Erzegovina | |
Localizzazione | |
Stato | Bosnia ed Erzegovina |
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Capoluogo | Mostar |
Superficie | 11.000 km2 |
Erzegovina è una regione dei Balcani il cui territorio è parte dello stato federato Bosnia ed Erzegovina.
Da sapere
[modifica]L'Erzegovina è una regione situata all'estremità sud-orientale della Bosnia ed Erzegovina, l'unica ad affacciarsi, anche se per un brevissimo tratto, sul mare Adriatico.
Cenni geografici
[modifica]Il terreno dell'Erzegovina è principalmente collinoso, carsico tranne che nella valle centrale del fiume Narenta. I confini fra la Bosnia e l'Erzegovina sono poco chiari e spesso causa di dispute.
Cenni storici
[modifica]All'inizio del Medioevo, il territorio dell'attuale Bosnia ed Erzegovina era diviso in tanti staterelli più o meno indipendenti. Poi la parte più occidentale dell'Erzegovina divenne parte del regno di Croazia, mentre il resto fu inglobato dall'Impero Bizantino. Dopo il 1320, tutte queste terre divennero parte del regno bosniaco. In un documento mandato a Federico III il 20 gennaio 1448, il duca Bosniaco Stjepan Vukčić Kosača si autodefinì Herzog (da herizogo: duca d'armata in alto tedesco antico) di San Sava, quindi le terre che controllava divennero (più tardi) l'Erzegovina.
Nel 1482 l'Herzog fu sconfitto dai Turchi Ottomani. Nell'impero ottomano l'Erzegovina era organizzata come una provincia (sanjak) nello stato (pashaluk) della Bosnia. Il nome dello stato si cambiò in Bosnia ed Erzegovina nel 1853, come risultato di una serie di eventi politici. Dopo la seconda guerra balcanica (1914) l'Austria-Ungheria la occupò approfittando della decadenza della Turchia.
Nel 1995, fu oggetto di contesa fra Croazia e Jugoslavia, e alla fine una forza ONU intervenne a ristabilire la pace nella regione, che ha riportato molti danni, fra cui la distruzione dello Starimost di Mostar, uno dei monumenti più celebri della Bosnia ed Erzegovina.
A causa di alcuni avvenimenti politici del XIX secolo, si decise che la regione dell'Erzegovina in Bosnia si doveva citare nel nome ufficiale, cambiandolo da Bosnia a Bosnia e Erzegovina.
Lingue parlate
[modifica]La lingua ufficiale è il Bosniaco, lingua slava estremamente correlata al serbo-croato. Anche tali idiomi sono parlati nelle rispettive enclavi etniche.
Territori e mete turistiche
[modifica]Centri urbani
[modifica]- 1 Mostar — Il principale centro urbano dell'Erzegovina e capoluogo de facto.
- 2 Čapljina — È situato al confine con la Croazia e dista 20 km dal mare Adriatico.
- 3 Grude — Grude è stata capitale de facto dei secessionisti croati della Repubblica Croata dell'Erzeg-Bosnia.
- 4 Konjic — È in una zona montana e molto ricca di boschi.
- 5 Međugorje — Località di pellegrinaggio. La località di Međugorje ha ottenuto visibilità mondiale a partire dal 24 giugno del 1981, allorché alcuni ragazzi ivi residenti (Vicka Ivanković, Mirijana Dragičević, Marija Pavlović, Ivan Dragičević, Ivanka Ivanković e Jakov Čolo, di età allora compresa tra 10 e 16 anni) iniziarono ad affermare di avere ciclicamente apparizioni della Vergine Maria nella località di Podbrdo, che si presenterebbe loro con il titolo di "Regina della Pace" (Kraljica Mira), confidando messaggi e prescrizioni varie. Nel corso dei decenni Međugorje è così divenuta una popolare meta di pellegrinaggi religiosi.
- 6 Neum — È l'unico sbocco al mare dello stato balcanico. La città e il suo entroterra separano al tempo stesso la Dalmazia meridionale croata dal resto della Croazia.
- 7 Široki Brijeg — Essa è famosa per essere stata il teatro di una strage di 30 frati francescani, compiuta il 7 febbraio 1945 ad opera di partigiani comunisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
- 8 Trebinje — È un comune situato al confine con la Croazia, non lontano da Ragusa
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]Di seguito vengono illustrati i principali scali aeroportuali dell'Erzegovina:
- [link non funzionante] Aeroporto Internazionale di Mostar (IATA: OMO). è un aeroporto che serve la città di Mostar e il sito religioso Međugorje, situato nel villaggio di Ortiješ, 7,4 km a sud est della stazione ferroviaria della città bosniaca. Voli nazionali ed internazionali.
In treno
[modifica]Per ora (2018), non esistono collegamenti internazionali. La linea ferroviaria è gestita da due compagnie operanti sul territorio, la Željeznice Bosne i Hercegovine (operante nella Federazione di Bosnia ed Erzegovina) e la Željeznice Republice Srpske (operante nella Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina). Consultare i rispettivi portali web per informazione secondo tabelle orarie e tariffe (in Marco Bosniaco).
In autobus
[modifica]Esistono numerosi collegamenti internazionali dalla Croazia, Slovenia, Serbia, Montenegro, Turchia, Albania, Kosovo e Macedonia del Nord.
Come spostarsi
[modifica]In auto
[modifica]Le condizioni del manto stradale sono mediocri. Favorire lo scorrimento autostradale. Prestare attenzione al Codice della Strada, utilizzando il buonsenso. L'alcoolismo è severamente punibile dalle legislazioni vigenti, sia in territorio serbo-bosniaco, croato-bosniaco ed altrove.
In treno
[modifica]La tratta più turisticamente frequentata è la Sarajevo-Mostar (Željeznice Bosne i Hercegovine).
Cosa vedere
[modifica]Cosa fare
[modifica]A tavola
[modifica]La cucina erzegovina ha subito numerosissime influenze mitteleuropee (impero Austro-Ungarico), greche e turche. Presenta molte similitudini con il resto dei Balcani.
Tra le pietanze:
- Trahana, minestra di pasta fatta in casa;
- Cevap, salsiccia priva di pelle accompagnata da spezie e verdure;
- Burek, torta salata ripiena di carne (non di maiale), verdure e spezie;
- Baklava, pasta sfoglia accompagnata da miele.
Sicurezza
[modifica]La situazione non appare del tutto normalizzata, data la presenza di tensioni etniche e episodi di criminalità più o meno violenta. Si raccomanda di evitare assembramenti e manifestazioni, soprattutto di carattere politico. Frequenti, soprattutto in estate in aree turistiche, gli scippi. Pertanto si coniglia di custodire eventuali documenti in luoghi sicuri. La presenza accertata di mine inesplose sparse sul territorio della Bosnia Erzegovina rappresenta un pericolo costante che richiede particolare vigilanza in particolare con riferimento alle attività outdoor in zone scarsamente abitate. Si raccomanda pertanto ai visitatori di prestare costantemente la massima attenzione nei trasferimenti fuori dai centri abitati, evitando di inoltrarsi in aree non conosciute, poco frequentate e non asfaltate.
Altri progetti
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