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Ulan Bator: differenze tra le versioni

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Versione delle 11:40, 6 giu 2022

Ulan Bator
Veduta del centro con la piazza Sükhbaatar sullo sfondo
Stemma e Bandiera
Ulan Bator - Stemma
Ulan Bator - Stemma
Ulan Bator - Bandiera
Ulan Bator - Bandiera
Stato
Regione
Altitudine
Superficie
Abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Posizione
Mappa della Mongolia
Mappa della Mongolia
Ulan Bator
Sito istituzionale

Ulan Bator (o Ulaanbaatar) è la capitale della Mongolia.

Da sapere

Il nome della città, attribuito dal 1924, significa "Eroe Rosso".

Cenni geografici

Ulan Bator è situata in una ampia vallata ad una altitudine media di 1.350 metri e attraversata dal fiume Tuul Gol. A sud si erge il Bogd Han uul, un monte ricoperto da boschi che raggiunge quota 2.250 m. Il monte fa parte del parco nazionale Bogd Han, uno dei più antichi del mondo, essendo protetto da leggi emanate nel XVIII secolo.

Ulan Bator si trova in una zona di transizione dalle foreste del nord alle steppe del sud. Le pendici dei monti circostanti sono ricoperte di larici, betulle e pini mentre nei fondovalli e lungo le sponde dei fiumi predominano pioppi, olmi e salici.

Ulan Bator si trova all'incirca alla stessa latitudine di Vienna e Seattle e alla stessa longitudine di Hanoi e Jakarta.

Quando andare

La stagione turistica inizia ai primi di giugno e termina alla fine di agosto. Giugno promette cieli sereni e buona disponibilità di alloggi mentre lo stesso non si può dire per i due mesi successivi essendo la ricettività alberghiera ancora limitata.

Luglio fornisce l'occasione per partecipare al festival Naadam, il più rinomato della Mongolia.

L'inverno e la primavera non sono periodi adeguati. Ulan Bator è la più fredda capitale del mondo con temperature minime medie di -26° C, che naturalmente possono scendere ulteriormente. Oltretutto d'inverno Ulan Bator presenta un inquinamento eccezionale dovuto ai metodi di riscaldamento: circa la metà degli abitanti vive in tenda e non potendo permettersi fonti di calore e combustibili convenzionali, brucia carbone e tutto quello che capita sotto mano, plastica compresa. Ne consegue che l'aria è irrespirabile a causa delle elevate concentrazioni di percolato.

La breve primavera è il momento del disgelo che rende impossibili molte escursioni nei parchi e nelle riserve dei fondovalli ma è il miglior periodo per una visita al deserto del Gobi.

Cenni storici

Nel 1639 l'area ove oggi sorge la capitale della Mongolia era conosciuta come Urga ed era la sede di un monastero itinerante fatto di tende (yurta o gher) istituito da Gegeen Zanabazar, monaco tibetano e apostolo del buddismo in Mongolia. Zanabazar fondò altri sette goalags (dipartimenti monastici) a Urga e divenendo il primo Bodg Gegeen, il più alto grado del lama mongolo.

Alla morte di Zanabazar nel 1723, Urga era il maggiore monastero della Mongolia in termini di autorità religiosa. Un consiglio di sette lama di alto rango prendeva la maggior parte delle decisioni religiose della città che era intanto divenuta il principale centro commerciale della Mongolia Esterna.

Essendo itinerante, la sede del monastero cambiava spesso ma con lo sviluppo della città di Urga i trasferimenti divennero meno frequenti. Solo durante le guerre della Zungaria sul finire del XVII secolo, il monastero si spostò nella Mongolia interna.

Nel 1778 il monastero si stabilì definitivamente nella sua posizione attuale, vicino alla confluenza dei fiumi Selbe e Tuul e lungo la via del té percorsa da un andirivieni di carovane da Pechino a Kyakhta che trasportavano tè, seta, cotone, tabacco e altri beni nelle città siberiane, ritornandone cariche di pellicce.

Una delle prime menzioni occidentali di Urga è il racconto del viaggiatore scozzese John Bell nel 1721:

"Quello che chiamano Urga è la corte o il luogo in cui risiedono il principe (Tusheet Khan) e il sommo sacerdote (Bogd Jebtsundamba Khutugtu), le cui yurte stanno a non grande distanza l'una dall'altra. Intorno stanno diverse migliaia di tende appartenenti a dignitari e artigiani. Urga è molto frequentata da commercianti provenienti da Cina e altri luoghi e diretti in Russia."

Sul finire del XIX secolo c'era a Urga un intero quartiere abitato da russi e più tardi fu stabilito un consolato russo. Con l'apertura dei porti cinesi, la via del tè perse d'importanza.

Ulan Bator nel 1972 con i grandi magazzini statali sullo sfondo

Il 29 dicembre 1911 fu dichiarato sovrano di una Mongolia indipendente Bogd Khan che da ragazzo era stato ufficialmente riconosciuto come la nuova incarnazione del Bogd Gegen.

Nel 1921 la città cambiò mano due volte: una prima volta il 4 febbraio, quando forze miste, russo mongole guidate da Roman von Ungern-Sternberg entrarono in città uccidendo una parte della guarnigione cinese e liberando Bogd Khan che fu di nuovo elevato a Grande Khan della Mongolia. Tuttavia forze mongole-comuniste sostenute dai sovietici sconfissero a giugno Ungern e si impossessarono dell'intero paese.

Durante il periodo socialista la maggior parte dei templi e dei monasteri buddisti furono distrutti per ordine di Čojbalsan, l'amico di Stalin che dominò la scena politica della Mongolia fino alla sua morte nel 1952. Il monastero di Gandan fu riaperto nel 1944 ,quando il vicepresidente degli Stati Uniti Henry Wallace chiese di vedere un monastero durante la sua visita in Mongolia.

Nel secondo dopoguerra fu avviata la costruzione su vasta scala di condomini prefabbricati di stampo sovietico che sostituirono le tende ove viveva la maggior parte delle famiglie.

La ferrovia transmongola che collega Ulan Bator con Mosca e Pechino, fu completata nel 1956.

Tra il 1989 e il 1990 Ulan Bator fu il luogo di manifestazioni che comportarono la fine del regime socialista. Il 10 dicembre 1989, un gruppetto di manifestanti si radunò al di fuori del Centro di Cultura della Gioventù per richiedere la piena attuazione della perestroika e del glasnost. Il 14 gennaio 1990 i manifestanti, cresciuti da duecento a oltre un migliaio, si incontrarono al Museo Lenin di Ulan Bator. Seguì una manifestazione in piazza Sükhbaatar il 21 gennaio successivo che comportò l'esaudimento delle richieste popolari e la formazione dei primi partiti di opposizione.

Il passaggio a un'economia di mercato comportò una vistosa crescita della popolazione non accompagnata da opere edilizie. La costruzione di condomini popolari cessò praticamente nel 1990 causando tensioni sociali di quanti erano costretti a vivere in tenda. Dal 2010 la costruzione di nuovi edifici da parte dell'imprenditoria privata ha acquisito nuovo slancio ma i prezzi degli appartamenti sono saliti alle stelle.

Come orientarsi

Mappa a tutto schermo Ulan Bator

Il viale della Pace (Enkh Taivny Örgön Chölöö) è l'arteria principale di Ulan Bator. Essa ha un andamento est-ovest e attraversa tutto il centro, fiancheggiata da alberghi, negozi e rinomati locali.

La strada attraversa il bordo meridionale della piazza Chinggis precedentemente nota come Piazza Sükhbaatar.

Il centro città è racchiuso entro "Ikh Toiruu" (Grande Circonvallazione)

Quartieri

Oltre al centro vanno ricordati i quartieri attraversati dal fiume Tuul e situati a sud della stazione centrale e della via Narni Zam ("Strada del sole"). Questi quartieri costituiscono la zona benestante di Ulan Bator.

Il quartiere di Ger è invece situato a nord del centro e si estende per 7 km fino al monastero di Dambadarjaalin. A nord del monastero inizia Zuslan, una zona di boschi e di bei paesaggi agresti intorno alla valle del fiume Selbe, dove molti abitanti di Ulan Bator hanno le loro seconde case.

Come arrivare

In aereo

Aeroporto Gengis Khan
  • 47.843056106.7663891 Aeroporto di Ulan Bator-Gengis Khan (IATA: ULN). Al 2020 il maggior numero di voli era detenuto dalle seguenti linee aeree:
    Aeroflot gestisce un volo da Mosca-Sheremetyevo e Turkish Airlines un volo da Istanbul.
    Aeroporto di Ulan Bator-Gengis Khan su Wikipedia Aeroporto Internazionale Gengis Khan (Q837745) su Wikidata

In auto

Ulan Bator è connessa a gran parte delle principali città della Mongolia per mezzo di strade, per lo più non asfaltate (i tratti asfaltati sono trascurabili, ma in incremento), le strade sono spesso non segnalate.

In treno

Stazione centrale
  • 47.9083106.8842 Stazione di Ulan Bator. I treni da Pechino alla volta di Ulan Bator partono una volta a settimana di mercoledì. I posti possono essere prenotati all'International Hotel di Pechino, dieci minuti a piedi dalla stazione ferroviaria principale. Il viaggio dura circa 30 ore. I treni per Ulan Bator sono più frequenti dalle città di confine di Erlian e Jining (3.4 a settimana)- Portare con sé una maschera facciale potrebbe essere una buona idea dato che eventuali tempeste di sabbia nel deserto del Gobi possono causare difficoltà respiratorie.
    L'opzione più economica consiste nel prendere un treno da Zamyn Uud sul lato mongolo del confine con la Cina
    Da Mosca i treni per Ulan Bator partono martedì, mercoledì e giovedì. Il viaggio con i treni espresso dura 100 ore (poco più di 4 giorni). C'è anche un treno giornaliero da / per Irkutsk.
    Stazione di Ulan Bator su Wikipedia Stazione di Ulan Bator (Q800161) su Wikidata

In autobus

Una volta entrati in Mongolia, non dovrebbe essere difficile trovare un autobus diretto a Ulan Bator, almeno nelle città più grandi. I capolinea degli autobus interurbani sono però difficili da individuare, dato che non hanno una stazione loro dedicata. Spesso gli autobus a lunga distanza parcheggiano nelle aree più affollate delle città. Accumulano, inoltre, un notevole ritardo, in alcuni casi di un giorno o più. Gli autobus provenienti dalla Russia, fermano di solito al Dragon Center, mentre quelli provenienti dalla Cina fermano a Bayanzurkh, all'estremità orientale del viale della Pace.

  • 47.91053106.82053 Dragon Center (драгон). La stazione principale dove fanno capolinea gli autobus provenienti dalla Mongolia occidentale e settentrionale, dal deserto di Gobi e dalla Russia.
  • 47.91272106.993194 Giardini Botanici (ботаник) (1 kmad est della tangenziale orientale). I giardini botanici sono andati completamente distrutti e oggi servono come capolinea orientale degli autobus a lunga distanza provenienti dalla Mongolia orientale e dalla Cina.


Come spostarsi

Con mezzi pubblici

I governi nazionale e municipale regolano un ampio sistema di operatori privati di autobus, micro-bus e taxi, ma è molto praticato l'autostop.

In auto

Il noleggio delle auto è sconsigliato, dal momento che i distributori di carburante sono rari o spesso a corto di benzina.

Cosa vedere

  • 47.885106.915641 Monumento commemorativo Zaisan (3½ km circa a sud di piazza Chinggis). Monumento sulla cima di una collina in memoria dei caduti sovietici nella II guerra mondiale. Zaisan Memorial (Q144444) su Wikidata

Architetture civili

Architetture religiose

Monastero di Gandan
  • 47.91475106.918432 Monastero Choijin (Un isolato ad est della Biblioteca nazionale), +976 11 32478, . 8000₮. Per fotografare si paga un prezzo a parte. Ridotto per studenti e bambini. Orario estivo: Lun-Dom 09:00-19:30. Un complesso, molto ammirato, di cinque templi buddhisti risalenti al XX secolo. Il monastero di Choijin Lama fu chiuso nel 1938 e trasformato in museo nel 1941, subito dopo essere stato iscritto nella lista dei beni storici e culturali del paese. Choijin Lama Temple (Q2093410) su Wikidata
  • 47.923056106.8953 Monastero di Gandan (Gandan Tègčinlin hijd). Monastero di Gandantegchinlen Khiid su Wikipedia Monastero di Gandantegchinlen Khiid (Q965633) su Wikidata

Musei e gallerie

Palazzo d'inverno di Bogd Khan
  • 47.9233106.90595 Museo centrale dei dinosauri, Piazza della Libertà (A fianco del cinema Tengis). 2000₮.
  • 47.91521106.920797 Museo delle vittime della persecuzione politica. Amissione 5000₮. Lun-Ven 09:00-17:00. Museo dedicato alla memoria delle circa 30.000 persone che morirono durante le epurazioni religiose ordinate dal leader comunista Choibalsan negli anni '30. Le collezioni documentano anche sulla distruzione dei monasteri operata dal regime stalinista ma mancano spiegazioni in lingua inglese.
  • 47.9208106.9158 Museo nazionale della Mongolia. 5000₮. Mar-Sab 08:00-22:00. Ultima entrata alle 20:30. Maggior museo di Ulan Bator e il più visitato. Le sue collezioni documentano sulla storia della Mongolia dalla preistoria fino alla fine del XX secolo. Tra gli oggetti esposti figurano costumi tradizionali delle diverse tribù mongole, petroglifi, armi e armature di varie epoche. Spiegazioni e didascalie sono anche in inglese. National Museum of Mongolia (Q2154176) su Wikidata



Eventi e feste


Cosa fare


Acquisti


Come divertirsi

Teatro dell'Opera
Teatro di arte drammatica
Spettacolo di danza del Tumen Ekh Ensemble
  • 47.9108106.91593 Tumen Ekh Ensemble (Түмэн эх Чуулга), +976 11 32 2238, +976 11 322238, . 25,000₮. Compagnia fondata nel 1989 che si esibisce in danze, musica e cerimonie religiose tradizionali della Mongolia. Il pubblico è costituito quasi esclusivamente da turisti.
    Gli artisti sono tutti professionisti e frequentemente organizzano tournées di successo all'estero (della Mongolia). Gli spettacoli durano circa un'ora
  • 47.91206106.907764 Circo di Ulan Bator, +976 11 32 5522. Famoso al tempo del regime sovietico per la professionalità dei suoi acrobati. Vi si svolgono anche spettacoli di clown e di domatori.


Dove mangiare

Prezzi medi

  • 47.91406106.910081 Rosewood Kitchen and Enoteca, Seoul Street 7/1 (Al 1° piano del palazzo di uffici "MGG"), +976 9402 0561. Lun-Ven 08:00-23:00; Sab-Dom 10:00-23:00. Ristorante con pietanze ispirate alla cucina italiana ma il suo asso nella manica sono le carni grigliate.

Prezzi elevati

  • 47.91499106.919672 Choijin Temple Restaurant, Olympic 7/3 (Al pianterreno del Centrum tower), +976 7703 4499 (cell.). Lun-Dom 12:00 - 00:00. Situato di fronte al museo omonimo, il Choijin Temple Restaurant è frequentato da turisti e uomini d'affari del posto e ha buone recensioni. Nella sua lista compare una discreta varietà di piatti mediterranei anche se i suoi punti di forza sono le bistecche al formaggio e le verdure grigliate. Gli arredi sono piacevoli e il servizio ottimo. Prenotazione consigliata.


Dove alloggiare

Prezzi modici

  • 47.91756106.908151 Golden Gobi (Vicino ai magazzini di stato), +976 11-322632, +976 96654496, fax: +976 11-322632, . Ostello con letti a castello e stanze private.
  • 47.9167106.901692 Ostello Zaya (A ovest di piazza Chinggis Square e un isolato dal viale della Pace), +976 11 331 575, . 20 US$ la singola e 27 US$ la doppia. Rinomato ostello ricavato da un palazzo recentemente restaurato. È frequentato da persone di ogni età e non esclusivamente da giovani che viaggiano con il sacco a pelo. Ci si può collegare alla rete direttamente dalle stanze senza sovraprezzo.
    L'ostello propone anche giri turistici della città ed escursioni. Dispone di una dépendance sempre in centro.
  • 47.92461106.912663 Sunpath, Via Nazioni Unite (Tra piazza Chinggis e l'ufficio centrale delle Poste), +976 99143722, fax: +976 11-326323, . Altro rinomato ostello a conduzione familiare con accesso gratuito alla rete e prima colazione inclusa nel prezzo. Dispone anchedi un servizio di lavanderia e di uno spazio cucina in comune.
    Sunpath propone anche diverse escursioni con guide in inglese.

Prezzi elevati

  • 47.91674106.918514 Blue Sky Hotel and Tower, Piazza Chinggis, +976 7010 0505. Albergo a 5 stelle di 200 stanze. Conta parecchi ristoranti e pub. Tra questi ultimi spicca il lounge al 23° piano con viste panoramiche sull'intera città. Blue Sky Tower su Wikipedia Blue Sky Tower (Q15107804) su Wikidata
  • 47.91203106.913655 Bayangol Hotel (due isolati a sud di piazza Chinggis), +976 11 31 2255. Un albergo a 4 stelle in posizione centrale.
  • 47.91982106.943656 Kempinski Hotel (Circa 2 km ad est di piazza Chinggis, all'angolo del viale della Pace con la tangenziale Ikh Toiruu), +976 11 463 463, . Check-in: 14:00, check-out: 12:00. Albergo a 5 stelle con un rinomato ristorante al suo interno, il "Kara-Khorum" che nei giorni di fine settimana offre un brunch di tutto rispetto a prezzi inferiori (champagne e caviale).


Sicurezza


Come restare in contatto

Tenersi informati

La lingua ufficiale è il khalkha. Una parte della popolazione parla turco. All'infuori delle guide turistiche, sono rarissime le persone che parlano inglese.

Nei dintorni

Nord est
Terelj
  • 47.9916107.4565 Terelj (55 km) - Località di villeggiatura all'ingresso del parco nazionale Gorkhi-Terelj. Facile da raggiungere in quanto servita da strade asfaltate in buone condizioni e da autobus di linea.
Est
Sud
Hotel Mongolia
  • 47.808083107.5298067 Statua equestre di Gengis Khan (54 km a est dal centro, in località Tsonjin Boldog, sulle rive del fiume Tuul Gol). Monumento colossale alto 30 metri e poggiante su un edificio di forma circolare alto 10 m. Attualmente è la statua più alta del mondo ma sarà superata da quella di Shiv Smarak, in costruzione al largo della costa di Mumbai.
    Il monumento è stato inaugurato nel settembre 2008 ed è opera dello scultore D. Erdenebileg e dell'architetto J. Enkhjargal. È costruito in acciaio ed ha un peso di circa 250 tonnellate. I visitatori possono raggiungere, attraverso una scala interna, la testa del cavallo, da dove si può ammirare il panorama circostante. La statua è orientata verso est, in direzione del luogo di nascita di Gengis Khan.
    L'edificio su cui poggia, di forma circolare, è delimitato da 36 colonne, ciascuna simboleggiante i 36 Khan mongoli succedutisi a partire da Gengis Khan. Il costo totale del monumento è stato stimato in 4,1 milioni di dollari. Nelle vicinanze si trova un museo dedicato alle varie culture succedutesi in Mongolia dall'età del bronzo e un'area ricreativa per visitatori.
    Statua equestre di Gengis Khan su Wikipedia Statua equestre di Genghis Khan (Q1165021) su Wikidata
  • 47.924167107.1413898 Hotel Mongolia (Vicino al villaggio di Gachuurt, nel distretto di Bayanzürkh). Un hotel a forma di castello finto costruito nel 2003 e progettato per assomigliare all'antica capitale del Karakorum. Hotel Mongolia (Q2153941) su Wikidata
  • 47.8185106.95049 Riserva della Biosfera Bogd Khan Uul
Ovest
  • 47.7105.910 Parco nazionale di Khustain Nuruu - Famoso perché al suo interno vive il cavallo della Mongolia (Equus przewalskii), un animale simbolo del paese ma a rischio estinzione


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