Roccavivara | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Molise | |
Territorio | Appennino molisano | |
Altitudine | 652 m s.l.m. | |
Superficie | 21,05 km² | |
Abitanti | 815 (2015) | |
Nome abitanti | Rocchesi | |
Prefisso tel | +39 0874 | |
CAP | 86020 | |
Patrono | Sant'Emidio (5 agosto) | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Roccavivara è un centro del Molise.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Sull'Appennino molisano del Molise centrale, nelle immediate vicinanze del confine con l'Abruzzo, dista 53 km da Campobasso, 47 da Vasto, 40 da Larino, 36 da San Salvo, 13 da Trivento.
Quando andare
[modifica]Sicuramente il periodo più adatto è quello estivo in cui si respira un bel clima di allegria e emozioni per le festività a cui tutti potranno partecipare, grandi e piccoli.
Cenni storici
[modifica]Sulle origini del suo nome esistono due ipotesi, la prima vuole che esso derivi da Rocca Bonnarii, facendo riferimento al suo fondatore, un certo Bonnario; la seconda che esso provenga da Rocca di Vivara, riferendosi alla contrada di Vivara tuttora esistente e confinante con il comune di Roccavivara.
La parte bassa dell'agro di Roccavivara offre ampie testimonianze della presenza di centri abitati all'epoca di Roma repubblicana ed imperiale. Notizie storiche ci dicono che nel 1268 era feudatario di Roccavivara Gualtiero di Vollers; a costui seguì Bertrando Cantelmo, la cui discendenza tenne il dominio fino al 1442. Successivamente il potere passò ai Sangro, ai Carafa e ai Coppola fino all'abolizione della feudalità.
In località San Fabiano è stato rinvenuto un sito molto interessante: una villa romana sicuramente costruita su un pianterreno sostenuto da una costruzione megalitica.
Come orientarsi
[modifica]Quartieri
[modifica]Il suo territorio comunale comprende la frazione di Canneto.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- Aeroporto di Pescara (Aeroporto internazionale d'Abruzzo), Via Tiburtina Km 229,100, ☎ +39 085 4324201.
- Aeroporto di Capodichino Napoli (NAP), Viale F. Ruffo di Calabria, 80144 Napoli NA, ☎ +39 081 7896111.
- Aeroporto di Fiumicino Roma (FCO), Via dell' Aeroporto di Fiumicino, 320, ☎ +39 06 65951.
In auto
[modifica]- Autostrada Adriatica A14 in direzione di Pescara uscire a Montenero di Bisaccia/Vasto Sud/San Salvo, immettersi sulla SS 650 in direzione di Isernia/Montenero di Bisaccia, continuare sulla SP 202, svoltare sulla SP 15 in direzione di Roccavivara (SP 92).
- Autostrada del Sole A1:
- da nord uscire a San Vittore, seguire direzione Isernia, Campobasso, raggiungere la SS 17, proseguire per la SS 650 in direzione di San Salvo, continuare sulla SP 202, svoltare sulla SP 15 in direzione di Roccavivara (SP 92).
- da sud uscire a Caianello, svoltare in direzione di Benevento, proseguire per Campobasso, SS 17, immettersi sulla SS 650 in direzione di San Salvo, proseguire sulla SP 202, svoltare sulla SP 15 in direzione di Roccavivara (SP 92).
- Da Campobasso prendere la SS 87, proseguire per la SS 647, svoltare sulla SP 163 in direzione di Lucito, attraversare Lucito, svoltare sulla SP 92 in direzione di Roccavivara.
In treno
[modifica]- Stazione ferroviaria a Campobasso (distante 50 km circa).
In autobus
[modifica]- Le principali aziende di trasporto pubblico che operano nel territorio molisano sono le seguenti:
- Autolinee C.L.P. S.p.A., ☎ +39 081 5311707, +39 081 5312424, info@clpbus.it. Collegamento diretto da Napoli per Campomarino e Termoli
- Autolinee Lariviera.
- Autolinee SATI.
- Autolinee Molise Trasporti.
Come spostarsi
[modifica]La particolarità di Roccavivara è come tanti altri paesi molisani, essendo di piccole dimensioni, offre la possibilità di spostarsi a piedi immergendosi tra i vicoli e i vari quartieri.
Con mezzi pubblici
[modifica]I mezzi pubblici disponibili sono gli autobus.
Cosa vedere
[modifica]- 1 Santuario di Santa Maria in Canneto. Di pregevole valore storico-artistico è la chiesa di Santa Maria in Canneto, costruita nella omonima contrada, così denominata per la sua vicinanza al fiume Trigno, zona quindi ricca di canneti. Venne costruita su un luogo di culto già esistente, e sebbene non sia chiara la data della sua costruzione, la prima notizia dell'edificio è databile intorno al 706, come testimoniato da un documento nel quale il duca Gisulfo I di Benevento fa dono della chiesa ai monaci benedettini di San Vincenzo al Volturno. Nella facciata a torre e nella torre campanaria della chiesa si individuano frammenti di reimpiego riconducibili all'VIII e IX secolo, sicuramente appartenenti alla prima costruzione, di cui non rimane alcuna struttura. L'interno della chiesa è a tre navate con copertura a capriate e colonne romane, provenienti da qualche costruzione non lontana, sormontate da capitelli romanici. Offre un consistente numero di sculture che ornano la lunetta del portale e i capitelli.
La chiesa giunta ai nostri giorni risale ai secoli XI-XII, ha pianta a croce latina, con tre absidi. La facciata non ha elementi decorativi rilevanti, se non un bassorilievo sulla lunetta del portale. Nei muri esterni della chiesa sono inserite lapidi e varie iscrizioni di epoca romana e medievale, mentre sulla destra si eleva un possente campanile, ultimato nel 1329 ad opera dell'Abate Nicola, consistente in una torre merlata di stampo gotico con trifore sulle arcate.
L'interno della chiesa è austero e a tre navate, ciascuna terminante con un'abside semicircolare. Lungo la navata centrale è collocato un pregevole ambone, finemente decorato, realizzato nel 1223, in parte con materiali di reimpiego più antichi. :L’ambone è sostenuto da tre archi disuguali e sotto il parapetto si aprono sette piccole edicole: quella centrale doveva sostenere un’aquila che, con le sue ali spiegate, fungeva da leggio. Le altre sono occupate da sei monaci in altorilievo, intenti alle attività che rappresentano la regola monastica dell’ora et labora.
Dietro l'altare maggiore è collocata la statua della Madonna di Canneto, risalente al XIV secolo, in stile gotico, e conosciuta anche come la Vergine del Sorriso.
Nell’area adiacente alla chiesa sono presenti scavi archeologici che hanno riportato alla luce resti di una Villa romana del I secolo d.C.
Eventi e feste
[modifica]- Festa di Sant' Emidio (Sant'Emiddie). 5 Agosto. Festa celebre del paese di Roccavivara. La celebrazione incentrata sul Santo patrono del paese che, secondo dei racconti, durante una processione a lui dedicata salvò Roccavivara e il suo popolo da un terribile terremoto. Da questo momento in poi verrà festeggiata una festa prettamente dedicata a Sant'Emidio nel mese di Giugno (periodo di mietitura) venerandolo con dei carri decorati con spighe di grano che sfilavano per il paese trascinati da buoi o asini. Si decise con gli anni di sostituire il giorno festivo con il 5 Agosto. Tutt'oggi Sant'Emidio viene festeggiato da grandi e piccoli. Tutto inizia dalla mattina con la Messa celebrata dal Parroco e la processione per le strade del paese. Il pomeriggio si continua la celebrazione facendo sfilare carri decorati con spighe di grano e chicchi. Si termina la sfilata al Calvario (località alta del paese) dove si assaporano i cavatelli di casa preparati dalle donne del posto con la compagnia di un bicchiere i vino. I ragazzi e tutti I cittadini continuano ad impegnarsi per la festività e renderla più bella possibile con canti e balli popolari acclamando con tanto calore anche I visitatori. Per concludere, la sera, è organizzato un concerto musicale di gruppi di vario genere per terminare la serata con tanta energia.
Cosa fare
[modifica]- Escursioni. Non mancano località escursionistiche ottime da vivere. Da visitare è sicuramente il Lago Ivalso, che si trova in alta montagna dopo il paese e dove grazie a delle insegne che indicano il percorso si possono percorrere vari sentieri per eseguire una rilassante passeggiata ecologica nel bosco tra alberi e tanti tipi di piante e perché no, anche in mountain-bike per i più appassionati.
- Picnic. Coloro che amano godersi la natura in compagnia di un bel panino durante i picnic saranno accontentati con le diverse aree che si trovano nei pressi del Lago Ivalso accompagnati sicuramente dal rilassante canto delle cicale durante la piena estate. Molto frequentata è anche l'area picnic della Contrada di Canneto, adatta per accamparsi e per festeggiare festività come Pasquetta o Ferragosto lungo le rive del fiume Trigno. Restando sul posto, da non perdere è il tramonto che in piena estate assume dei colori brillanti e sfumati che riflettendosi sulle acque del fiume suscita emozioni uniche.
Acquisti
[modifica]Nel suo territorio si produce un ottimo olio di oliva; Larino fa parte dell'Associazione nazionale Città dell'olio.
Come divertirsi
[modifica]Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 [link non funzionante] Il Prato degli Ulivi - agriturismo, Contrada San Fabiano, ☎ +39 0874 875291. Dispone di un'area camper con servizi.
- 2 Azienda agrituristica Giacomo Alberione, Località Pedicagne, ☎ +39 0874 875250, +39 328 5720189.
- Agriturismo la Fonte Dei Monaci, Contrada Fonte dei Monaci, ☎ +39 3383637443. Offerta di prodotti tipici del territorio molisano garantendo alto livello di genuinità. Offre altresì una grande area verde dove rifugiarsi dal traffico delle città con la possibilità di rilassarsi all'aria aperta.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi medi
[modifica]- 1 Lo Smeraldo, Contrada Canneto, ☎ +39 0874 875082.
Sicurezza
[modifica]- 1 Di Biase, Via Vittorio Veneto, 41, ☎ +39 0874 875387.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]- 2 Poste italiane, via IV novembre 9.
Nei dintorni
[modifica]- Trivento — Antica sede vescovile, nella sua cattedrale si conserva la cripta di particolare valore storico-architettonico risalente all'XI-XII secolo.
- Larino — Città con un notevole passato, vanta un bel Borgo medievale; la sua cattedrale è fra i migliori monumenti del Molise. Dopo Termoli è il centro d'attrazione più importante della Costa molisana.
Altri progetti
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