Gualtieri | ||
Stato | Italia | |
---|---|---|
Regione | Emilia-Romagna | |
Territorio | Guastallese | |
Altitudine | 22 m s.l.m. | |
Superficie | 36 km² | |
Abitanti | 6.639(censimento 2011) | |
Nome abitanti | Gualtierini | |
Prefisso tel | +39 0522 | |
CAP | 42044 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | Santa Maria della Neve (5 agosto) | |
Posizione
| ||
Sito istituzionale |
Gualtieri è una città dell'Emilia-Romagna.
Da sapere
[modifica]Fu un marchesato in questo lembo di pianura padana fra Po, Reggiano e Modenese dove si svilupparono altri staterelli: Novellara, Carpi, Mirandola, Correggio, Rolo, Reggiolo, Guastalla. Fa parte dei Borghi più belli d'Italia.
Cenni geografici
[modifica]A tre km da Guastalla, sulla sponda destra del Po, è centro essenzialmente agricolo al centro di una produttiva pianura che il Po ha reso fertile ma ha anche più volte devastato con le sue inondazioni. Nella sua area il Crostolo si getta nel Po.
Cenni storici
[modifica]L'antico Castrum Walterii rivela già nel nome l'influsso delle popolazioni barbariche nella zona che prima era stata romana. Nei secoli X-XII il castrum dipende dal Vescovo di Parma; inseguito si costituisce una sorta di governo comunale che viene subito attirato nell'orbita delle signorie che si sono affermate nei centri vicini, finché nel 1479 Gualtieri entra nei domini estensi. Nel Cinquecento Ferrante Gonzaga e successivamente Cornelio Bentivoglio iniziano grandi opere di bonifica del territorio fino ad allora paludoso; partecipano all'opera, dal punto di vista economico, i Ducati di Mantova, Modena e Guastalla, che avrebbero tratto beneficio anche per le loro terre a seguito della bonifica. Alfonso II d'Este conferì, a seguito dei lavori, il potere feudale su Gualtieri al Bentivoglio nel 1567; nel 1576 il feudo fu elevato a Marchesato. È per questo motivo che il Bentivoglio mette mano al riordino urbanistico di Gualtieri che era un centro di dimensioni e di caratteristiche urbane più che modeste, creando la grande piazza che doveva essere il punto di partenza per la creazione di una capitale di lustro.
Il Marchesato dei Bentivoglio fu però sfortunato. La famiglia si estingue nel 1634, quindi a una settantina di anni di distanza dall'investitura feudale del paese, e Gualtieri ritorna in possesso dei duchi di Modena ritornando un mediocre centro di provincia le cui cronache sono alimentate solamente dalle inondazioni del Po.
Come orientarsi
[modifica]Quartieri
[modifica]Nel territorio comunale di Gualtieri si trovano i centri abitati di Pieve Saliceto e Santa Vittoria.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 1 Aeroporto di Parma (G. Verdi), Via Emilia - località Golese, ☎ +39 0521 951511.
- 2 Aeroporto di Bologna, Via Triumvirato 84, ☎ +39 051 6479615.
- 3 Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio (il Caravaggio), Via Aeroporto 13, Orio al Serio, ☎ +39 035 326323.
- 4 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it. Solo Charter
- 5 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, ☎ +39 045 8095666, fax: +39 045 8619074, contatti@aeroportoverona.it.
In auto
[modifica]- Casello autostradale Terre di Canossa - Campegine sull'Autostrada del Sole
In treno
[modifica]In autobus
[modifica]- Linea extraurbana Reggio Emilia - Santa Vittoria - Gualtieri - Guastalla - Reggiolo; per linee e orari [link non funzionante]
Come spostarsi
[modifica]Il centro è tranquillamente visitabile a piedi. L'auto serve per le escursioni nelle frazioni o in golena. Se si vuole godere di un rilassante paesaggio verde si può percorrere la pista ciclabile che collega Gualtieri, Boretto e Guastalla, un itinerario naturalistico nell'ambiente fluviale della golena del Po.
Cosa vedere
[modifica]- 1 Piazza Bentivoglio. Dal 1580 Giambattista Aleotti, incaricato dal Bentivoglio, mise mano alla riedificazione urbanistica di Gualtieri. Progettò la grande piazza che ora porta il nome del Marchese committente; uno spazio erboso, ora tenuto a giardino, di forma rettangolare di circa un centinaio di metri per lato che ospita il grande palazzo marchionale, la chiesa, la torre dell'orologio. Dalla piazza si dipartono le vie principali del borgo.
- 2 Palazzo Bentivoglio, Piazza Bentivoglio, p.vergnani@comune.gualtieri.re.it. Euro 2.50 con visita guidata delle sale e dei Musei.. Tutti i sabato, domenica e giorni festivi dalla prima domenica di marzo alla seconda domenica di luglio/dalla prima domenica di settembre alla seconda domenica di dicembre. Chiusura estiva: dal secondo lunedì di luglio al secondo sabato di settembre/ chiusura invernale dal secondo luned+ di dicembre al primo sabato di marzo - il mattino dalle 10 alle 12.30; il pomeriggio dalle 15 aòòe 18.30.. Occupa un lato della grande piazza ed ha l'aspetto tipico della villa fortificata di grandi dimensioni, quadrangolare, con facciate pressoché identiche e torri sporgenti agli angoli. Fu eretto fra il 1594 e i primi anni del 1600 da Ippolito Bentivoglio; nella prima metà del Settecento fu per gran parte demolito per usare il materiale in arginature contro le piene del Po. È rimasto il lato che prospetta sulla piazza, che ha comunque dimensioni imponenti dal momento che misura 31.5 metri di lunghezza, 17.5 di larghezza e 14.5 di altezza. Un lungo porticato si estende fino nei due lati della piazza a fianco della residenza. Il suo interno annovera numerose sale: la Sala dei Giganti, ora adibita spesso a mostre, decorata con episodi della Gerusalemme Liberata, opera seicentesca attribuita al parmense Sisto Badalocchi; di fianco, in un'altra sala, una mostra permanente di pittura naif annovera opere pittoriche di artisti locali e di Antonio Ligabue, che a Gualtieri visse e operò. Vi trova posto anche un Teatro, attualmente inagibile.
- La cappella gentilizia è dei primi anni del Seicento;in stile corinzio, completamente affrescata, nelle lunette del soffito mostra otto scene della vita della madonna. Le pitture sono di scuola ferrarese con influssi bolognesi e veneto mantovani.
- La Sala dell'Eneide, attuale ingresso al primo piano, apre la serie delle sale dedicate alla storia romana.Affrescata nel primo decennio del Seicento, sono riconducibili alla scuola dei carracci.
- La Sala di Giove pure del primo Seicento raffigura scene della fondazione di Roma ed allegorie del potere principesco di derivazione divina.
- La Sala di Icaro ha scene relative ai Re di Roma.
- Il Salone dei Giganti è l'ambiente più rappresentativo di tutto il Palazzo. Affrescato fra il 1619 ed il 1923, conserva 28 scene ispirate alla gerusalemme Liberata di Torquato tasso concepite per osannare le virtù del marchese Enzo Bentivoglio. Vi sono dipinti inoltre stemmi dei Bentivoglio. Le pitture sono opera del ferrarese Pier Francesco Battistelli, che in gioventù collaborò con il Guercino; si sentono anche influssi della scuola dei Carracci.
- 3 Torre Civica, Piazza Bentivoglio. Su un lato della piazza, è opera del 1599/1602. Un grande arco alla base la rende transitabile, facendone quindi uno scenografico ingresso/uscita nel cuore monumentale della città. Costituita da quattro piani sovrapposti, di forma quadrangolare via via più piccoli, ha la caratteristica elegante forma detta a cannocchiale.
- 4 Collegiata di Santa Maria della Neve, Piazza Bentivoglio. 8:00-12:00, 15:00-19:00. Costruita dall'Aleotti a pianta ottagonale in un angolo della piazza all'inizio del Seicento, fu originariamente concepita come cappella gentilizia dei Bentivoglio. Successivamente vi fu trasferita la sede della parrocchia e venne pertanto rimaneggiata a pianta longitudinale secondo i dettami della controriforma; fu poi rimaneggiata da G.B.Fattori nel decennio 1773-83 dopo l'alluvione del 1765. Conserva all'interno l'Annunciazione del ferrarese Carlo Bonomi, di fine Cinquecento- inizi Seicento.
- 5 Immacolata Concezione. Contrapposta alla villa Torello Malaspina, fu sede della Confraternita della Immacolata Concezione. Costruita con una sola navata e cappelle laterali, ebbe l'abside nel 1634; il soffitto è a doghe di legno decorate in stile rococò, e riporta al centro una decorazione con balaustre e rappresentazione della Assunzione della Vergine sorretta da angeli.L'aspetto attuale è quello dei restauri apportati all'interno dell'edificio nel 1791.
- 6 Villa Torello Malaspina (La Palazzina). Sorge in un luogo che ha dato notevoli reperti di epoca romana e fu edificata sul luogo che probabilmente ospitava l'antico castello del Vescovo di Parma. Passato ai Torello, fu poi dei Malaspina nel 1835, quindi dei Guarienti attuali proprietari. La ristrutturazione del 1840 ne ha fatto un edificio in stile neoclassico e ne ha mutato la pianta a L. Un giardino di concezione romantica si sviluppa contro la facciata sud, che si spinge verso le aiuole con un loggiato aggettante su colonne doriche.
- 7 Chiesa di Sant'Andrea, Piazza Felice Cavallotti. visita su appuntamento. È la chiesa del sobborgo di Sant'Andrea, che si allunga dal lato della piazza opposto al palazzo marchionale. Nel Nono secolo esisteva come cappella, per diventare poi nel XII secolo chiesa parrocchiale trasferita poi in Santa Maria della Neve.L'edificio fu edificato nel XII secolo e portato all'aspetto attuale, a pianta centrale e in stile barocco, all'inizio del Settecento. La cupola centrale è sorretta da pilastri corinzi e quattro cappelle angolari e due cantorie ai lati del coro nella cappella maggiore occupano il perimetro. Rimaneggiata nel 1765, la chiesa fu utilizzata per usi civili dopo la soppressione del convento. Durante la Prima guerra mondiale fu ospedale militare. Venne riconsacrata nel 1919. Sono settecentesche le opere che custodisce; del XVI secolo è la statua della Madonna di Loreto; di metà Seicento la tela San Gaetano da Thiene e Sant'Andrea Avellino in adorazione della Croce, opera di Gian Battista Bolognini.
- 8 Pozzo di Piazza Nuova. A seguito di una delle numerose alluvioni che travagliarono la storia di Gualtieri e di molti centri rivieraschi del Po, avvenuta nel 1765, il Duca di Modena fece chiudere tutti i pozzi privati, per pericolo di infiltrazioni, e fece costruire in Piazza Nuova un pozzo pubblico. I lavori terminarono nel 1776; il pozzo fu progettato da Giovan Battista Fattori, in stile rinascimentale, con colonne doriche a sostegno di un tempietto. Il pozzo si apre in un pilastro ottagonale centrale. Il monumento venne parzialmente demolito negli anni Cinquanta; attualmente un provvidenziale lavoro di restauro ne ha ripristinato la struttura originaria. La tradizione ricorda che a questo pozzo si fermò Napoleone, durante la campagna d'Italia, per dissetare le proprie truppe e per abbeverare i cavalli.
Musei
[modifica]- 9 Museo Antonio Ligabue, Piazza Bentivoglio, nel palazzo Bentivoglio. visita guidata in abbinamento alla visita del palazzo. Raccoglie opere di Antonio Ligabue, il famoso pittore naif che a Gualtieri visse e morì.
- 10 Donazione Umberto Tirelli, Piazza Bentivoglio, in Palazzo Bentivoglio. 44.9050. Conserva oltre cinquanta opere di artisti famosi, donate da Umberto Tirelli, che fu un celebre costumista; il museo ospita anche due suoi costumi.
Ambiente
[modifica]La vasta golena di Gualtieri si estende per un lungo tratto fra l'argine maestro che delimita l'abitato e il fiume Po. Il lungo viale Po, ombreggiato da pioppi cipressini, è la principale strada che collega Gualtieri al fiume, attraversando un'area che in passato vide l'insediamento di numerose persone legate ai lavori del fiume: pescatori, molinari del Po, traghettatori, operai delle cave di sabbia. Un argine golenale più basso di quello maestro difende l'area dalle inondazioni e consente di coltivare questo terreno particolarmente fertile. Esistono in zona alcune case coloniche, oltre ad un borgo che ebbe origine nel Settecento e che fu abitato dai sabbiaioli. Una vecchia cava di argilla, detta I Caldarén costituisce un'area naturalistica protetta. Tutta la golena è ricca di specchi d'acqua, di pioppeti e di boschi, che forniscono il giusto habitat per una numerosa fauna ed altrettanta ricchezza di flora autoctona.
Una pista ciclabile unisce Gualtieri a Boretto e Guastalla; percorrendola si toccano luoghi suggestivi ualidi grande interesse naturalistico, quali l'Isola degli Internati, il Lago azzurro, i Caldarén, la via Alzaia, la Cava del piattello
Eventi e feste
[modifica]- 7 Mercatino dell'antiquariato e dell'usato, Piazza Bentivoglio. La seconda domenica di ogni mese (agosto escluso)
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]- 1 Mercato contadino, Piazza Bentivoglio. il lunedì dalle 15 alle 19. Vendita di prodotti agricoli direttamente dai coltivatori.
Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- 1 Osteria La Merla, via Giardino 23, ☎ +39 0522 828439.
- 2 Osteria Giardino, Strada Statale 63 (in località Santa Vittoria), ☎ +39 338 4903771.
- 3 Osteria La Lumira, Viale Po, ☎ +39 0522 828549.
- 4 Sushiko, via Prati 182, ☎ +39 0522 828235.
Prezzi medi
[modifica]- 5 Ristorante Bentivoglio, Piazza Bentivoglio, ☎ +39 0522 828237.
- 6 Ristorante Pizzeria Aqua El Paraiso, via Ghiarone 1 (in località Pieve Saliceto), ☎ +39 0522 828740. con piscina
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 [link non funzionante] Ristorante Albergo Ligabue, Piazza IV Novembre, ☎ +39 0522 1860600.
Sicurezza
[modifica]- 8 Stazione Carabinieri, Piazza IV Novembre, ☎ +39 0522 828124.
- 9 Santa Vittoria, via Cristoforo Colombo n. 152 (a Santa Vittoria di Gualtieri).
- 10 Terzi, Strada Statale 63, n. 10, ☎ +39 0522 829794.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 11 Poste italiane, Piazza Bentivoglio 57, ☎ +39 0522 829361, fax: +39 0522 829605.
- 12 Poste italiane, Strada Statale 63, n. 253 (a Santa Vittoria), ☎ +39 0522 833213, fax: +39 0522 833603.
Nei dintorni
[modifica]- Guastalla — Fu capitale del Ducato con Parma e Piacenza; lo era stata anche prima con i Gonzaga e poi con i Torelli. Il suo centro storico, con tracce degli antichi baluardi, conserva un importante tono urbanistico.
- Viadana — capoluogo del Viadanese, il suo vasto centro storico, di buon interesse, vive di atmosfere padane e gonzaghesche. I viali di circonvallazione segnano il percorso delle antiche mura scomparse; le vie porticate del centro contraddistinguono la città con lo stile urbanistico gonzaghesco.
- Casalmaggiore — Capoluogo del Casalasco, protetta da poderosi argini, la città si sviluppa parallelamente al letto del Po. L'ampio respiro della piazza principale, l'innegabile maestosità del Palazzo municipale e del Duomo rivelano il suo carattere di importante centro della Bassa. Il Santuario della Madonna della Fontana, la chiesa di Santa Chiara, la chiesa dell'Ospedale sono fra i suoi monumenti di spicco.
- Colorno — La sua Reggia fu dei Sanseverino, poi dei Farnese, di Maria Luigia d'Austria, dei Borbone; è il monumento di gran lunga più importante di questa piccola Versailles parmense, che offre anche un centro storico piccolo ma bello, a ridosso del torrente Lorno che gli dà il nome e del Parma, poco lontano dal Po.
- Novellara — Fu capitale della Contea di un ramo della famiglia Gonzaga. Rimangono visibili la Rocca edificata da Guido Gonzaga ed ampliata dal conte Alessandro I Gonzaga ed il Santuario della Fossetta voluto da Barbara Gonzaga.
- Carpi — Capitale dei Pio, vanta un centro storico monumentale di prim'ordine. Alla ricchezza storica ha affiancato una florida attività produttiva tessile supportata da una forte tradizione commerciale. Il terremoto del 2012 l'ha ferita, ma non ha vinto la tenacia della sua popolazione che sta lavorando per ripristinare quanto è stato danneggiato
- Riserva naturale orientata Parma Morta — Riserva naturale nella Bassa parmense, sulla sponda destra del Po in comune di Mezzani, ambiente tipico di flora, fauna e zone umide del Po.a Mezzani
Itinerari
[modifica]- Nelle terre dei Gonzaga — Un itinerario attraverso i centri, grandi e piccoli, che furono capitali dei rami Gonzaga cadetti: principati, marchesati, ducati che, all'interno della compagine statale mantovana, godevano di una vera e propria indipendenza, spesso battevano moneta e tenevano corti raffinate che rivaleggiavano con quella mantovana, abbellivano i propri centri urbani dotandoli di eleganti architetture – chiese, piazze, palazzi, mura, torri - e di caratteristici scorci urbani come i tipici portici gonzagheschi.
- Borghi storici del Po — L'itinerario, da ovest verso est o viceversa, porta a conoscere alcuni borghi storici che sorgono nei pressi del "grande fiume".
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Gualtieri
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gualtieri