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Corniglio
Il castello
Stato
Regione
Territorio
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Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
Mappa dell'Italia
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Corniglio
Sito istituzionale

Corniglio è un centro dell'Emilia-Romagna.

Da sapere[modifica]

Entra nel novero delle tappe di un ipotetico percorso fra i castelli delle colline parmensi che comprende anche Torrechiara, Pellegrino Parmense, Compiano, Scipione, Varano de' Melegari, Bardi.

Cenni geografici[modifica]

Si trova sull'appennino parmense, a poca distanza dal confine con la Toscana. Dista 50 km. da Parma.

Cenni storici[modifica]

I Liguri che abitavano la zona contrastarono i Romani finché furono sottomessi. Di nuovo fu terra di lotta fra Bizantini e Longobardi che si scontrarono fra il Passo della Cisa e quello del Lagastrello. Citato in un documento dell'894, il paese consolidò probabilmente la propria natura di centro abitato organizzato in epoca medievale. Le terre di Corniglio furono date in potere dall'Imperatore al Vescovo di Parma. Successivamente furono contese fra le realtà comunali di Parma e Piacenza. A metà Trecento vi presero il potere i Rossi, poi Ludovico il Moro, quindi ancora i Rossi. Con la nascita del Ducato di Parma nel 1545 Corniglio passò ai Farnese e alle successive famiglie regnanti.

In epoca moderna Corniglio fu protagonista di episodi di valore civico durante l'ultima guerra mondiale per i quali ha avuto il conferimento della Medaglia d'Argento al Valor militare. Fa parte amministrativamente della Comunità Montana Unione dei Comuni Parma Est che comprende i centri di Calestano, Corniglio, Langhirano (sede amministrativa), Lesignano de' Bagni, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Palanzano, Tizzano Val Parma.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Corniglio

Via Roma è una via storica dell'abitato di Corniglio con case in pietra storiche e alcuni dipinti realizzati su quadri di cemento sulle pareti di alcuni edifici.

Quartieri[modifica]

Il territorio cornigliese è molto esteso e comprende parecchie località e centri abitati: Agna, Ballone, Beduzzo, Bellasola, Bosco, Braia, Canetolo, Cirone, Curatico, Curatico, Graiana, Grammatica, Lago, le Ghiare, Marra, Miano, Mossale, Montebello, Petrignacola, Pugnetolo, Roccaferrara, Sauna, Sesta, Signatico, Sivizzo, Vestana, Vestola, Villula.

Come arrivare[modifica]

  • 44.821810.296031 Aeroporto di Parma (G. Verdi), Via Emilia - località Golese, +39 0521 951511, fax: +39 0521 980394, .
  • 44.5352811.291162 Aeroporto di Bologna (G.Marconi), Via Triumvirato 84, +39 051 6479615.

In auto[modifica]

  • Autostrada del Sole Casello autostradale di Parma sull'Autostrada del Sole
  • Strada Statale massese Si trova sull'ex Strada Statale 665 Massese, ora strada provinciale che percorre da Parma tutta la Val Parma fino alla Toscana.

In treno[modifica]

  • Stazione ferroviaria a Parma

In autobus[modifica]

  • Linea extraurbana Parma - Corniglio - Linee TEP (orari)


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

  • Castello, piazza Castello. Sorge al centro del paese, di fianco alla piazza, sopraelevato a dominare la valle.
    L'aspetto attuale è molto diverso da quello antico. Conserva parte delle mura, con un bastione circolare a nord, resto delle mura che dovevano cingerlo da ogni lato ed uno angolare. Non ci sono documenti che ci parlino delle sue origini; dovette essere del vescovo di Parma, che attorno al Mille possedeva la zona. Fu poi del Comune di Parma, in seguito dei Rossi nel Trecento, Quattrocento e Cinquecento. :Fu rinforzato e ristrutturato da Filippo Maria Rossi. poi dei Duchi di Milano ed infine dei Duchi di Parma; nel 1820 fu ceduto al comune.
    Attualmente il corpo di fabbrica rimasto ospita uffici comunali; nella spianata all'interno delle mura si trova un oratorio intitolato ai Santi Lucio e Amanzio, che fu costruito dulle rovine di un antico oratorio benedettino. Un'ala del castello è utilizzata come ostello.
  • Lago Santo e Lagoni. Il Lago Santo, nel territorio alto di Corniglio, si trova a 1.507 metri nel Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano[1]; fa parte anche del Parco regionale dei Cento Laghi il cui nome ufficiale è ora Parco regionale delle Valli del Cedra e del Parma[2]. Con 81.150 metri quadrati di superficie è il maggior lago naturale dell'Appennino settentrionale. La sua profondità massima è di 22.5 metri. Sulle rive del Lago Santo è situato il Rifugio Mariotti che fu inaugurato nel 1882 e fornisce servizio di cucina e 42 posti letto.
    Il lago, che è di origine glaciale, è ricco di fauna ittica: trote fario, salmerini alpini, cobiti, scardole e qualche crostaceo. Per esercitare la pesca è necessario essere in possesso, oltre alla licenza di pesca, di un tesserino della regione Emilia-Romagna per la pesca in acque da salmonidi (cat.D), rilasciato gratuitamente dagli enti comunali, e di un permesso gratuito da richiedere sulle sponde del lago. La pesca è consentita nei giorni di lunedì, giovedì, sabato, domenica e festivi.
    Nel periodo invernale sul Lago Santo ghiacciato si praticano l'immersione sottoghiaccio, sport che attira appassionati anche da altre regioni.
    Il Lago è raggiungibile agevolmente dal rifugio Lagdei, a 1250 metri di altitudine, che è dotato di ristorante e di un amplissimo parcheggio. Da qui una seggiovia sale al lago Santo, che è raggiungibile anche a piedi con un percorso piuttosto agevole che conduce al rifugio Mariotti in poco meno di un'ora.
    I Lagoni sono due laghi del territorio cornigliese che fanno parte del Parco dei Cento Laghi, comodamente raggiungibili seguendo una deviazione della strada che conduce da Corniglio a Lagdei. Il loro nome ufficiale è Lago Gemio superiore (35.700 metri quadrati di specchio d'acqua, 1.355 metri di altitudine,5 metri di profondità massima, e Lago Gemio inferiore, 32.500 metri quadrati, 1.329 metri di altitudine, 7,4 metri di profondità massima.
    Nel suo territorio Corniglio annovera altri tre laghi: il Lago Pradaccio, 40.000 m². di area, 1370 metri di quota, 2 metri di profondità; il Lago Scuro, 11.600 metri quadri, 1.527 metri di altitudine, 10,4 metri di profondità; il Lago del Bicchiere, 1.700 metri quadri, 1.724 metri di quota, 1,5 metri di profondità. Sono raggiungibili solamente con una escursione a piedi.
  • Sesta Inferiore. Il paese ha la caratteristica di mostrare sulle facciate di parecchie case, per l'esattezza trentuno, i murales dipinti negli anni Sessanta dal pittore locale Walter Madoi; sono ritratti di persone del luogo, ma anche di personaggi famosi. Allo stesso pittore si deve anche il ciclo della Crocifissione dipinto all'interno della chiesa del paese.
  • Ponte Romano. Antico ponte situato sul fiume parma a pochi passi dall'abitato di Corniglio recentemente ristrutturato mantenendo l'architettura in pietra dello storico ponte.
  • Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine. Chiesa con affreschi ed un meraviglioso organo ancora funzionante inoltre nel periodo natalizio viene allestito un presepe con state a grandezza naturale del '700.


Eventi e feste[modifica]

  • Festa della spongata. 8 dicembre.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]

La spongata è un dolce natalizio tradizionale a Corniglio, dove è molto difffuso ed è prodotto secondo una tradizionale ricetta locale. La diffusione della spongata potrebbe essere legata al periodo di dominazione dei Rossi, visto che il medesimo dolce è tradizionalmente diffuso a Berceto, dove si narra che la ricetta fu trafugata dalle cucine del castello dei Rossi che dominavano anche in quel luogo. Funghi e castagne sono prodotti del bosco che Corniglio offre in grande quantità.

Corniglio è uno dei centri dell'associazione con finalità di promozione turistica enogastronomica Strada del prosciutto e dei vini dei colli che annovera assieme a lui i comuni di Calestano, Felino, Fornovo di Taro, Langhirano, Palanzano, Sala Baganza, Varano de' Melegari, Varsi. Questa appartenenza suggerisce l'acquisto di prosciutto crudo di Parma e malvasia delle colline.

Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

  • 44.5407310.165711 Pizzeria Trattoria La Genzianella, Strada Val Parma 209, Beduzzo di Corniglio, +39 0521 881264, fax: +39 0521 881264, . Pizzeria Trattoria con cucina tipica parmigiana.Uso di Farine Biologiche e Produzione della Famosa Spongata di Corniglio.

Prezzi medi[modifica]

  • 44.471410.08682 Ristorante pizzeria Claudia, Localita' Colonia Montana 2, +39 0521 881399.
  • Trattoria albergo Da Vigion, Localita' Le Ghiare 13 (a Ghiare), +39 0521 888113.
  • Trattoria Vecchia Moretta, Strada Provinciale 6/a (a Ghiare in località Moretta), +39 0521 888139.
  • Trattoria da Berto, Strada Lagosanto, 23, +39 0521 889120. Trattoria con tavoli all'aperto ed ammette cani.


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

  • Guardia medica, Piazza san Lucio e Amanzio. Nei feriali dopo le 20:00 e nei festivi.

Farmacie


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

  • 44.47491210.0889033 Poste italiane, via Provinciale 4, +39 0521 880163, fax: +39 0521 880357.


Nei dintorni[modifica]

  • Torrechiara — Il castello, bello e scenografico, è uno dei più noti e celebrati fra i tanti manieri parmensi e quello forse più famoso fra i tanti che Pier Maria Rossi fece erigere per Bianca Pellegrini. Meno celebrata, ma non meno importante, è la Badia benedettina.
  • Parma — Città d'arte fra le maggiori dell'Emilia, mantiene con grande evidenza aspetto, signorilità e modi di vita da Capitale, come lo fu per secoli. La reggia Farnese della Pilotta, la Cattedrale romanica, la chiesa della Steccata sono alcune delle emergenze monumentali che caratterizzano la città; di gran fama il suo Teatro, la sua tradizione musicale (Giuseppe Verdi), la sua scuola di pittura (Correggio, Parmigianino), il suo amore per la buona tavola (prosciutto crudo di Parma, salumi, parmigiano reggiano, lambrusco).

Itinerari[modifica]

  • Castelli del Ducato di Parma e Piacenza — Disseminati sull’appennino parmense e piacentino, ma presenti anche nella pianura a sorvegliare il confine naturale del Po, i numerosi castelli dell’antico Ducato di Parma e Piacenza caratterizzano tutta l’area. Baluardi militari in origine, molti di essi hanno mantenuto l’aspetto di rocca inaccessibile, molti hanno via via trasformato la loro natura bellica in raffinata dimora nobiliare; tutti perpetuano nel tempo l’atmosfera di avventura, di favola e di leggenda che da sempre è legata ai castelli, in molti dei quali si narra della presenza di spiriti e fantasmi.


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