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Colli a Volturno
Colli a Volturno
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Posizione
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Colli a Volturno
Sito istituzionale

Colli a Volturno è un centro del Molise.

Da sapere[modifica]

Il suo territorio si estende al confine con il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise in un'area di eccezionale pregio ambientale. Fino al XV secolo fu parte integrante del Giustizierato d'Abruzzo e dell'Abruzzo Citeriore.

Cenni storici[modifica]

Il territorio fu abitato fin dai tempi più remoti ed antichi dai Sanniti, che costruirono città fortificate intorno al VII secolo a.C. Subito dopo Colli fu rasa al suolo e conquistata dai Romani. Intorno al X secolo dei monaci, i santi Paldo, Tato e Taso la chiamarono li Colli. L'edificazione del castello di Colli si deve al monastero di San Vincenzo al Volturno. Numerosi furono i tentativi e le usurpazioni di quasi tutti i manieri d'origine abbaziale da parte dei feudatari confinanti, soprattutto dopo la risistemazione del patrimonio terriero della Terra Sancti Vincentii. Già nel lontano 981 il Conte Landolfo Greco occupò arbitrariamente i castelli di Colli, Fornelli e di Valleporcina (come citato nel Chronicon Volturnense). L'Imperatore Ottone II sancì la restituzione dei feudi all'abate Giovanni III. In seguito i dissidi ed i soprusi ripresero, in particolare da parte della famiglia Borrello, che occupò Colli nell'anno 1050 circa. Papa Niccolò II lo restituì al monastero di San Vincenzo al Volturno. Gli Angioini affideranno quindi il castello ad una guarnigione militare, contro corrispettivo di un canone annuo al monastero di San Vincenzo al Volturno. Dopo lo scontro con gli Angioini si ebbe un lungo periodo di pace.

Il terremoto del 1349 e la peste del 1350 portarono un'estrema e diffusa miseria, tanto da costringere i monaci a vendere la maggior parte dei castelli, tra cui Colli, al nobile Camillo Pandone, patrizio del Sedile di Nido (Napoli). Antonio e Giovanni Caldora gli sottrarranno con la forza il castello, che manterranno sino al 1451, quando Francesco Pandone, Conte di Venafro, lo levò a sua volta a Giacomo Caldora. Il beneplacito sull'occupazione dei castelli della zona venne dal Papa Niccolò V. Re Ferdinando II di Aragona tolse Colli al filo-angioino Galeazzo Pandone, finché al momento del decesso di questi i suoi beni andarono al demanio.

Colli, San Paolo, San Vito e Valleporcina vennero riacquistati nel 1479 dal conte Camillo Pandone. A questi successe Federico Pandone, barone di Cerro (poi Cerro al Volturno), che suffeudò Colli e Valleporcina al medico Bartolomeo Amodeo (poi Amodei), da Cava de' Tirreni. Egli vendette, tra gli altri, il feudo di Colli nel 1525 al nobile napoletano Manfredino Bucca (o Bocca). Colli passò poi ai baroni Rizzo, patrizi del Sedile di Nido, imparentati coi Pandone, che lo conserveranno sino al 1570 e che lo alieneranno ai nobili Greco di Isernia: essi lo avranno fino al 1648. Infine il feudo pervenne ai nobili Carmignano, patrizi del Sedile di Montagna (Napoli), che lo manterranno sino all'eversione della feudalità (1806).

Il paese fu duramente colpito da numerosi terremoti, in particolare dal sisma del 7 e 11 maggio 1984; da allora Colli, da sempre ad alta vocazione turistica e commerciale, ha conosciuto un ulteriore sviluppo sotto tutti i punti di vista. Negli ultimi anni al territorio di Colli a Volturno e dell'intera Alta Valle del Volturno è stato riconosciuto un ruolo centrale nella ricostruzione delle vicende storiche della civiltà sannita, del rapporto che questa ebbe con la grande Roma e del processo attraverso cui le popolazioni italiche vennero inglobate nella cultura latina.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Colli a Volturno

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Quartieri[modifica]

Il suo territorio comunale comprende anche le frazioni di Casali, Castiglioni, Cerreto, Colle, Fonticelle, Pescorosso, Raddi, Santa Giusta, Sterpara e Valloni.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

In auto[modifica]

In treno[modifica]

  • Stazione ferroviaria di Isernia (distante 15 km circa): Collegamenti diretti con Roma e Napoli

Si prosegue in autobus con le Autolinee "ATM".

In autobus[modifica]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

  • Chiesa di Santa Maria Assunta. La chiesa di Santa Maria Assunta o Chiesa Madre. È la struttura più alta di tutto il paese ed è anche la più antica, perché risalente a circa l'inizio dell'XI secolo. Sorge nel centro storico.
  • Chiesa di San Leonardo. La chiesa di San Leonardo. È la chiesa principale del paese, con il ciclo di affreschi dedicati alla "Gloria di Dio nel Paradiso" realizzati da Pietro Brunetto e risalenti al XIII secolo e con la rappresentazione su pietra del "Labirinto di Gerusalemme" incastonata sulla facciata.
  • Acropoli (nel centro storico).
  • Fortificazione sannita (in località Monte San Paolo).
  • Resti dell'acquedotto romano (in località Rio Chiaro).
  • Resti della necropoli (in località Colle Sant'Angelo).
  • Scavi archeologici di Piana dell'Olmo (in località Valleporcina-Piana Sant'Antonino). Vi sono stati rinvenuti i resti di una antica villa romana, di una statua togata e altri oggetti di epoca romana
  • Antico Mulino Raddi. sul fiume Volturno, edificato nel 1830.
  • Ponte Rosso. sul fiume Volturno.
  • Parco fluviale del Volturno. È dotato di piscina, area ristoro e picnic, percorso benessere, campetto di beach volley e parco giochi per bambini.


Eventi e feste[modifica]

  • Festa di Sant'Antonio di Padova. 13 giugno. In occasione della festa è tradizione portare doni in natura come olio di oliva, vino, animali da cortile come polli, galline, conigli, colombi ed anche agnelli, che poi vengono venduti all'asta per pagare i costi della sagra.
  • Festività di S.Antonino e S.Emidio. 2 Settembre. Ricorrenza religiosa con luminarie, fuochi pirotecnici, processione dei Santi per tutto il paese, con la banda musicale del paese e spettacoli di intrattenimento serale.
  • Solenni festeggiamenti in onore di San Leonardo. 6 novembre. Festa del patrono del paese. Antica Fiera di San Leonardo.
  • Carnevale.
  • San Silvestro Papa. 31 dicembre.
  • Tradizionale festa di Sant'Antonio Abate. 16 gennaio.
  • "Tuzza". Gioco popolare di tradizione antichissima in cui i partecipanti nel periodo pasquale si sfidano "a colpi di uova"
  • Festa della birra. in luglio.
  • Agosto Collese. in agosto. Eventi, convegni, sagre, spettacoli e concerti in piazza e nel centro storico organizzati dalla Pro-Loco.
  • Via Dolorosa. Domenica delle Palme. Rappresentazione vivente della Via Crucis e della Passione di Cristo.


Cosa fare[modifica]

Nei boschi dei dintorni, oltre a salutari passeggiate, si può impiegare il tempo con la raccolta di funghi, abbondanti in zona, ed anche di tartufi. Molti escursionisti si dedicano anche alla raccolta dei frutti del sottobosco: pinoli, more, asparagi, mirtilli, fragole, corbezzoli, nocciole, lamponi e tante erbe aromatiche utili in cucina come finocchi, anice e origano. Sul fiume Volturno è possibile praticare attività di canottaggio e di rafting attraverso percorsi organizzati, oltre al nuoto ed al relax presso la piscina comunale sita all'interno del Parco Fluviale.

Acquisti[modifica]

Il paese, si trova in una posizione vantaggiosa sotto il profilo commerciale ed è infatti sempre stato attrezzato di una rete di servizi e di attività che negli altri comuni limitrofi non esiste. Da sempre Colli ha costituito, per l'intera Valle del Volturno, il baricentro economico, grazie ai numerosi negozi ed alle sue apprezzate attività artigianali di ogni tipo; per questo chi risiede nel paese o vi soggiorna per turismo, risulta completamente autonomo rispetto ad ogni esigenza.

  • Boutique La Tulipe di Cennamo Gabriella, Via Roma, 5, +39 0865 957627.
  • L'Edicola di Amodei Michele, Piazza Municipio, 1, +39 0865 957615.
  • Tabacchi Cartoleria di D'Alessio Luca, Piazza San Leonardo, 5, +39 0865 957440.

Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

  • Caffè Capriccio, Piazza Municipio, 6, +39 0865 957162.
  • Bar La Pergola, Strada Statale 158, +39 338 873 4741.
  • 41.60947614.097921 Eni Cafè&Shop, Strada Statale 158, km 27,266.

Prezzi medi[modifica]

  • 41.60723414.098982 Ristorante Volturno, Via Fonticelle, 16, +39 0865 955215. Bar, ristorante e albergo.
  • 41.60995414.0979433 La Terrazza, Strada Statale 158, +39 0865 955441. Ristorante, pizzeria.
  • 41.59471614.0876984 La Falconara, Località Castiglione, +39 0865 955377. Pizzeria, ristorante (su prenotazione).
  • 41.59534614.1034095 Lo Scoiattolo, Strada Statale 158, 2, +39 0865 957421. Pizzeria, braceria.
  • La Sosta di Cicchetti e figli, Via Nazionale, +39 0865 957282. Pizzeria, rosticceria e panificio.
  • 41.58066514.1219176 La Casetta, Strada Statale 158, +39 342 800 2186. Pizzeria, braceria.
  • Da Oreste e Maria, Strada Statale 158, km 28,400, +39 388 093 4361. Ristorante.
  • Cafè de Paris, Piazza Municipio 13\A, +39 0865 957163. Pasticceria, gelateria.
  • Don Pascal, Strada Provinciale 627 della Vandra, +39 347 832 9962. Agriturismo
  • La Canonica, Via Andreucci, 3 (Centro storico, Porta Orientale), +39 320 441 1621. Pizzeria.
  • La Dispensa, Via Nazionale, 5, +39 339 745 4779. Prodotti tipici d’Abruzzo e Molise.


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

Farmacia

  • 41.59873214.103871 Dott. Nicola Renzone, Via Regina Elena, 10, +39 0865 957606.


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]


Nei dintorni[modifica]

  • Venafro — Affiora nella parlata e nelle tradizioni la sua lunga appartenenza alla Campania. Città dei Sanniti, poi colonia romana, alle vestigia dell'impero affianca un importante patrimonio urbano medievale, in cui spiccano le numerosissime chiese, purtroppo in gran numero ammalorate.
  • Cassino — Per secoli centro amministrativo dell'antica Terra di San Benedetto, la città si sviluppa ai piedi del colle su cui sorge la celebre abbazia di Montecassino, per la quale è principalmente conosciuta. Vanta però anche importanti testimonianze del suo passato romano: anfiteatro, teatro, mausoleo, ninfeo, mura urbane del parco archeologico Casinum.
  • Isernia — Tra i primi insediamenti paleolitici documentati d'Europa, fu poi fiorente città sannita, capitale della Lega Italica, in seguito Municipium romano. Il suo millenario passato le ha lasciato un importante patrimonio monumentale che si estende fino all'epoca preromana, oltre ad importantissimi reperti della preistoria
  • Castel di Sangro — Fu città romana, poi feudo dei Borrello; i ruderi del castello medievale e le vicine mura megalitiche testimoniano la passata grandezza della porta d'Abruzzo.

Itinerari[modifica]



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