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Gelese
Golfo di Gela
Localizzazione
Gelese - Localizzazione
Stato
Regione
Capoluogo

Gelese è una regione turistica della Sicilia.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

La zona è dominata dalla Piana di Gela che con i suoi 250 km² di estensione, rappresenta la seconda della regione. Qui insistono le riserve naturali regionali (Biviere di Gela, Sughereta di Niscemi) e diverse aree boschive nei territori dei comuni di Butera, Mazzarino e Niscemi.

Cenni storici[modifica]

Il territorio gelese è noto sin dall'antichità. Numerosissimi sono gli storici antichi che la citano come una delle zone più fertili, ricche di verde e selvaggina. Uno di questi è Virgilio che nella sua Eneide, nel ricordare la grandezza della arcinota città greca di Gela, cita i Campi Geloi (ossia Campi di Gela) attraversati dal vorticoso fiume omonimo. In età antica la piana doveva essere ricoperta da vastissimi boschi attraversati da corsi d'acqua ricchi del prezioso liquido durante tutto l'anno. Nell'epitaffio della tomba (scomparsa) del tragediografo Eschilo, vissuto e morto a Gela nel V secolo a.C., si cita Gela come "ricca di messi" (ossia di grano). La piana di Gela, infatti, risulta come una delle zone di maggiore produzione di grano in Sicilia sin dall'antichità.

In età araba venne introdotta la coltivazione della soda, del cotone, della vite e di altri alberi da frutta; nel contempo si migliorarono le tecniche di coltivazione e il sistema di approvvigionamento idrico al quale si diede un grande contributo, successivamente, con la realizzazione, nel XVI secolo, della prima diga (o "presa" d'acqua) della Sicilia a Grotticcelle nel gelese. La commercializzazione dei prodotti agricoli avveniva sfruttando il porto caricatore di Terranova.

A partire dagli anni settanta dello scorso secolo si è assistito a una serie di grandi investimenti per lo sviluppo di un'agricoltura intensiva in serra nella zona sud-orientale della piana (territori di Gela e Niscemi).

Sino alla prima metà del XX secolo la parte meridionale della piana risultava caratterizzata dalla presenza di acquitrini stagnosi fonti di malattie malariche, poi bonificati in età fascista, quando si provvide anche al rimboschimento della fascia costiera ad est della città di Gela. Nella piana di Gela si trova la zona industriale con la Raffineria dell'ENI costruita negli anni sessanta.

Territori e mete turistiche[modifica]

Centri urbani[modifica]

  • 37.18333314.1833331 Butera Butera su Wikipedia
  • 37.06666714.252 Gela — È la città più grande dell'area, con un passato greco importante. Oggi sopravvive grazie a un po' di turismo e il polo industriale in dismissione.
  • 37.314.23 Mazzarino — Interessanti da visitare le sue chiese ma soprattutto il castello. Il territorio comunale presenta diversi siti archeologici di un certo interesse.
  • 37.1514.3833334 Niscemi — Città a poca distanza dall'omonima sughereta con un grazioso centro storico.
  • 37.28333314.0833335 Riesi — Città cresciuta grazie al passato sviluppo minerario di cui oggi resta visitabile il Museo della miniera Trabia-Tallarita e i ruderi.

Altre destinazioni[modifica]


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • Aeroporto di Catania-Fontanarossa — con voli nazionali per tutte le città italiane, e voli per le principali mete europee e diverse località internazionali.
  • Aeroporto di Comiso — Effettua per lo più voli stagionali, charter e con compagnie low cost su alcune città italiane ed europee.

In auto[modifica]

Il territorio è attraversato da una discreta rete di comunicazioni.

Molto estesa la rete delle strade provinciali che collegano tra loro tutti i centri urbani e questi con le contrade agricole; le più trafficate risultano la SP Gela-Butera, la SP Niscemi-Caltagirone e la SP Gela-Niscemi.

In treno[modifica]

L'unica stazione presente nel territorio è quella di Gela attraversata dalla linea ferroviaria Siracusa-Canicattì e dalla linea Gela-Caltagirone-Lentini diramazione-Catania.

Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Ex Miniera Trabia

Tra i comuni di Sommatino e Riesi si trova il Museo della Miniera Trabia Tallarita laddove era presente l'omonima solfara che era una delle più importanti del centro Sicilia. La storia della miniera è costellata negli anni da vari gravi incidenti e nel 1975 venne chiusa definitivamente. Il museo mostra le immagini dell'epoca, le mappe e gli oggetti utilizzati per l'estrazione nonché si può vedere la sala dei generatori diesel. Alle spalle sono ancora presenti le rovine del complesso visitabili tramite un'escursione o una visita guidata. La stessa doveva essere servita dalla costruenda Ferrovia Canicattì-Caltagirone che non fu mai completata ma di cui restano stazioni, gallerie e viadotti.

Resti di Monte Bubbonia

Il territorio di Mazzarino è interessato da diversi siti archeologici come le rovine del Castello di Grassuliato poste su un monte. L'Area archeologica di Sophiana che comprende una basilica di cui rimangono le fondamenta e un edificio termale di epoca romana. Dessueri una necropoli preistorica con tombe a grotticelle appartenente alla Cultura di Pantalica datata tra il XIII e il IX secolo a.C. Infine Monte Bubbonia con i resti dell'antica Maktorion, città abitata da popoli indigeni ed ellenizzata da greci nel V-VI secolo avanti cristo e citata da Erodoto nelle sue Storie.

  • 37.12366914.2843281 Castelluccio di Gela. Castelluccio di Gela su Wikipedia Castelluccio di Gela (Q3662994) su Wikidata


Cosa fare[modifica]

  • Greenway delle zolfare è un percorso turistico, pedonale e ciclistico (non organizzato) su una linea ferrata tra i territori di Riesi e Sommatino. Nel territorio di Riesi si può esplorare anche la galleria elicoidale.


A tavola[modifica]


Sicurezza[modifica]


Altri progetti

Regione nazionaleUsabile: l'articolo rispetta le caratteristiche di una bozza ma in più contiene abbastanza informazioni per dare un'idea generale sulla regione e offre una descrizione di possibili mete.