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Podunavlje
Stato

Podunavlje (Подунавље/Podunavlje, in croato Podunavlje) è una regione della Serbia.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Podunavlje è il nome slavo della parte di bacino idrografico del Danubio situata in Serbia (Voivodina, Belgrado e la Serbia orientale) e in Croazia (Slavonia, Sirmia e Baranja). Tale regione si trova sul bordo meridionale del bacino della Pannonia; in gran parte coincide con l'area del Banato del Danubio. Nel suo significato più ampio, il termine è usato in serbo e croato come una descrizione per l'area attorno all'intero corso del Danubio.

Quando andare[modifica]

Il clima dell'area risulta continentale, con inverni freddi e nevosi ed estati torride ed umide (area adiacente al Danubio). Si consiglia di recarsi in tali località in primavera inoltrata o, in alternativa, prestando attenzione alle precipitazioni, in autunno.

Cenni storici[modifica]

L'area si è trovata, dal 1929 al 1993, sotto diretto controllo dapprima del Regno di Jugoslavia, poi della Federazione Jugoslava. Apparteneva al Banato del Danubio, che era una provincia del Regno di Iugoslavia tra il 1929 e il 1941. La provincia copriva le seguenti regioni: Syrmia, Bačka, Banato, Baranya, Šumadija e Braničevo. La capitale della Banovina del Danubio era Novi Sad.

Numerosissime testimonianze storiche legate al periodo romano, bizantino, ottomano sono presenti a Nis, ora capoluogo regionale.

Lingue parlate[modifica]

La lingua ufficiale è il serbo. Tuttavia sono presenti minoranze idiomatiche come l'albanese, il turco, il bulgaro (specialmente a Dimitrovgrad).


Territori e mete turistiche[modifica]

Gamzigrad

Centri urbani[modifica]

  • Kladovo — Municipalità del distretto di Bor, situata sulla riva destra del Danubio.
  • Leskovac — È il centro amministrativo del distretto di Jablanica, accessibile da Belgrado dalla E75 per la Macedonia del Nord.
  • Negotin — Situata al confine tra Serbia, Romania e Bulgaria.
  • Niš — Attraversata dal fiume Nišava.
  • Požarevac — Città a sud est di Belgrado in cui venne firmata la pace di Passarowitz tra l'Impero ottomano e la Repubblica di Venezia.
Nel 1718 vi fu firmata la pace di Passarowitz tra l'Impero ottomano e la Repubblica di Venezia. La città ha dato i natali nel 1941 all'ex-presidente jugoslavo Slobodan Milošević che vi fu anche sepolto nel 2006. Assolutamente da visitare:
  • Il museo Barilli, in onore della pittrice Milena Pavlovic Barilli.
  • Il museo delle armi della Seconda Guerra Mondiale
  • Čačalica (Chachalitza), una collinetta che sorge poco distante dal centro di Požarevac, famosa per le passeggiate dei cittadini e le corse degli atleti.
  • Hipodrom (l'ippodromo), dove regolarmente agli inizi di settembre di ogni anno vengono tenuti le "Ljubičevske konjičke igre" (I giochi con i cavalli di Ljubičevo), una serie di sfide di giochi e di corsa con cavalli, famosa in tutta la Serbia.
  • Prokuplje — Municipalità del distretto di Toplica.
  • Sokobanja — Rinomato centro termale nel distretto di Zaječar proprio al centro della Serbia centrale.
  • Vranje — Capoluogo, del distretto di Pčinja al confine con il Kosovo.

Altre destinazioni[modifica]

  • Gamzigrad — Sito archeologico romano nei pressi di Zaječar protetto dall'UNESCO. Dal 2007 il palazzo di Galerio, simbolo della città, è stato inserito dall'UNESCO tra i Patrimoni dell'umanità. Gli abitanti del villaggio sono valacchi (parlano arumeno). Gli scavi nella fortezza hanno portato alla luce i resti di un palazzo con mosaici, bagni e porte impressionanti. Tra le importanti scoperte si possono citare ritratti di regnanti su pietre purpuree egiziane e monete che permettono di datare il complesso.
Nei pressi dei bagni termali di Gamzigrad si trovano le rovine dell'Impero romano che compongono il complesso di "Felix Romuliana", uno dei più importanti siti europei dell'epoca tardo romana. I primi esploratori credevano che le vecchie rovine fossero un campo militare romano, a causa delle dimensioni delle torri. Altri scavi fatti a partire dal 1953 dimostrarono che fu, in effetti, un palazzo imperiale. Venne creato da uno dei tetrarchi, Galerio, figlio adottivo e genero di Diocleziano. Galerio fece iniziare il lavori nel 298, dopo la vittoria sui Parti che gli valse ammirazione e gloria, per segnalare il suo luogo di nascita. Prese il nome di Felix Romuliana in memoria della madre di Galerio, Romula, sacerdotessa di un culto pagano. Questo complesso di templi e palazzi divenne luogo di culto della madre nonché villa lussuosa in cui Galerio visse gli ultimi anni della sua vita. Romuliana svolse il suo compito finché non venne saccheggiata dagli Unni a metà del V secolo. In seguito divenne un insediamento di coloni e artigiani ed infine venne abbandonato, all'inizio del VII secolo, con l'arrivo degli Slavi.


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

L'unico scalo ospitato dall'aerea in oggetto è l'Aeroporto di Niš-Costantino il Grande (IATA: INI). È il secondo più importante aeroporto del paese, dopo quello di Belgrado gestisce un traffico aereo su rotte nazionali ed internazionali. Per via della sua collocazione centrale e del clima mite, lo scalo viene frequentemente utilizzato come aeroporto alternato per i voli diretti verso numerose altre città serbe, incluse Belgrado, Podgorica, Tivat, Sofia, Skopje e Ohrid.

In auto[modifica]

L'area è raggiungibile in auto, secondo i seguenti prospetti doganali:

  • Dalla Macedonia del Nord, via Tabanovce e Presevo;
  • Dalla Bulgaria, via Vidin/Pirot e Dimitrovgrad;
  • Dalla Romania, via Drobeta-Yurno/Veliko Gradiste;
  • Dal Kosovo, via Matarova/Velika/Trstena.

In treno[modifica]

L'area è facilmente raggiungibile, essendo posta lungo il Corridoio Europeo E10, attraverso questi collegamenti:

In autobus[modifica]

Esistono numerosi collegamenti nazionali ed internazionali (da/per Macedonia del Nord, Kosovo, Bulgaria, Romania, Croazia, Slovenia, Ungheria). Per maggiori informazioni, recatevi alla Stazione degli Autobus (Avtobusna Stanica).

Come spostarsi[modifica]

In auto[modifica]

Le condizioni del manto stradale sono buone e permettono una scorrevolezza abbastanza rapida. Inoltre è necessario prestare attenzione alla guida nelle aree rurali, esterne o poco conosciute. La guida in stato di ebbrezza è severamente punibile dalle Autorità. Prestarsi collaborativi ai dirigenti del traffico.

In treno[modifica]

La rete ferroviaria è buona, raggiunge anche i piccoli centri ed è assiduamente frequentata, prevalentemente nella tratta Nis-Belgrado e viceversa. Le altre linee presentano, nella maggior parte, una trazione diesel.

In autobus[modifica]

La rete autobus è capillare e raggiunge anche i piccoli centri. Per maggiori informazioni, recarsi presso la Stazione degli Autobus di Nis per visionare tabelle orario e tariffe.

Cosa vedere[modifica]

Itinerari[modifica]

Gli itinerari fruibili in questa regione prevedono un salto continuo tra discipline storiche, artistiche e culturali.

Cosa fare[modifica]

  • Partecipare alla Roštiljijada di Leskovac - Essendo nota come il luogo da dove proviene la pljeskavica, ogni anno agli inizi di settembre la città di Leskovac organizza la cosiddetta Roštiljijada (la settimana delle grigliate), un festival-grill a base di carne. Durante l'evento la strada principale viene chiusa al traffico, giorno e notte, per cinque giorni, e lungo la strada vengono allestite numerose bancarelle, ognuna delle quali offre una particolare scelta delle varie specialità locali. Molti visitatori provenienti da tutta la Serbia, e negli ultimi anni anche da tutta l'Europa, vengono a Leskovac per godere di una buona grigliata e di divertimento. Gli organizzatori preparano diverse gare, come ad esempio quella che consiste nel creare la pljeskavica più grande. Nel settembre del 2009, Leskovac ha festeggiato un record mondiale nella creazione della pljeskavica più grande del mondo. L'hamburger gigante pesava 49 kg (105,6 lb ), misurava 128 cm di diametro ed era spesso 8 cm. È stato realizzato dal grande maestro di griglia Bojan Cvetković, che già precedentemente aveva detenuto il record mondiale di hamburger (44 kg).
  • Passeggiare alla Čačalica presso Požarevac.
  • Dilettarsi in visite culturali presso Nis ed aree archeologiche, che annoverano resti di elevata impronta artistica.


A tavola[modifica]

Bevande[modifica]

Tra i superalcolici a detenere il primato, in Serbia, è la rakija, distillato di frutta che nella fermentazione acquista un'importante gradazione alcolica. La rakija in combinazione con la frutta distillata acquista nomi differenti: la più conosciuta è la šljivovica ottenuta dalle prugne e diffusa in tutti i Balcani. Dal sapore più fruttato è la kajsijevaca ricavata dalle albicocche, mentre più morbide sono la viljmovka o kru'š'kova'č'a ottenuta dalle pere e la jabukova'č'a dalle mele. Tra gli amari è popolare il pelinkovac o gorski list un digestivo dal sapore piuttosto amaro ricavato da numerose piante aromatiche. Degno di nota è il Prokupac, tipico vino rosé scuro che prende il nome dalla varietà di vite serba da cui si raccolgono i grappoli d'uva di colore nero noti per l'alto livello di zuccheri.

Sicurezza[modifica]

In alcune zone del Paese (in particolare Presevo, Bujanovac e  Medvedja  al confine con la Macedonia del Nord e con il Kosovo, e l’area del Sangiaccato) persistono tensioni tra diverse componenti etniche. Si raccomanda di effettuarvi solo viaggi necessari, privilegiando l’utilizzo delle autostrade.

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