Caltabellotta | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Sicilia | |
Territorio | Agrigentino | |
Altitudine | 949 m s.l.m. | |
Superficie | 124,09 km² | |
Abitanti | 3.316 (2021) | |
Nome abitanti | caltabellottesi | |
Prefisso tel | +39 0925 | |
CAP | 92010 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Patrono | san Pellegrino | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Caltabellotta è una città della Sicilia.
Da sapere
[modifica]È uno dei Borghi autentici d'Italia.
Cenni storici
[modifica]Per la sua posizione geografica ed i suoi capisaldi territoriali venne identificata dagli storici Inveges, Boudrand e Ottavio Gaetani con l'antica città Sicana di Camico sulle cui rovine sorse la greca Triocala.
Triocala deve il suo nome a tre caratteristiche naturali che la circondano: la rocca che la rendeva inespugnabile, l'abbondanza delle acque e la fertilità delle sue campagne. Il suo massimo splendore fu raggiunto all'epoca di Salvio Trifone, che a capo di servi fuggitivi, installò in questa città la sua corte. Eresse un palazzo regale e regnò fino al 99 a.C., quando il Console romano Aquilio, in una delle guerre servili, la rase al suolo. Riedificata, subì ancora la sorte della devastazione per mano degli Arabi, i quali vi eressero il "Castello delle querce, in arabo "Qal'at Al-Ballut" da cui discende l'attuale nome di Caltabellotta.
Quando in Sicilia giunsero i Normanni, Triocala venne conquistata da Ruggero I d'Altavilla nel 1090. Il sovrano inflisse una dura sconfitta agli Arabi ed a perenne ricordo edificò sul monte un tempio in onore di San Giorgio con doppio ordine di colonnati, di cui oggi non rimane traccia.
La Guerra dei Vespri Siciliani, ebbe fine sul monte Castello, altrimenti conosciuto come il "Pizzo di Caltabellotta". Il 31 agosto dell'anno 1302, probabilmente nel castello del Pizzo, si firmò il trattato di pace, per il quale Federico III venne riconosciuto Re di Trinacria, con l'impegno a convolare a nozze con Eleonora d'Angiò, sorella di Roberto Re di Napoli, ponendo termine alla guerra del vespro.
La contea di Caltabellotta nacque nel 1338 quando Federico III di Sicilia la concesse al suo ammiraglio Raimondo Peralta. Fu successivamente dominio dei Luna, dei famiglia Moncada, e degli Alvarez de Toledo.
Come orientarsi
[modifica]Leggende su Caltabellotta |
Secondo la tradizione popolare a Caltabellotta si concentrerebbero delle forze luciferiche. A testimonianza di tale convinzione presso una delle stanze dell'ex carcere dell'inquisizione di Palermo (Palazzo Steri) si trova una mappa della Sicilia disegnata da uno dei carcerati in cui la città viene evidenziata con una croce. Rudolf Steiner a tal proposito scrisse: «L'ostilità al Graal era concentrata nella fortezza di Iblis a Kalot Enbolot. Ancora oggi occorre molta forza d'animo per chi si accosti a questa zona». Steiner infatti identifica Caltabellotta come una località luciferica opposta a Monsalvato sui Pirenei. Goethe stesso nel suo Viaggio in Italia cita la rocca di Caltabellotta mentre si recava a Girgenti, probabilmente avvistata di lontananza, con buona probabilità perché a conoscenza delle vicende del Parzival. |
Come arrivare
[modifica]In autobus
[modifica]Autobus locale da Sciacca.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]Architetture religiose
[modifica]- 1 Basilica cattedrale di Maria Santissima Assunta, Via Madrice. Realizzata dai Normanni nell'XI secolo, caratterizzata da un portale gotico e all'interno presenta opere dei Gagini e bottega.
- 2 Chiesa di Sant'Agostino, Via Vitalla, 1. All'interno custodisce una Deposizione in cotto di Antonino Ferraro da Giuliana (1512).
- 3 Chiesa e Monastero di San Pellegrino, Via S. Pellegrino. Primo vescovo di Triocala, edifici di culto realizzati su impianti preesistenti nel 1721, come è visibile sulla facciata della chiesa stessa.
- 4 Chiesa del Carmine, Via Lo Magro. Preesistente già al 1575, anno in cui vi si stabilirono i Carmelitani nell'adiacente collegio.
- 5 Chiesa dei Cappuccini, Via Sicilia. Realizzata nel XVII secolo.
- 6 Chiesa della Pietà. Piccola chiesa realizzata in parte nella roccia, di epoca bizantina.
- 7 Chiesa dell'Itria, Via Perrone. Ex Anime Purganti, del XVI secolo.
- 8 Chiesa del Collegio, Via Lo Magro.
- 9 Chiesa di San Salvatore, Via S. Pellegrino, 76.
- 10 Chiesa della Badia, Via Colonnello Vita, 31.
- Ex Chiesa di San Lorenzo. Ricordata per il suo portale gotico e per la cappella impreziosita dagli affreschi di Orazio Ferraro da Giuliana del 1594, oggi adibita ad auditorium.
- 11 Ruderi della chiesa di San Francesco, Via S. Francesco. Luogo di culto dedicato originariamente da Ruggero il Normanno alla Madonna della Raccomandata, di cui rimane solo la facciata.
- 12 Ruderi della chiesa San Benedetto. A tre navate, si trova nella contrada omonima, e ridotta a ruderi.
- Ex Chiesa di San Paolo. Nel quartiere omonimo, fu riusata a mulino, oggi dismesso.
Altro
[modifica]- 13 Altare sacrificale del Dio Kronos.
- 14 Castello del Conte Luna (Castello di Sibilla di Medania). Di epoca normanna, riedificato su preesistente impianto di fortilizio arabo. Appartenuto alla famiglia Peralta in epoca aragonese, alla famiglia De Luna d'Aragona in epoca spagnola.
- 15 Necropoli Sicana.
- Grotte di San Cono.
- 16 Necropoli di Contrada San Marco.
- 17 Museo Civico di Caltabellotta (Palazzo della Signoria) (Via Madrice, 3). Ospita una mostra permanente di opere dello scultore Salvatore Rizzuti.
Eventi e feste
[modifica]- MigrArti Film Fest. luglio.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]- Bisacquino
- Burgio
- Calamonaci
- Chiusa Sclafani
- Giuliana
- Ribera
- Sambuca di Sicilia
- Sciacca
- Villafranca Sicula
Altri progetti
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