Isola di Garda | |
Stato | Italia |
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Regione | Lombardia |
Superficie | 0,07 km² |
Abitanti | 10 (stima/2001) |
Sito istituzionale |
Isola di Garda è un'isola privata del Lago di Garda, in Lombardia.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Distante poco più di 200 metri da Capo San Fermo, promontorio che divide il Golfo di Salò dalla Baia dello Smeraldo, misura all'incirca un chilometro di lunghezza ed è larga in media 600 metri.
Originariamente monastero longobardo connesso a Brescia, è conosciuta anche come 1 Isola di Svevia di Federico I Hohenstaufen detto Barbarossa, poi Borghese o Isola dei Frati; è la più grande isola del lago omonimo e fa parte del territorio comunale di San Felice del Benaco.
Cenni storici
[modifica]L'isola fu abitata sin dall'epoca romana. Abbandonata nei secoli di decadenza dell'Impero Romano, per lungo tempo l'isola fu rifugio dei pirati, che assaltavano le imbarcazioni che percorrevano le rotte del lago di Garda. Nel 1220 san Francesco d'Assisi, di ritorno da un viaggio in Oriente, giunse a visitare l'isola e, reputandola luogo ideale per una comunità di frati, grazie al suo carisma convinse il proprietario Biemino da Manerba a donargli l'area scogliosa della parte settentrionale, ove venne realizzato un piccolo romitorio. Nel 1227 l'eremo accolse sant'Antonio di Padova e nel 1304, secondo la tradizione, avrebbe ospitato anche Dante Alighieri. Nel 1429 vi giunse san Bernardino da Siena, che in veste di vicario generale dell'ordine francescano fece trasformare il romitorio in un vero e proprio monastero, mettendo egli stesso mano al progetto per la chiesa, il chiostro, le celle e i giardini. Dopo essere passata al demanio, la proprietà cambiò negli anni successivi molti padroni, per giungere nel 1817 nelle mani del conte Luigi Lechi di Brescia, che fece costruire una residenza sulle rovine del monastero e eseguì importanti opere di restauro e costruzione, tra le quali il porticciolo, costruito nel 1830. Nel 1860 l'isola fu espropriata dallo Stato per costruirvi una fortezza militare, ma il progetto venne in seguito abbandonato e nel 1870 l'isola arrivò nelle mani del duca Gaetano de Ferrari di Genova. Lui e la moglie, l'arciduchessa russa Maria Annenkoff, si dedicarono alla progettazione ed alla realizzazione del parco, con la costruzione di muri di contenimento verso il lago. Prima della morte del duca, avvenuta nel 1893, concepirono insieme il progetto di un lussuoso palazzo, da costruirsi al posto della vecchia casa. Alla morte dell'arciduchessa, la proprietà passò alla figlia Anna Maria – in seguito sposa del principe romano Scipione Borghese – la quale ne fece la propria residenza e arricchì il parco con essenze esotiche. Nel 1927 alla morte del principe, l'isola passò in eredità alla figlia Livia, moglie del conte bolognese Alessandro Cavazza. I suoi pronipoti, che ancora oggi la abitano continuando ad occuparsi del parco e della conservazione del palazzo, dal 2002 hanno aperto l'isola alle visite turistiche.
Territori e mete turistiche
[modifica]Centri urbani
[modifica]Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- Aerporto di Milano-Linate
- Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio
- Aeroporto di Verona-Villafranca
In auto
[modifica]Autostrada A4 uscita di Desenzano del Garda, direzione Padenghe sul Garda; proseguire seguendo le indicazioni per San Felice del Benaco.
In battello
[modifica]L'isola è abitata dai proprietari e la visita può essere fatta solo con il loro permesso (vedi più sotto Villa Borghese Cavazza). È raggiungibile da diversi porti del lago, sia dalla sponda bresciana (Sirmione, Barbarano, Gardone Riviera, Portese, Gargnano, Maderno, Salò, Manerba del Garda, San Felice del Benaco) che da quella veronese (Torri del Benaco, Lazise, Bardolino, Garda) e con diversi orari. Nel costo del biglietto di visita è incluso il costo del battello A/R al porto di imbarco.
In treno
[modifica]Stazione FS di Desenzano del Garda.
Come spostarsi
[modifica]A piedi
[modifica]All'interno dell'isola attraverso i percorsi pedonali indicati. Dopo la visita non è possibile fare altre soste sull'isola, ma fare ritorno al porto di partenza.
Cosa vedere
[modifica]- 1 Villa Borghese Cavazza (Villa privata visitabile per singoli e gruppi solo su prenotazione, anche online), ☎ +39 328 6126943, info@isoladelgarda.com. Adulti: 31/38 € - bambini fino a 12 anni: 18/22 € - bambini fino a 4 anni: gratis. Dal 1° luglio all'11 ottobre 2020 (Giorno di chiusura: lunedì). La visita dura circa di due ore e un quarto incluso di drink di benvenuto. La villa, in stile neogotico-veneziano che ricorda il Palazzo Ducale di Venezia, venne realizzata tra il 1894 e il 1901 su progetto dell'architetto genovese Luigi Rovelli. Il palazzo fu arricchito da terrazze sistemate a giardino all'italiana, con elaborati disegni di siepi e cespugli fioriti. Da vedere i giardini all'inglese e all'italiana, la vegetazione rigogliosa ricca di piante locali, le rose della Cina, altre piante e fiori di rara bellezza e il parco secolare. È vietato fotografare all'interno della villa, ma è possibile fotografare i giardini e gli esterni.
- Panorami a 360 gradi. Dall'isola si possono ammirare panorami verso il lago di Garda e la Rocca di Manerba. A poca distanza è situata l'Isola di San Biagio.
Cosa fare
[modifica]Sull'isola, durante il periodo di apertura, si tengono numerosi concerti di musica classica, tenuti da artisti internazionali.
A tavola
[modifica]Sull'Isola di Garda non ci sono bar o ristoranti.
Alcuni ristoranti collocati sulla terraferma:
- 1 Ristorantino da Serenella, Via Zerneri 18 - San Felice del Benaco, ☎ +39 333 4486045.
- 2 CTS, Via Zerneri 6 - San Felice del Benaco, ☎ +39 0365 557105.
- 3 Baia del Vento, Via Baia del vento 23 - San Felice del Benaco, ☎ +39 0365 626094.
Sicurezza
[modifica]Sull'isola sono ammessi solo cani di piccola taglia.
Nei dintorni
[modifica]- Lago di Garda
- Sirmione — Le Grotte di Catullo - resti di una immensa villa romana in posizione panoramica sulla punta del suo promontorio -, il maestoso ed elegante Castello scaligero che fortifica il porticciolo della città e le Terme ne fanno una delle mete più frequentate di tutto il lago.
- Alto Mantovano — Terra di confine del Ducato di Mantova, che inseguì il sogno di ottenere uno sbocco sul lago di Garda senza mai realizzarlo, sviluppò le corti di rami cadetti della famiglia Gonzaga. Castel Goffredo, Castiglione delle Stiviere, Carpenedolo conservano l’impianto urbano ed i monumenti di quell’epoca. Il dopoguerra ha registrato un buon sviluppo occupazionale, con un conseguente incremento di benessere e di popolazione.
Itinerari
[modifica]- Strada dei vini e dei sapori del Garda — Un percorso di promozione turistica enogastronomica, lungo circa 200 kilometri e riconosciuto dalla Regione Lombardia, che si snoda nella provincia di Brescia su un territorio di 25 comuni, toccando tra questi: Pozzolengo, Desenzano del Garda, Lonato del Garda, Padenghe sul Garda, Moniga del Garda, Soiano del Lago, Muscoline, Polpenazze del Garda, Sirmione, Puegnago del Garda, Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Limone sul Garda e Tremosine sul Garda.
- Colline moreniche del lago di Garda — Sui primi corrugamenti della pianura padana che si fa collina, là dove ha inizio il grande bacino lacuale del lago di Garda, il percorso tocca paesi e città che furono dominio gonzaghesco, veneziano, scaligero, e divennero poi teatro delle sanguinose battaglie risorgimentali che furono il preludio dell'Unità d'Italia. All'importanza turistica, storica e naturalistica la zona unisce un interesse enologico in quanto area di produzione dei vini dei colli, tokai, merlot e chiaretto.
- Luoghi della battaglia di Solferino e San Martino — L'itinerario percorre i luoghi nei quali si svolse, il 24 giugno 1859, la storica battaglia di Solferino e San Martino.
- Pievi romaniche della Riviera del Garda
Altri progetti
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