Da Wikivoyage.

Sambuca di Sicilia
Panorama di Sambuca dal lago Arancio
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Prefisso tel
CAP
Posizione
Mappa dell'Italia
Mappa dell'Italia
Sambuca di Sicilia
Sito del turismo
Sito istituzionale

Sambuca di Sicilia (ex Sambuca Zabut), è una città della provincia di Agrigento in Sicilia.
È stata eletta Borgo dei Borghi 2016 e fa parte dei borghi più belli d'Italia.

Da sapere[modifica]

Cenni geografici[modifica]

Adagiata su una collina, Sambuca di Sicilia dista 89 km da Agrigento e 78 km da Palermo, si trova nella Valle del Belice a 350 m s.l.m. Sambuca è circondato a nord-est da boschi e montagne, tra le quali svetta la cima di Monte Adranone (889 m), a sud-ovest da valli, in una delle quali vi è il bacino artificiale del Lago Arancio. Il territorio comunale fa parte del Parco dei Monti Sicani.

Quando andare[modifica]

La costante di Sambuca di Sicilia è il clima di tipo Mediterraneo con temperatura media di 24 - 26 °C in luglio ed agosto e con punte massime di 40 - 43 °C e con temperatura media di 10 - 12 °C in gennaio e febbraio e con punte minime di 0 - 2 °C. Tutti i mesi dell'anno. Sambuca offre diversi tipi di turismo, da quello naturalistico, a quello storico-architettonico, passando per il turismo enogastronomico, il turismo archeologico e il turismo folkloristico/religioso.

Cenni storici[modifica]

Al-Zabut

L'odierna Sambuca fu fondata dagli Arabi intorno all'830, qualche anno dopo il loro sbarco in Sicilia e la chiamarono Zabuth (per ricordare l'omonimo emiro arabo Al-Zabut che aveva fatto erigere in quel luogo un castello) e la costruirono alle pendici del Monte Genuardo. Sambuca conserva ancora le tracce di questa sua matrice islamica nel "quartiere arabo".

Mantenne l'antico nome anche quando Guglielmo II, detto "Il Buono", donava alla chiesa di Monreale la "Chabuta seu Zabut", cioè la "Splendida ovvero Zabut". Nel 1185, infatti, viene indicato con la denominazione di Rahal-Zabuth che significa appunto "casale di Zabuth". Nello stesso anno il castello arabo viene ceduto alla famiglia Barberini di Monreale, che lo mantiene fino al 1570, anno in cui viene ceduto alla famiglia Beccadelli di Bologna.

Zabut fu abitata da popolazione islamica fino al XIII secolo fino a quando si ribellò alle operazioni di consolidamento imperiale ordinate da Federico II che costruì il Castello di Giuliana da usarsi come quartier generale per la soluzione della "questione saracena" in Sicilia. Zabut resistette per due anni. La resistenza fu stroncata nel 1225 e la strage fu totale.

La cittadina-fortezza di Zabut, dopo l'eccidio e la deportazione dei superstiti saraceni, fu lentamente ricostruita. Gli arabi convertitisi al cristianesimo per paura o per convinzione e i cristiani del vicino Casale di Adragnus convissero insieme pacificamente. Appare rilevante che Adragna è chiamata Casale, nel senso di borgata campestre, per un processo di decadenza, ormai inarrestabile, mentre Sambuca è definita con l'appellativo più prestigioso di Castello, che significa paesetto fortificato.

Il Casale di Adragnus fu distrutto nell'autunno del 1411, sul finire della lunga guerra di successione al Regno di Sicilia, la cui protagonista fu una donna, la regina Bianca di Navarra. Gli Adragnini si trasferirono così nella fortezza di Zabut, risparmiata alla distruzione per l'eroica resistenza opposta all'assedio dei seguaci del Barone di Modica, Bernardo Cabrera, e per l'imponenza delle sue fortificazioni.

Intorno al 1510, si ha notizia di una presenza ebraica nel territorio, a testimoniare che, ormai, Sambuca è un punto di attrazione consolidato. Significativa risulta anche la sua espansione edilizia. Viene, infatti, edificato palazzo Panitteri, quale torrione d'avamposto del castello di Zabut, che, nel secolo successivo, si troverà al centro dell'abitato. Come attestano vari censimenti, Sambuca tende ad aumentare la sua popolazione e ad espandere il suo tessuto urbano.

Durante il Seicento Sambuca si accresce ancora verso la valle della collina su cui sorge e si va a creare un asse principale, la via del Corso, lungo il quale sorgono tutti gli edifici nobiliari e i luoghi di culto. In questo modo viene trasferito il centro cittadino, dalla zona araba verso il quadrilatero che accoglie la chiesa del Carmine, il monastero di Santa Caterina e i palazzi Ciaccio e Beccadelli. Il marchesato della Sambuca, il 16 settembre 1666, passò, a causa di un matrimonio, ai Beccadelli di Bologna, assurti successivamente al rango di principi con il principato di Camporeale. Il titolo viene a tutt'oggi detenuto dagli eredi.

Nel primo quarantennio dell'Ottocento continua lo svilimento del Castello di Zabut che nel 1819 è ridotto a carcere feudale, nel 1830 viene smembrato e saccheggiato da privati e nel 1837 demolito e sostituito da costruzioni insignificanti. Da qui all'Unità, la vita di Sambuca appare prospera e vivace. Intorno al 1850 alcune famiglie borghesi di Sambuca costruiscono il teatro L'Idea.

L'accrescimento della popolazione determina l'allargamento e la ristrutturazione del tessuto urbano. Le positive conseguenze dell'unificazione italiana si visualizzano, a Sambuca, nel miglioramento dei collegamenti stradali e ferroviari. Nel 1870 viene aperta la rotabile Palermo-Chiusa-Sambuca-Sciacca. Nel 1875 via del Corso è prolungata di 117 metri. Si apre via Libertà, si crea una piazzetta e si ricava uno spazio su cui formare una villa. Contemporaneamente viene dato l'appalto per realizzare, in ghisa, le condutture esterne di acqua ed è introdotta l'illuminazione pubblica. Nel 1882 viene inaugurato il teatro, che diviene comunale.

Nel 1923 Mussolini cancellò Zabut dal nome e specificò Sambuca regionalmente aggiungendo "di Sicilia". Nel periodo fascista viene demolito il chiostro del monastero di santa Caterina, prospiciente via Mercato (oggi via Roma), per costruirvi una piazzetta, sulla quale, nel 1929, si inaugura un monumento ai caduti.

Risale al 15 gennaio 1968 il terremoto del Belice, a causa del quale Sambuca subì moderati danni. Da quella data, oltre alle ricostruzioni del centro storico della città, fu costruita una nuova area abitata nella zona denominata Pìgnolo. Negli anni ottanta Sambuca di Sicilia vive un fervente periodo. Risalgono a questo periodo i campionati mondiali di sci nautico, canoa e windsurf sul lago Arancio.

Nel 2014 la cittadina è inclusa nel club de I borghi più belli d'Italia. Nel 2016 in seguito alla partecipazione al programma di Rai 3 Kilimangiaro - Il Borgo dei Borghi, viene proclamata "Borgo dei Borghi 2016".

Come orientarsi[modifica]

Indicazione in doppia lingua

Sul monte Adranone sorge il complesso archeologico del IV secolo a.C. e l'antico casale arabo nell'area di villeggiatura. Facciate barocche e palazzi dell'Ottocento si mescolano ad un centro storico di origine araba le cui espressioni più vive sono li setti vaneddi (sette vicoli saraceni), la chiesa della Matrice e il terrazzo Belvedere, resti dell'antico castello dell'Emiro. Importanti anche il seicentesco palazzo Panitteri (nei pressi del Museo etno-antropologico), il palazzo dell'Arpa (sede del Municipio) e il palazzo Ciaccio, la chiesa del Carmine con la statua marmorea di scuola gaginiana della Madonna dell'Udienza, Patrona di Sambuca di Sicilia, e la chiesa di San Michele Arcangelo con il fercolo equestre in legno di San Giorgio che trafigge il drago. Segno di una popolazione attenta alla cultura è il teatro comunale "L'Idea" e l'Istituzione Gianbecchina.

Fuori dal centro storico, rimangono le antiche torri di Pandolfina e Cellaro e il fortino di Mazzallakkar del quale emergono le torri nei soli mesi estivi quando il livello del Lago Arancio si abbassa.

Quartieri[modifica]

  • 37.650113.11391 Quartiere arabo — Quartiere antico con un impianto urbanistico arabo, la cui atmosfera è arricchita dal ricordo nei nomi in doppia lingua (italiano e arabo) delle vie. Si riconoscono i sette vicoli saraceni perché conteggiati con numeri romani.
  • 37.65834213.121182 Nuova Sambuca — Quartiere posto a nord-est dell'abitaro antico sorto dalla recente espansione urbanistica e composto da edifici nuovi e perlopiù anonimi.


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

L'aeroporto di Punta Raisi

L'Aeroporto Falcone-Borsellino di Punta Raisi Palermo dista circa 89 km dal centro sambucese ed è collegato a Menfi, città che dista 20 km, con servizio autobus Autolinee Gallo. Successivamente è possibile usufruire del servizio autobus Autoservizi Salvatore Lumia. L'orario di partenza dell'autobus dall'aeroporto è 14:55.

L'Aeroporto di Trapani Birgi “Vincenzo Florio” dista circa 90 km dal centro sambucese ed è collegato a Sciacca, città che dista 28 km, con servizio autobus Autoservizi Salvatore Lumia. Successivamente è possibile usufruire del servizio autobus Autoservizi Salvatore Lumia. Gli orari di partenza dell'autobus dall'aeroporto sono 9:45, 13:15 e 17:30.

In auto[modifica]

Da Palermo immettersi nella SS624 Palermo-Sciacca. Al Km 70 vi è l'uscita al Bivio Gulfa per Sambuca di Sicilia. Il percorso è lungo 77 km circa. Sempre da Palermo è possibile immettersi nell'A29 Palermo-Mazara del Vallo in direzione Mazara del Vallo. All'uscita di Gallitello, al km 78, seguire la segnaletica in direzione SS624 Palermo-Sciacca e immettersi nella SS624. Uscire al Bivio Gulfa. Il percorso è lungo 113 km circa. Altrimenti anziché uscire allo svincolo Gallitello è possibile proseguire in autostrada fino all'uscita di Castelvetrano al km 102. Immettersi poi nella Strada Europea E931 Mazara del Vallo-Gela in direzione Menfi. All'uscita di Menfi immettersi nella SP41 in direzione Misilbesi. Percorrere poi la SS624 in direzione Palermo fino all'uscita Gulfa. Il percorso è lungo 138 km circa.

Da Trapani immettersi nell'Autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo in direzione Mazara del Vallo. Al km 49 vi è l'uscita di Gallitello. Seguire successivamente la segnaletica in direzione SS624 Palermo-Sciacca e immettersi nella Strada Statale SS624 Palermo-Sciacca. Uscire al Bivio Gulfa. Il percorso è lungo 92 km circa.

Da Agrigento immettersi nella Strada Europea E931 Mazara del Vallo-Gela in direzione Mazara del Vallo. Dopo Sciacca imboccare l'uscita San Bartolo al km 63 e proseguire per la SS624 Palermo-Sciacca in direzione Palermo. Uscire al Bivio Gulfa. Il percorso è lungo 90 km circa.


In autobus[modifica]

Da Palermo con il servizio autobus Autolinee Gallo dal lunedì al sabato partenze ore 14:30 e 18:00 da via P. Bergamo (presso la stazione centrale) e arrivo alle ore 15:45 e 19:15 in via G. Guasto a Sambuca. La domenica e i festivi partenza ore 18:10 da via P. Bergamo (presso la stazione centrale) e arrivo alle ore 19:25 in via G. Guasto a Sambuca. Costo del biglietto: 6,60 euro. Non è prevista prenotazione. Da Palermo con il servizio autobus Autolinee Gallo dal lunedì al venerdì nove orari di partenza: ore 6:15, 9:00, 11:00, 12:30, 13:00, 13:40, 14:30, 18:00 e 19:30 da via P. Bergamo (presso la stazione centrale) e arrivo 1 ora e 10 minuti dopo al Bivio Gulfa. Il sabato sei orari di partenza: ore 9:00, 11:00, 12:30, 13:40, 18:00 e 19:30 da via P. Bergamo (presso la stazione centrale) e arrivo 1 ora e 10 minuti dopo al Bivio Gulfa. La domenica e i festivi sei orari di partenza: ore 11:00, 13:30, 17:30, 18:10 e 19:00 e 20:00 da via P. Bergamo (presso la stazione centrale) e arrivo 1 ora e 10 minuti dopo al Bivio Gulfa. Costo del biglietto: 6,40 euro. Non è obbligatoria la prenotazione.

Da Agrigento con il servizio autobus Autolinee Salvatore Lumia dal lunedì al venerdì partenze ore 6:30, 13:10 e 16:00 da piazza Fratelli Rosselli e arrivo rispettivamente alle ore 9:00, 14:45 e 19:30 in via Girolamo Guasto a Sambuca. Nel sabato non si effettua la corsa delle 16:00. Costo del biglietto: 8,00 euro. Non è obbligatoria la prenotazione.

Da Sciacca con il servizio autobus Autolinee Salvatore Lumia dal lunedì al sabato partenze ore 8:10, 13:00, 14:00, 14:50 E 17:40 da villa comunale e arrivi rispettivamente ore 8:55, 13:35, 14:45, 15:35 e 18:25 in via Girolamo Guasto a Sambuca. Costo del biglietto: 3,60 euro. Non è obbligatoria la prenotazione.

Da Trapani con il servizio autobus Autolinee Salvatore Lumia dal lunedì al sabato partenze ore 9:15 e 12:45 da via Staiti, coincidenze a Sciacca, e arrivo ore 14:45 e 15:40 in via Girolamo Guasto a Sambuca. Costo del biglietto: 12,60 euro. Non è obbligatoria la prenotazione.

Da Menfi con il servizio autobus Autolinee Salvatore Lumia dal lunedì al sabato partenza ore 18:00 da via Bilello (La Topaia) e arrivo ore 18:25 in via Girolamo Guasto a Sambuca. Costo del biglietto: 2,90 euro. Non è obbligatoria la prenotazione.

Come spostarsi[modifica]

Con mezzi pubblici[modifica]

Servizio di autobus della Autoservizi Adranone. Dal lunedì al sabato, dalle ore 08:00 alle ore 19:30, partenza ogni 15 minuti dal capolinea in piazza Vincenzo Navarro. Il percorso passa per piazza Vincenzo Navarro, corso Umberto I, viale Enrico Berlinguer, via Agrigento, via Antonio Gramsci, via Aldo Moro, viale Palmiro Togliatti, contrada Orto Marchese, via Giorgio Amendola, via Luigi Longo, via Pietro Nenni, viale Palmiro Togliatti, via Martiri della Resistenza, via Fra Felice, viale Palmiro Togliatti, via Aldo Moro, via Antonio Gramsci, via Agrigento, viale Enrico Berlinguer, corso Umberto I, piazza Vincenzo Navarro. La domenica il servizio ha una cadenza di 30 minuti e segue lo stesso percorso.

Nei mesi estivi, da metà giugno a metà settembre si aggiunge il servizio di autobus della Autoservizi Adranone che raggiunge le aree di villeggiatura. Dal lunedì al sabato, dalle ore 08:30 alle ore 18:30, partenza ogni 30 minuti dal capolinea in piazza Vincenzo Navarro. Il percorso passa per piazza Vincenzo Navarro, corso Umberto I, viale Enrico Berlinguer, via Agrigento, via Antonio Gramsci, via Aldo Moro, viale Palmiro Togliatti, via Pietro Nenni, contrada Adragna, contrada Santa Barbara, contrada Adragna, piazzetta Bammina, contrada Serrone Mulè, contrada Batia, via Antonio Gramsci, via Agrigento, viale Enrico Berlinguer, corso Umberto I, piazza Vincenzo Navarro.

In auto[modifica]

In città non è molto difficile trovare parcheggio, eccetto nella via principale. Tuttavia bisogna stare attenti al fatto che molte strade sono strette e difficili da percorrere in auto.

A piedi[modifica]

Sicuramente il miglior modo per girare tra le stradine della città.

Cosa vedere[modifica]

Edifici religiosi[modifica]

Chiesa Madre
  • 37.6504913.114931 Chiesa Madre (La Matrice), Piazza Baldi Centellis, +39 0925 940246. Ingresso gratuito. Aperta in occasioni particolari. La Matrice è uno dei monumenti più importanti di Sambuca. Sorge sull’antica chiesa annessa al castello del quale ingloba una delle torri poi trasformata in campanile. Il portale di ingresso è in stile gotico chiaramontano con eleganti motivi geometrici. L’interno è visibile dal portale in vetro dove è anche presente un affresco del pittore Sambuchese Gianbecchina. chiesa madre di Santa Maria Assunta (Q98830476) su Wikidata
Santuario di Maria SS. dell'Udienza
  • 37.6477513.111642 Santuario di Maria SS. dell'Udienza (Chiesa del Carmine), Corso Umberto I, 164. La chiesa, dedicata alla SS. Annunziata, sorge nel posto in cui ve n'era un'altra dedicata a Sant'Antonio Abate di proprietà del comune, edificata nel 1530. Si trovava accanto al convento di Sant'Agostino costruito nel 1471. Lo sviluppo della città attorno a questa chiesa ne fanno la principale chiesa di Sambuca. La chiesa ha tre navate ritmate da cinque campate con archi a tutto sesto su pilastri. Questi presentano, dalla parte rivolta verso la navata centrale, delle paraste di ordine corinzio, sporgenti di circa cinque centimetri, adornate con decorazioni dorate e bianche. Nella nicchia della navata centrale è adagiata la statua marmorea della Madonna dell'Udienza, di scuola gaginiana, di pregiato valore artistico e religioso. La Madonna, Considerata la Mamma dei sambucesi, viene festeggiata la terza domenica di maggio. chiesa Maria Santissima dell'Udienza (Q98801373) su Wikidata
Chiesa di Santa Caterina
  • 37.64758613.1108823 Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria, Corso Umberto I, +39 0925 943147. Ingresso gratuito. Lun-Dom 09:00- 18:00. Datata al 1515. La chiesa possiede una facciata principale delimitata da robuste paraste angolari in pietra viva, presenta una scala con sviluppo isoscele che raccorda la sede stradale al piano di calpestio della navata. Portale con architrave sormontato da finestra con grata. La prospettiva in alto è chiusa da semplice cornicione.
    L'apparato decorativo in stucco fu una delle prime opere giovanili di Vincenzo Messina, allievo formatosi alla scuola dei Serpotta. Gli ornamenti comprendono statue a tutto tondo raffiguranti le allegorie delle quattro Virtù incarnate poste ai lati dei primi due altari della navata. Una profusione di cariatidi su colonne, candelabra, cartigli, conchiglie, cornici, corone, fusti, festoni, ghirlande, mensole, pinnacoli, pendenti, putti e angioletti, quadroni, riccioli, volute, stemmi, armi, particolari rifiniti tra motivi fitomorfi a foglia d'acanto.
    Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria (Sambuca di Sicilia) su Wikipedia chiesa di Santa Caterina d'Alessandria (Q89412018) su Wikidata
Chiesa di San Michele
  • 37.64943713.1126924 Chiesa di San Michele Arcangelo, Largo S. Michele. La chiesa venne eretta dopo la cacciata dei saraceni dalla città nel XIII, nel 1596 venne rinnovata capovolgendo l’orientamento e dando la forma attuale a tre navate. All’interno si conservano diverse opere.
Chiesa del Rosario
  • 37.65036213.113635 Chiesa del Rosario, via Rosario. Questa chiesa del XVI secolo è preceduta da un sagrato in acciottolato del 1752 con al centro lo stemma dei Domenicani ossia un cane con la torcia in bocca. Il portone in legno di cipresso ha scolpite delle scene della vita del Santo. All’interno vi è anche una cripta dove venivano fatti mummificare i corpi fino al 1886, a tutt’oggi visibili.
  • 37.6541813.109696 Convento dei Cappuccini, Contrada Cappuccini, +39 0925940246. Ingresso Gratuito. Su prenotazione tutti i giorni. Questo convento fu edificato nel 1606 con annesso giardino in cui si coltivava il tabacco.
  • 37.64707813.1067687 Chiesa di S Lucia, via S Lucia, 8. Questa chiesa un tempo era dedicata a S Leonardo, è stata chiusa per molti anni e riaperta al culto solo nel 2004.
  • 37.64674613.1102748 Chiesa di San Giuseppe, Corso Umberto, 122. Chiesa del 1661 con una facciata neogotica del 1930 proveniente da un’altra chiesa.
  • 37.64741213.1098019 Chiesa della Concezione, Via Concezione. La facciata in gotico chiaramontano proviene dalla chiesa di San Nicola. All’Interno vi sono pregevoli opere quali due sculture in stucco dei re Davide e Salomone, nonché tele e affreschi. La chiesa è stata dichiarata Monumento Nazionale nel 1928.
  • 37.64732413.10969710 Oratorio di Gesù e Maria, Via Concezione. L’edificio venne edificato nel XVIII secolo. Oggi è affidato alla Confraternita dell’Addolorata.
  • 37.64927713.10982411 Chiesa e collegio di Maria, Piazza Collegio. Il complesso venne eretto nel 1741. Al suo interno vi visse Suor Vittoria Sparacino nota per aver creato le “Minne di virgini”. Oggi l’edificio del collegio ospita una casa di riposo.

Musei[modifica]

Sculture tessili di Sylvie Clavel
  • 37.6473813.1108512 Museo sculture tessili di Sylvie Clavel, Corso Umberto I, +39 0925 940246. Ingresso gratuito. Lun-Dom 09:00-18:00. Sylvie Clavel è un'artista parigina, che ha vissuto a Sambuca per molti anni. Oggi fa la spola tra Sambuca, Agrigento e Parigi. Il museo delle sculture tessili mostra la sua grande arte, quella dell'intreccio. Grazie infatti a un lavoro lento e certosino, utilizzando due tipi di nodi, riesce a creare magnifiche opere. Caratteristica tipica di queste sculture è il volto, creato con delle maschere di legno, provenienti dall'Africa, continente nel quale vive il fratello. Queste maschere sono fatte a mano da artigiani africani, e hanno un importante valore artistico che si somma a quello delle sculture create da Sylvie Clavel.
Cortile del Palazzo Panitteri
  • 37.6492413.1125713 Museo Archeologico "Palazzo Panitteri", Via Panitteri, 1, . Ingresso gratuito. Mar-Dom 9:00-13:00 e 16:00-20:00. Il museo archeologico "Palazzo Panitteri" è stato inaugurato nel 2013 e raccoglie pregiati reperti provenienti dal sito archeologico di Monte Adranone. Emblema del museo è la Demetra dalle Belle Chiome. Tra i reperti è possibile osservare cinture bronzee, strigili, suppellettili, vasi di ceramica attica e vasi di origini puniche, colonne e capitelli dorici e ionici, e molto altro ancora. Il percorso espositivo si estende tra le stanze del secentesco Palazzo Panitteri, appartenuto a importanti famiglie sambucesi, con un caratteristico cortile con scala catalana e un giardino con piante ornamentali mediterranee. Palazzo Pannitteri (Q98804328) su Wikidata
Museo d'arte sacra
  • 37.6453813.1083414 Istituzione Gianbecchina, Corso Umberto I, +39 0925 940239, . Mar-Dom 09:00-12:30 16:00-20:00. Pinacoteca dedicata a Giovanni Becchina nativo di Sambuca di Sicilia, in arte Gianbecchina, con le opere più significative dal 1924 al 1996 donate dallo stesso pittore.
  • 37.64867313.11188815 Museo d'arte sacra (Chiesa del Purgatorio), Largo Purgatorio. Ex chiesa del Seicento decorata con stucchi a tema delle anime purganti. All’interno ospita il museo di arte sacra della città.
  • 37.6490913.11212916 Museo Etnoantropologico "Dott. Vito Gandolfo", Via Panitteri, +39 0922 847092. Custodisce reperti e strumenti della tradizione locale di contadini e artigiani sambucesi.

Palazzi[modifica]

Palazzo dell’Arpa
  • 37.64888113.11293217 Palazzo dell'Arpa (Municipio), Corso Umberto I. Questo edificio oggi sede del Comune chiude Corso Umberto consentendo la continuità stradale tramite un attraversamento sotto uno dei due archi. Probabilmente è stato edificato lungo le mura che delimitavano la città vecchia, difatti delimita il quartiere arabo dalla parte moderna di Sambuca.
Palazzo Ciaccio
  • 37.64802213.1114718 Palazzo Ciaccio, Corso Umberto I, 137. Questo edificio del XIX secolo è stato realizzato imitando lo stile degli edifici rinascimentali fiorentini. Lo caratterizza il caldo colore della pietra e l’eleganza dei balconi scolpiti.
  • 37.64763713.10968819 Palazzo Giacone, Via Marconi. Palazzo nobiliare con un ampio cortile e un esempio di scalinata Seicentesca. Le stanze del piano nobile sono affrescate.

Altro[modifica]

Ex ospedale e torre civica
  • 37.64753113.11129320 Ex ospedale e torre civica, Corso Umberto, 168. L'ospedale fu fondato nel 1537 assieme alla contigua chiesa dei SS Fabiano e Sebastiano. L'ospedale rimase aperto fino al 1968, oggi è stato restaurato ed è divenuto un contenitore culturale. La torre civica possiede un orologio con un meccanismo della metà dell'Ottocento.
Belvedere di Sambuca
  • attrazione principale 37.65073413.11613321 Belvedere. Un tempo era parte dell'antico castello di Zambut, e costituiva l'acropoli fortificata della città. Poi il castello venne demolito e ricavato questo ampio spazio utilizzato spesso per eventi. Secondo la tradizione nel sottosuolo si dipartono dei cunicoli che collegano l'antico castello con altre parti della città e del territorio. Da questo belvedere si gode il panorama della parte nuova di Sambuca e dietro il monte Genuardo con accanto il sito di Adranone. Ma si scorgono anche Caltabellotta, Giuliana e Chiusa Sclafani. Al tramonto l’effetto è ancor più suggestivo.
  • 37.6536613.1156222 Antico acquedotto (Gli archi), Via Aldo Moro, +39 0925 940246. Costruito nel 1633 per portare l’acqua in città venne danneggiato dal sisma del 1968.
  • 37.64764113.11104323 Lumacone di Sambuca di Sicilia, Piazza della Vittoria. In questa gradevole piazza è stata inserita nel 2014 la statua di un lumacone con la scritta: "In un mondo che corre vorticosamente, con logiche spesso incomprensibili. La lentezza si affaccia alla mente con prepotenza, come una meta del pensiero." di I. Maffei dall'Elogio della lentezza. L’opera è stata creata da Gabriele Venanzio.
  • 37.6502513.1138524 Via Fantasma. Il nome insolito di questa via deriva da una leggenda secondo cui presso il quartiere arabo si aggirano i fantasmi dei saraceni sepolti vivi nelle cave sotterranee.
  • 37.64934113.11341625 Ex portale della chiesa di San Giorgio, Piazza Navarro. Questo portale del 1565 proviene dall'ex chiesa che sorgeva in corrispondenza della piazza e demolita nel 1958. Il portale è stato ricostruito nel 2018 e posto in posizione originaria per mantenere la memoria della ex chiesa che fu la prima della città ricostruita sulle fondamenta di una moschea, dopo la dominazione araba di Sambuca.

Fuori dal centro abitato[modifica]

Sito archeologico di monte adranone
  • 37.68793513.14449426 Area archeologica di Monte Adranone (Tomba della regina), C.da Vanera (a circa 1000 m s.l.m. a nord di Sambuca), +39 0925 946083. Intero 6€, ridotto 3€ (giu 2020). Lun-Dom 09:00-18:30. Il sito di Monte Adranone fu colonizzato da Selinunte nel VI secolo a.C. e successivamente conquistato da Cartagine nel IV secolo a.C. Nel 250 a.C. fu raso al suolo da Roma. Oggi conserva intatte le varie aree di una città antica, con la necropoli, in cui vi è la cosiddetta "Tomba della Regina", con la fattoria, adibita ad area artigianale, con il centro abitato, dove si possono ammirare il santuario, l'area artigianale, i magazzini e le botteghe, e con l'acropoli, in cui vi è il tempio. Il perimetro della città è costituito da una possente cinta muraria lunga cira 15 km. Monte Adranone su Wikipedia Monte Adranone (Q3861168) su Wikidata
Fortino di Mazzallakkar
  • 37.62989313.07531327 Fortino di Mazzallakkar (a ridosso delle acque del lago Arancio, tra la collina Castellazzo e la Torre Cellaro che si estende nella parte bassa del territorio di Sambuca di Sicilia). Il fortino è chiuso da una recensione, per visitarlo rivolgersi ad una delle associazioni locali. Costruito dagli arabi nello stesso periodo in cui stavano fondando Zabut (Sambuca) e cioè successivo all'830. Il fortino ha una forma quadrangolare; in ogni angolo si eleva un torrione di forma circolare, coperto da una cupoletta in pietra calcarea con un ornato cuspidale che forse fu una fiamma o una mezzaluna. I torrioni sono dotati di feritoie e l'altezza delle mura raggiunge circa 4 metri. Fino agli anni '50, anche se adibito al ricovero di greggi e armenti, il fortino si trovava in ottime condizioni. In seguito alla costruzione della diga Carboj resta sommerso parzialmente dalle acque del Lago Arancio per almeno sei mesi all'anno. Le escursioni termiche e le depressioni idro-geologiche stanno distruggendo irrimediabilmente questo capolavoro storico e architettonico. Fortino di Mazzallakkar su Wikipedia Fortino di Mazzallakkar (Q3748759) su Wikidata
  • 37.634613.062428 Lago Arancio. Bacino artificiale. È stato realizzato nel periodo 1949-1952 con la costruzione di una diga. Il livello dell'acqua ha così coperto il fortino di Mazzallakkar. Lago Arancio su Wikipedia lago Arancio (Q3825627) su Wikidata
  • 37.68072913.08564529 Torre Pandolfina (SP44). La torre del XIII secolo prende il nome dall’omonimo feudo e aveva una funzione difensiva a guardia della valle. Attorno è presente una masseria fortificata.
  • 37.63530713.09017830 Torre Cellaro. Torre fortificata in forma di piramide mozza con finestre del periodo romanico. Al suo interno fu rinvenuta una statua della Madonna dell’Udienza nel XVI secolo. Nei dintorni sono stati trovati reperti di epoca romana.


Eventi e feste[modifica]

  • Festa di San Giuseppe. 19 marzo. Festa con processione.
  • Venerdì Santo. Si tiene la processione del Cristo Morto seguito dalla statua lignea di Maria SS. Addolorata.
  • Domenica di Pasqua. 12:00. In piazza si celebra l'incontro di Cristo Risorto con la Madonna e San Michele Arcangelo.
  • Festa di san Giorgio martire. 23 aprile. Compatrono di Sambuca.
  • Festa di Maria Santissima dell'Udienza. Terza domenica di maggio. Festa patronale con una processione che passa per le principali vie del centro storico tutta la notte conducendo il fercolo della Madonna dell’Udienza, custodito nell’omonima chiesa.
  • Festa di sant'Antonino. 13 giugno.
  • Festa di Maria SS. dei Vassalli. 5 agosto. Per l'occasione viene distribuita la "pasta con le fave secche" chiamata "Virgineddi".
  • San Giuseppe del Serrone. Ultima domenica di agosto.
  • 37.6475813.111131 Notte Bianca della cultura, Corso Umberto I, 160, fax: +39 0925 19566669, . Partecipazione gratuita. Dalle 20:00 alle 03:00, in estate. La Notte Bianca della cultura è l'evento clou dell'estate sambucese. Presentazioni di libri, book sharing, esposizione di opere artistiche e letterarie, estemporanee di pittori, di body painter, di fumettisti, esposizioni di artigianato artistico, momenti di musica, recital di testi e di poesie, open mic, spettacolini teatrali, degustazioni di prodotti tipici, negozi aperti e locali notturni in festa terrano compagnia al pubblico partecipante per la notte più illuminata dell'anno.
  • Maria Santissima Bammina, contrada Adragna. 8 settembre.
  • Fiera degli animali. 21 settembre.
  • Festa di Santa Lucia. 13 dicembre.


Cosa fare[modifica]

  • Escursioni. È possibile farne nella riserva di Monte Genuardo come anche altri percorsi naturalistici al lago Arancio.
  • Andare in bici. Vi sono diverse provinciali a basso traffico, con un ottimo panorama. Ma è anche presente il trecciato dell’ex ferrovia che da Burgio conduce a Palermo.
  • Associazione Bike Dedalo, +39 338 2243175.
  • Associazione trekking Genuardo, +39 388 6571196, +39 388 6017317.


Acquisti[modifica]

  • 37.6487613.11271 Rivendita di tabacchi Di Prima Anna, Corso Umberto I, 193, +39 0925 943267. La Rivendita di tabacchi Di Prima Anna offre alla clientela, oltre che tabacchi, articoli di cartoleria, di pelletteria, articoli da regalo, souvenir, biglietti per il servizio autobus Autoservizi Adranone, ricariche telefoniche e pagamento bollettini.
  • 37.65229313.1147932 Stop & Shop Sas di Marco Felice Cicio e C. (Supermercato), Via Francesco Crispi, 92, +39 0925 941404.
  • 37.66860213.1432123 Caseificio Pasini, Contrada Galluzzo, +39 329 405 7275.


Come divertirsi[modifica]

Spettacoli[modifica]

Teatro L'Idea
  • 37.645213.1083311 Teatro L'Idea, Corso Umberto I, 22 (quasi di fronte alla villetta comunale), +39 0925 943229, . Ingresso gratuito. Lun-Dom 09:00-18:00. Fu costruito fra il 1848 e il 1851, da un gruppo di borghesi sambucesi amanti dell'arte. La struttura architettonica e lo stile ricalcano grandi teatri come il Bellini di Catania, il Politeama di Palermo, il Pirandello di Agrigento. Sul finire dell'Ottocento, restaurato e decorato in stile liberty dal pittore Domenico Ferrara, ritornò alla pubblica fruizione, ospitando importanti compagnie teatrali e celebri attori. Danneggiato gravemente dal terremoto del gennaio 1968, nel 1993, fu definitivamente restaurato e restituito ai sambucesi. Il teatro può ospitare circa duecentocinquanta persone. Altresì il teatro svolge importanti funzioni socio-culturali come centro di preparazione e formazione teatrale e musicale e come struttura ricettiva di convegni e attività culturali aperte a tutte le espressioni. Teatro comunale L'Idea su Wikipedia Teatro comunale L'Idea (Q23995149) su Wikidata


Dove mangiare[modifica]

Minni di virgini

La minna di virgini (in italiano "seno di vergine") è un dolce tradizionale di Sambuca di Sicilia. Fu ideata nel 1725 da suor Virginia Casale di Rocca Menna, del Collegio di Maria di Sambuca. La suora la creò in occasione del matrimonio del Marchese don Pietro Beccadelli con donna Marianna Gravina. Si tratta di un dolce di forno a forma mammellare con all'apice una protuberanza più scura. È composta da pasta frolla e contiene al suo interno crema di latte, zuccata, scaglie di cioccolato e cannella.

Biscotti a Caviglia, il cui nome deriva dalla forma somigliante alla traversa che collega i piedi della sedia. Ottimo in accompagnamento con del the o vino dolce.

Prezzi modici[modifica]

  • 37.64444613.1071461 Pasticceria Gulotta & Giudice Snc, Viale Enrico Berlinguer, 64, +39 0925 942150. Gio-Mar 8:30-23:00. Si possono provare le minne di virgini.
  • 37.64715813.1118022 Pasticceria Pendola, Via Baglio Grande, 42, +39 0925 941080. Il miglior posto dove provare le minne di virgini.
  • 37.65227313.1136573 Panificio Libasci Domenico, Viale Antonio Gramsci, 61, +39 0925 941346. Questo panificio vende prodotti di buona qualità. I proprietari sono gentilissimi e a volte pronti persino a regalare qualcosa. Non per nulla è comparso in un servizio della RAI sulla città.

Prezzi medi[modifica]

  • 37.64717413.1112894 Pane e Radici, Cortile Vaccaro, Corso Umberto I, +39 0925 189 8057. Ristorante di buona qualità con cucina siciliana e italiana. Ottime recensioni.
  • 37.66665413.127335 Antico Mulino, Traversa SP69, +39 0925 946130. Ristorante con una bella terrazza panoramica. Menù di carne e pesce. Piatti incredibilmente abbondanti!
  • 37.67120713.1410346 Massaria Ruvettu Ristorante, c/da Cicala - Adragna, +39 329 446 3826.


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]

  • 37.6499713.114681 Casa Vacanze AL ZABUT, Via Belvedere, 98, +39 389 8995497. 70 € per 2 persone. Check-in: 14:00-22:00, check-out: 11:00. Appartamento in pieno centro storico, ottimamente arredato e confortevole.
  • 37.65788513.1028342 Antico Frantoio, Contrada Purcaria Mendolazza.
  • 37.65060913.1156023 Casa Belvedere, Piazza Baldi Centellis.
  • 37.65024113.1130474 Le Stanze dell'Emiro, Via Rosario, 41.
  • 37.63974213.0688425 La Casa sul Lago, Contrada Castellaccio.
  • 37.6506213.115776 B&B Donna Baldi Centellis, Piazza Baldi Centellis, 14, +39 3331169182, . 70 per 2 persone. Check-in: 15:00-24:00, check-out: 11:00.

Prezzi elevati[modifica]


Sicurezza[modifica]


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

Internet[modifica]

Sambuca gode di buoni servizi comunicazione, in particolare per chi ha bisogno di utilizzare internet e di essere connesso alla rete molto spesso, per svago ma anche per lavoro. Potete trovare hotspot wireless messi a disposizione gratuitamente dal Comune nella piazza centrale del paese, nella villa comunale e nella zona della stazione ferroviaria, nonché negli edifici del municipio. In estate il servizio hotspot wireless è spostato nel piazzale Bammina, in contrada Adragna.

Tenersi informati[modifica]

  • La Voce di Sambuca


Nei dintorni[modifica]

Abbazia di Santa Maria del Bosco
  • 37.71169313.2064052 Abbazia Santa Maria Del Bosco, SP 35 (A 3 km da Contessa Entellina), +39 3333279514, . 5€ a persona (giu 2020). Su appuntamento. L'inizio della costruzione non è nota con precisione, ma si ipotizza che la primitiva abbazia possa risalire al XIII secolo. Il grande complesso monumentale, istituzione sorta per ospitare i religiosi dell'Ordine benedettino e poi transitata alla Congregazione olivetana, è iniziato nella seconda metà del '500 per essere terminato circa un secolo dopo, nel 1644. Con l’introduzione delle leggi eversive il patrimonio venne espropriato alla Chiesa e venduto a privati che da generazioni lo mantengono. Il complesso comprende due chiostri oggi adibiti a struttura ricettiva e la chiesa in rovina a causa del terremoto del Belice. Abbazia di Santa Maria del Bosco su Wikipedia abbazia di Santa Maria del Bosco (Q3603274) su Wikidata
  • 37.61784113.0576593 Gole della Tardara (Tra Sambuca di Sicilia e Sciacca). Si tratta di un canyon naturale formato dal fiume Carboj, unico emissario del lago Arancio, lungo circa 2 chilometri. Gole della Tardara su Wikipedia Gole della Tardara (Q3773088) su Wikidata
  • 37.72094913.1535454 Castello di Calatamauro. Castello abbandonato.
  • Parco dei Monti Sicani — Escursioni al bosco di Monte Genuardo o al Fiume Sosio.

Informazioni utili[modifica]

Scaricando l'app Izi Travel si possono trovare degli itinerari gratuiti della città e del museo archeologico.


Altri progetti

CittàGuida: l'articolo rispetta le caratteristiche di un articolo usabile ma in più contiene molte informazioni e consente senza problemi una visita alla città. L'articolo contiene un adeguato numero di immagini, un discreto numero di listing. Non sono presenti errori di stile.