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Spineda
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Spineda
Sito istituzionale

Spineda è un centro della Lombardia.

Da sapere[modifica]

Piccolo centro agricolo di pianura, vive appartato nella fertile campagna lombarda.

Cenni geografici[modifica]

Si trova nella Bassa pianura lombarda, fra Cremona e Mantova, e fa parte dell' area interprovinciale casalasco viadanese - Oglio Po-. Dista 15 chilometri da Casalmaggiore; 22 da Viadana; 53 da Cremona; 27 da Mantova.

Cenni storici[modifica]

La zona ha prodotto ritrovamenti di eta' preistorica in localita' Campo Baiano ed in localita' Campo Prebenda Parrocchiale: lame di ossidiana, frammenti di veneri fittili, frammenti di vasi a bocca quadrata, del Neolitico medio, ed altri dell' eta' del Bronzo, conservati presso il Museo Civico di Viadana [1].

Nella storia Spineda entra intorno al Mille, quando il suo nome comincia a comparire sui documenti. L' abbazia benedettina di Leno, che già controllava il territorio, venne confermata nei suoi diritti nel 1177 da Federico Barbarossa. Nel 1194 Spineda passo' poi alla Abbazia di San Benedetto in Polirone, per divenire poi possesso del Comune di Cremona. Con l' avvento degli stati regionali, Spineda passa al Milanese; incuneata nel territorio dei Gonzaga di Mantova, vive continuamente fra lotte di confine, passaggi di truppe, in un paio di occasioni anche di saccheggi, oltre ad un periodo di appartenenza a Venezia, dal 1427 al 1438.

Una storia di guerre e lotte armate che ha un precedente illustre: la tradizione vuole che nel bosco di Spineda abbia trovato la morte, nel 1052, il padre di Matilde di Canossa, Bonifacio degli Attoni, ucciso da Scarpetta da Parma.

Con la fine dei Gonzaga giunse per Spineda, dismessi gli scomodi abiti di terra di confine, la tranquillita' di vita che l' ha accompagnata fino ai giorni nostri.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Spineda


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

In auto[modifica]

È raggiungibile da:

In treno[modifica]

In autobus[modifica]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Spineda (Cr) - Chiesa Parrocchiale di San Salvatore 08
Spineda (Cr) - Chiesa Parrocchiale di San Salvatore 05
  • Chiesa Parrocchiale di San Salvatore. E' spesso chiamata il piccolo Duomo di Casalmaggiore; ma questa frase non deve trarre in inganno. La fondazione della chiesa di Spineda è antecedente all' erezione del Duomo casalasco. Il paragone si regge forse solo per il fatto che la chiesa spinedese è stata costruita nell' Ottocento con canoni neoclassici, a croce greca e con timpano sulla facciata come a Casalmaggiore.
    L' architetto Carlo Visioli la progetto' e la costrui' dal 1837 al 1843, in sostituzione della chiesa vecchia che fu demolita. Essa probabilmente era stata fondata dai monaci benedettini di Leno, che godevano del possesso del luogo, che compare nell' elenco delle pertinenze di quel monastero nella bolla pontificia di Gregorio VII del 17 agosto 1177. Nella chiesa attuale accanto al corpo a croce greca si innalza la torre campanaria in stile romanico a pianta quadrata, con cupola e tiburio ottagonali, che raggiunge circa 31 metri di altezza.
    All' interno sono custodite opere pittoriche e arredi dell' antica chiesa. Degna di nota l' opera che raffigura la Madonna e i misteri del rosario, forse di uno dei Lodi, attivo nella bottega del Malosso. Da ricordare anche il Battesimo, la Nativita', la Resurrezione.
Villa Cavalcabo'
Villa Cavalcabo'
Villa Cavalcabo'
Cascina Monumentale
  • Villa Cavalcabo'. Costruita intorno al 1550, la villa fa bella mostra di sé sulla strada che da Cividale Mantovano porta a Spineda, fuori dal centro abitato. Fu da subito dimora dei Marchesi Cavalcabo', Signori di Viadana. Con Agostino IV Cavalcabo', nato a Spineda, la villa venne rimaneggiata ed ampliata verso la fine del Settecento, come conferma l' aspetto stilistico della costruzione. Venne dotata sul retro di un recinto (il brolo) con frutti, pergolati e ortaggi. Questo spazio venne convertito nel 1848 in parco. Pure settecentesche sono le due addizioni dei corpi di fabbrica laterali.
    Al Cinquecento ci riporta il portale centrale collegato al balcone, oltre alla scansione dei timpani curvilinei delle finestre del primo piano che si contrappongono ai timpani triangolari del pianoterra, con finestrelle quadrate del sottotetto e cornici marcapiano.
    La villa è circondata da un' alta muraglia. Si accede al giardino che abbellisce la facciata principale da un imponente cancello racchiuso in un portale sovrastato da un timpano sorretto da due colonne ioniche, eretto su progetto dell' architetto Luigi Voghera.
    Dall' altro lato della strada si mostra una grande cascina, con ampio cortile a cui si accede da un maestoso arco con colonne doriche, che probabilmente era concepita come struttura di servizio della Villa.


Eventi e feste[modifica]

  • Sagra di San Salvatore. l' ultima domenica di agosto.
  • Fiera di settembre.

Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]


Dove alloggiare[modifica]


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]


Tenersi informati[modifica]


Nei dintorni[modifica]

  • Sabbioneta — Città di fondazione, Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO, mantiene la cerchia muraria entro la quale è rimasta intatta la magia dell'urbanistica ideale realizzata da Vespasiano Gonzaga; il Teatro all'Antica, il Palazzo Ducale, la Galleria, la chiesa dell'Incoronata sono alcuni dei suoi monumenti che spiccano in un contesto che si è mirabilmente conservato.
  • Rivarolo Mantovano — La piazza gonzaghesca porticata è il fulcro di Rivarolo Mantovano che deve la sua fisionomia a Vespasiano Gonzaga, che qui sperimentò l'edificazione della Città Ideale  portata poi a compimento con la vicina Sabbioneta. La sua pianta urbanistica, a scacchiera, le sue porte urbiche, il giro delle mura per la parte rimasta, i palazzi, gli scorci ne fanno un centro fuori dal tempo.
  • Bozzolo — Città gonzaghesca, fu capitale di un ducato di un ramo collaterale dei Gonzaga. Vespasiano vi operò urbanisticamente prima di metter mano al suo capolavoro: Sabbioneta; con Giulio Cesare e Scipione definisce il proprio elegante aspetto urbano che risponde agli ideali cinquecenteschi. Delle antiche mura rimane invece solamente un breve tratto gravemente danneggiato da crolli ed incuria.
  • Casteldidone — Villa Mina della Scala è un’affascinante costruzione castellana che racchiude in sé l’imponenza del castello e l’eleganza della villa. Costruito nel Cinquecento, rimaneggiato nel Seicento e poi nel Settecento, il Castello divenuto Palazzo e Villa si presenta ancora maestoso e affascinante nella campagna di Casteldidone, a poca distanza dall’altra splendida villa – castello di San Giovanni in Croce. 
  • San Giovanni in Croce — Villa Medici del Vascello è il castello della Dama dell’ermellino del famoso dipinto di Leonardo da Vinci. Fu proprio Cecilia Gallerani, la Dama del ritratto, ad iniziare la sua trasformazione da struttura militare a residenza signorile, illeggiadrendone l’aspetto guerresco della sua primitiva fondazione quattrocentesca. La Villa è circondata da un vasto parco e da un’alta muraglia che non impedisce di scorgerne l’elegante bellezza.
  • Casalmaggiore — Capoluogo del Casalasco, protetta da poderosi argini, la città si sviluppa parallelamente al letto del Po. L'ampio respiro della piazza principale, l'innegabile maestosità del Palazzo municipale e del Duomo rivelano il suo carattere di importante centro della Bassa. Il Santuario della Madonna della Fontana, la chiesa di Santa Chiara, la chiesa dell'Ospedale sono fra i suoi monumenti di spicco.
  • Mantova — Capitale dei Gonzaga, emana ancora il suo sottile fascino di grande città d'arte per la quale la nomina a Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO è stata non tanto un riconoscimento, quanto una doverosa presa d'atto. Ineguagliabili le sue atmosfere antiche, i profili dei palazzi e delle cupole che si stagliano nella foschia padana avvolti dallo specchio dei suoi laghi, la sua sterminata reggia gonzaghesca che ingloba numerosi edifici nel centro città.



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