Trisungo | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Marche | |
Territorio | Alta Valle del Tronto | |
Altitudine | 601 m s.l.m. | |
Abitanti | 176 (censimento 2001) | |
Nome abitanti | Trisungani | |
Prefisso tel | +39 0736 | |
CAP | 63040 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Posizione
|
Trisungo è una frazione del comune di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, della regione Marche.
Da sapere
[modifica]Il piccolo centro si allunga ai bordi della vecchia consolare Salaria, sulla riva destra del fiume Tronto e gode del panorama del paese e della Rocca di Arquata del Tronto. Viene identificato dagli storici con la località di Ad Centesimum, posta sulla sponda sinistra del fiume Tronto. Si tratta di una delle statio riportate dall'Itinerarium Antonini che si trovava a 99 km da Roma sulla Consolare Salaria, posta tra le stationes di Vico Badies, l'attuale Fonte del Campo in provincia di Rieti, e Asclo la città di Ascoli Piceno.
Al contrario delle altre frazioni di Arquata del Tronto, Trisungo ha subito pochi danni a causa del terremoto del 2016.
Il toponimo risulterebbe dalla variazione delle parole: tres e jungo, cioè di tre e di congiunto, idonee ad indicare il punto dove si incontravano le tre strade che attraversavano il paese, ossia: il vorsus, direzione Borgo, la via Salaria e la strada che portava a Colle. Il piccolo centro era diviso in tre contrade o rioni: Contrada Ponte, la più vecchia, Vicinato e Trisungo. Nel Rione Ponte si trova la dimora più antica del paese, discretamente conservata. Si distingue dal resto delle case per la sua particolare conformazione della facciata che presenta un volto alato di angelo su un architrave, una civetta che regge un altro architrave, una nicchia affrescata sopra all'ingresso e uno scudo murato con incisa la data 1515.
Cenni geografici
[modifica]Trisungo sorge a 601 m s.l.m. nell'Alta Valle del Tronto. Stretto da alte vette tra le quali quella del monte Vettore. Il contesto ambientale risulta di importante rilevanza ed è infatti inserito all'interno di due aree protette, il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco nazionale dei Monti Sibillini. La zona è ricca di sorgenti, verdi prati, grandi aree boschive e pascoli d'alta quota.
Quando andare
[modifica]È visitabile in ogni stagione dell'anno avendo un clima tipico di media montagna con primavere ed estati miti ed inverni con qualche precipitazione nevosa.
Come orientarsi
[modifica]Il territorio del paese di Trisungo è solcato in direzione est-ovest dalla SS4 Salaria e dal corso del fiume Tronto che dividono la catena dei monti della Laga dalla catena dei monti Sibillini.
Dalla Salaria si diramano le strade che s'internano nel territorio municipale e che consentono di raggiungere tutte le frazioni e le più note località di montagna della zona:
- Strada Provinciale 89 che porta alle frazioni di Borgo, Piedilama, Pretare e Forca di Presta, valico condiviso con il comune di Norcia.
- Strada Provinciale 20 che conduce alle frazioni di: Faete, Spelonga e Colle.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]Gli aeroporti più vicini sono:
- Raffaello Sanzio di Falconara (Marche),
- Liberi di Pescara (Abruzzo),
- Fiumicino e Ciampino di Roma,
- Umbria International Airport di Perugia.
In auto
[modifica]Autostrade:
- A14: uscita San Benedetto del Tronto.
Viabilità ordinaria:
- SS4 Salaria
In treno
[modifica]La stazione ferroviaria più vicina è quella di Ascoli Piceno.
Come spostarsi
[modifica]I mezzi di trasporto più comodi per gli spostamenti nel territorio sono: l'automobile, la moto e la bicicletta. All'interno del centro abitato è agevole muoversi a piedi, le strade ed i vicoli sono in buone condizioni ed assumono discrete pendenze e salite, tutte accessibili anche a persone con disabilità.
Cosa vedere
[modifica]- Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Nel XVI secolo, nella frazione, era già esistente la chiesa dedicata a san Giacomo, divenuta troppo piccola per contenere tutta la popolazione durante le funzioni. Gli abitanti sentirono, così, la necessità di costruire un nuovo edificio religioso più capiente. Le 25 famiglie Petrucci, residenti nel paese, scrissero una petizione ai canonici di San Giovanni in Laterano per ottenere il consenso di edificare una nuova chiesa sull'altra sponda del fiume, testualmente: riusciva incomodo al popolo del Rione Ponte partecipare a tutte le funzioni religiose, specie d'inverno quando per l'abbondanza delle acque era più che mai difficile per i vecchi, per i fanciulli e per le donne incinte guatar fiume. Nell'anno 1580 fu concesso l'ordine di poter costruire una chiesa dedicata a Santa Maria delle Grazie che fu ultimata nel 1585. L’edificio, dalle dimensioni modeste, si presenta con una facciata semplice e priva di ornamenti. Il portale è del XVI secolo con alcuni elementi decorativi del XV. Il campanile aguzzo, il portale e l'altare, dedicato alla Madonna delle Grazie, sono realizzati in conci di pietra arenaria, tipica del luogo. La chiesa si sviluppa in una sola navata coperta da un tetto a capanna. Ai lati dell'ingresso due finestre rettangolari danno luce all'ambiente. Il suo interno fu decorato con pitture murali che risalirebbero ai secoli XVI e XVII, ma furono danneggiati da una piena del fiume Tronto avvenuta nel XVIII secolo, quando la chiesa per questa necessità subì i primi restauri. Nel 1832, sulla parete di sinistra fu scavata una nicchia per ospitare una tomba gentilizia. Un’altra nicchia fu aperta per l'altare ligneo dedicato alla Madonna Addolorata ed al Cristo Morto. Un altro importante restauro vi fu nel 1932, quando si rinvennero i sette affreschi ricoperti dopo la piena del fiume. Meritevole di interesse è quello, (centrale della parete di destra), raffigurante sant'Antonio abate, benedicente, riconoscibile dal tau sulla pellegrina gialla, simbolo che durante il medioevo identificava il santo eremita, dalla campanella sul pastorale e dal muso del maialino che si osserva in basso. Lo sfondo della pittura descrive un paesaggio agreste con greggi, ovini e pastori, voli di uccellini ed in alto a destra una chiesa. Ai lati due candelieri ed in basso sotto la cornice la scritta: TEMPORE REVENNI PIETRAGNILI PETRUTTII. A fianco di sant'Antonio abate, vi è l'affresco di san Giovanni Battista con la scritta: "QUESTA OP. A. F. FARE JOVAN VINCENZO DE IOVANO P. VOTO 1595". Altri affreschi raffigurano la Madonna con Bambino e tre santi: sant'Agostino, san Pietro e san Paolo.
- Il Cippo Miliare di Trisungo. Nel tratto del fiume Tronto che attraversa la frazione è stato rinvenuto, nel 1831, un reperto di epoca romana consistente in un rocchio di colonna in travertino datato 16 a.C., nelle immediate vicinanze della località indicata come Ad Centesimum nella carta dell' Itinerarium Antonini, dove ora si trova addossato alla parete di Casa Lauri. Il miliario della Via Salaria romana documenta un Senato Consulto, del 22 a.C., con cui l'imperatore Augusto dispone un intervento riadattativo della Salaria lungo la Valle del Tronto. Definito nell'elenco dei monumenti notevoli dell'ascolano del Gabrielli come: “...colonna romana del tempo di Augusto, con iscrizione”. Il cippo era, solitamente, costituito da una grossa pietra naturale nelle sue espressioni più semplici, questo, invece, è un manufatto a forma di colonnetta, alto 70 cm, e con una sezione poco più piccola. Aveva lo scopo di esprimere la distanza chilometrica progressiva dal punto di origine della strada, in questo caso della Salaria la cui origine era Roma. Sul miliario, oltre alla distanza, si scolpiva anche il nome dell'imperatore o del magistrato che aveva restaurato o commissionato la realizzazione della strada sulla quale il cippo era posto. L'iscrizione può avvalorare l'ipotesi della coincidenza del luogo Ad Centesimum fosse proprio questo.
«IMP. CAESAR. DIVI F.
AUGUSTUS COS. XI
TRIBV. POTEST.VIII
X.S.C.
XCVIIII»(L'iscrizione sul cippo)
Eventi e feste
[modifica]- Festa patronale. 8 settembre.
- 1 [link non funzionante] Marrone che passione, ☎ +39 320 8082846, +39 0736 809122 , +39 0736 808247. ultimo week-end di Ottobre. Sagra enogastronomica dedicata al marrone, una varietà di castagna tipica della zona del parchi Monti Sibillini e Monti della Laga.
Cosa fare
[modifica]Il paese offre la possibilità di spostarsi nelle vicine località e nei centri urbani delle frazioni con agevoli collegamenti stradali. Vi sono anche percorsi sentieristici che, attraversando il territorio montano, consentono lunghe camminate tra il verde della vegetazione che circonda l'abitato, praticabili anche con mountain bike e biciclette. Le attività che si possono praticare differiscono in base alle stagioni.
- Escursioni. Nel corso dei periodi più caldi è possibile percorrere sentieri ed itinerari escursionistici da affrontare con bici, mountain bike o a piedi, da scegliere tra diversi gradi di difficoltà. Nel periodo invernale è possibile praticare lo sci nella vicina frazione di Forca Canapine.
Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Nella stagione estiva ci sono molte opportunità di svago in tutto il territorio del comune con la programmazione di numerosi eventi correlati alle rievocazioni storiche e feste patronali che intrattengono i visitatori con serate musicali o sagre all'aperto.
Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Ristorante Pizzeria Il ponticello, Frazione Trisungo, ☎ +39 0736 809728, info@ristoranteilponticello.it. Comodo da raggiungere, lungo la Via Salaria, ha 2 sale ristorante e ampio parcheggio. Cucina tipica locale con prodotti della zona.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi modici
[modifica]- [link non funzionante] B&B Trisungo, Fraz. Trisungo 142, ☎ +39 0736 803901, +39 347 1540109, info@bbtrisungo.it. Accogliente struttura, recentemente restaurata, che dispone di 4 camere con vista sulla fortezza medioevale di Arquata del Tronto, dotata di riscaldamento, aria condizionata e connessione WiFi gratuita. Sono ammessi animali di piccola e media taglia.
Sicurezza
[modifica]- Farmacia
- 2 Dr. Palmarocchi, Via Salaria, ☎ +39 0736 809219.
Lista dei numeri di telefono che possono tornare utili durante un soggiorno:
- 3 Carabinieri Comando Stazione, Via Roma, 1C (Arquata del Tronto), ☎ +39 0736 809152. Caserma di Arquata.
- 4 Corpo Forestale dello Stato, Via Bucciarelli, 11 A Frazione Borgo, ☎ +39 0736 809151, cs.arquatadeltronto@corpoforestale.it. Sede del Coordinamento Regionale Del Corpo Forestale Di Stato - Ancona
- Soccorso Alpino Lazio, ☎ +39 348 6131300.
- Soccorso Alpino Abruzzo, ☎ +39 340 4500611 (Presidente Servizio Regionale), +39 346 5009564 (Delegato Alpino), +39 348 8669675 (Delegato Speleo).
Il Soccorso Alpino di Ascoli Piceno è contattabile tramite il numero unico nazionale di emergenza sanitaria 118.
Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Dalla frazione di Trisungo è agevole raggiungere molte note località del territorio, tra le quali:
- Arquata del Tronto — Sede del capoluogo municipale dove ci sono: la chiesa della Santissima Annunziata, che accoglie il Crocifisso ligneo policromo del XIII secolo e la Rocca di Arquata, nota anche con il nome di Castello della Regina Giovanna, è un compelsso fortificato di epoca medioevale, visitabile in tutti i suoi ambienti.
- Capodacqua — La frazione dista pochi km dal centro urbano pescarese, si raggiunge percorrendo la Strada Provinciale 64 in direzione Forca Canapine. All'interno del paese vi è da visitare l'Oratorio della Madonna del Sole, un piccolo edificio a pianta ottagonale riccamente affrescato, dedicato alla Vergine, costruito nel 1528 ed attribuito in origine al genio creativo di Cola dell'Amatrice. Per i suoi tratti stilistici rappresenta un unicum che si distingue da tutti gli altri fabbricati della zona appenninica dell'Italia centrale.
- Forca Canapine — Percorrendo la Strada Provinciale 64 in direzione Forca Canapine, si sale di quota e si arriva al valico che divide il territorio arquatano dal comune di Norcia. La località è base di partenza di altre escursioni. Dal passo si può scendere verso i Piani di Castelluccio, Castelluccio e Norcia. Oppure si può scegliere di spostarsi in auto (o altro mezzo di locomozione) o di incamminarsi tra i sentieri che conducono a Forca di Presta.
- Acquasanta Terme — Centro termale a circa 15 km da Pescara del Tronto. Vi si arriva procedendo in direzione Ascoli Piceno dalla SP64 e poi dalla SP129 per raggiungere la SS4. Oppure dalla SP64 ci si immette sulla SS685 e si segue la direzione Ascoli. All'interno del centro storico vi sono case del 1500 e la chiesa di Santa Maria Maddalena. A pochi km da Acquasanta, sempre in direzione Ascoli, si trova Castel di Luco, un castello fortificato di epoca medioevale, costruito sulla cresta di uno sperone di travertino. Dalla sua posizione osserva il panorama sulla Salaria e sul fiume Tronto.
Informazioni utili
[modifica]- 5 Comune di Arquata, Piazza Umberto I, ☎ +39 0736 809122, comune.arquatadeltronto@emarche.it.
- 6 [link non funzionante] Casa del Parco dei Monti Sibillini, Frazione Borgo, ☎ +39 0736 803915, info.arquata@sibillini.net. Ha sede presso il Centro Due Parchi
- 7 Centro dei Due Parchi, Frazione Borgo, ☎ +39 0736 803915, fax: +39 0736 809921, info@centrodueparchi.it. da giugno a settembre, Lun-Dom 9:30-12:30 e 16:00-19:00. Opera nel territorio come Centro di Formazione e di Educazione permanente. È possibile rivolgersi a questa struttura per avere informazioni sul territorio, per conoscere percorsi trekking ed escursionistici, percorsi per mountain bike ed altro. Si effettuano prenotazioni per le escursioni e per le attività proposte dalle Guide del Parco. Inoltre si possono conoscere le regole di comportamento da osservare nell'area protetta ed acquistare materiale informativo sul Parco Nazionale dei Monti Sibillini
- [link non funzionante] Cooperativa Cime Azzurre, Via Mattatoio, 2 Borgo di Arquata, ☎ +39 0736 804780, cea.2parchi@cimeazzurre.org. Centro Educazione Ambientale.
Altri progetti
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