Varzi | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Lombardia | |
Territorio | Oltrepò Pavese | |
Altitudine | 419 m s.l.m. | |
Superficie | 58,77 km² | |
Abitanti | 3.405 (censimento 2011) | |
Nome abitanti | Varzesi | |
Prefisso tel | +39 0383 | |
CAP | 27057 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Giorgio (23 aprile) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Varzi è una città dell'Oltrepò Pavese in Lombardia.
Da sapere
[modifica]Nella Valle Staffora, Varzi è il centro principale dell'alta valle, che prosegue fino al passo del Penice, dal quale si può scendere verso Genova ed il Mar Ligure o verso Bobbio e la val Trebbia che conduce al Po. È noto come centro di villeggiatura e soprattutto come luogo di produzione del suo famoso omonimo salame. È tra i Borghi più belli d'Italia.
Cenni geografici
[modifica]In una conca verdeggiante della Val Staffora di cui costituisce il capoluogo montano, Varzi dista 30 km dal capoluogo della valle e dell'Oltrepò Pavese, Voghera; 54 km da Pavia; 62 km da Piacenza.
Cenni storici
[modifica]La sua Pieve era alle dipendenze del Monastero di Bobbio, e fu a lungo la chiesa principale dei paesi montani della Valle Staffora. I Malaspina, potente famiglia feudale che dominava non solo nella zona dello Staffora, ma anche nelle valli vicine, si trasferirono nel 1275 dal castello di Oramala a Varzi e presero a fortificarlo, costruendovi un castello, delle mura, due porte. Ne fecero così un punto di sosta e di ristoro per i pellegrini ed i mercanti, ma anche un luogo di controllo e di riscossione delle tasse daziarie ai signori della valle. L'intensità delle carovane mercantili che percorrevano questa antica Via del Sale rese prospera la piccola città, che giunse a contare nel tempo tre cerchie di mura.
Lo sviluppo del centro portò alla stesura degli Statuti; fu marchesato dei Malaspina fino alla loro progressiva scomparsa, determinata da lotte intestine alla famiglia, scissioni in differenti rami (il Ramo Secco, lo Spino Fiorito ecc.) fino ad una causa esterna: la soppressione napoleonica dei feudi nel 1797.
Come orientarsi
[modifica]Quartieri
[modifica]Sono centri abitati del suo territorio: Bognassi, Bosmenso, Braia di Cella, Caposelva, Casa Bertella, Casa Cabano, Casa Fiori, Castellaro, Cella, Dego, Fontana di Nivione, Monteforte, Nivione, Pietragavina, Rosara, Sagliano Crenna, San Martino, San Michele di Nivione, Santa Cristina.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 1 Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio (il Caravaggio), Via Aeroporto 13, Orio al Serio, ☎ +39 035 326323.
- 2 Aeroporto di Milano-Malpensa (MXP), Ferno. L'aeroporto è dotato di due terminal (T1 e T2), il secondo è adibito ai voli low cost. Il servizio di autobus Autostradale collega l'aeroporto con Milano stazione centrale in 50 minuti circa, mentre il Malpensa Express collega in 40 minuti il Terminal 1 con la stazione Cadorna (metropolitana linea rossa e verde). Gli autobus della Sadem e Autostradale raggiungono la città di Torino (2 ore), mentre la compagnia Volpi effettua alcune corse per Genova (3 ore).
- 3 Aeroporto di Milano-Linate, Viale Enrico Forlanini, ☎ +39 02 232323.
- 4 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it.
In auto
[modifica]- Strada statale 461 che da Voghera conduce al Passo del Penice e a Bobbio
In treno
[modifica]- La Stazione ferroviaria di Voghera è un importante nodo di comunicazione su strada ferrata dove si incrociano le direttrici per Genova, Torino, Alessandria, Asti, Milano, Piacenza; da quest'ultima stazione le linee ferroviarie proseguono per tutte le più importanti località del centro e del meridione.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Quartiere medievale. È il centro storico del paese che si sviluppa parallelamente al torrente Staffora allungandosi sul rilievo che lo costeggia. È costituito da strade porticate con robusti pilastri in pietra. La via principale corre da porta Soprana a Porta Sottana alle due estremità della cinta muraria, entrambe sormontate da una torre; alle porte si esigeva il pagamento del dazio. Nella piccola piazza principale, poco più di uno slargo fra le antiche costruzioni, il castello - palazzo dei Malaspina, i cui resti sono ora abitazione privata; la sua torre domina ancora l'abitato. La Chiesa dei Rossi fu costruita nel 1636 e la quasi gemella Chiesa dei Bianchi nel 1646; la loro denominazione non si riferisce a famiglie, ma al colore delle mantelline che indossavano i membri delle confraternite religiose che vi operavano. La chiesa parrocchiale di San Germano è più in alto della via della piazza, e anch'essa non ha spazi attorno che ne possa valorizzare la potente struttura. Fu fatta erigere dai Malaspina nel 1584, con ogni probabilità per dotare il borgo di una chiesa più comoda di quella dei Cappuccini, ubicata fuori dalle mura. Il vicolo dietro le mura è una bella passeggiata sopraelevata e porticata che si trova sopra l'antica cinta muraria.
- 2 Chiesa dei Cappuccini, via San Francesco. La sua costruzione in stile romanico risale a cavallo del 1100-1200. All'inizio del Trecento fu dotata della facciata in cotto superiormente e in pietra locale inferiormente, con portale strombato; l'affresco della lunetta è di periodo barocco. I frati Cappuccini vi furono chiamati nel 1623; iniziarono la costruzione del convento di lato alla chiesa, che di un voltone sotto le capriate e di finestroni rettangolari al posto delle precedenti monofore strombate.
La soppressione napoleonica del 1802 portò alla vendita a privati sia della chiesa che del convento. I Cappuccini la riscattarono nel 1903 e la riconsacrarono al culto; non poterono però ovviare alle deturpazioni architettoniche che aveva subito.
Nel 1971 si procedette a ripristinare la struttura romanica dell'interno, demolendo il voltone seicentesco riportando alla luce le capriate a vista della primitiva costruzione. Venne così riscoperta anche parte di un grande affresco di fine Quattrocento che interessava tutta l'area dell'altare; rimane una figura della Vergine. Sono inoltre emersi resti dell'antica abside di forma semicircolare. L'altare barocco è in legno intarsiato ; una grande pala rappresenta la Madonna della Neve con San Francesco e San Lorenzo da Brindisi. Una tela della fine del Cinquecento nella navata sinistra è opera di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo; nella navata destra si trova una Madonna con San Felice da Cantalice, probabile lavoro di una delle figlie del Moncalvo.
Eventi e feste
[modifica]- Carnevale varzese, piazza della Fiera (a Carnevale). Sfilata tradizionale di carri mascherati in occasione del Carnevale.
- Fiera di San Giorgio, piazza della Fiera (in aprile). 9.00-22.00. Festa patronale il sabato e la domenica successivi alla ricorrenza di San Giorgio del 23 aprile. Sono presenti bancarelle di artigianato e commercio locali.
- Varzi in Fiera, piazza della Fiera (il Primo maggio). Fiera dell'antico borgo con musica, prodotti tipici e animali in fiera.
- Mercatino dell'Antiquariato, piazza della Fiera (Tutte le domeniche di settembre). 8.30-18.00. Tradizionale appuntamento con le bancarelle di cose vecchie.
- Città del salame, nel centro storico (nel mese di giugno). Spettacoli, degustazioni e premiazioni del salame d'autore.
- Sagra della Castagna (a Pietragavina nel mese di ottobre). Manifestazione annuale con presenza di stands con prodotti gastronomici locali, musica tradizionale e assaggi di caldarroste.
- Mercatino di Natale, nel Borgo Antico (la terza domenica di dicembre). 10.00-18.00. Tradizionali bancarelle con prodotti tipici di artigianato e di articoli natalizi, il presepe, gli zampognari e Babbo Natale.
Cosa fare
[modifica]Il paese offre la possibilità di fare belle passeggiate nella sua ampia vallata lungo lo Staffora, godendo di una piacevole qualità dell'aria, del verde dei suoi boschi, dell'ampio panorama sulle montagne tutt'intorno.
Acquisti
[modifica]Nato sicuramente dall'esigenza di conservare la carne mediante stagionatura e salatura, trattato fin dai tempi antichi, il salame di Varzi ha raggiunto nel tempo una notevole fama ed un innegabile livello di qualità, tanto da divenire un prodotto DOP, cioè a Denominazione d'origine protetta.
Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- Ristorante Pizzeria Albera, piazza Fiera 9, ☎ +39 0383 52921.
- Ristorante Antica Varzi, località Ranzi, 3 (Ponte dei Sospiri) (a Ranzi), ☎ +39 0383 52001.
- Ristorante Caffè Torino, via P. Mazza, 153, ☎ +39 0383 52215.
- Ristorante Caffè del Centro, via Di Dentro, 9, ☎ +39 0383 52692.
- Ristorante Ginestrella, frazione Cella n. 32 (in frazione Cella), ☎ +39 0383 52150.
- Ristorante La Rotonda, frazione Pietragavina, 66 (a Pietragavina), ☎ +39 0383 576048.
- Ristorante Officina dei Sapori, Vicolo allo Stàffora, ☎ +39 0383 545057.
- Trattoria Rosara, località Rosara (a Rosara), ☎ +39 0383 52223.
- Ristorante Sotto i Portici, via del Mercato, 10, ☎ +39 0383 52990, +39 3470400563 (Cellulare), +39 3406451059 (Cellulare).
Dove alloggiare
[modifica]- Albergo Ristorante Posta, frazione Pietragavina, 1 (a Pietragavina), ☎ +39 0383 576045.
- Albergo Ristorante Corona, piazza della Fiera 19, ☎ +39 0383 545345.
- Albergo Bosi, via Papa Giovanni XXIII n. 4, ☎ +39 0525 999251.
- Agriturismo La Sorgente, via Generale Maretti, 6, ☎ +39 0383 53295.
- Albergo Ristorante Primula Bianca, frazione Castellaro, 30 (a Castellaro), ☎ +39 0383 52160.
Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- Poste italiane - piazza Umberto I, 9 - Telefono +39 0383 52045, Fax +39 0383 545270
Nei dintorni
[modifica]- Voghera — Centro principale non solo della Val Staffora, ma capoluogo di tutto l'Oltrepò Pavese, la città ricorda con il suo signorile impianto urbano, dalla sobria architettura piemontese, la sua lunga appartenenza sabauda
- Bobbio — L'abbazia di San Colombano ne fece un luogo di cultura ma anche di potere. Il suo centro monumentale ci tramanda l'importanza che rivestì nei secoli come importante sede commerciale e politico - amministrativa della vasta zona cosiddetta delle quattro province.
- Passo del Penice — Al confine fra Emilia e Lombardia, poco lontano da Piemonte e Liguria, fu un importante valico di comunicazione e commercio. Ora è soprattutto conosciuto come luogo di sport invernali ma anche di soggiorno estivo.
- Eremo di Butrio
- Zavattarello — Tra i Borghi più belli d'Italia, Zavatterello è un borgo medievale dell'Oltrepò Pavese famoso per il Castello Dal Verme dove, secondo una leggenda, si aggira il fantasma di Pietro Dal Verme.
Itinerari
[modifica]Altri progetti
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