Brescello | ||
Appellativi | Il paese di don Camillo | |
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Stato | Italia | |
Regione | Emilia-Romagna | |
Territorio | Guastallese | |
Altitudine | 24 m s.l.m. | |
Superficie | 24 km² | |
Abitanti | 5.546 (censimento 2011) | |
Nome abitanti | Brescellesi | |
Prefisso tel | +39 0522 | |
CAP | 42041 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Genesio (25 agosto) | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Brescello è una città dell'Emilia-Romagna.
Da sapere
[modifica]L'antico Brixellum romano, città di commerci e presidio militare, fu oggetto di numerosissime citazioni da parte degli scrittori latini e fu sicuramente di maggiore fama storica del centro odierno, che invece è legato alla notorietà derivatagli dalla serie di film che hanno come protagonisti i personaggi guareschiani di Don Camillo e Peppone, girati in questa località.
Cenni geografici
[modifica]Ai piedi degli argini del Po, sulla sponda destra del Guastallese, ha intensi contatti con i centri lombardi dell'Oglio Po sull'opposta sponda, in particolare Viadana da cui dista 5 km. Lo separano 13 km da Guastalla, 18 da Casalmaggiore, 43 da Reggio Emilia.
Cenni storici
[modifica]L'antico centro celtico fu assoggettato dai romani intorno al 220 a.C. diventando una colonia di Roma che nel I secolo d.C. godeva di una considerevole floridezza grazie all'attività commerciale, al suo porto alla foce dell'Enza e alla sua collocazione centrale nella Pianura Padana. Le lotte per la supremazia fra Galba, Otone e Vitellio videro Brixellum rivestire un ruolo importante nella vicenda, in quanto fu la roccaforte di Otone, che vi morì suicida. Con il declino dell'Impero Brixellum a sua volta decadde. Sede vescovile nel 389, con Genesio primo vescovo (ed oggi santo protettore), fu distrutto alla fine del sesto secolo dai Longobardi durante le lotte con i Bizantini.
Matilde di Canossa portò nuova vita al centro rivierasco insediandovi i monaci benedettini, ai quali cedette Brescello rendendoli autonomi dal vescovado. Nel periodo dei Comuni fu soggetto a Parma, poi conteso dalle signorie dei Rossi, dei Correggeschi, Visconti, Sforza, Estensi, Repubblica di Venezia, ducato di Ferrara e Ducato di Modena nel quale infine confluì. Con gli Este di Modena fu fortificato e riorganizzato, ma nel Settecento truppe spagnole demolirono ogni fortificazione. Nel secolo successivo passò nell'orbita di Reggio, per entrare poi nell'Italia unita dopo essere stato brevemente sede provvisoria del ducato estense.
Come orientarsi
[modifica]Quartieri
[modifica]Nel territorio comunale di Brescello si trovano anche i centri abitati di Coenzo a Mane, Ghiarole, Lentigione e Sorbolo a Mane o Sorbolo Levante.
Come arrivare
[modifica]- 1 Aeroporto di Parma (G. Verdi), Via Emilia - località Golese, ☎ +39 0521 951511.
- 2 Aeroporto di Bologna, Via Triumvirato 84, ☎ +39 051 6479615.
- 3 Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio (il Caravaggio), Via Aeroporto 13, Orio al Serio, ☎ +39 035 326323.
- 4 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it. Solo Charter
- 5 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, ☎ +39 045 8095666, fax: +39 045 8619074, contatti@aeroportoverona.it.
In auto
[modifica]- Casello autostradale Terre di Canossa a Campegine sull'autostrada del Sole A1.
- È interessato dalla statale Castelnovese Reggio Emilia - Casalmaggiore e dalla strada statale 62 Cisa - Brennero.
In nave
[modifica]- Porto turistico fluviale regionale di Boretto. Nel vicino paese di Boretto nel porto fluviale occasionalmente attraccano imbarcazioni di navigazione fluviale turistica.
In treno
[modifica]In autobus
[modifica]Ha fermate sulle linee di autobus:
Cosa vedere
[modifica]- 1 Chiesa di Santa Maria Nascente, piazza Matteotti. È la chiesa del Cristo parlante di Don Camillo, circondato da un baldacchino con colonne tortili in legno, opera del veronese Bruno Avesani. La struttura attuale è quella della ricostruzione del 1829-1837, poiché l'antica chiesa medievale si era resa insufficiente ed era diventata poco sicura. Conserva buone opere pittoriche. A tre navate, ha sei altari laterali; l'antico presbiterio è divenuto il presbiterio di sinistra. La torre campanaria è costruzione del 1896. Il protiro della facciata è un lascito delle riprese cinematografiche della serie Don Camillo; costruito provvisoriamente come scenografia per il film, fu poi veramente edificato.
- 2 Ercole del Sansovino, piazza Matteotti. La statua si trova al centro della piazza e rappresenta Ercole Benefattore; Jacopo Tatti detto il Sansovino la realizzò nel 1553 ed ebbe l'attuale collocazione nel 1727; la statua ora visibile è però solo una copia. La piazza è contornata su due lati da due file di portici; un terzo lato ospita la chiesa parrocchiale.
- 3 Monastero di San Benedetto. Venuta meno la presenza delle monache benedettine di clausura a seguito della soppressione dell'ordine religioso, il complesso di origini quattrocentesche ospita ora istituzioni culturali oltre alla sala consiliare comunale, sale civiche e polizia municipale.
- 4 Museo Peppone e don Camillo. È ospitato nell'edificio dell'ex monastero di San Benedetto, e rappresenta solo una delle tante iniziative che Brescello ha messo in essere per sfruttare turisticamente la pubblicità derivata al paese dall'essere stato set cinematografico per i film del ciclo Don Camillo. Il nome del parroco della Bassa e del sindaco Peppone ricorrono un po' dappertutto; addirittura li si può incontrare in piazza, dove le statue dei due personaggi si fronteggiano ai due lati dove furono collocate nel 2001 per commemorare i cinquant'anni del primo film. Di fianco all'edificio del monastero di San Benedetto si trova il Parco Giovannino Guareschi, celebre creatore degli altrettanto celebri personaggi.
- 5 Museo archeologico, Via Cavallotti, 37 (presso Centro culturale San Benedetto), ☎ +39 0522 482564, ufficioturismo@comune.brescello.re.it. Sab-dom e fest: 9:30-12:30; 15:00-18:00. Il museo è dedicato alla storia e ai reperti della Brixellum romana, che fu un grande centro commerciale all'incrocio di importanti itinerari romani.
Eventi e feste
[modifica]- Festival del Cinema. nel mese di giugno.
- Brixellum Romanorum. in giugno. rievocazione storica in costume del periodo imperiale romano.
Cosa fare
[modifica]- 1 Tennis, Via Ariosto, 9, ☎ +39 347 4166235. Tariffe orarie - estive: per i soci € 8.00, per i non soci € 10.00 - invernali: per i soci € 12.00, per i non soci € 15.00. Gestiti dal Tennis Club Brescello: 2 campi coperti e 1 campo scoperto; 1 campo calcetto scoperto.
- 2 Centro Sportivo di Lentigione. Comprende: Campo da calcio "Levantini"; palestra con sede polisportiva e spogliatoi; secondo campo; .
- 3 Pista di pattinaggio, Via Salvemini (a Lentigione), ☎ +39 0522 680214.
Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 La Bottega di Don Camillo, Via Felice Cavallotti, 12, ☎ +39 0522 684141.
- 2 Caffé don Camillo ristorante, Piazza Matteotti, 6, ☎ +39 0522 962159.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Hotel Brixellum ristorante, Via Felice Cavallotti, 58, ☎ +39 0522 686127.
- 2 Albergo Saras, Via Felice Cavallotti, 56, ☎ +3900522 686127.
Sicurezza
[modifica]- 7 Farmacia Bernardi, Via Cisa Ligure, 216 (a Lentigione), ☎ +39 0522-680511.
- 8 Farmacia Camellini, Piazza Marconi, 6, ☎ +39 0522 684338.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 9 Poste italiane, piazza Garibaldi 1, ☎ +39 0522 964983.
Nei dintorni
[modifica]- Guastalla — Fu capitale del Ducato con Parma e Piacenza; lo era stata anche prima con i Gonzaga e poi con i Torelli. Il suo centro storico, con tracce degli antichi baluardi, conserva un importante tono urbanistico.
- Colorno — La sua Reggia fu dei Sanseverino, poi dei Farnese, di Maria Luigia d'Austria, dei Borbone; è il monumento di gran lunga più importante di questa piccola Versailles parmense, che offre anche un centro storico piccolo ma bello, a ridosso del torrente Lorno che gli dà il nome e del Parma, poco lontano dal Po.
- Viadana — capoluogo del Viadanese, il suo vasto centro storico, di buon interesse, vive di atmosfere padane e gonzaghesche. I viali di circonvallazione segnano il percorso delle antiche mura scomparse; le vie porticate del centro contraddistinguono la città con lo stile urbanistico gonzaghesco.
- Casalmaggiore — Capoluogo del Casalasco, protetta da poderosi argini, la città si sviluppa parallelamente al letto del Po. L'ampio respiro della piazza principale, l'innegabile maestosità del Palazzo municipale e del Duomo rivelano il suo carattere di importante centro della Bassa. Il Santuario della Madonna della Fontana, la chiesa di Santa Chiara, la chiesa dell'Ospedale sono fra i suoi monumenti di spicco.
- Sabbioneta — Città di fondazione, Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO, mantiene la cerchia muraria entro la quale è rimasta intatta la magia dell'urbanistica ideale realizzata da Vespasiano Gonzaga; il Teatro all'Antica, il Palazzo Ducale, la Galleria, la chiesa dell'Incoronata sono alcuni dei suoi monumenti che spiccano in un contesto che si è mirabilmente conservato.
- Riserva naturale orientata Parma Morta a Mezzani — Riserva naturale nella Bassa parmense, sulla sponda destra del Po in comune di Mezzani, ambiente tipico di flora, fauna e zone umide del Po.
- Parma — Città d'arte fra le maggiori dell'Emilia, mantiene con grande evidenza aspetto, signorilità e modi di vita da capitale, come lo fu per secoli. La reggia Farnese della Pilotta, la Cattedrale romanica, la chiesa della Steccata sono alcune delle emergenze monumentali che caratterizzano la città; di gran fama il suo Teatro, la sua tradizione musicale (Giuseppe Verdi), la sua scuola di pittura (Correggio, Parmigianino), il suo amore per la buona tavola (prosciutto crudo di Parma, salumi, parmigiano reggiano, lambrusco).
Itinerari
[modifica]- Nelle terre dei Gonzaga — Un itinerario attraverso i centri, grandi e piccoli, che furono capitali dei rami Gonzaga cadetti: principati, marchesati, ducati che, all'interno della compagine statale mantovana, godevano di una vera e propria indipendenza, spesso battevano moneta e tenevano corti raffinate che rivaleggiavano con quella mantovana, abbellivano i propri centri urbani dotandoli di eleganti architetture – chiese, piazze, palazzi, mura, torri - e di caratteristici scorci urbani come i tipici portici gonzagheschi.
Informazioni utili
[modifica]- 10 Ufficio Turistico di Brescello, Via Cavallotti 24, ☎ +39 0522 482564, ufficioturismo@comune.brescello.re.it. lun-ven: 9:30-12:30; 14;30-17;30 - sab-dom e fest: 14:00-18;:00 inv.- 14:30-18:30 est..