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Varano de' Melegari
Castello Pallavicino
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
Mappa dell'Italia
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Varano de' Melegari
Sito istituzionale

Varano de' Melegari è un centro dell'Emilia-Romagna.

Da sapere[modifica]

Sulle prime pendici delle colline parmensi, il paese è noto per il suo castello e per l'autodromo. [1] Entra nel novero dei Castelli delle colline Parmensi: Torrechiara, Scipione, Compiano, Pellegrino Parmense, Bardi, Corniglio

Cenni geografici[modifica]

Si trova all'inizio della Val Ceno, là dove la pianura diventa collina.

Cenni storici[modifica]

Le popolazioni preistoriche che hanno lasciato tracce dei loro insediamenti attraverso numerosi reperti paleolitici ed enei, hanno lasciato il posto a popolazioni liguri e celtiche, conquistate poi dai Romani che divisero la zona fra Veleia e Parma. I successivi Goti furono poi sostituiti nel VI secolo dai Longobardi, che popolarono il territorio di monasteri e di castelli in quasi tutte le frazioni di Varano.

Varano divenne luogo di passaggio per i pellegrini in viaggio verso Roma. Dal Mille al Millesettecento la famiglia Pallavicino ebbe il feudo del paese, che si aggiunse alle molteplici terre che essa dominava, e che formavano il cosiddetto Stato Pallavicino. La prima metà del Quattrocento vide a Varano la dominazione milanese dei Visconti, per poi ritornare ai Pallavicino. Nel 1588 i Farnese sopprimono lo Stato Pallavicino per inglobarlo nei loro possedimenti. I Pallavicino mantengono tuttavia ampi privilegi feudali fino a metà Settecento.

Dopo l'Unità, Varano visse drammatiche pagine di storia durante la seconda guerra mondiale, quando la Valle del Ceno fu teatro di scontri fra partigiani e tedeschi, i quali dopo un rastrellamento compirono quello che è passato alla storia come l'eccidio del Dordia del 10 gennaio 1945, quando 17 uomini (partigiani ma anche civili) furono uccisi dai tedeschi sulle rive del torrente Dordia. Il Comune di Varano ha ricevuto per questo la medaglia di bronzo al valor militare.

Panorama


Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Varano de' Melegari


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • 44.821810.296031 Aeroporto di Parma (G. Verdi), Via Emilia - località Golese, +39 0521 951511, fax: +39 0521 980394, .
  • 44.5352811.291162 Aeroporto di Bologna (G.Marconi), Via Triumvirato 84, +39 051 6479615.

In auto[modifica]

  • Autostrada A15 Casello autostradale di Fornovo di Taro sulla autostrada della Cisa Parma - La Spezia

In autobus[modifica]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Castello Pallavicino
Veduta dal Ceno
  • 44.68758510.007651 Castello Pallavicino. Nei giorni di sabato ore 14.00 - 18.00; domenica e festivi: ore 11.00 - 13.00 e 14.00 - 18.00 nei mesi di aprile e maggio. Da giugno a settembre la chiusura pomeridiana è spostata alle 19.00. Citato in un documento del 1087, il castello Pallavicino è stato in possesso di questa famiglia dall'XI secolo al XVIII. Le sue mura a picco sul Ceno sono legate alla roccia e la sua struttura segue l'andamento del terreno. Lo scopo della fortezza era di controllare l'accesso alla valle del Ceno e le vie che da qui conducevano in Liguria ed in Toscana.
    Il luogo pare fosse fortificato già in epoca longobarda. Dell'attuale castello non si conosce l'epoca di fondazione originaria; tuttavia l'edificio presenta chiare connotazioni quattrocentesche, con pianta quadrandolare e torri agli angoli disposte asimmetricamente per la conformità del terreno.
    Dal 2001 il castello è proprietà del Comune e vi si trova la Biblioteca comunale; viene inoltre utilizzato per eventi culturali, mostre e quant'altro interessa la vita della comunità.
  • Chiesa parrocchiale di San Martino. La chiesa fu costruita originariamente in stile romanico e venne intitolata a San Martino nel 1453. Opere di rifacimento effettuate fra il 1725 ed il 1769 la ridussero ad una sola navata con tre cappelle e l'altare maggiore. La cappella del Santo Rosario è stata affrescata nel settecento dal pittore Giuseppe Peroni; pregevole è pure l'altare maggiore in barocchetto locale.
Autodromo Riccardo Paletti - la pista
  • 44.68015410.020262 Autodromo Riccardo Paletti. La prima pietra dell'Autodromo fu posta nel 1969 in prossimità del torrente Ceno.
    All’inizio era costituito da un semplice anello di 550 metri, con una leggera variante sul lato nord, che si sviluppava intorno al campo da calcio del paese.
    Nel 1971 viene ultimato l'allungamento che porta il tracciato a misurare 1.200 metri; fu in quell’anno che si tenne la prima stagione agonistica. L'anno successivo il tracciato assume la lunghezza di 1.800 metri misto lenti che lo hanno reso celebre nel mondo dei motori.
    Inaugurato ufficialmente il 26 marzo 1972, il circuito venne dedicato a San Cristoforo, protettore in genere di tutti gli automobilisti. L'attuale denominazione "Riccardo Paletti" risale al 1983 ed è un omaggio alla memoria del giovane pilota grande amico dell'autodromo varanese, tragicamente scomparso nel giugno dell'82 durante il Gran Premio del Canada di Formula 1.
    Oggi l'Autodromo "Riccardo Paletti" è divenuto, oltre che sede abituale di numerose manifestazioni motoristiche (test tecnici di pneumatici, di motori, di componentistica tecnica), appuntamento classico nel calendario delle più importanti competizioni di settore, come ad esempio il Campionato Italiano Velocità Turismo, quello Prototipi, la Formula 3, gli assoluti nazionali Grand Prix 125cc e 250 cc nelle moto.
    Il 22 febbraio 2002 viene ufficialmente aperta la pista da 2375 metri.


A Serravalle[modifica]

Serravalle (Varano de' Melegari) - Pieve di San Lorenzo e Battistero
Battistero
  • 44.6819189.9553563 Pieve di San Lorenzo. Questo piccolo centro del territorio di Varano, sulle rive del Ceno, ha conservato del suo passato la Pieve ed il Battistero. Quest'ultimo è il più antico edificio cristiano del parmense e risale al X - XI secolo (ma alcuni studiosi lo ascrivono ai secoli VIII - IX). È di forma ottagonale all'esterno, di forma circolare all'interno; i capitelli sono più tardi, e denunciano un evidente influsso di scuola antelamica; la copertura del tetto è in scaglie di pietra.
    In una parete del battistero si è rinvenuta, murata, un'ara in marmo bianco dedicata al culto di Diana, Questo ha fatto supporre che il battistero sia stato eretto sopra un tempio dedicato alla dea romana; altri studiosi sostengono invece che il battistero fu edificato ex novo, e che la lastra è solo materiale di riporto.
    Comunque sia, il suo reimpiego dimostra che la località fu interessata da insediamenti antichi. Nella zona sono stati numerosi i ritrovamenti archeologici di natura ligure - gallico - romana.
    La Pieve adiacente è dedicata a San Lorenzo ed è documentata dal 1005; può quindi ritenersi una delle più antiche del parmense.
    Fu a lungo chiesa principale della zona e non solo di Vellio, antico nome di Serravalle che fu conservato a lungo nel medioevo. Distrutta da un terremoto fu riedificata nel XIV secolo; in essa era dipinto lo stemma a bande rosse e gialle che costituisce ora lo stemma del comune di Varano de' Melegari.
    Il paese ebbe anche un castello che fu edificato nel 1142 per delimitare il confine fra Parma e Piacenza; fu non poche volte al centro di violenti scontri fra le signorie locali, e ad oggi non ne rimangono che scarsissime tracce.


Eventi e feste[modifica]


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]

Varano de' Melegari è uno dei centri dell'associazione con finalità di promozione turistica enogastronomica Strada del prosciutto e dei vini dei colli che annovera con Varano i comuni di Calestano, Corniglio, Felino, Fornovo di Taro, Langhirano, Palanzano, Sala Baganza, Varsi. Questa appartenenza suggerisce l'acquisto di prosciutto crudo di Parma e malvasia delle colline.

Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

Farmacia

  • 44.68726510.0129343 Leonardi, Via Martiri della Libertà, 31, +39 0525 53120.


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

  • 44.68763610.0120294 Poste italiane, via Caduti del Dordia 2, +39 0525 53691, fax: +39 0525 53691.



Nei dintorni[modifica]

  • Bardi — Il suo castello è sicuramente uno dei più spettacolari fra i numerosi manieri delle colline di Parma; abbarbicato su un picco roccioso, ebbe fama di imprendibilità. È anche uno dei castelli meglio conservati e più visitati dai turisti.
  • Pellegrino Parmense — Un castello isolato, di non eccessive dimensioni ma di buona presenza, un'antica Pieve Santuario di grande frequentazione nella frazione Careno e un'altrettanto antica Pieve nella frazione di Iggio fanno di Pellegrino una buona meta per chi subisce il fascino delle suggestioni medievali.
  • Fidenza — Il Duomo di San Donnino, cattedrale della diocesi, rientra a pieno diritto nel novero delle grandi Cattedrali romaniche dell'Emilia, ad esempio quelle di Parma e di Modena; vanta una facciata -incompiuta- con statue e bassorilievi di Benedetto Antelami e della sua scuola.
  • Parma — Città d'arte fra le maggiori dell'Emilia, mantiene con grande evidenza aspetto, signorilità e modi di vita da Capitale, come lo fu per secoli. La reggia Farnese della Pilotta, la Cattedrale romanica, la chiesa della Steccata sono alcune delle emergenze monumentali che caratterizzano la città; di gran fama il suo Teatro, la sua tradizione musicale (Giuseppe Verdi), la sua scuola di pittura (Correggio, Parmigianino), il suo amore per la buona tavola (prosciutto crudo di Parma, salumi, parmigiano reggiano, lambrusco).

Itinerari[modifica]

  • Castelli del Ducato di Parma e Piacenza — Disseminati sull’appennino parmense e piacentino, ma presenti anche nella pianura a sorvegliare il confine naturale del Po, i numerosi castelli dell’antico Ducato di Parma e Piacenza caratterizzano tutta l’area. Baluardi militari in origine, molti di essi hanno mantenuto l’aspetto di rocca inaccessibile, molti hanno via via trasformato la loro natura bellica in raffinata dimora nobiliare; tutti perpetuano nel tempo l’atmosfera di avventura, di favola e di leggenda che da sempre è legata ai castelli, in molti dei quali si narra della presenza di spiriti e fantasmi.

Informazioni utili[modifica]


Altri progetti

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