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Caorso
Centrale nucleare di Caorso
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
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Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
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Caorso
Sito istituzionale

Caorso è una città dell'Emilia-Romagna.

Da sapere[modifica]

Caorso non è solo la città della dismessa centrale nucleare battezzata Arturo, per la quale è assurta a fama nazionale, ma è anche un centro che conserva importanti testimonianze del suo passato, soprattutto del periodo medievale.

Cenni geografici[modifica]

Nella Bassa piacentina, fertile pianura che costeggia la sponda destra del Po, Caorso dista 16 km da Piacenza, 17 km da Cremona; è attraversato dal torrente Chiavenna, che poco più a nord si getta nel Po.

Cenni storici[modifica]

Situato sulla via Postumia, l'antica strada consolare romana che collegava il porto di Genova con Aquileia passando per Piacenza, Cremona, Mantova e Verona, Caorso viene nominato nei primi documenti nella prima metà del IX secolo. Fu centro fortificato donato dai Visconti a Ottone Mandelli, la cui famiglia rimase padrona del maniero fino al XIX secolo. Dal XIII al XIV secolo fece parte dello Stato Pallavicino; nel 1385 passò ai Visconti che lo diedero in feudo appunto ai Mandelli, famiglia di origini longobarde. Approdato all'Unità italiana con tutto il ducato di Parma, ha conosciuto fama nazionale in epoca contemporanea per essere stato sede della centrale nucleare poi dismessa, che ora è in corso di smantellamento.

La Regione Emilia-Romagna ha nominato nel 2007 il territorio di Caorso Comune turistico in considerazione dell'esistenza della sua Rocca, dell'Oasi naturale dell'Isola de Pinedo nel fiume Po, del percorso fluviale in motonave dal torrente Chiavenna al fiume Po,delle eccellenze gastronomiche.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Caorso

Quartieri[modifica]

Il suo territorio comprende anche i centri abitati di Fossadello, Muradolo, Roncarolo e Zerbio.

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

Parma è l'aeroporto più vicino; Bologna è l'altro aeroporto emiliano. La zona, essendo di confine con la Lombardia, è comoda anche per gli aeroporti lombardi.

  • 44.821810.296031 Aeroporto di Parma (G. Verdi), Via Emilia - località Golese, +39 0521 951511.
  • 44.5352811.291162 Aeroporto di Bologna (G.Marconi), Via Triumvirato 84, +39 051 6479615.
  • 45.42555610.3269443 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), +39 045 8095666, . Solo Charter
  • 45.6661869.7018084 Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio (Caravaggio), Via Aeroporto 13, Orio al Serio, +39 035 326323.
  • 45.452179.27635 Milano-Linate (Enrico Forlanini).
  • 45.638.7230566 Aeroporto di Milano-Malpensa (MXP), Ferno. L'aeroporto è dotato di due terminal (T1 e T2), il secondo è adibito ai voli low cost. Il servizio di autobus Autostradale collega l'aeroporto con Milano stazione centrale in 50 minuti circa, mentre il Malpensa Express collega in 40 minuti il Terminal 1 con la stazione Cadorna (metropolitana linea rossa e verde). Gli autobus della Sadem e Autostradale raggiungono la città di Torino (2 ore), mentre la compagnia Volpi effettua alcune corse per Genova (3 ore).

In auto[modifica]

  • A21 Ha proprio casello autostradale sulla autostrada A21 Brescia - Piacenza - Torino
  • È attraversato dalla ex statale 10 Padana Inferiore


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Rocca Mandelli
  • Rocca Mandelli. Prende nome dalla famiglia che ebbe a lungo il possesso feudale del maniero e di Caorso, ricevuto dai Visconti che avevano esteso il loro potere al piacentino, terra di scontri per il controllo di quest'area di pianura ricca di fiumi allora navigabili e quindi importante per il controllo dei traffici commerciali. In quest'area si scontrarono le milizie dei Comuni di Milano, Piacenza, Parma, Reggio, modena. Prevalsero infine i Signori di Milano che posero a difesa della zona di confine del loro Stato famiglie fidate. La Rocca attuale ebbe un precursore in un castello citato nel 1205, eretto dai piacentini in difesa del territorio contro gli attacchi cremonesi. Attualmente è sede del Municipio.
  • Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. L'edificio originario era di epoca medievale; il restauro del XX secolo lo ha trasformato in una chiesa neogotica. Conserva resti di affreschi del XV secolo di chiara scuola lombarda con evidenti influssi cremonesi con figure di Santi, una Annunciazione, una Adorazione, una Crocifissione oltre alle storie di San Giuliano, un organo Lingiardi del 1840.


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Piatti tipici della zona sono gli anolini in brodo con ripieno di pasta di salame e grana; il pescegatto fritto, la torta fritta, l'anatra, la porchetta, le crostate. È zona di produzione dell'aglio nella qualità particolarmente pregiata di quest'angolo di pianura:

Dove alloggiare[modifica]


Sicurezza[modifica]

Farmacia


Come restare in contatto[modifica]


Nei dintorni[modifica]

  • San Pietro in Cerro — Il suo castello, perfettamente conservato, e la sua pieve meritano sicuramente la visita di una mezza giornata.
  • Cortemaggiore — Città di fondazione, conserva l'impianto urbanistico di fine Quattrocento, periodo della sua nascita voluta per farne la nuova capitale dello Stato Pallavicino.
  • Cremona — Ha un centro storico monumentale - Duomo, Battistero, Palazzo comunale - fra i più insigni della Lombardia. Fu città romana. Fu potente all'epoca dei Comuni e rivaleggiò con Milano, che infine la sottomise. I suoi violini (Stradivari e Amati), il suo Torrazzo e ancor più il suo torrone, sono noti ovunque.

Itinerari[modifica]

  • Castelli del Ducato di Parma e Piacenza — Disseminati sull’appennino parmense e piacentino, ma presenti anche nella pianura a sorvegliare il confine naturale del Po, i numerosi castelli dell’antico Ducato di Parma e Piacenza caratterizzano tutta l’area. Baluardi militari in origine, molti di essi hanno mantenuto l’aspetto di rocca inaccessibile, molti hanno via via trasformato la loro natura bellica in raffinata dimora nobiliare; tutti perpetuano nel tempo l’atmosfera di avventura, di favola e di leggenda che da sempre è legata ai castelli, in molti dei quali si narra della presenza di spiriti e fantasmi.


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