Raveo | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Friuli-Venezia Giulia | |
Territorio | Carnia | |
Altitudine | 518 m s.l.m. | |
Superficie | 12,6 km² | |
Abitanti | 443 2019 | |
Nome abitanti | Raveani | |
Prefisso tel | +39 0433 | |
CAP | 33029 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Floriano (4 maggio) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Raveo è un centro del Friuli-Venezia Giulia.
Da sapere
[modifica]Fa parte del club dei Borghi Autentici d'Italia.
Cenni geografici
[modifica]L'abitato sorge in una verdeggiante conca alle pendici del Monte Sorantri (896 m), in Val Degano, sulla sponda destra dell'omonimo torrente, nella regione alpina della Carnia.
Cenni storici
[modifica]Alcuni studiosi individuano l'origine del nome di Raveo nella radice nel termine latino rapum, ossia rapa; un'altra spiegazione meno fantasiosa afferma che Raveo deriva dal prelatino rava, ossia smottamento, frana.
La storia di Raveo è legata a quella della Carnia: il territorio fu abitato già in epoca pre-romana, come hanno dimostrato i recenti scavi archeologici sul Monte Sorantri, che hanno evidenziato l'esistenza di un villaggio celtico, poi diventato sede in epoca romana, quando Raveo faceva parte della X REGIO, di un abitato d'altura difeso da un muraglione.
Le prime notizie documentate risalgono invece al 1234, periodo in cui il paese risulta assoggettato alla Pieve di Enemonzo. La peste che invase il Friuli, tra la fine del XIV secolo ed il XV secolo, provocò a Raveo nel 1360 una strage cui sopravvissero solo 7 persone che divennero i padroni dei sette stavoli locali con area prativa attigua (si ha notizia che sfuggirono alla peste Ariis, Bearz, Floride, Iaconis, Pecol, Stiefin e Valino). Successivamente fece parte del Patriarcato di Aquileia fino al 1420, anno della sua caduta ad opera dei veneziani. Il paese rimase così sotto Venezia fino al 1797, quando col Trattato di Campoformido tutto il Friuli-Veneto venne ceduto all'Impero Asburgico.
Tornato all'Italia nel 1866, in seguito alla terza guerra d'indipendenza, fu travolto nel 1917 dalla rotta di Caporetto, e molti suoi abitanti dovettero lasciare le proprie case e rifugiarsi alla destra del Piave per scampare all'avanzata austro-ungarica. Durante l'occupazione cosacca della seconda guerra mondiale, Raveo fu sede di un importante presidio, costituito da circa 300 soldati (si tenga conto che la popolazione comunale di allora era di circa 700 abitanti), e furono proprio cosacchi e tedeschi, nel novembre del 1944 a scontrarsi con i partigiani in una delle più cruente battaglie per la liberazione che la Carnia ricordi; alla fine della battaglia, i partigiani uscirono vincitori, infliggendo notevoli perdite al nemico.
Nel 1976 il paese, pur non registrando vittime, risultò gravemente danneggiato dal terremoto, ma ha affrontato negli anni successivi con grande forza d'animo il periodo della ricostruzione, che ha dato al paese l'aspetto prevalentemente moderno che ha oggi e lasciando trasparire, purtroppo solo in alcune parti, quello che doveva essere l'assetto originario di Raveo con le sue imponenti case in pietra e i suoi cortili nascosti.
Come orientarsi
[modifica]Il suo territorio comunale comprende anche la frazione di Esemon di Sopra.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 1 Aeroporto Friuli-Venezia Giulia, via Aquileia 60 (a Ronchi dei Legionari), ☎ +39 0481 773224.
- 2 Aeroporto Marco Polo di Venezia, viale Galilei (a Tessera), ☎ +39 041 2609260.
- 3 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, ☎ +39 045 8095666, contatti@aeroportoverona.it.
In auto
[modifica]- da Venezia-Trieste: Autostrada Venezia – Trieste. Proseguire sulla A23 per Udine – Tarvisio, oltrepassare il cartello Udine e uscire al casello Carnia – Tolmezzo. Proseguire per la strada provinciale SS 52 fino a Tolmezzo, il capoluogo della Carnia.
- da Tarvisio: autostrada Udine-Tarvisio uscita Carnia- Tolmezzo; proseguire per la strada provinciale SS 52 fino a Tolmezzo.
- dal Veneto: Due sono le principali vie d’accesso dal Veneto. La prima, dal Cadore, attraverso Sappada; la seconda dal Passo della Mauria, attraverso la SS 51B, per chi proviene da Belluno o Cortina.
In treno
[modifica]- Le stazioni più vicine sono quelle di Udine-Tarvisio e la Stazione di Carnia.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Chiesa parrocchiale di San Floriano Martire e Santa Maria. La chiesa venne costruita tra il 1864 e il 1907 su progetto di Girolamo D'Aronco inglobando la precedente chiesetta del 1834
- Santuario della Madonna del Monte Castellano. Sorto nel 1619 sul luogo di un'antica chiesetta dedicata alla maternità di Maria, è tramandato come luogo di un'apparizione. È collocato lungo un antico percorso che portava ai luoghi della fienagione in Vailde, Luvieis e Pani, ed era luogo di sosta privilegiato per la preghiera.
- Chiesetta della Beata Vergine. Alle sue spalle sorge il piccolo convento romitorio del Monte Castellano fondato dai frati francescani nel 1686. Il monastero, cresciuto per numero di religiosi, fiorì fino alla soppressione dell'Ordine decretata dalla Legge italica del 1810. Oggi è di proprietà privata, ed è accessibile solo in occasioni particolari.
- Località Pani. È situata su un altopiano a 900 m di altitudine dove sorgono diversi abitati rustici costruiti sul modello architettonico tipico della Carnia; alcuni di essi sono stati recuperati con un attento restauro, altri invece sono oramai in stato d'abbandono.
- 2 Cascata di Cladonde.
- Resti del castello di Raveo.
- Casa di Miàn. Villa che conserva una facciata probabilmente seicentesca che si affaccia sul cortile interno. La facciata posteriore, oggi divenuta principale, risale al secolo XVIII e reca un pregevole portale in pietra del 1768.
- Casa di Ucèl. Risalente al XVIII secolo, presenta i resti di due arcate a sesto ribassato nella facciata principale.
- Casa del Medìl. Caratterizzata da un ballatoio ad angolo sospeso al secondo piano, e da un portale ellittico in pietra risalente al 1766.
- Parco intercomunale delle colline carniche. Istituito nel 1999 con i comuni di Villa Santina ed Enemonzo si è poi ampliato con l’adesione dei comuni di Verzegnis e Lauco.
Eventi e feste
[modifica]- Sapori di Carnia. seconda domenica di dicembre. Mostra mercato dei prodotti tipici agroalimentari della Carnia, in cui è possibile degustare tra l'altro anche le caratteristiche esse di Raveo, rinomati biscotti che hanno, come da nome, la forma di una S.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]- Biscotti di Raveo con la loro caratteristica forma a Esse.
Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Osteria Da Pinù, Via Norsinia, 21/B, ☎ +39 340 4758463.
Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]- 4 , Frazione Esemon di Sopra, 1 (a Esemon di sopra), ☎ +39 0433 759025.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 5 Poste italiane, Via Norsinia, 14, ☎ +39 0433 746266.
Nei dintorni
[modifica]Itinerari
[modifica]- Pievi della Carnia — Dieci antiche pievi che furono un tempo, oltre che centri di culto, sedi di potere civile.
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Raveo
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Raveo