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Provincia di Prato
Piazza del Duomo della città di Prato
Localizzazione
Provincia di Prato - Localizzazione
Stemma e Bandiera
Provincia di Prato - Stemma
Provincia di Prato - Stemma
Provincia di Prato - Bandiera
Provincia di Prato - Bandiera
Stato
Regione
Capoluogo
Superficie
Abitanti
Sito istituzionale

Area pratese è una zona della Toscana.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Confina a nord con l'Emilia-Romagna (città metropolitana di Bologna), a est e a sud con la città metropolitana di Firenze e a ovest con la provincia di Pistoia.

Quando andare[modifica]

La provincia di Prato si caratterizza per vari tipi di microclima in funzione dell'altitudine e dell'orografia, essendo attraversata nella parte settentrionale dalla dorsale appenninica, con una porzione di territorio del comune di Vernio situato oltre lo spartiacque, mentre nella parte meridionale il territorio si eleva verso le pendici collinari sud-orientali del Montalbano: tra le due aree si estende, nella parte centrale, un'area pianeggiante lungo il corso del fiume Bisenzio e dell'ultimo tratto dell'Ombrone Pistoiese, che è parte integrante della piana che si estende tra le città di Firenze e di Pistoia.

Analizzando gli aspetti pluviometrici, tutte le stazioni presentano un minimo estivo, più o meno accentuato in base alla loro ubicazione, un picco massimo autunnale e un massimo secondario nei mesi primaverili.

Le temperature mensili medie annue sul territorio oscillano da un minimo di 6 °C a un massimo di 25 °C.

Cenni storici[modifica]

La città di Prato, nonostante il suo notevole sviluppo demografico ed economico, non conobbe mai autonomia amministrativa all'interno del Granducato di Toscana. I pratesi iniziarono a rivendicare l'autonomia amministrativa nel 1919 e nel 1925 fu istituito il circondario di Prato, comprendente i comuni di Prato, Calenzano, Cantagallo, Montemurlo, Tizzana e Vernio. Nel dopoguerra l'idea della provincia pratese riprese vigore e nel 1956 fu fatta richiesta ufficiale da parte del consiglio comunale di Prato, cui seguirono le adesioni di diversi comuni della zona, compresi alcuni della provincia di Pistoia (Agliana, Montale e Tizzana-Quarrata). Altri comuni che avevano fatto richiesta, come Calenzano e Barberino di Mugello, fecero poi retromarcia sia per ragioni "di prestigio" che per scegliere di rimanere legati rispettivamente ai comuni della Piana (Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio) e a quelli mugellani. Solo nel 1992 però la città di Prato poté diventare capoluogo dell'omonima provincia, col distacco di sette comuni dalla provincia di Firenze (non entrarono i comuni della provincia di Pistoia).


Territori e mete turistiche[modifica]

Centri urbani[modifica]

  • Cantagallo
  • Carmignano
  • Montemurlo
  • Poggio a Caiano
  • Prato
  • Vaiano
  • Vernio

Altre destinazioni[modifica]


Come arrivare[modifica]

In auto[modifica]

L'autostrada A11, nota anche come Firenze-Mare, è l'unica autostrada presente nel territorio provinciale e ha due uscite: Prato est e Prato ovest.

Altre strade di rilievo sono la SR 66 Pistoiese, la strada attraversa la valle dell'Ombrone toccando il comune di Poggio a Caiano e la SR 325 di Val di Setta e Val di Bisenzio: è la strada principale della Val di Bisenzio che collega Prato e i comuni di Vaiano e Vernio a Bologna.

In treno[modifica]

La ferrovia direttissima Bologna-Firenze è una linea ferroviaria italiana che collega Bologna a Firenze, passando per Prato.

La ferrovia Maria Antonia congiunge Lucca e Firenze toccando Pistoia e Prato. È il tratto tra Pistoia e Lucca che da il nome all'intera ferrovia, in onore di Maria Antonia di Borbone.


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]


Cosa fare[modifica]


A tavola[modifica]

La mortadella di Prato è un salume cotto a marchio IGP di origine remota ed è un salume "povero" che veniva fatto con le carni scartate dalla produzione della finocchiona o di seconda scelta, che venivano sottoposte a una forte speziatura con pepe nero macinato e in grani, sale, polpa d'aglio pestato, coriandolo, cannella, chiodi di garofano e aromatizzate con Alchermes.

La bozza pratese è un tipo di pane che spesso viene usato all'interno di alcune ricette tipiche toscane come la panzanella, la minestra di pane e la pappa con il pomodoro.

Nei comuni di Carmignano e Poggio a Caiano vengono coltivati i fichi di Carmignano. Il 29 settembre (giorno del patrono della città) è il primo giorno in cui è consentita la messa in vendita di queste prelibatezze locali. Anche se è apprezzabile consumarli freschi, è significativo il consumo dei fichi secchi prodotti con la varietà di fico chiamata dottato (quella prevalente a Carmignano).

I cantuccini (o cantucci) di Prato, sono uno dei maggiori vanti dolciari della cucina toscana. Sono biscotti secchi alle mandorle, ottenuti tagliando a fette il filoncino di impasto ancora caldo. Fanno parte dei più tipici dessert della tradizione culinaria toscana. I cantucci in Toscana si degustano normalmente inzuppandoli in un vino liquoroso locale, chiamato Vin Santo e prodotto a livello anche artigianale in piccole botti attraverso l'uva appassita.

Un altro dolcetto tipico della zona pratese sono i brutti ma buoni. La ricetta, molto semplice, prevede di amalgamare mandorle dolci, alcune mandorle amare, chiare d'uovo montate a neve e un po' di scorza di limone; con l'impasto si formano delle palline irregolari (da cui l'aspetto "brutto") che si cuociono prima in pentola e poi in forno sopra una sottile ostia, i veri brutti ma buoni quelli originali necessitano di due cotture. In alcune ricette si spolverano anche con zucchero a velo.

Altri dolci degni di rilievo sono gli zuccherini di Vernio ciambelline biscottate al gusto di anice, coperti da una glassa secca di zucchero dopo la cottura e le pesche di Prato, due piccole brioches semisferiche imbevute di Alchermes e passate nello zucchero, che racchiudono una farcitura di crema pasticcera.

Bevande[modifica]

Tra i vini migliori della zona spicca sicuramente il Carmignano, uno rosso DOCG, il quale si abbina generalmente a piatti saporiti e dal gusto deciso, come cacciagione, arrosti di carni rosse e carne alla griglia. Si abbina anche a formaggi stagionati e saporiti.

Sicurezza[modifica]


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