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Enemonzo
La pieve arcipretale
Stato
Regione
Territorio
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Abitanti
Nome abitanti
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CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Enemonzo
Sito istituzionale

Enemonzo è un centro del Friuli-Venezia Giulia.

Da sapere[modifica]

Il comune fa parte dell'associazione dei comuni del Parco intercomunale delle Colline carniche costituita nel 2007 insieme ai comuni di Lauco, Raveo e Villa Santina.

Cenni geografici[modifica]

Localizzato nella regione storico-geografica della Carnia, sorge nell'ampia vallata che si sviluppa dall'incontro del fiume Tagliamento e del torrente Degano. Circondato da verdeggianti colline e dai monti Lovinzola e Colgentile è ubicato a soli 12 km dal capoluogo carnico Tolmezzo.

Cenni storici[modifica]

Alcuni ritrovamenti (un'ascia in pietra levigata rinvenuta sulla collina di San Rocco, un'ascia in bronzo presso la frazione di Esemon di Sotto, e vari resti di epoca romana), testimoniano che Enemonzo è certamente uno degli antichi insediamenti della Carnia. Tuttavia il nome del paese viene citato per la prima volta solo intorno al 1000 come Enemum. Nel 35 a.C. dopo la sottomissione dei Galli Carni da parte delle legioni romane, Enemonzo entrò a far parte della X REGIO VENETIAE ET HISTRIAE.

Dal 1017 al 1420 fece parte del Patriarcato di Aquileia, conoscendo il periodo più florido della sua storia antica. Nel 1420 con la caduta del patriarcato passò sotto la dominazione veneziana fino al 1797, anno del Trattato di Campoformio che stabiliva il passaggio di tutto il Veneto (che allora comprendeva anche il Friuli) all'impero asburgico.

Tornato all'Italia nel 1866, nel 1917 il paese fu investito dalla ritirata di Caporetto, e molti abitanti abbandonarono le proprie case per rifugiarsi al di là del Piave. Durante la seconda guerra mondiale, come tutta la Carnia dovette subire l'invasione dei cosacchi, autori di violenze, furti e razzie, che dovettero abbandonare il paese nel maggio del 1945.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Enemonzo

Il suo territorio comprende anche i paesi di Colza, Esemon di Sotto, Fresis, Maiaso, Quinis e Tartinis.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

  • 46.41029312.8790091 Pieve arcipretale dei Santi Ilario e Taziano. Già dal XII secolo è documentata una chiesa ad Enemonzo. Questo edificio viene abbattuto nel 1700 a causa della sua instabilità dovuta alle scosse del terremoto del 28 luglio 1700. Si inizia allora a costruire la nuova pieve, completata nel 1733. La pieve fu restaurata nel 1981 in seguito al terremoto del Friuli del 1976. Chiesa dei Santi Ilario e Taziano (Enemonzo) su Wikipedia pieve dei Santi Ilario e Taziano (Q55448089) su Wikidata
  • Chiesa di San Giorgio (a Colza). La chiesa di Colza fu edificata probabilmente alla fine del Quattrocento. La facciata dell'edificio venne rimaneggiata nel XVIII secolo. In seguito al Terremoto del Friuli del 1976, la chiesetta fu restaurata nel 1984.
    Sull'arco trionfale e nell'arco un ciclo di affreschi di Pietro Fuluto, risalente al 1513, con figure sacre e scene relative alla vita di San Giorgio ambientate in paesaggio fiabesco.
  • Chiesa di San Nicolò. Conserva una statua lignea del Santo titolare che risale al Trecento e si pone pertanto fra le più antiche esistenti in Carnia.
    Sulla facciata della chiesa spicca un trittico in pietra locale di epoca gotica.
    L'interno dell'edificio ha dipinti delle sorelle monfalconesi Marianna e Luigia Pascoli (San Giuseppe e Madonna con Bambino del ) oltre ad un altare in legno dipinto e dorato, contenente una pala con i Santi Lorenzo, Mattia e Rocco di Gian Pietro Comuzzo (1691).
  • Chiesa di Santa Giuliana (a Fresis). Conserva un ciclo di affreschi del 1588 opera del sandanielese Giulio Urbanis. Vi sono rappresentati Padri e Dottori della Chiesa, Profeti ed Evangelisti; nelle pareti teoria degli Apostoli, Crocifissione, Madonna con Bambino, figure di Santi e Sante.
    L'altare maggiore è in legno intagliato, dipinto e dorato ed è opera del 1624.
  • Chiesetta di San Rocco. Dall'alto di un colle domina la confluenza fra il Rio Esemon e il Tagliamento.
  • Grotta dei Pagani (nei pressi di Maiaso).
  • Parco intercomunale delle colline carniche. Istituito nel 1999 con i comuni di Villa Santina e Raveo si è poi ampliato con l’adesione dei comuni di Verzegnis e Lauco.


Eventi e feste[modifica]

  • Mostra micologica. in estate. Esposizione di numerosissime prelibate qualità di funghi, raccolti in zona.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]

  • 46.4224212.8720321 Osteria Cimenti, Via Raveo, 1 (a Tartinis.Colza), +39 0433 746162.
  • 46.40538712.8841352 Ristorante Al Privilegio, Località Privilegio, +39 347 2212157.
  • 46.40961312.8784893 Rosa di Cret, Via Nazionale, 71, +39 0433 750485.
  • 46.42035412.8780484 Osteria Casa Colò, Via S. Antonio, 11 (nella frazione Maiaso), +39 0433 746198.


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

  • 46.40969312.8786164 Farmacia Marini, Via Nazionale, 60, +39 0433 74213.


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]


Nei dintorni[modifica]

Itinerari[modifica]

  • Pievi della Carnia — Dieci antiche pievi che furono un tempo, oltre che centri di culto, sedi di potere civile.


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