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Rionero Sannitico
Telamoni in Pietra
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CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
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Rionero Sannitico
Sito istituzionale

Rionero Sannitico è un centro del Molise.

Da sapere[modifica]

Il paese ha un'importanza significativa dato che proprio nei pressi del valico di Rionero Sannitico è collocato l'ideale confine geografico tra centro e sud Italia.

Cenni geografici[modifica]

Sulle alture dell'Isernino nell'Appennino molisano dista 12 km da Castel di Sangro, 26 da Isernia, 34 da Pescolanciano, 36 da Venafro, 46 da Agnone.

Cenni storici[modifica]

Passato sotto il potere di diverse famiglie nel tardo medioevo-primo rinascimento, Rionero ebbe inizialmente funzione di centro feudale, così come altri paesi poco distanti. I Carafa, la famiglia che maggiormente ha influenzato lo sviluppo della zona fin dalla nascita dell'abitato, hanno lasciato segni indelebili, visibili ancora oggi attraverso il castello - lasciato cadere in rovina dagli attuali proprietari - e la chiesa attigua, risalente al XVII secolo, che versa anch'essa, a causa di guerre e movimenti sismici più o meno intensi, in condizioni davvero precarie.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Rionero Sannitico

Quartieri[modifica]

Il suo territorio comunale comprende anche le frazioni di Casabona, Castiglione, Collefava, Le Canala, Le Martine, Le Vigne, Montalto, Predalve, San Mariano e Vernali.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

In auto[modifica]

  • Autostrada Adriatica A14
  • da nord seguire la direzione Roma, prendere l'autostrada A 25, uscire in direzione Bussi/Popoli, seguire le indicazioni per L'Aquila (A 24), continuare sulla SS 17, attraversare Popoli, SS 652 in direzione di Venafro, continuare sulla SS 17 fino a Rionero Sannitico.
  • da sud seguire la direzione Pescara, continuare sull'autostrada A16, seguire la direzione Benevento, a Benevento continuare sulla SS 88, uscire a Campobasso, prendere la SS 87 (strada statale Bifernina) in direzione di Campobasso/Isernia, continuare sulla SS 17 e seguire indicazioni per Rionero Sannitico.
  • Autostrada del Sole A1 Roma - Napoli
  • da nord uscire a San Vittore, seguire la direzione Venafro sulla SS 6, a Venafro continuare sulla SS 85, seguire la direzione Montaquila/Roccaraso, svoltare sulla SS 158 in direzione di Roccaraso, prendere la SS 652, continuare sulla SS 17 fino a Rionero Sannitico.
  • da sud uscire al casello di Caianello, seguire le indicazioni per Isernia, SS 85, seguire la direzione Montaquila/Roccaraso, svoltare sulla SS 158 in direzione di Roccaraso, prendere la SS 652, continuare sulla SS 17 fino a Rionero Sannitico.
  • Da Isernia prendere la SP 21, continuare sulla SS 17 in direzione di Forlì del Sannio, Rionero Sannitico.
  • Da Campobasso prendere la SS 87 (strada statale Bifernina), in prossimità di Vinchiaturo continuare sulla SS 17 e seguire le indicazioni per Rionero Sannitico.

In treno[modifica]

  • Stazione ferroviaria di Isernia dove si incrociano le linee:
Collegamenti per Castelpetroso in autobus.

In autobus[modifica]

Le principali aziende di trasporto pubblico che operano nel territorio molisano sono le seguenti

  • Autolinee Lariviera [1]
  • Autolinee SATI [2]
  • Autolinee Molise Trasporti [3]
  • Autoservizi F.lli Cerella: Per collegamenti ad Isernia da Roma e da Napoli


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

  • Chiesa di San Bartolomeo apostolo. La Chiesa Madre è stata ricostruita nel 1717 e rappresenta il maggior esempio artistico tra gli edifici sopravvissuti alla guerra e ai terremoti. Al suo interno vi sono ancora degli affreschi, di indubbio valore storico-artistico, risalenti al XVIII secolo. Di altri affreschi gravemente danneggiati dal terremoto del 1984 è rimasta sfortunatamente solo qualche fotografia.
    Il tempio precedente era intitolata a Santa Maria Assunta in cielo, come si desume da documenti del 1656, periodo di peste. Sul portale centrale spicca la statua di San Bartolomeo. Il campanile ha cupola orientaleggiante.
  • Palazzo ducale (Castello). Di Rionero abbiamo notizie sicure almeno dal 1039 quando, subito dopo la morte dell'imperatore Corrado, fu usurpata dai Borrello che in quell'occasione, come racconta la Cronaca del Monastero di San Vincenzo al Volturno, si dimostrarono di una ferocia che non si vedeva dal tempo dell'eccidio saraceno dell'881. Durante il dominio normanno fu data in feudo ad alcuni signori del luogo e alla metà del XII secolo a Oderisio de Rigo Nigro che lo tenne insieme ad una parte di Montenero, Fara e Civitavecchia che complessivamente valevano una rendita che lo obbligava a sostenere due militi nell'esercito. Oderisio teneva anche i feudi di Collalto e Castiglione che oggi sono frazioni poco abitate di Rionero, mentre Montalto apparteneva in quel tempo a Berardo figlio di Ottone. Dopo aver fatto parte delle terre di S. Vincenzo nulla si conosce dei primi feudatari non ecclesiastici.
    Del mastio rimane la struttura originaria che ancora tiene nella sua parte interrata un cisterna che raccoglieva con un sistema di canalizzazioni tutte le acque meteoriche. I vari livelli sono ancora collegati da una pregevole, per quanto semplice, scala elicoidale tutta in pietra che molto probabilmente fu realizzata quando il maschio fu trasformato in una sorta di ingresso secondario con l'apertura di una porta a diretto contatto con lo spazio pubblico esterno.
  • Chiesa della Trinità. Era anticamente possesso della famiglia Gambaroro di Manfredonia. Conserva un altare in pregiato marmo.
  • Chiesa di San Mariano. Costruzione a una sola navata eretta in onore di San Mariano e San Giacomo, patroni del paese.


Eventi e feste[modifica]

  • Festa del patrono San Mariano. 30 Aprile. La festa patronale ricorda San Mariano ed il copatrono San Giacomo; si tiene una processione che da Rionero Sannitico arriva a S. Mariano. L'evento vede la partecipazione di molti pellegrini, provenienti anche dai comuni intorno, che vanno a bagnarsi e a dissetarsi all'acqua "miracolosa" della fontana posta al di sotto della cappella.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]

Il territorio offre una eccezionale produzione di tartufo nero, che supera di gran lunga in quantità il più pregiato bianco.

Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

Farmacia


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]


Nei dintorni[modifica]

  • Castel di Sangro — Fu città romana, poi feudo dei Borrello; i ruderi del castello medievale e le vicine mura megalitiche testimoniano la passata grandezza della porta d'Abruzzo.
  • Isernia — Tra i primi insediamenti paleolitici documentati d'Europa, fu poi fiorente città sannita, capitale della Lega Italica, in seguito Municipium romano. Il suo millenario passato le ha lasciato un importante patrimonio monumentale che si estende fino all'epoca preromana, oltre ad importantissimi reperti della preistoria.
  • Venafro — Affiora nella parlata e nelle tradizioni la sua lunga appartenenza alla Campania. Città dei Sanniti, poi colonia romana, alle vestigia dell'impero affianca un importante patrimonio urbano medievale, in cui spiccano le numerosissime chiese, purtroppo in gran numero ammalorate.

Itinerari[modifica]


Altri progetti

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