Da Wikivoyage.

Trisungo
Ponte sul fiume Tronto
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Trisungo

Trisungo è una frazione del comune di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, della regione Marche.

Da sapere[modifica]

Il piccolo centro si allunga ai bordi della vecchia consolare Salaria, sulla riva destra del fiume Tronto e gode del panorama del paese e della Rocca di Arquata del Tronto. Viene identificato dagli storici con la località di Ad Centesimum, posta sulla sponda sinistra del fiume Tronto. Si tratta di una delle statio riportate dall'Itinerarium Antonini che si trovava a 99 km da Roma sulla Consolare Salaria, posta tra le stationes di Vico Badies, l'attuale Fonte del Campo in provincia di Rieti, e Asclo la città di Ascoli Piceno.

Al contrario delle altre frazioni di Arquata del Tronto, Trisungo ha subito pochi danni a causa del terremoto del 2016.

Il toponimo risulterebbe dalla variazione delle parole: tres e jungo, cioè di tre e di congiunto, idonee ad indicare il punto dove si incontravano le tre strade che attraversavano il paese, ossia: il vorsus, direzione Borgo, la via Salaria e la strada che portava a Colle. Il piccolo centro era diviso in tre contrade o rioni: Contrada Ponte, la più vecchia, Vicinato e Trisungo. Nel Rione Ponte si trova la dimora più antica del paese, discretamente conservata. Si distingue dal resto delle case per la sua particolare conformazione della facciata che presenta un volto alato di angelo su un architrave, una civetta che regge un altro architrave, una nicchia affrescata sopra all'ingresso e uno scudo murato con incisa la data 1515.

Cenni geografici[modifica]

Trisungo sorge a 601 m s.l.m. nell'Alta Valle del Tronto. Stretto da alte vette tra le quali quella del monte Vettore. Il contesto ambientale risulta di importante rilevanza ed è infatti inserito all'interno di due aree protette, il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco nazionale dei Monti Sibillini. La zona è ricca di sorgenti, verdi prati, grandi aree boschive e pascoli d'alta quota.

Quando andare[modifica]

È visitabile in ogni stagione dell'anno avendo un clima tipico di media montagna con primavere ed estati miti ed inverni con qualche precipitazione nevosa.


Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Trisungo

Il territorio del paese di Trisungo è solcato in direzione est-ovest dalla SS4 Salaria e dal corso del fiume Tronto che dividono la catena dei monti della Laga dalla catena dei monti Sibillini.

Dalla Salaria si diramano le strade che s'internano nel territorio municipale e che consentono di raggiungere tutte le frazioni e le più note località di montagna della zona:


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Gli aeroporti più vicini sono:

In auto[modifica]

Autostrade:

Viabilità ordinaria:

  • SS4 Salaria

In treno[modifica]

La stazione ferroviaria più vicina è quella di Ascoli Piceno.


Come spostarsi[modifica]

I mezzi di trasporto più comodi per gli spostamenti nel territorio sono: l'automobile, la moto e la bicicletta. All'interno del centro abitato è agevole muoversi a piedi, le strade ed i vicoli sono in buone condizioni ed assumono discrete pendenze e salite, tutte accessibili anche a persone con disabilità.

Cosa vedere[modifica]

  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Nel XVI secolo, nella frazione, era già esistente la chiesa dedicata a san Giacomo, divenuta troppo piccola per contenere tutta la popolazione durante le funzioni. Gli abitanti sentirono, così, la necessità di costruire un nuovo edificio religioso più capiente. Le 25 famiglie Petrucci, residenti nel paese, scrissero una petizione ai canonici di San Giovanni in Laterano per ottenere il consenso di edificare una nuova chiesa sull'altra sponda del fiume, testualmente: riusciva incomodo al popolo del Rione Ponte partecipare a tutte le funzioni religiose, specie d'inverno quando per l'abbondanza delle acque era più che mai difficile per i vecchi, per i fanciulli e per le donne incinte guatar fiume. Nell'anno 1580 fu concesso l'ordine di poter costruire una chiesa dedicata a Santa Maria delle Grazie che fu ultimata nel 1585. L’edificio, dalle dimensioni modeste, si presenta con una facciata semplice e priva di ornamenti. Il portale è del XVI secolo con alcuni elementi decorativi del XV. Il campanile aguzzo, il portale e l'altare, dedicato alla Madonna delle Grazie, sono realizzati in conci di pietra arenaria, tipica del luogo. La chiesa si sviluppa in una sola navata coperta da un tetto a capanna. Ai lati dell'ingresso due finestre rettangolari danno luce all'ambiente. Il suo interno fu decorato con pitture murali che risalirebbero ai secoli XVI e XVII, ma furono danneggiati da una piena del fiume Tronto avvenuta nel XVIII secolo, quando la chiesa per questa necessità subì i primi restauri. Nel 1832, sulla parete di sinistra fu scavata una nicchia per ospitare una tomba gentilizia. Un’altra nicchia fu aperta per l'altare ligneo dedicato alla Madonna Addolorata ed al Cristo Morto. Un altro importante restauro vi fu nel 1932, quando si rinvennero i sette affreschi ricoperti dopo la piena del fiume. Meritevole di interesse è quello, (centrale della parete di destra), raffigurante sant'Antonio abate, benedicente, riconoscibile dal tau sulla pellegrina gialla, simbolo che durante il medioevo identificava il santo eremita, dalla campanella sul pastorale e dal muso del maialino che si osserva in basso. Lo sfondo della pittura descrive un paesaggio agreste con greggi, ovini e pastori, voli di uccellini ed in alto a destra una chiesa. Ai lati due candelieri ed in basso sotto la cornice la scritta: TEMPORE REVENNI PIETRAGNILI PETRUTTII. A fianco di sant'Antonio abate, vi è l'affresco di san Giovanni Battista con la scritta: "QUESTA OP. A. F. FARE JOVAN VINCENZO DE IOVANO P. VOTO 1595". Altri affreschi raffigurano la Madonna con Bambino e tre santi: sant'Agostino, san Pietro e san Paolo.
  • Il Cippo Miliare di Trisungo. Nel tratto del fiume Tronto che attraversa la frazione è stato rinvenuto, nel 1831, un reperto di epoca romana consistente in un rocchio di colonna in travertino datato 16 a.C., nelle immediate vicinanze della località indicata come Ad Centesimum nella carta dell' Itinerarium Antonini, dove ora si trova addossato alla parete di Casa Lauri. Il miliario della Via Salaria romana documenta un Senato Consulto, del 22 a.C., con cui l'imperatore Augusto dispone un intervento riadattativo della Salaria lungo la Valle del Tronto. Definito nell'elenco dei monumenti notevoli dell'ascolano del Gabrielli come: “...colonna romana del tempo di Augusto, con iscrizione”. Il cippo era, solitamente, costituito da una grossa pietra naturale nelle sue espressioni più semplici, questo, invece, è un manufatto a forma di colonnetta, alto 70 cm, e con una sezione poco più piccola. Aveva lo scopo di esprimere la distanza chilometrica progressiva dal punto di origine della strada, in questo caso della Salaria la cui origine era Roma. Sul miliario, oltre alla distanza, si scolpiva anche il nome dell'imperatore o del magistrato che aveva restaurato o commissionato la realizzazione della strada sulla quale il cippo era posto. L'iscrizione può avvalorare l'ipotesi della coincidenza del luogo Ad Centesimum fosse proprio questo.
    «IMP. CAESAR. DIVI F.
    AUGUSTUS COS. XI
    TRIBV. POTEST.VIII
    X.S.C.
    XCVIIII»
    (L'iscrizione sul cippo)


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]

Il paese offre la possibilità di spostarsi nelle vicine località e nei centri urbani delle frazioni con agevoli collegamenti stradali. Vi sono anche percorsi sentieristici che, attraversando il territorio montano, consentono lunghe camminate tra il verde della vegetazione che circonda l'abitato, praticabili anche con mountain bike e biciclette. Le attività che si possono praticare differiscono in base alle stagioni.

  • Escursioni. Nel corso dei periodi più caldi è possibile percorrere sentieri ed itinerari escursionistici da affrontare con bici, mountain bike o a piedi, da scegliere tra diversi gradi di difficoltà. Nel periodo invernale è possibile praticare lo sci nella vicina frazione di Forca Canapine.


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]

Nella stagione estiva ci sono molte opportunità di svago in tutto il territorio del comune con la programmazione di numerosi eventi correlati alle rievocazioni storiche e feste patronali che intrattengono i visitatori con serate musicali o sagre all'aperto.

Dove mangiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]


Sicurezza[modifica]

Farmacia

Lista dei numeri di telefono che possono tornare utili durante un soggiorno:

Il Soccorso Alpino di Ascoli Piceno è contattabile tramite il numero unico nazionale di emergenza sanitaria 118.

Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]

Dalla frazione di Trisungo è agevole raggiungere molte note località del territorio, tra le quali:

Rocca di Arquata
Oratorio della Madonna della Sole
  • Arquata del Tronto — Sede del capoluogo municipale dove ci sono: la chiesa della Santissima Annunziata, che accoglie il Crocifisso ligneo policromo del XIII secolo e la Rocca di Arquata, nota anche con il nome di Castello della Regina Giovanna, è un compelsso fortificato di epoca medioevale, visitabile in tutti i suoi ambienti.
  • Capodacqua — La frazione dista pochi km dal centro urbano pescarese, si raggiunge percorrendo la Strada Provinciale 64 in direzione Forca Canapine. All'interno del paese vi è da visitare l'Oratorio della Madonna del Sole, un piccolo edificio a pianta ottagonale riccamente affrescato, dedicato alla Vergine, costruito nel 1528 ed attribuito in origine al genio creativo di Cola dell'Amatrice. Per i suoi tratti stilistici rappresenta un unicum che si distingue da tutti gli altri fabbricati della zona appenninica dell'Italia centrale.
Forca Canapine, panorama sul versante di Norcia
Castelluccio di Norcia
  • Forca Canapine — Percorrendo la Strada Provinciale 64 in direzione Forca Canapine, si sale di quota e si arriva al valico che divide il territorio arquatano dal comune di Norcia. La località è base di partenza di altre escursioni. Dal passo si può scendere verso i Piani di Castelluccio, Castelluccio e Norcia. Oppure si può scegliere di spostarsi in auto (o altro mezzo di locomozione) o di incamminarsi tra i sentieri che conducono a Forca di Presta.
Castel di Luco
  • Acquasanta Terme — Centro termale a circa 15 km da Pescara del Tronto. Vi si arriva procedendo in direzione Ascoli Piceno dalla SP64 e poi dalla SP129 per raggiungere la SS4. Oppure dalla SP64 ci si immette sulla SS685 e si segue la direzione Ascoli. All'interno del centro storico vi sono case del 1500 e la chiesa di Santa Maria Maddalena. A pochi km da Acquasanta, sempre in direzione Ascoli, si trova Castel di Luco, un castello fortificato di epoca medioevale, costruito sulla cresta di uno sperone di travertino. Dalla sua posizione osserva il panorama sulla Salaria e sul fiume Tronto.

Informazioni utili[modifica]


Altri progetti

CittàUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per consentire una breve visita alla città. Utilizza correttamente i listing (la giusta tipologia nelle giuste sezioni).