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Aldino
Aldein
Stemma
Aldino - Stemma
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Aldino
Sito istituzionale

Aldino (Aldein in tedesco) è un centro del Trentino-Alto Adige.

Da sapere[modifica]

La sua popolazione è nella quasi totalità di madrelingua tedesca (98,07%): italiana l'1,74%; ladina lo 0,19%.

Cenni geografici[modifica]

Nell'Oltradige-Bassa Atesina, zona di confine con il Trentino, dista 17 km dal capoluogo comprensoriale Egna, 39 da Bolzano, 33 da Predazzo, 53 da Trento.

Cenni storici[modifica]

Aldino è uno degli antichi centri abitati che si sono formati sulla catena dei monti Reggelberg, la catena che forma il confine linguistico tra l'area italiana e quella tedesca. Il paese è situato sulla strada che da Ora porta a Monte San Pietro (Petersberg), ai piedi del Corno Bianco e del Corno Nero. Aldino era già in passato popolata in seguito alle grandi migrazioni baiuvare, ma la prima citazione risale solo al 1175, riconducibile a Federico Barbarossa.

Apparteneva fino alla fine della prima guerra mondiale alla circoscrizione giudiziaria di Egna in Tirolo (odierno Alto Adige) e faceva parte del distretto di Bolzano. Gli abitanti locali vengono a volte chiamati ancora con il termine Hessen, che significa "genti tedescofone provenienti da zone non bavaresi".

Il toponimo è attestato nel Medioevo come in loco Aldin (1177-1185)[4], in Alden (1185) e Aldein (1242[5] e 1340) e deriva probabilmente da un nome di persona germanico, latinizzato in Aldius. Il nome del paese fu italianizzato nel 1928 in Valdagno di Trento e nel 1940 in Aldagno, ma nel 1955 ricevette il nome attuale.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Aldino

Il suo territorio comunale comprende anche i paesi di Olmi (Holen) e Redagno (Radein).

Come arrivare[modifica]

  • 46.46027811.3263891 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202. apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
  • 45.39666710.8877782 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, +39 045 8095666, .
  • 45.42555610.3269443 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), +39 045 8095666, . Solo Charter

In auto[modifica]

  • A22 Casello autostradale di Egna-Ora-Termeno sull'autostrada del Brennero
  • La strada provinciale 72 da Nova Ponente lo raccorda con la statale 48 delle Dolomiti che conduce ad Ora sulla statale 12 dell'Abetone e del Brennero.

In autobus[modifica]

  • I servizi di trasporto pubblico con pullman in Alto Adige sono gestiti da SAD [1]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

  • 46.36811611.3526861 Chiesa parrocchiale. Le prime menzioni in cui si fa riferimento alla chiesa di Aldino sono del 1309, ma durante l'ultimo restauro del 1985 alcuni scavi hanno dimostrato l'esistenza di una precedente chiesa romanica a due absidi risalente al XII secolo.
    La chiesa era inizialmente dedicata a sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino I il Grande. Oggi si è aggiunto anche San Giacomo.
    Nella metà del XV secolo si costruì una nuova chiesa. Nel 1485 la località venne elevata a curazia ed ottenne una cura d'anime permanente, pur dipendendo sempre da Ora. Nel 1841 la chiesa fu ampliata con il prolungamento della navata sinistra e la costruzione della navata destra, oltre al rifacimento del campanile. L'attuale arredamento interno risale al 1897.
  • 46.36838411.3541022 Museo civico (Dorfmuseum Aldein), +39 0471 886691. mag/ott. Espone, oltre ad antichi attrezzi contadini ed artigiani, opere d'arte d'epoca barocca e rococò ed oggetti sacri. L'organizzazione del museo risale al 1989, quando si procedette alla catalogazione ed al riordino dei reperti conservati nella chiesa e nella cappella per la successiva inaugurazione del 1990.
    Nel 1998 il museo fu trasferito nell'attuale sede, il primo piano della vecchia scuola elementare, ma si pensa già ad una nuova sistemazione. Durante i mesi di apertura, da maggio ad ottobre, si effettuano visite guidate.

Siti di interesse naturalistico[modifica]

Veduta del Bletterbach
Uno slargo della gola
  • 46.36641711.4069043 Bletterbach (Rio di Ora o Rio delle Foglie). 25 aprile/2 novembre. È un canyon che si trova ai piedi del Corno Bianco, nei pressi del paese di Aldino: è la più grande gola dell'Alto Adige.
    Questo canyon è sicuramente molto interessante dal punto di vista geologico, in quanto si ha la possibilità di osservare le strutture delle gole profonde e contemporaneamente la creazione delle Dolomiti. Lungo il percorso si possono ben distinguere i diversi strati, sovrapposti l'uno all'altro, i quali contengono moltissime tracce di rettili e reperti fossili (anche lumache). L'anfiteatro geologico del Bletterbach è raggiungibile solo a piedi da Aldino o dalla frazione di Redagno (Radein).
    Nel XVI secolo il Bletterbach era principalmente legato all'industria mineraria. I minatori in cerca di rame scavavano cunicoli negli strati più profondi della pietra arenaria, senza però mai aver avuto un grande successo.
    Al giorno d'oggi la gola del Bletterbach non attira minatori, ma soprattutto turisti e visitatori, oltre che essere un punto di incontro per geologi che fin dagli anni '40 eseguono ricerche nella gola.
  • 46.36641711.4069044 Museo geologico di Redagno (Geoparc Bletterbach), Località Lerch, 40, +39 0471 886946. Dà al visitatore un'idea di come poteva essere la terra in un periodo che va da 286 a 210 milioni di anni fa. Presso il museo sono state raccolte impronte di sauri trovate nella gola, tra cui il Pachypes Dolomiticus, oltre che esempi di roccia arenaria della val Gardena, le fossilizzazioni di pesci e di cefalopodi (molluschi simili ai calamari).
    Il Geoparc permette di guardare dentro la montagna, dà la possibilità di vedere come il canyon si è scavato una via lunga 8 chilometri e profonda 400 metri, osservando le diverse ere geologiche, dal Permiano al Triassico.
    Lungo il percorso sono esposte 16 targhe che illustrano al visitatore i segreti del canyon, su alcuni reperti fossili ritrovati nella gola, sulle gallerie costruite dai minatori, sulla leggenda della radura dell'oro e del gigante Grimm.
    Negli strati più bassi affiora il porfido quarzifero di Bolzano, che va dal rosso-grigio al grigio scuro ed è stato creato tra i 280 e i 260 milioni di anni fa dalla cenere e dalla lava fuoriuscite dai vulcani della placca continentale nordafricana. Sul porfido quarzifero poggia l'arenaria della val Gardena dove sono state trovate orme di animali e resti di piante. Il terzo piano delle rocce è la formazione a Bellerophon, creatasi in acque basse e lagune. Seguono gli strati di Werfen, con numerosi fossili di animali e piante. Corona la struttura la bianchissima dolomia del Serla che forma la cima del Corno Bianco.
    I sentieri
    Dal parcheggio presso il nuovo centro visitatori, nei pressi della malga Lahner, parte un sentiero adatto a tutti che attraverso una strada sterrata porta all'inizio della gola.
    Più avventuroso è invece il sentiero che sempre dal parcheggio scende fino alla gola presso il Taubenleck, e da qui, risalendo tutto il torrente in mezzo al canyon, conduce all'inizio della gola, dove si trova una grande cascata presso il Butterloch, che si risale attraverso due ripide e lunghe scale in ferro. Da qui si ridiscende con il primo sentiero (le scale sono dall'ottobre 2012 inagibili e vige il divieto di proseguire oltre la cascata, protetta da recinzioni in ferro).
    Questo tragitto non è particolarmente impegnativo, ma bisogna essere attrezzati con scarpe da montagna, e tener ben presente che ci si può bagnare i piedi. L'escursione dura 2 ore, e in caso di temporale, d'inverno e durante il disgelo non è consigliata la visita.
    Infine il canyon è raggiungibile anche da Redagno, presso la chiesa di S. Volfango (Wolfgangskirche) infatti c'è un sentiero che porta direttamente al Taubenleck.


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

Farmacia


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]


Nei dintorni[modifica]

  • Egna — La sua caratteristica principale è data dai portici che creano una atmosfera suggestiva soprattutto nella via principale. Fa parte dei Borghi più belli d'Italia.
  • Bolzano — Principale città dell'Alto Adige ne è il capoluogo amministrativo ed economico. Il suo centro storico fonde mirabilmente i caratteri architettonici ed urbanistici nordici con quelli italiani mostrandosi con un tono di signorile eleganza.

Itinerari[modifica]

  • Castelli dell'Alto Adige — Un percorso alla scoperta dei manieri altoatesini che, nati per fini militari, divennero poi in gran parte raffinate dimore signorili, centri di cultura, esempi di pregevole architettura, testimonianza della grandezza delle famiglie che li fecero edificare.
  • Passi dolomitici — L'itinerario percorre i passi più scenografici delle Dolomiti, dove la roccia e la natura sono protagoniste.


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