel mese di ottobre in Prato della Fiera.
- Home Festival (Zona Dogana), ☎ +39 393 9153027, +39 0422 1562547, info@homefestival.eu. Ingresso a pagamento. Ormai da qualche anno il primo weekend di settembre si svolge nella zona della Dogana un festival di musica di ogni tipo. L'evento nell'ultimo anno ha contato 100.000 ingressi, di giovani delle provincie vicine e non solo, anche da altri paesi europei
- Suoni di Marca (Mura di Treviso, nel centro storico). Ingresso gratuito.
Cosa fare
[modifica]Passeggiata in bicicletta o a piedi
[modifica]- Parco delle risorgive della Storga. Oasi di pace a cavallo tra i comuni di Treviso e Carbonera, dietro la sede della Provincia di Treviso. Il parco è attraversato dal fiume Storga che nasce dalle risorgive site a sud-ovest. A nord è visitabile il museo etnografico case Piavone.
- Greenway di Treviso. Una pista ciclabile che collega ininterrottamente Treviso al mare (Jesolo).
- Restera. Sentiero che costeggia le rive del fiume Sile.
Acquisti
[modifica]Mercati giornalieri
[modifica]Mercati settimanali
[modifica]- 3 Mercato bisettimanale, Viale Burchiellati, Piazzale Burchiellati, Borgo Mazzini e Piazzale Matteotti (chiamato dai trevisani anche piazza del Grano). Ogni martedì e sabato dalle 7:30 alle 14:00. Mercato settimanale di frutta e verdura, abbigliamento, piante e fiori, ferramenta, mercerie.
- 4 Mercato rionale di San Liberale, Piazza Unità d'Italia. Ogni giovedì dalle 7:30 alle 14:00.
- Mercato rionale di San Pelajo, Via San Pelajo. Ogni venerdì.
Altri mercati
[modifica]- 5 Cose d'altri tempi, Borgo Cavour, ☎ +39 0422 419195. Quarta domenica di ogni mese dalle 08.00 alle 19.00. Mercatino dell'antiquariato e del collezionismo.
Negozi
[modifica]- 6 Pinarello, borgo Mazzini 9, ☎ +39 0422 543821. Storica fabbrica di biciclette. Prodotti tecnici di altissimo livello.
- 7 Ananda Kanan, Piazza Silvio Trentin 12, ☎ +39 0422 590496. Erboristeria e prodotti biologici e naturali.
- 8 Erboristeria Myosotis, Via Pascoli, 3, ☎ +39 0422 1740510. Rivenditore autorizzato L'Erbolario
Come divertirsi
[modifica]Teatri
[modifica]- 1 Teatro comunale Mario Del Monaco, corso del Popolo, 31, ☎ +39 0422 540480, fax: +39 0422 419637. In tabellone spettacoli di musica classica e jazz, opera, danza e prosa.
- 2 Teatro Eden, via Monterumici, ☎ +39 0422 513310, fax: +39 0422 419637. Principalmente concerti di musica jazz.
- 3 Teatro Sant'Anna, Viale Brigata Treviso, 18, ☎ +39 0422 421142, fax: +39 0422 300759, teatro@alcuni.it. € 5,50. Spettacoli per bambini e ragazzi.
Cinema
[modifica]- 4 Cinema Multisala Edera e Piccolo Edera, Piazza Martiri di Belfiore, 2, ☎ +39 0422 300224, info@cinemaedera.it. da € 5,00 a € 8,00; merc. da € 4,50 a € 5,50.
- 5 Cinema Multisala Corso, Corso del Popolo, 30, ☎ +39 0422 546416.
- The Space Cinema.
Locali notturni
[modifica]- 6 Satisfaction, Via dei Prata, 24 (Zona Fonderia).
- Home Rock Bar, (Zona Fonderia).
Dove mangiare
[modifica]Il radicchio rosso di Treviso IGP è un ortaggio invernale assai duttile in cucina: può essere utilizzato per insalate crude ma anche per la preparazione di piatti cotti (primi, secondi, dolci); esistono anche il gin e la birra aromatizzati al Radicchio e tisane salutari.
Prezzi modici
[modifica]- 1 Osteria Muscoli'S, Via Pescheria 23, ☎ +39 0422 583390. Crostini al banco con diversi abbinamenti, panini con la porchetta o al prosecco (con pane bagnato nel vino, salsa all'aglio e crema di formaggi), piatti caldi come seppie con polenta, cotechino, baccalà mantecato e sarde in saor.
Prezzi medi
[modifica]- 2 Trattoria "Toni del Spin", via Inferiore, 7 (dietro Piazza dei Signori), ☎ +39 0422 543829, fax: +39 0422 583110. Chiuso lunedì a pranzo. Cucina trevigiana
- 3 Pizzeria da Fausta, Via Portico Oscuro 10 (A 100 metri dietro piazza dei Signori), ☎ +39 0422 543 739, fax: +39 0422 543 071, pizzeria@dafausta.it. Chiuso il mercoledì. La prima pizzeria di Treviso, aperta nel 1957.
- 4 Ristorante Perbacco (Ristorantino e sfizioserie), Via Cisole 13 (A due passi dallo stadio di rugby di Monigo.), ☎ +39 0422 436796. Il mercoledì carne cotta con braci di pietra lavica.
- 5 Osteria Arman, Via Alessandro Manzoni, 27, ☎ +39 0422 547747.
- 6 Filodrammatici, Via Filodrammatici, 5, ☎ +39 0422 580011.
- Hostaria Antica Contrada delle Due Torri Treviso, Via Palestro, 8, ☎ +39 0422 541243, gustopro@yahoo.it. Mer-Lun 12:30-14:30 e 19:30-22:30. Trattoria che offre piatti tipici con una vasta scelta tra carne e pesce.
Prezzi elevati
[modifica]- 7 Ristorante toulà Da Alfredo, Via Collato, 26, ☎ +39 0422 540275, fax: +39 0422 542105, treviso@toula.it. Chiuso domenica sera e il lunedì. Cucina veneta
- 8 Le Beccherie, Piazza G. Ancilotto, 9, ☎ +39 0422 540871.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi elevati
[modifica]- Boscolo Maggior Consiglio, Via Terraglio, 140, ☎ +39 0422 4093, fax: +39 0422 409 409, info@mctreviso.com.
- 1 Ca' del Galletto, Via Santa Bona Vecchia, 30, ☎ +39 0422 432550, fax: +39 0422 432510.
Sicurezza
[modifica]Secondo lo studio dell'Università La Sapienza per il 2013, la provincia di Treviso figura al 10° posto fra le più sicure in Italia.
Farmacie di Turno
[modifica]Per farmacie di turno consulta il sito ufficiale qui
Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]- Ville palladiane della marca Trevigiana
- Preganziol
- 6 Ca' Zenobio, via Santa Bona Nuova, 126.
- 7 Villa Manfrin (Margherita), via G. G. Felissent, 54.
Itinerari
[modifica]- Città murate del Veneto. Un itinerario alla scoperta delle roccaforti e della storia del Veneto.
- Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene
- Via Postumia — È l'itinerario dell'antica via consolare romana, che si svolge attraverso Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia.
In bicicletta
[modifica]- GiraSile — (Ciclovia E4) Dalla Stazione FS a Casale sul Sile. Stupendo anello di circa 40 km all'interno del Parco del Sile. Da non perdere "il cimitero dei burci". Da Casale sul Sile si può raggiungere Portegrandi (Quarto d'Altino) percorrendo le Alzaie del Sile.
- Treviso-Ostiglia — Dei 118 km dell'antica ferrovia militare sono percorribili circa 50 km, da Quinto di Treviso a Bevadoro di Campodoro (Padova).
- Anello Treviso - Carbonera - Sile — Un itinerario che conduce al Parco dello Storga, Carbonera, Silea e da qui, percorrendo l'Alzaia lungo il fiume Sile, si conclude poco dopo il ponte della Gobba, dove la via Alzaia si congiunge con viale N. Bixio.
Altri progetti
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