Caltagirone | ||
Appellativi | Cattaggirune | |
---|---|---|
Stato | Italia | |
Regione | Sicilia | |
Territorio | Calatino | |
Altitudine | 608 m s.l.m. | |
Superficie | 383,38 km² | |
Abitanti | 38.391 (2017) | |
Nome abitanti | calatini (o cattaggirunisi) | |
Prefisso tel | +39 0933 | |
CAP | 95041 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | San Giacomo il Maggiore | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Caltagirone è una città della Sicilia.
Da sapere
[modifica]È la città della ceramica. Il centro storico è ricco di espressioni artistiche tipicamente barocche, soprattutto risalenti al periodo dopo il terremoto del 1693.
Cenni geografici
[modifica]La città è costruita su una depressione sotto tre colli, è il più importante centro economico della zona del Calatino tra i Monti Erei a nord, gli Iblei a sud-est e la Piana di Catania a nord.
Cenni storici
[modifica]Il territorio era abitato già in epoca preistorica, lo dimostrano i numerosi siti archeologici che vedono una continuità anche in epoca greca e poi romana.
I Normanni sotto Ruggero I riuscirono nell'occupazione della Rocca di Judica con l'espulsione degli Arabi, la fortezza di Castel di Judica passò quindi a Caltagirone. I Saraceni possedevano nel 1091 la città ma subirono una sconfitta definitiva il 25 luglio quando il re entrò in città.
Anche Caltagirone partecipò al tumulto dei Vespri Siciliani contro i francesi. Nel 1458 Giovanni II d'Aragona fu incoronato re di Sicilia nel proprio Castello di Caltagirone.
Un declino grave economico avvenne nel 1492 con l'espulsione di ebrei dalla Sicilia in seguito a un decreto dei sovrani spagnoli, dato che molti membri della comunità ebraica erano attivi nell'industria tessile e nel commercio del credito. La città risorse col commercio della ceramica nei secoli XV-XVII. Crebbe così tanto da poter avere un'università e un ospedale. Il periodo d'oro fu interrotto nel 1693 con il terremoto del Val di Noto distruggendo molti edifici che verranno poi ricostruiti in stile barocco.
Caltagirone è la città natale del sacerdote Luigi Sturzo fondatore del Partito Popolare Italiano. Durante il bombardamento alleato del 1943, molti degli edifici della città furono distrutti e, a causa delle difficoltà economiche, la popolazione della città diminuì bruscamente negli anni '60 e '70.
Oggi, grazie al turismo e alla manifattura della ceramica, ha riacquistato la sua importanza economica.
Come orientarsi
[modifica]La città si divide nettamente tra quella nuova che si trova a sud e quella vecchia che si trova a nord. A creare una distinzione tra le due parti c'è la villa Vittorio Emanuele.
La parte storica della città è caratterizzata da stretti passaggi spesso con scale chiamati carrugi che sembrano avere una stretta attinenza con quelli di Genova. Si pensa che il legame sorga dall'arrivo di genovesi (nel 1040) che vennero in aiuto degli abitanti per scacciare gli arabi.
Quartieri
[modifica]- 1 Zona Miracoli — questo quartiere un tempo era la giudecca della città, prima della scacciata degli ebrei in Sicilia del 1492.
Frazioni
[modifica]- 2 Granieri
- 3 Piano San Paolo
- 4 Santo Pietro — Questa frazione edificata in epoca fascista conserva diverse architetture del periodo ed è circondata dalla Riserva naturale orientata Bosco di Santo Pietro (a cui si rimanda per descrizioni dettagliate).
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 1 Aeroporto di Catania (Aeroporto di Catania Fontanarossa "Vincenzo Bellini". IATA: CTA), Via Fontanarossa, 20, Fontanarossa, ☎ +39 0957239111. 00:00-24:00. Aeroporto per voli nazionali e internazionali.
- 2 Aeroporto di Comiso (Aeroporto Pio La Torre, IATA: CIY), ☎ +39 0932 961467, info@aeroportodicomiso.eu. Aeroporto convertito per uso civile, ha iniziato le operazioni di volo nel 2013 ed è servito da alcuni vettori a basso costo.
In auto
[modifica]La città è distante dagli assi autostradali tuttavia è servita da delle strade che rendono agevoli i collegamenti. Da Catania la si raggiunge percorrendo la . Da Siracusa dall'autostrada si prende lo svincolo per Lentini e si prosegue lungo la . Da Messina percorrendo l'autostrada si esce allo svincolo Catania S. Giorgio e si percorre la , si seguino le indicazioni e si svolta per la SP 12ii, si entra nella per un breve tratto per poi immettersi nella .
Da Palazzolo Acreide o Vizzini percorrendo la (solo da Palazzolo), poi per un breve tratto la e la , quindi la che poi diventa infine ci si immette sulla .
Da Ragusa percorrendo la per poi svoltare alla quindi ci si immette sulla .
Da Gela percorrendo la e poi la .
Da Palermo si percorre la uscendo a Enna si percorre la , poi si gira verso la per un breve tratto per poi entrare nella (si passa vicino a Piazza Armerina) per poi prendere la .
In nave
[modifica]I porti principali e commerciali più vicini sono quelli di Catania e Palermo .
In treno
[modifica]In autobus
[modifica]- 4 Fermata bus extraurbani (Su viale Sicilia, vicino alla stazione). La città è collegata con diverse località servite in base alle diverse compagnie. La compagnia SAIS collega la città con Agrigento, Enna e Palermo. L'AST con Catania, Piazza Armerina e Siracusa. Etna Trasporti con l'aeroporto di Catania. La compagnia Viaggi Simili copre altre città come Comiso, Ragusa e Modica.
Come spostarsi
[modifica]La città va visitata esclusivamente a piedi. La visita può risultare anche faticosa data la presenta di diversi dislivelli e di scale (vedi la Scalinata di Santa Maria del monte).
In auto
[modifica]- 5 Parcheggio, via Circonvallazione. Il parcheggio è abbastanza vicino al centro seppur di capacità limitata. Nei giorni di grande afflusso turistico potrebbe essere pieno.
Cosa vedere
[modifica]L'intero centro storico di Caltagirone ricade nella tutela UNESCO.
Chiese
[modifica]- 1 Basilica Cattedrale di San Giuliano (Cattedrale di Caltagirone), Via Duomo, 1, ☎ +39 0933 24373. Dedicata al patrono della città. La chiesa fondata in epoca normanna è stata costruita in gran parte dopo il terremoto del 1693, poi vi sono state ulteriori aggiunte come ad esempio la facciata in stile Liberty, il campanile invece risale al 1956. I portali laterali del XVIII secolo sono stati installati dall'architetto Natale Bonajuto. Una croce in legno all'interno risale ai primi anni del XVI secolo nonché una scultura del Cristo morto di Giuseppe Vaccaro.
- 2 Chiesa Maria SS. del Monte, Via Ex Matrice, 113, ☎ +39 0933 21712. Posta in cima alla scalinata Santa Maria del Monte, la chiesa aveva precedentemente la funzione di Chiesa Madre. Contiene un ritratto della Madonna di Conadomini del XIV secolo nonché una scultura della Madonna col Bambino del XV secolo di scuola gaginiana.
- 3 Chiesa di San Nicola, Via S. Agostino (Accanto alla chiesa Maria SS. del Monte).
- 4 Torre San Gregorio, Via Ex Matrice, 151. È la torre dell'omonima chiesa.
- 5 Chiesa del Carmine, Piazza del Carmine, 5.
- 6 Chiesa del Gesù, Discesa Collegio, 20. Edificata nella seconda metà del Cinquecento. Presenta una facciata a due ordini divisi da un largo cornicione.
- 7 Chiesa di San Francesco d'Assisi (Chiesa di San Francesco all'Immacolata), Piazza S. Francesco D'Assisi, 8. Edificata nel 1236 da uno dei più devoti seguaci di San Francesco, il Beato Riccardo e gravemente danneggiata dal terremoto del 1693: in seguito fu interamente ricostruita in stile barocco, seppur ancora oggi si possono ravvisare qua e là elementi della struttura originaria in stile gotico.
- 8 Basilica di San Giacomo, Largo S. Giacomo, ☎ +39 0933 21353. Edificata in età normanna per volere del conte Ruggero e ricostruita dopo il terremoto del 1693 dall'architetto agrigentino Simeone Mancuso sulla pianta originaria.
- 9 Chiesa del Santissimo Salvatore, Via SS. Salvatore, 25. In questa chiesa sono custodite le spoglie di Don Luigi Sturzo.
- 10 Chiesa di San Pietro, Via S. Pietro, 1211,, ☎ +39 0933 21475. Ricostruita nel XIX secolo in stile neogotico e caratterizzata da una variopinta ceramica policroma.
- 11 Chiesa di San Giuseppe, Via S. Bonaventura, 2 (Ai piedi della scalinata). Dalla caratteristica pianta centrale non comune nell'architettura siciliana.
- 12 Chiesa di San Giorgio, Largo S. Giorgio, 6, ☎ +39 0933 21350. La struttura originaria risale all'XI secolo ed è attribuita a costruttori genovesi.
- 13 Chiesa dei Cappuccini, Via Cappuccini, 138, ☎ +39 0933 21753. La chiesa e il convento sono datati alla fine del Cinquecento.
- 14 Chiesa di Santa Chiara, Via S. Giovanni Bosco, 21. Opera dell'architetto Rosario Gagliardi, caratterizzata da una pianta ellittica ed arricchita da un bel pavimento maiolicato.
- 15 Chiesa di Maria Santissima dei Miracoli, Via Santo Stefano, 99.
- 16 Chiesa e convento di San Domenico (Chiesa del Rosario), Via Luigi Sturzo.
- 17 Chiesa di Santo Stefano, Via Santo Stefano.
- 18 Chiesa di Sant'Agata, Discesa S. Agata, 6 (accanto al carcere borbonico).
Palazzi
[modifica]- 19 Palazzo Sant'Elia. Edificio visibile per la facciata ristretta dal ponte San Francesco.
- 20 Palazzo delle Poste, Corso Vittorio Emanuele, 37. Palazzo attualmente utilizzato dalle Poste Italiane progettato da Saverio Fragapane in stile liberty.
- 21 Corte Capitanale, Via Duomo, 9.
- 22 Palazzo dell'Aquila, Piazza del Municipio. Il municipio della città.
- 23 Monte delle Prestanze (Banco di Sicilia), Piazza Umberto I. Progettato nella seconda metà del Settecento dal Bonajuto ed oggi sede UniCredit, caratterizzato al piano inferiore da esili colonne corinzie su alti plinti che marcano il susseguirsi delle aperture.
- 24 Liceo artistico Luigi Sturzo, Via Ex Matrice, 153. Elegante edificio fondato nel 1928 oggi adibito a scuola.
- 25 Ex Pescheria, Piazza Innocenzo Marcinnò.
- 26 Ex Officina Elettrica, Via S. Giovanni Bosco, 23. Un pregevole edificio liberty.
- 27 Palazzo Aprile di Cimia, Via Luigi Sturzo, 35. Questo palazzo oggi è un albergo.
- 28 Palazzo Vella (Magnolia), Via Luigi Sturzo, 74. Palazzo in stile liberty, caratteristico per la sua facciata in terracotta.
- Palazzo Longobardi.
- ex Palazzo Senatorio.
- Palazzo Gravina.
- Palazzo Crescimanno d'Albafiorita. Una dimora settecentesca ricca di opere d'arte.
- Palazzo di conti Grifeo dei Principi di Partanna. Un tempo appartenente all'omonima famiglia nobiliare.
Musei
[modifica]- 29 Musei civici Luigi Sturzo (Carcere Borbonico), Via Roma, 10. Il museo si trova presso il vecchio carcere borbonico progettato alla fine del Settecento dall'architetto Natale Bonajuto per volere del re Ferdinando. Il museo comprende una sezione archeologica con reperti preistorici dell'area sino all'arrivo dei greci. Una pinacoteca e una sezione storica.
- 30 Museo Regionale della ceramica, Giardino Pubblico Vittorio Emanuele - Via Roma Teatrino del Bonaiuto, ☎ +39 093358418, parco.archeo.catania.uo4@regione.sicilia.it. intero 4 €, ridotto 2 € (lug 2022). Lun_Dom 9:00-18:30. Collezione di oltre 2.500 reperti in ceramica dalla preistoria alle figure in terracotta di Giacomo Bongiovanni, raffiguranti scene di vita quotidiana in Sicilia. La zona d'ingresso è costituita dal Teatrino, decorato con maioliche, che fu costruito nel 1792 su progetto di Natale Bonaiuto. Di fronte all'ingresso si trova il monumento in bronzo ai morti di Antonio Ugo.
Altro
[modifica]- 31 Scalinata di Santa Maria del Monte, Scala Santa Maria del Monte (Nei pressi di Piazza Municipio). Fu costruita nel 1606 per collegare l piano di San Giuliano (piazza Municipio) e il centro storico antico (via ex Matrice). La scalinata, lunga oltre 130 metri, è fiancheggiata da edifici balconati ed è decorata con maioliche della città. La scalinata è uno dei simboli più famosi di Caltagirone. Spesso è utilizzata per sfilate di moda e per l'infiorata. La scala dei 142 gradini è annualmente illuminata il 24 ed il 25 luglio (per la festa di San Giacomo, patrono della città), da migliaia di lumini a fiammella viva.
- 32 Cimitero monumentale di Caltagirone (cimitero del Paradiso), via Nicastro (a tre chilometri dal centro abitato). Il cimitero monumentale di Caltagirone è un importante cimitero monumentale siciliano, realizzato nella seconda metà del 1800 a Caltagirone. Viene chiamato cimitero del Paradiso, dal nome della contrada omonima in cui sorge. Fu dichiarato monumento nazionale italiano nel 1931.
- 33 Monumento ai Caduti, Via Roma, 173. Scultura bronzea realizzata dal palermitano Antonio Ugo.
- 34 Tondo Vecchio, Via Roma.
- 35 Ponte San Francesco, Via Roma. Decorato con bellissime ceramiche in rilievo, costruito nella prima metà del Seicento per collegare due delle tre colline su cui sorge la città.
- 36 Villa Comunale Vittorio Emanuele, Viale Principessa Maria Josè, 4. Villa comunale progettata da Giovan Battista Filippo Basile in stile liberty.
- 37 Torre San Gregorio, Via Ex Matrice, 151. Con l'annesso monastero San Gregorio.
- 38 Ponte dell'ex ferrovia Caltagirone-Dittaino, via Matutino. Questo ponte è ciò che rimane della ex ferrovia Caltagirone-Dittaino, il cui ex tracciato urbano è quasi del tutto scomparso per poi riapparire solo fuori dal centro abitato. Si tratta di un ponte dei primi del Novecento.
Eventi e feste
[modifica]- La Passione di Cristo. Domenica delle palme.
- Venerdì Santo. Venerdì santo. Processione del Cristo Morto e dell'Addolorata.
- A Giunta. Domenica pomeriggio di Pasqua. Evento Pasquale in cui la statua del Cristo incontra quella della Madonna.
- Scala infiorata. Maggio.
- A Rusedda. Maggio.
- A sirata da villa. 23 luglio.
- Scala illuminata. 24-25 luglio e 14-15 agosto. Vi sono due date in cui avviene questo evento, a luglio in occasione della festa del Santo Patrono S. Giacomo e di Maria SS. del Ponte ad agosto. Seguendo una tradizione che ha origine nel '600, migliaia di coppi, preparati e colorati a mano, vengono posti lungo i 142 gradini della scala per formare un unico disegno. Alla gente comune vengono dati dei bastoncini di legno con cui poi accenderanno le luminarie. Alle 21:30 vengono spente le luci e la scalinata prende forma.
- Festa di san Giacomo (A festa di Sanjacupu). 25 luglio. Il Maggiore patrono della città.
- Solennità di Maria SS. del Ponte. 14 e 15 agosto.
- Presepi di Caltagirone. Dal 1° dicembre al 31 gennaio.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Caltagirone è famosa per le sue ceramiche colorate. Esse si trovano in molte città dell'isola per la loro bellezza e per i caratteristici colori sgargianti. A Caltagirone diversi venditori posseggono anche i laboratori per la creazione di vasi, vasetti, posacenere e le tipiche "teste di moro", vasi a forma di testa d'uomo o donna che richiamano la tradizione della lotta contro i saraceni. In città è possibile trovare dei rivenditori ad ogni angolo.
- 1 Ceramiche di Caltagirone Giorgio & Ivano Alemanna, Via Principe Amedeo di Savoia, 14, ☎ +39 093351904.
Come divertirsi
[modifica]Spettacoli
[modifica]- 1 Cinema multisala Politeama, Via Giardino Vittorio Emanuele, 4, ☎ +39 0933 21508.
Locali notturni
[modifica]- 2 Giardino Spadaro, Via S. Giuseppe. Un locale all'interno di giardini in pieno centro.
Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Da Sá - Ristorante Pizzeria, Via S. Giuseppe, 3. Possibilità di mangiare all'aperto.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- Hotel Villa San Mauro.
- Hotel Villa Sturzo.
- Hotel Monteverde.
Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]Altri progetti
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