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Prato
Panorama di Prato dal Cupolin degli Ori
Stemma e Bandiera
Prato - Stemma
Prato - Stemma
Prato - Bandiera
Prato - Bandiera
Stato
Regione
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Prato
Sito del turismo
Sito istituzionale

Prato è una città della Toscana, capoluogo dell'omonima provincia dal 1992.

Da sapere[modifica]

La città è famosa in Italia e nel mondo per la produzione tessile e del famoso biscotto con le mandorle, del Biscottificio Mattei, meglio noto come "cantuccio".

Negli ultimi decenni, Prato, è stata protagonista di un notevole boom demografico ed incremento migratorio. Infatti è, attualmente, la seconda città della Toscana, la terza dell'Italia centrale (dopo Roma e Firenze) e la diciottesima in Italia per numero di abitanti.

Prato e la sua provincia sono situate nel cuore della Toscana, ubicazione ideale per raggiungere le altre famose città d'arte della regione. La città e il suo territorio offrono interessanti e prestigiosi itinerari artistici, naturalistici e gastronomici.

Passare le vacanze a Prato significa per il turista fare un tuffo nel passato, con un occhio proiettato verso il futuro: un viaggio che va dagli etruschi fino all'arte contemporanea, con particolare pregio alle opere medievali e rinascimentali.

Cenni geografici[modifica]

Si trova alle pendici del monte della Retaia, e la cima più alta del comune di Prato è quella del monte Cantagrilli. Il fiume che attraversa Prato è il Bisenzio, un affluente dell'Arno.

Quando andare[modifica]

Gli inverni sono freddi e secchi con temperature medie dai -5 °C ai 13 °C. Le estati sono afose e calde con temperature massime intorno ai 35 °C. Le maggiori precipitazioni si registrano in autunno.

Il periodo migliore per visitare la città è in primavera: da metà aprile a fine giugno.

Cenni storici[modifica]

Storia antica, Etruschi e Romani[modifica]

Alcuni ritrovamenti testimoniano che il territorio collinare circostante Prato risultava già abitato sin dal Paleolitico. La piana pratese venne successivamente abitata dagli Etruschi, come testimoniato dai recenti ritrovamenti archeologici nell'area, destinati a riscrivere la storia di questi luoghi. Rimangono infatti numerose rovine etrusche, tra cui quelle della città di Gonfienti.

Successivamente la piana fu abitata dai Romani (vi passava la via Cassia, nel tratto che collegava Firenze con Pistoia, sulla via per Luni). Il territorio dove sorge oggi Prato però era destinato alla centuriazione estesa tra Agliana e Badia a Settimo e probabilmente non ad insediamenti urbani, anche se occasionalmente sono state rinvenute nell'area di Prato, tracce di quell'epoca.

Il Medioevo[modifica]

Nell'Alto Medioevo la piana vede il degrado delle strutture di regimentazione delle acque realizzate con la centuriazione romana, ed alcune parti di essa, presumibilmente nell'area a sud si impaludirono. La zona di Prato fu interessata dalla presenza dei Bizantini e successivamente occupata dai Longobardi la cui presenza è documentata soprattutto nelle aree collinari e pedemontane.

Dopo l'assedio del 1107 da parte delle truppe di Matilde di Canossa, i conti Alberti si ritirarono nei propri castelli della Val di Bisenzio e l'abitato cominciò a costituirsi come libero Comune. Fu certamente uno tra i primissimi comuni italiani a darsi uno Statuto, redatto già a metà del XIII secolo. Per due secoli Prato conobbe una forte espansione urbana (vennero quasi raggiunti i 15000 abitanti), dovuta alla fiorente industria della lana e alla forte devozione verso una reliquia appena giunta: la Sacra Cintola. L'urbanizzazione è testimoniata dalla necessità di costruire due nuove cerchie di mura, una intorno alla metà del XII secolo e l'altra a partire dal 1300. Nel 1326, per sottrarsi alle mire espansionistiche di Firenze e alle proprie lotte interne tra le famiglie più possidenti per il controllo amministrativo, la città si sottomise alla Signoria di Roberto d'Angiò, re di Napoli. Il 23 febbraio 1351 Giovanna d'Angiò vendette la città a Firenze per 17.500 fiorini d'oro, e a quest'ultima città rimase legata fino ai giorni nostri.

Il Cinquecento e Seicento[modifica]

Nonostante la perdita della libertà, Prato continuò a svilupparsi nei secoli seguenti, seguendo le sorti di Firenze, prima sotto la dinastia dei Medici, quindi con la Repubblica Fiorentina dal 1494. A causa di questo, l'esercito della Lega Santa (creata fra il Papa Giulio II e gli Spagnoli) conquistò e devastò Prato il 29 agosto 1512. Tale saccheggio (noto come Sacco di Prato e ricordato anche dal Machiavelli nel celebre Il Principe) provocò l'inizio del declino che durò per circa due secoli.

Nel 1653 Prato ottenne finalmente il tanto ambito status di Città e di Diocesi.

Il Settecento[modifica]

Nel XVIII secolo, con la salita dei Lorena alla guida del Granducato di Toscana, la città venne abbellita e conobbe anche un notevole sviluppo culturale, che veniva promosso dagli stessi granduchi. La lungimiranza intellettuale di Prato e della sua terra in questo secolo trova la sua massima espressione nelle parole di Filippo Mazzei, amico di Thomas Jefferson, che oggi sono riportate nel secondo paragrafo della Costituzione degli Stati Uniti d'America: All men are created equal.

Storia Moderna e Contemporanea[modifica]

Nel XIX secolo Prato conobbe una notevole rinascita industriale, specialmente nel settore tessile, venendo definita "la Manchester della Toscana". Dopo l'Unità d'Italia continuò una fortissima industrializzazione e cominciò una crescita demografica, che cominciò a far uscire la città dalla cerchia delle mura trecentesche e la portò, durante il XX secolo, ad inglobare pian piano i borghi circostanti.

Tra il settembre 1943 e il marzo 1944 la città fu oggetto di violenti bombardamenti mirati a distruggere l'apparato industriale e il nodo ferroviario. Nello stesso periodo, sui rilievi appenninici vicini alla città, cominciarono a costituirsi formazioni partigiane. Nelle settimane successive un rastrellamento dei fascisti dette il via alla deportazione in Germania di 360 lavoratori e di essi torneranno vivi solo in 20. Nel settembre 1944 partigiani della Brigata Buricchi vengono catturati e impiccati a Figline.

Negli anni sessanta e settanta avvenne una consistente immigrazione proveniente da tutte le regioni meridionali che fece raddoppiare la popolazione.

La città è stata meta a partire dagli anni novanta, di una nuova e molto consistente ondata migratoria, questa volta da paesi extracomunitari ed in particolare dalla Cina. La comunità cinese a Prato è infatti la terza in Europa, dopo Londra e Parigi.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Prato

Quartieri[modifica]

  • Circoscrizione Nord: Cerreto, Chiesanuova, Coiano, Figline di Prato, Galcetello, Galceti, Gli Abatoni, I Ciliani, Le Fornaci, Le Lastre, Le Sacca, San Martino, Santa Lucia, Villa Fiorita.
  • Circoscrizione Sud: Cafaggio, Casale, Castelnuovo, Campostino, Fontanelle, Grignano, Il Ferro, Iolo, Le Badie, Le Caserane, Le Colombaie, Le Fonti, Paperino, Ponte alle Vanne, Popolino, Purgatorio, San Giorgio a Colonica, San Giusto, Santa Maria a Colonica, Sant'Andrea, Tavola, Tobbiana.
  • Circoscrizione Est: Canneto, Carteano, Cavagliano, Filettole, Gonfienti, Il Cantiere, I Lecci, Il Palco, La Castellina, La Macine, La Pietà, La Querce, Mezzana, Pizzidimonte, Ponzano, Sacra Famiglia, Santa Cristina a Pimonte, Santa Gonda.
  • Circoscrizione Ovest: Borgonuovo, Capezzana, Galciana, Il Calice, Il Guado, La Dogaia, Le Pantanelle, Maliseti, Mazzone, Narnali, San Paolo, Sant'Ippolito, Vergaio, Viaccia.
  • Circoscrizione Centro: Il Pino, Il Soccorso, Reggiana.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Nella provincia di Prato non ci sono aeroporti ad uso civile. Gli aeroporti più vicini a Prato sono: l'aeroporto regionale toscano Galileo Galilei di Pisa e l'Amerigo Vespucci di Firenze.

Da Pisa[modifica]

Presso l'aeroporto si trova la stazione ferroviaria Pisa Aeroporto, che è collegata direttamente con: la stazione di Firenze Santa Maria Novella e con la stazione di Pisa centrale (sulla linea Pisa - Lucca - Pistoia - Firenze).

L'aeroporto è molto vicino al casello autostradale "Pisa Nord". Dal casello di Pisa Nord occorre imboccare l'autostrada A11 e proseguire in direzione Firenze. Il casello "Prato Ovest" dista circa 65 km da Pisa, mentre il casello di "Prato Est" è a circa 73 km di distanza.


Da Firenze[modifica]

L'aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze si trova in località Peretola ed è il più vicino alla provincia Pratese.

L'aeroporto non è direttamente collegato alla linea ferroviaria. È possibile raggiungere le stazioni di Firenze Santa Maria Novella e Firenze Rifredi utilizzando il bus.

Arrivare a Prato in automobile dall'aeroporto fiorentino è molto semplice: l'aeroporto si trova all'uscita del casello autostradale della A11 "Firenze Nord", che dista soltanto 5 km dal casello di "Prato Est" e 13 km dal casello di "Prato Ovest".

Esiste un servizio di autobus tra l'aeroporto e Prato (Stazione Prato Centrale) gestito dalle autolinee Lazzi e CAP (Collegamenti in dettaglio).

In auto[modifica]

Dalla Toscana   Dal resto d'Italia

In treno[modifica]

  • Stazione di Prato Centrale. Scalo ferroviario di grandi dimensioni al servizio della città di Prato. Si trova sulle linee Firenze-Bologna e Firenze-Prato-Pistoia-Lucca-Viareggio. Ci sono, inoltre, altre due stazioni nella città, Prato Porta al Serraglio e la nuova stazione di Prato Borgonuovo.
  • Stazione di Prato Porta al Serraglio. Fermata ferroviaria della ferrovia Maria Antonia. Per importanza, è la seconda stazione della città di Prato dopo quella di Prato Centrale. Fra le tre stazioni della città è quella più vicina al centro storico, essendo a soli cinque minuti a piedi da piazza del Duomo.
  • Stazione di Prato Borgonuovo. Piccola stazione ferroviaria posta nella periferia della città di Prato inaugurata l'11 dicembre 2005. È la più recente della città. Si trova sulla linea Firenze-Prato-Pistoia-Lucca-Viareggio, dispone di due binari passanti e due piccole pensiline. Al primo binario transitano i convogli per Pistoia, Lucca e Viareggio. Mentre al secondo binario i convogli per Prato Centrale e Firenze Santa Maria Novella. Fermano solo treni regionali.


Come spostarsi[modifica]

Con mezzi pubblici[modifica]

A Prato ci sono cinque linee di bus frequenti che collegano: il centro storico, la stazione ferroviaria di Prato, la periferia e i comuni limitrofi. Il servizio LAM (Linee Alta Mobilità) è gestito dalla Cooperativa Autolinee Pratesi (CAP): Orari Autobus e Punti vendita biglietti autobus e informazioni.

In taxi[modifica]

A Prato ci sono diversi punti di sosta dei taxi: Piazza Duomo, Stazione Centrale, Pratilia, piazzale Falcone e Borsellino, via Cavour, via Corridoni e via Paronese (Orario: Servizio 24 ore su 24 per tutte le destinazioni). In particolare:

In auto[modifica]

Per chi si sposta in auto può essere utile avere presente dove poter lasciar la macchina:


Cosa vedere[modifica]

Chiese[modifica]

  • 43.88194411.0977781 Duomo di Prato. Lasciando Piazza del Comune e percorrendo il Corso Mazzoni si raggiunge l'ampia Piazza del Duomo, dove sorge la Basilica Cattedrale di Santo Stefano. Splendido esempio di romanico – gotico toscano, il Duomo è caratterizzato dal sapiente uso della bicromia data dall'alberese chiaro e dal serpentino, il marmo verde di Prato, materiali tipici dell'architettura cittadina fino al 1400. Sul lato destro della facciata si trova il celeberrimo Pulpito, costruito fra il 1433 e il 1438 da Michelozzo e decorato da Donatello; il pulipito venne pensato appositamente per l'Ostensione della Sacra Cintola della Madonna , conservata nell'omonima Cappella posta all'interno della Basilica.Splendidi e preziosi sono anche gli affreschi di Filippo Lippi nella Cappella Maggiore, con la celebre danza di Salomè. Adiacente al Duomo vi è il Palazzo Vescovile (XIV-XVII secolo), una parte del quale è occupato dal Museo dell'Opera del Duomo. Duomo di Prato su Wikipedia duomo di Prato (Q1236622) su Wikidata

Pievi[modifica]

Nel territorio pratese, probabilmente fin dall'VIII secolo, si ebbe una riorganizzazione ecclesiastica con la suddivisione in distretti che facevano capo a nuove chiese, le Pievi (da plebs, popolo, cioè la comunità dei battezzati), dotate di fonte battesimale.

Le chiese elencate di seguito sono quelle che già in periodo medievale furono pievi e sono comprese nell'attuale territorio diocesano di Prato:

Chiese parrocchiali[modifica]

A Prato, le attuali chiese parrocchiali della diocesi, sono circa settantacinque e distribuite sull'intero territorio.

Monasteri e Conventi[modifica]

I monasteri e i conventi della diocesi pratese sono quasi tutti di fondazione medievale, erano in origine monasteri, conventi, abbazie o spedali, e svolsero per secoli questo ruolo. Solo alcuni conservano oggi la funzione originaria (i più sono divenuti sedi di parrocchie, istituti, confraternite, ville o edifici profani), pur avendo mantenuto una struttura ancora ben riconoscibile.

Santuari[modifica]

Prato fu a lungo definita "Città della Vergine" per il forte culto mariano che, legato inizialmente alla venerazione della Sacra Cintola, si è accresciuto poi anche con la costruzione di quattro santuari dedicati alla Madonna (tre sono oggi parrocchie); a questi si è recentemente aggiunto quello dedicato a sant'Antonio Maria Pucci.

Musei[modifica]

Monumenti e Luoghi d'interesse[modifica]

Le mura di Prato
Monumento in Piazza San Marco
  • Mura trecentesche. All'interno di queste sono riuniti quasi tutti i principali edifici storici. Il circuito esagonale delle mura racchiude l'originario nucleo urbano di Prato, costellato di antiche case-torri.
  • Piazza San Marco. Qui troviamo una delle tante opere d'arte contemporanea che la città ospita. La Forma squadrata con taglio del celebre scultore contemporaneo Henry Moore.


Statua di Francesco Datini (Antonio Garella)
Castello dell'Imperatore
Fontana del Bacchino (Ferdinando Tacca)
  • Castello dell'Imperatore. Conosciuto anche come Fortezza di S.Barbara o Castello Svevo, può essere considerato la più importante testimonianza architettonica dei secoli XI-XIII.
  • Piazza del Comune. Realizzata a fine del Duecento, all'incrocio dei due principali assi viari della città. Nella zona centrale della piazza si trova la Fontana del Bacchino che fu realizzata in bronzo tra il 1659 e il 1665 da Ferdinando Tacca, in occasione del riconoscimento del rango di città di Prato. Davanti al Palazzo Comunale (sito nella piazza) si trova anche la statua in marmo bianco di Carrara dedicata al mercante di Prato, Francesco Datini, di Antonio Garella (1896).


Piazza del Comune e Palazzo comunale
  • Palazzo Comunale. Si trova a Prato in Piazza del Comune, prospiciente Palazzo Pretorio. È stato realizzato, come sede dei priori, collegando edifici diversi. Attualmente vi ha sede il Municipio. Nel salone del Consiglio Comunale sono conservati due affreschi del XIV secolo, che rappresentano una Allegoria della Giustizia e una Maestà (cioè una Madonna in trono col Bambino). All'interno del palazzo sono conservati vari ritratti dei Podestà di Prato e dei Granduchi toscani.


Palazzo Pretorio
Palazzo Datini
  • Palazzo Pretorio. L'antico palazzo comunale di Prato, situato in piazza del Comune davanti all'attuale Palazzo Comunale. Dal 1912 ospita il Museo Civico.
  • Palazzo Datini. Fu l'abitazione del celebre mercante Francesco di Marco Datini (Prato 1335-1410). Egli lascia un'importante testimonianza di sé, fatta di registri contabili e di carteggi, che costituiscono un consistente fondo, oggi, depositato presso l'Archivio di Stato di Prato, che ha sede in quella antica abitazione.
  • 43.8765211.098413 Biblioteca Lazzerini (Istituto Culturale e di documentazione Lazzerini), via Puccetti, 3, +39 05741837800, . Lun-Gio, Sab 9:00-19:00, Ven 9:00-23:00, Dom 10:00-19:00.


Eventi e feste[modifica]

Piazza Duomo, sfila il Corteggio storico
  • 8 settembre - Corteggio Storico. L'antica e celebre Fiera di Prato ha il suo culmine l'8 settembre, Festività della Madonna, a ricordare una tradizione che ha le proprie radici nel Medioevo. Festa civile e insieme religiosa, le manifestazioni per l'8 settembre resistono alle difficoltà del momento e alle trasformazioni nel corso del tempo. La Fiera e il Settembre pratese sono la testimonianza di un'identità a cui la Città rimane fedele, pur nel suo continuo rinnovarsi. L'8 settembre i gruppi in costume attraversano le vie del centro città per raggiungere piazza Duomo, dove si incrociano i valori laici e religiosi, simbolicamente rappresentati dalle tre chiavi (due di proprietà del Comune ed una della Diocesi). Le chiavi aprono e chiudono lo scrigno della Sacra Cintola, la reliquia la cui Ostensione chiude, ormai da secoli, i festeggiamenti per l'8 settembre. Un rituale che mantiene inalterata la sua carica simbolica e che si ripete a testimoniare l'unità della comunità pratese.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]

Spettacoli[modifica]

Cinema[modifica]

Teatri[modifica]

Locali notturni[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]

Prezzi elevati[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]

Prezzi elevati[modifica]


Sicurezza[modifica]

Farmacie di Turno[modifica]

Per farmacie di turno consulta il sito ufficiale qui


Come restare in contatto[modifica]

Internet[modifica]

  • Internet Point Net Piu Di Bisori L., Viale della Repubblica, 284, +39 0574 596764.
  • Internet Point - New Net, Via Giuseppe Mazzini, 61, +39 0574 29335.
  • Internet Point- New Net - Di Pirozzoli Marco, Via Giuseppe Mazzini, 61, +39 0574 27213.
  • Internetional Services Point Di Todorova Boyka Nikolaeva E C. Sas Money Transfer, Via S. Vincenzo, 15, +39 0574 484080.
  • Kewu Point Di Wu Kewu, Via Tozzini Valeria, 9, +39 0574 730412.
  • Internet Point New Net, Via Giuseppe Mazzini, 61, +39 0574 29335.
  • New Toscana Call Center & Internet Point Di Ali Azmat, Via Dell'Arco, 4/A, +39 0574 440423.


Nei dintorni[modifica]

All'interno dell'omonima provincia sono presenti i seguenti comuni:

Itinerari[modifica]


Altri progetti

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