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Sappada
Panorama di Sappada nell'Alta Valle del Piave dai monti 
circostanti
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Abitanti
Nome abitanti
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Sappada
Sito del turismo
Sito istituzionale

Sappada è un comune del Friuli-Venezia Giulia.

Da sapere

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Vista di Sappada
Monti di Sappada
Il Monte Peralba

Sappada, isola linguistica germanofona, è una stazione turistica estiva e invernale ed è il comune più alto della regione Friuli-Venezia Giulia, superando Sauris di 33 m.

Il suo nome è Plodn in dialetto bavarese-sappadino, Bladen in tedesco standard, Sapade in friulano, Sapada in ladino.

Cenni geografici

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Fa parte della regione storica del Cadore, ad un'altitudine di 1.245 m s.l.m. nell'estremità nord-orientale delle Dolomiti, tra Cadore e Carnia, al confine tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Il paese si estende in direzione est-ovest lungo tutta la valle attraversata dal fiume Piave; le sue sorgenti infatti si trovano proprio nel territorio comunale a 1.800 m s.l.m. alle falde del monte Peralba, (altre sorgenti del fiume si trovano in territorio di Comelico).

Sappada è circondata dai massicci dolomitici, con il paesaggio caratterizzato da pascoli e boschi di conifere con numerose cascatelle e laghetti alpini; la cima più alta è il Monte Peralba, che con i suoi 2.694 m è la quarta vetta delle Alpi Carniche, ma molte altre cime sfiorano i 2500 metri.

Quando andare

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Il clima è tipicamente alpino con estati fresche (specie tra agosto e settembre quando il periodo risulta anche più piovoso a differenza di luglio che risulta più caldo) e inverni rigidi e nevosi; il periodo di innevamento si protrae dai primi di dicembre ai primi di aprile. Le mezze stagioni invece, si presentano solitamente ventilate, fresche e abbastanza piovose. Inoltre l'orientamento della valle est-ovest permette un ottimo soleggiamento sia in estate sia in inverno.

Cenni storici

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Nell'XI secolo alcune famiglie provenienti dalla vicina Austria (secondo la leggenda dal Tirolo orientale) si insediarono nella valle su invito dei conti di Gorizia e dietro pagamento di una somma annuale. Successive ulteriori migrazioni di famiglie arrivarono dalla Val Pusteria.

La valle cadorina era disabitata e incolta e i sappadini iniziarono un'opera di disboscamento e coltivazione; in breve nacque un piccolo paese formato da masi, sviluppatosi nel tempo in borgate. Il paese è costituito da caratteristiche case in legno. Intorno al paese si trovano pascoli per l'allevamento dei bovini, campi di segale, avena, orzo e legumi e boschi.

Nel 1500, oltre alle attività agricole e di pastorizia, prosperava anche il commercio del legname, grazie alla forte richiesta di legno per barche da parte della Repubblica di Venezia. Nel 1814 Sappada passò sotto gli austriaci, cui si devono le prime scuole e opere pubbliche. Nel 1866 veniva annessa all'Italia.

Durante la prima guerra mondiale non furono combattute battaglie decisive sulle montagne circostanti ma vennero mantenute posizioni sul fronte, di cui permangono i resti. Molte sappadine inoltre furono portatrici carniche, donne che volontariamente compivano centinaia di metri di dislivello per diverse volte al giorno per rifornire di viveri e munizioni i soldati italiani al fronte. Dopo la rotta di Caporetto il paese fu evacuato anche a causa del sospetto che gli abitanti potessero nutrire simpatie filo-austriache a causa del loro dialetto: la popolazione fu raccolta in Toscana e presso il comune di Arezzo.

Nella seconda guerra mondiale il paese fece parte della Repubblica libera della Carnia e fu teatro di scontri tra partigiani e tedeschi. Alcuni sappadini furono condotti ai campi di concentramento, tra gli altri anche al Campo di concentramento di Dachau.

Il 5 novembre 2017 si è gemellata con Arezzo. Il 16 dicembre dello stesso anno, Sappada è passata dal Veneto (provincia di Belluno) al Friuli-Venezia Giulia, pur rimanendo parte della Magnifica Comunità di Cadore.

Come orientarsi

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Quartieri

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Una casa di Sappada vecchia

Sappada è un comune sparso: la sede comunale si trova in borgata Bach. Il comune è suddiviso in 15 borgate, che da est a ovest sono nell'ordine:

  • Cima Sappada / Zepodn (alt. 1.290 m)
  • Cretta / Krètte
  • Puiche / Puicha
  • Ecche / Ekke
  • Soravia / Begar
  • Kratten / Krotn
  • Fontana / Prunn
  • Hoffe / Houve
  • Cottern / Kòttern
  • Mühlbach / Milpa
  • Bach / Pòch (sede comunale)
  • Pill / Pihl
  • Palù / Moss
  • Granvilla / Dorf
  • Lerpa / Lèrpa (alt. 1.225 m)

Le borgate Granvilla, Palù e Bach costituiscono il centro del paese.

Alcune borgate presentano edifici molto antichi; queste borgate costituiscono Sappada Vecchia.

Sappada vecchia è costituita da nove delle quindici borgate di Sappada (Pill, Mühlbach, Cottern, Hoffe, Fontana, Kratten, Soravia, Ecche e Puiche) costituiscono la cosiddetta Sappada Vecchia. Più isolata è la borgata Cima Sappada, con numerosi rustici in legno risalenti al XIX secolo.

Dal 2017 Sappada Vecchia è entrata a far parte dell'associazione I borghi più belli d'Italia.

Chiesa di Santa Margherita
Chiesa di Sant'Osvaldo
"La chiesetta di Cima Sappada", Francesco Giancotti (1878-1940)
La cappella di Sant'Antonio

L'architettura sappadina appare ispirata alle tendenze alpine, con la predominanza di rustici e case completamente in legno, che costituiscono il patrimonio architettonico del paese. Queste abitazioni sono costruite con l'antica tecnica del blockbau a travi sovrapposte in orizzontale e incassate agli spigoli. Le tipiche blockhaus sappadine si trovano a Sappada Vecchia e a Cima Sappada. Abitazioni più recenti si hanno in borgata Lerpa e nel centro.

Come arrivare

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In auto

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Il comune di Sappada è attraversato dalla strada regionale n. 355 che arriva fino a Tolmezzo.

In autobus

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La cittadina è collegata al centro di Tolmezzo dalla linea n.120 di autobus dell'azienda TPL FVG Sappada-Forni Avoltri-Comeglians-Tolmezzo e a Udine dalla linea n. 100 Tolmezzo - Udine, via autostrada.

Come spostarsi

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Cosa vedere

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Musei

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  • Museo Etnografico Giuseppe Fontana (a Cima Sappada). raccoglie antichi manufatti e oggetti della civiltà alpina di Sappada e informazioni storiche
  • Casa museo della civiltà contadina (a borgata Cretta). risalente alla seconda metà dell'Ottocento, conserva arredi e corredi originali. All'esterno viene coltivato un orto con ortaggi ed erbe utilizzate un tempo.
  • Piccolo museo della Grande Guerra (in borgata Bach). raccoglie gli oggetti della prima guerra mondiale rinvenuti nei pressi di Sappada durante gli scontri italo-austriaci.

Aree naturali

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Le sorgenti del Piave
  • Le sorgenti del Piave.
Cascatelle di Mühlbach
  • Cascatelle di Mühlbach.
I laghi d'Olbe a quota 2.156 m s.l.m.
  • I laghi d'Olbe.
L'orrido dell'Acquatona d'inverno
  • L'orrido dell'Acquatona.
Monte Chiadenis
  • Monte Chiadenis.
Monte Siera
  • Monte Siera.


Altri luoghi d’interesse

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Veduta di Cima Sappada
Borgate Kratten e Soravia
Una casa di Sappada
  • Fiamma della Pace (vicino alle Sorgenti del Piave).
  • Monumento ai Caduti.
  • Targa commemorativa di Papa Giovanni XXIII.
  • Cristo di Borgata Soravia (a oriente della stazione di partenza della seggiovia Sappada 2000, sulla terrazza Miravalle). semplice e suggestivo crocifisso ligneo
  • Schpanglar Haus. vecchia abitazione della seconda metà 1700 rimasta nel suo stato originale
  • Segheria Cottrer/Kòttrar soge (sita lungo il corso del Piave). prende il nome dagli ultimi proprietari Kratter che, una volta cessata l’attività, la vendettero all’attuale proprietario che l’ha ristrutturata. L’opificio ottocentesco è chiamato anche mulino, sebbene si tratti di una segheria ad acqua.


Eventi e feste

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Tradizioni e folclore

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  • Carnevale di Sappada (Plodar Vosenòcht). Durante i giorni del carnevale Sappada diventa il palcoscenico di scorribbande scherzose con le tipiche maschere di legno di produzione locale, prima tra tutte la maschera del Rollate, che rappresenta un uomo baffuto che indossa un costume di pelliccia con cappuccio, che lo rende simile a un orso; questa maschera è il simbolo della località. In particolare durante tre domeniche, ognuna delle quali è dedicata ad un ceto sociale, rappresentato dai una specifica maschera: la domenica dei poveri (Pèttlar Sunntach), quella dei contadini (Paurn Sunntach) e quella dei signori (Hearn Sunntach). Altre giornate del Carnevale Sappadino sono il giovedì grasso (Vaastign Pfinzntòk), il lunedì grasso (Vrèss Montach), giornata dedicata ai Rollate, e il martedì grasso (Schpaib Ertach), quest'ultimo dedicato ai bambini.
  • pellegrinaggio annuale al santuario della Madonna Addolorata (Plodar Vosenòcht) (nel paesino austriaco di Maria Luggau (frazione di Lesachtal) in Carinzia).


Cosa fare

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Acquisti

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Come divertirsi

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Dove mangiare

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A Sappada, grazie alla vicinanza con la Carnia e la Carinzia, sono presenti vari prodotti che risentono dell'influsso dei territori circostanti, oltre a richiamare quelli tipici delle Alpi. Tra questi vi sono i kneidl (canederli), gepitschta kròpfn (ravioli ripieni di patate e menta oppure ricotta acida), il saurnschotte (formaggio fresco con dragoncello), la gèrschtesuppe (minestra d'orzo), il frico (con patate o speck), le salsicce e la ville (sanguinaccio), con polenta o patate. Tra i dolci tradizionali di carnevale vi sono i krischkilan (chiacchiere), gli hosnearlan (orecchiette di lepre), i mognkròpfn con il ripieno di mele e papavero, e le castagnole (muttn). A Pasqua viene preparata la focaccia dolce Oaschter proat, condita con fette di salame o carne affumicata (senkile), uovo sodo e rafano.



Dove alloggiare

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Il Rifugio Pier Fortunato Calvi
Rifugio Fratelli De Gasperi (Dolomiti Pesarine)

Prezzi medi

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  • Rifugio Calvi (raggiungibile a piedi con il sentiero n. 132, a mezz'ora di strada dal parcheggio dove si lasciano le autovetture). Il rifugio è di proprietà della sezione di Sappada del CAI. Dispone di circa 80 posti letto, più 50 cuccette ed è aperto da metà giugno a fine settembre
  • Baita Rododendro (in Val Sesis a 1500 m). piccolo ristorante e rifugio di montagna
  • Rifugio Monte Ferro.
  • Rifugio Piani del Cristo (nella Val Sesis a 1450 m, nella strada che da Cima Sappada porta alle Sorgenti del Piave), +39 333 3687599. apertura giugno - settembre


Sicurezza

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Come restare in contatto

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Nei dintorni

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Altri progetti

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