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Salorno
Panorama di Salorno
Stemma
Salorno - Stemma
Salorno - Stemma
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Salorno
Sito istituzionale

Salorno (Salurn) in tedesco è un centro del Trentino-Alto Adige.

Da sapere[modifica]

La popolazione di Salorno è in maggioranza di madrelingua italiana 61,85%; tedesca il 37,74%; ladina lo 0,40%.

Cenni geografici[modifica]

Si trova all'estremità meridionale dell'Alto Adige al confine con il Trentino, presso il fiume Adige. Nei pressi del paese la valle dell'Adige si restringe, formando la Chiusa di Salorno (Salurner Klause). Negli ultimi due secoli la chiusa ha costituito una barriera simbolica tra la parte germanofona e italofona (oggi Trentino) del Tirolo storico e viene tradizionalmente considerata il confine linguistico tra l'area di lingua germanica e quella di lingua italiana in Val d'Adige. Salorno aderisce alla rete Alleanza per il clima.

Dista 10 km da Egna, 29 da Trento, 36 da Bolzano.

Cenni storici[modifica]

Salorno faceva anticamente parte della diocesi di Trento, ma sin dal Duecento i Conti del Tirolo ottennero il controllo del borgo. È del 1403 l'importante Weistum (statuto di regola) che definisce i diritti della comunità verso il potere asburgico, redatto interamente in lingua tedesca. Fino alla Prima Guerra Mondiale Salorno fece parte dell'Impero austro-ungarico, in seguito alla vittoria italiana suggellata dal Trattato di Saint-Germain-en-Laye venne annesso al Regno d'Italia. Durante il ventennio fascista il comune di Salorno fu aggregato alla Provincia di Trento, assieme a tutta la Oltradige-Bassa Atesina, per facilitarne l'italianizzazione. L'uso del tedesco in pubblico e il suo insegnamento vennero vietati, ma la minoranza di lingua tedesca si organizzò istituendo classi clandestine in cui si insegnava la lingua tedesca (le cosiddette Katakombenschulen): il salornese Josef Noldin fu tra i principali organizzatori e fu per questo deportato dal governo fascista sull'isola di Lipari. Nel 1948 Salorno passò alla Provincia di Bolzano secondo quanto stabilito dal primo statuto d'autonomia del Trentino-Alto Adige, vista anche la volontà manifestata dalla popolazione di lingua tedesca della Bassa Atesina.

Salorno è uno dei cinque comuni dell'Alto Adige ad avere una maggioranza di popolazione italofona. La particolarità è che in buona parte non si tratta di discendenti delle immigrazioni organizzate dai governi italiani nel periodo 1919-1945, ma di gruppi di origine trentina che vivono nell'area da secoli. Il paese viene spesso indicato come località più meridionale di lingua tedesca. Questa affermazione è inesatta, dal momento che Zermatt in Svizzera si trova 25 km più a sud.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Salorno

Quartieri[modifica]

Il suo territorio comunale comprende anche i paesi di Cauria/Gfrill e Pochi/Buchholz.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • 46.46027811.3263891 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202. apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
  • 45.39666710.8877782 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, +39 045 8095666, .
  • 45.42555610.3269443 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), +39 045 8095666, . Solo Charter

In auto[modifica]

  • A22 Caselli autostradali sull'autostrada del Brennero a San Michele all'Adige-Mezzocorona a sud; casello di Egna-Ora-Termeno a nord.
  • Il centro di Salorno è attraversato dalla strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero.

In treno[modifica]

  • Ha stazione propria sulla linea del Brennero.

In autobus[modifica]

  • I servizi di trasporto pubblico con pullman in Alto Adige sono gestiti da SAD [1]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Il castello di Salorno (Haderburg)
Una delle torri
  • Castello (Haderburg). Il piccolo castello che si trova arroccato su di uno spuntone sopra Salorno, Fu costruito secondo alcuni nella prima metà del tredicesimo secolo, secondo altre tesi attorno al 1150 - la prima citazione certa è del 1222 - dai signori di Salorno da cui il nome di castello di Salorno (Burg Salurn, solo più tardi venne chiamato Haderburg).
    Successivamente il castello diventò del Conte Mainardo II di Tirolo-Gorizia, e poi, nel XIV secolo, della casata degli Asburgo. L'imperatore Federico III nel 1463 infeudò del castello e giudizio il nobile tirolese Hans von Spaur. Nell'anno 1514 l'Imperatore Massimiliano d'Asburgo decise di rafforzare le fortificazioni a monte del castello.
    Negli anni il castello perse il suo significato strategico e quindi fu abbandonato a se stesso già dopo la seconda metà del XVI secolo.
    Nell'anno 1648 fu acquisito dai Conti Zenobio, provenienti dal Veneto.
    Nell'arco della sua storia il maniero ha ospitato alcuni illustri personaggi, come nel 1551 Melantone uno dei più stretti collaboratori di Martin Lutero, ed il pittore Albrecht Dürer.
    Nella sua pluricentenaria storia ha subito delle sostanziali modifiche, ampliamenti e vari rifacimenti. :Interessante e particolare è la sua disposizione su 2 pinnacoli rocciosi, che si vanno a distaccare dalla parete verticale del monte Gaier (Geiersberg). I due pinnacoli sono collegati tra di loro da un ponte levatoio.
    Negli ultimi anni (2001-2003) l'ultimo proprietario (il Barone Ernesto Rubin de Cervin Albrizzi) ha voluto effettuare un restauro che è stato possibile anche grazie all'aiuto economico della Provincia autonoma di Bolzano ed il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano.
    Il castello, ben visibile anche da lontano, si può raggiungere dall'ampio parcheggio che si trova ai suoi piedi prendendo il Sentiero delle Visioni (Weg der Visionen), di circa 890 metri di lunghezza, e percorribile in comodità in venti minuti; è visitabile solitamente tra aprile e ottobre, il venerdì, sabato e domenica, e nelle principali festività.

Siti di interesse naturalistico e ambientale[modifica]

Cascata di Salorno (Wasserfall Salurn)
  • Parco naturale Monte Corno (Naturpark Trudner Horn). Buona parte del suo territorio comunale di Salorno fa parte del Parco naturale Monte Corno che annovera una grande ricchezza di varietà di flora e fauna poiché nella sua estensione abbraccia anche la zona climatica submediterranea.
  • Biotopo Paludèl. È un'area naturale protetta che si trova nel territorio comunale di Salorno; fu istituita nel 1986 ed occupa una superficie di 5,29 ettari.
  • Cascata di Salorno. In cima al paese scende la cascata di Salorno che da alcuni anni porta acqua soltanto dopo intense piogge. Questo è dovuto a lavori dell'ufficio "Bacini montani" della Provincia autonoma di Bolzano che ha rimosso per errore uno strato di terreno stagno durante dei lavori nel greto del torrente che alimenta la cascata.


Eventi e feste[modifica]

  • Festa dei portoni (Torbogenfest). a Pentecoste. È la festa del paese che si svolge ogni anno per tre giorni a Pentecoste. Le principali associazioni locali di volontariato offrono gastronomia, spettacoli all'aperto, musica ed eventi culturali, ospitati nei cortili delle principali residenze del centro, che appunto per l'occasione aprono al pubblico i loro "portoni", rendendo possibile la visita delle dimore storiche di indubbio valore architettonico e culturale.
  • Carnevale. La tradizione carnevalesca a Salorno è molto antica. Fino al XX secolo, come da tradizione secolare in Bassa Atesina, si svolgeva la sfilata dell'Egetmann. Nel 1949 ci fu una sfilata imponente che contava circa 400 partecipanti, all'insegna della fiaba "le 1000 e 1 notte". L'interesse dei paesani andò scemando fintanto che le manifestazioni carnevalesche decaddero.
    Nel 2010, si provò a far rivivere il carnevale al paese. Tema principale della sfilata era il nano Perkeo, personaggio storico nato a Salorno, che dopo secoli passati a Heidelberg, in Germania, torna a casa. Qui riceve le chiavi del paese da parte del Sindaco il giovedì grasso, e regna su Salorno fino a martedì grasso. Il paese festeggia il ritorno del famoso nano e del suo seguito, ma soprattutto la fine della tirannia della vecchia amministrazione comunale, che nel sabato di carnevale viene imprigionata durante la sfilata.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

  • 46.24022511.2105911 Da Stefano Pizza Al Taglio, Via Roma 1, +39 0471 883197. 1 recensione

Prezzi medi[modifica]

  • 46.24018211.2094782 Pizzeria Ristorante Aquila Bianca, Via Trento/Trientstrasse, 27, +39 0471 884620.
  • 46.2410211.2081143 Pizzeria Jolly, Via Nazionale, 28, +39 0471 884240.
  • 46.23860811.2121164 Speckstube Alla Cascata Ristorante, Via Monte, 6, +39 0471 883232.


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

Farmacia


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]


Nei dintorni[modifica]

  • Egna — La sua caratteristica principale è data dai portici che creano una atmosfera suggestiva soprattutto nella via principale. Fa parte dei Borghi più belli d'Italia.

Itinerari[modifica]

  • Strada del vino dell'Alto Adige — L'itinerario tocca 15 comuni altoatesini (molti dei quali hanno aggiunto al proprio nome ufficiale la specificazione ….sulla Strada del Vino) ed interessa un'area dell'Oltradige-Bassa Atesina intensamente coltivata a vite e ricca di produzione vinicola fra le più importanti della penisola.
  • Castelli dell'Alto Adige — Un percorso alla scoperta dei manieri altoatesini che, nati per fini militari, divennero poi in gran parte raffinate dimore signorili, centri di cultura, esempi di pregevole architettura, testimonianza della grandezza delle famiglie che li fecero edificare.


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