Belice è una regione della Sicilia.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Il Belice è una valle, prevalentemente collinare, costituita dal bacino idrografico entro il quale si estende il corso del fiume Belìce.
Cenni storici
[modifica]Nel gennaio del 1968 la zona fu colpita da un forte movimento tellurico, noto come Terremoto del Belice, che devastò la maggior parte dei comuni della valle e del comprensorio. La ricostruzione successiva al sisma diede luogo ad uno degli scandali più emblematici del secondo dopoguerra: a distanza di oltre 50 anni dall'evento, nonostante le faraoniche opere realizzate e l'enorme dispendio di fondi pubblici, i danni inferti dal terremoto non possono dirsi ancora completamente sanati.
Territori e mete turistiche
[modifica]Centri urbani
[modifica]- 1 Bisacquino
- 2 Campofiorito
- 3 Castelvetrano — Città a poca distanza dal sito archeologico di Selinunte, interessanti la Chiesa di San Domenico definita la Cappella Sistina della Sicilia e la Cuba di Delia, una chiesa normanno-bizantina del XII secolo.
- 4 Chiusa Sclafani — Cittadina il cui territorio ricade all'interno del Parco dei Monti Sicani.
- 5 Contessa Entellina
- 6 Gibellina — Distrutta nel 1968 dal devastante terremoto del Belice è stata ricostruita a una decina di chilometri di distanza richiamando architetti e artisti internazionali. Laddove c'era la città vecchia ora si trova un'opera di land art di Alberto Burri.
- 7 Giuliana
- 8 Menfi — Città ricca di palazzi nobiliari, si trova nel mezzo tra la campagna, ricca di eccellenti vigneti e uliveti, e la costa con il caratteristico porticciolo di Porto Palo, che ricevono da svariati anni la Bandiera Blu, simbolo di mare incontaminato e bellissime spiagge sabbiose. La parte vecchia della città contiene i ruderi con l'antico duomo distrutti dal terremoto.
- 9 Montevago — Montevago venne distrutta dal terremoto del Belice, la città vecchia con il duomo si trovano a pochi chilometri. Il paese trovandosi su un territorio termale presenta le Terme Acqua Pia, un ritrovo eccezionale per i cultori dei bagni termali.
- 10 Partanna
- 11 Poggioreale — La città nuova ricostruita ad alcuni chilometri dai ruderi dell'antica. Oggi è un piccolo centro rinato con la firma di alcuni importanti architetti.
- 12 Roccamena
- 13 Salaparuta — Una città ricostruita dopo il terremoto, restano ad alcuni chilometri di distanza i pochi ruderi. Tutto attorno ci sono i vigneti del famoso vino di Salaparuta.
- 14 Salemi
- 15 Sambuca di Sicilia — Sambuca di Sicilia, ieri Zabut, è un paese di origini arabe. Da vedere le rovine della civiltà elimo-sicana di Monte Adranone e i reperti conservati nel Museo Archeologico di Monte Adranone. Terra ricca di importanti cantine, è rimomata per i prodotti enogastronomici peculiari di quella terra, come la Vastedda della Valle del Belice e le Minne di Virgini.
- 16 Santa Margherita di Belice — Santa Margherita di Belice è un comune dell'entroterra belicino conosciuto per essere la residenza di campagna dei principi Filangeri, protagonisti del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo. A pochi passi dalla piazza principale si trova il vecchio quartiere ridotto a ruderi dal terremoto del Belìce.
- 17 Santa Ninfa
Altre destinazioni
[modifica]- 1 Parco dei Monti Sicani — Questo parco appartiene amministrativamente sia al territorio di Palermo che a quello di Agrigento
- 2 Riserva naturale Foce del Fiume Belice e dune limitrofe
Siti archeologici
- 3 Ruderi di Poggioreale — I resti della città distrutta dal terremoto del Belice nel 1968 sono oggi un'attrazione turistica.
- 4 Selinunte — Il parco archeologico più grande d'Europa con i suoi templi a pochi passi dalla spiaggia.
Come arrivare
[modifica]In auto
[modifica]Partendo da Palermo o da Mazara del Vallo si può prendere la
che attraversa alcuni dei comuni.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
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Nel territorio è forte la memoria del terremoto del Belice, molte delle attrattive sono legate a questo evento tragico. Il Cretto di Burri è una grande opera di land art Alberto Burri sulle rovine della vecchia Gibellina. Le rovine sono state cementificate divenendo un monumento alla memoria. Una memoria tragica sono anche i Ruderi di Poggioreale rimasti tali dal giorno del terremoto, mentre la città nuova è stata ricostruita più lontano.
Cosa fare
[modifica]Il territorio è attraversato dall'itinerario cicloturistico Sicily Divide che da Palermo o Trapani giunge a Catania. Il basso flusso di auto favorisce il cicloturismo.
A Montevago è possibile fare dei bagni termali o un percorso Spa.
A tavola
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- Il fico d'India trova a Santa Margherita di Belìce il suo habitat naturale. In tale area ha trovato l'ambiente pedologico vocazionale per eccellenza per svilupparsi e produrre. In questa area soleggiata, dalla natura rigogliosa, dove scorre il fiume Belìce, la coltivazione del fico d'India è una tradizione secolare. Il panorama varietale è ristretto a tre tipologie con gusti sensibilmente diversi tra loro: la gialla detta Sulfarina; la rossa detta Sanguigna; la bianca chiamata anche Muscaredda.
- La vastedda della Valle del Belìce è un formaggio fresco a pasta filata prodotto dal latte ovino intero ad acidità naturale di fermentazione. È facilmente riconoscibile grazie alla forma piccola di circa 500 grammi, simile ad una focaccina, dal colore avorio e al sapore delicato leggermente acidulo. Il suo nome evoca il pane per i siciliani. Questo pregiatissimo formaggio si ottiene dal latte della pecora Valle del Belìce; una razza ovina che conta circa 60.000 capi, ottenuta da una selezione nel corso dei secoli, ed allevata nell'omonima valle.
- La vitivinicoltura rappresenta il settore produttivo trainante per l'economia . Nel corso dei secoli la vite ed il vino sono stati sempre una presenza costante di questo territorio. Il panorama varietale, costituito sino a pochi decenni fa da pochi vitigni (Catarratti, Trebbiano, Inzolia, Grillo, Nerello mascalese, Sangiovese), ha subito un radicale rinnovamento grazie alla valorizzazione di alcune varietà autoctone (Grecanico, Nero d'Avola) e l'introduzione di alcuni vitigni internazionali (Chardonnay, Merlot, Cabernet Sauvignon, Syrah). Un notevole contributo allo sviluppo è stato infine il riconoscimento della Denominazione di origine controllata.
- L'Olio Valle del Belice. Altra coltura tipica della zona è quella dell'olivo. Le varietà maggiormente coltivate sono la "Biancolilla", la "Cerasuola", la "Giarraffa" e la "Nocellara del Belìce"; da quest'ultima si ricava un olio corposo ma allo stesso tempo, indispensabile componente della dieta mediterranea.
- L'Oliva Nocellara del Belice (DOP) è un'oliva particolarmente grossa e gustosa, che si produce nella Valle del Belice.
- Il Belicino è un formaggio prodotto con latte di pecora della Valle del Belice e oliva Nocellara del Belice (DOP) e rientra nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) stilato dal Ministero delle politiche agricole e forestali.
Sicurezza
[modifica]Bisogna prestare particolare attenzione alle strade secondarie perché molte di esse si presentano in condizioni disastrose. Alcune sono chiuse per frana da lungo tempo, altre hanno il manto stradale consumato. Inoltre la segnaletica orizzontale e verticale è spesso carente. Non avventuratevi in caso di forti piogge.
Altri progetti
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