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Tematiche turistiche > Patrimoni mondiali dell'umanità > Patrimoni mondiali dell'umanità in Grecia

Questa è la lista dei Patrimoni mondiali dell'umanità presenti in Grecia al 2023.

Introduzione[modifica]

Mappa a tutto schermo Grecia
Logo UNESCO
Bandiera nazionale

La Grecia ha accettato la Convenzione UNESCO per i Beni dell'Umanità il 17 luglio 1981.

Lista dei patrimoni dell'umanità[modifica]

Sito Anno Tipo
Criteri
Immagine
Scheda
37.43521.8971 Tempio di Apollo Epicuro a Bassae 1986 Culturale
(i)(ii)(iii)

Scheda UNESCO
Questo famoso tempio al dio della guarigione e del Sole fu costruito nel corso del V secolo a.C. sulle alture solitarie dell'Arcadia. Il tempio, che mostra i capitelli corinzi più antichi finora ritrovati combina lo stile arcaico con la serenità del dorico attraverso scelte architettoniche audaci.
38.48122.4962 Sito archeologico di Delfi 1987 Culturale
(i)(ii)(iii)(iv)(vi)

Scheda UNESCO
Il santuario panellenico di Delfi, famoso per la presenza del sacerdote di Apollo, voce del Dio attraverso i suoi oracoli, era il sito dell'omphalos, l' "ombelico del mondo". Delfi mescola armoniosamente un paesaggio superbo con un significato sacrale incommensurabile, e fu a ragione durante il VI secolo a.C. un centro di grande importanza, simbolo dell'unità del mondo greco.
37.97123.7263 Acropoli di Atene 1987 Culturale
(i)(ii)(iii)(iv)(vi)

Scheda UNESCO
L'Acropoli di Atene e i suoi monumenti sono simboli universali dello spirito e della civiltà classica; formano il più grande complesso architettonico e artistico lasciato in eredità dall'antica Grecia al mondo. Nella seconda metà del V secolo a.C., Atene, dopo la vittoria contro i Persiani e l'instaurazione della democrazia, ottenne una posizione di leadership tra le altre città-Stato del mondo antico. Nell'era che ne seguì, il pensiero e l'arte fiorirono come non mai e un eccezionale gruppo di artisti realizzò gli ambiziosi piani dello statista ateniese Pericle. Guidati dallo scultore Fidia, trasformarono la collina rocciosa in un monumento unico del pensiero e dell'arte. I monumenti più importanti sono stati costruiti in quel periodo: il Partenone, costruito da Ictino, l'Erechtheon, i Propilei, l'ingresso monumentale dell'Acropoli, progettato da Mnesicle e il piccolo tempio di Atena Nike (dedicato alla Vittoria).
40.26724.2174 Monte Athos 1988 Misto
(i)(ii)(iv)(v)(vi)(vii)

Scheda UNESCO
Centro spirituale di enorme importanza per gli ortodossi sin dal 1054, il Monte Athos gode di uno statuto autonomo sin dall'età bizantina. La Santa Montagna, preclusa a donne e bambini è un sito artistico riconosciuto. Lo stile dei suoi monasteri, venti dei quali tutt'oggi abitati da quasi 1400 monaci ebbe un'influenza anche sulla lontana Russia e la sua scuola di pittura delle icone ha influenzato l'intera storia dell'arte ortodossa.
39.71721.6335 Monasteri della Meteora 1988 Misto
(i)(ii)(iv)(v)(vii)

Scheda UNESCO
In una regione caratterizzata da picchi di arenaria quasi inaccessibili, i monaci del passato si stabilirono su queste "colonne del cielo" sin dall'XI secolo. Ventiquattro di questi monasteri sono stati costruiti, nonostante le incredibili difficoltà durante l'epoca del grande revival dell'eremitismo nel XV secolo. I loro affreschi del XVI secolo segnano una svolta importante nello sviluppo dell'arte post-bizantina.
40.63822.9656 Monumenti paleocristiani e bizantini di Salonicco 1988 Culturale
(i)(ii)(iv)

Scheda UNESCO
Fondato nel 315 a.C., il capoluogo di provincia e porto di Tessalonica fu una delle più importanti e antiche basi per la diffusione del cristianesimo. Tra i monumenti cristiani compaiono chiese, alcune costruite a croce greca e altre con una pianta basilicale a tre navate. Costruiti nel corso di un lungo arco di tempo dal IV al XV secolo, questi monumenti costituiscono una serie tipologica diacronica che ebbe un'eccezionale influenza sul mondo bizantino. I mosaici della rotunda, San Demetrio e San Davide sono tra i più grandi capolavori dell'arte paleocristiana.
37.66723.1177 Sito archeologico di Epidauro 1988 Culturale
(i)(ii)(iii)(iv)(vi)

Scheda UNESCO
In una piccola valle del Peloponneso, si sviluppò a partire dal VI secolo il culto del dio Asclepio, dio della medicina di cui ci rimane il suo santuario, non lontano da quello - più antico - di Apollo Maleatas, dio protettore della città-Stato di Epidauro. I principali monumenti del sito, in particolare il tempio di Asclepio, il Tholos e il teatro sono considerati alcuni dei capolavori dell'architettura greca, datati al IV secolo. Il sito di Epidauro in tutta la sua ampiezza, con i suoi edifici dedicati agli dei della medicina, permette di farsi un'idea approfondita dei culti di guarigione dei Greci e dei Romani.
36.44728.2288 Città medievale di Rodi 1988 Culturale
(ii)(iv)(v)

Scheda UNESCO
L'ordine di San Giovanni di Gerusalemme occupò la città di Rodi dal 1309 al 1523. Durante quel periodo la città fu trasformata in una roccaforte che passò successivamente sotto il dominio italiano e turco. Con il "Palazzo dei Gran Maestri dell'Ordine", il "Grande Ospedale" e la "Strada dei Cavalieri", la città superiore è uno dei più bei esempi di complessi urbani del periodo gotico. Nella città bassa, l'architettura gotica convive con moschee, bagni pubblici e altri edifici del periodo ottomano.
37.08122.3679 Sito archeologico di Mistra 1989 Culturale
(ii)(iii)(iv)

Scheda UNESCO
Mistra, la "meraviglia del Morea" (come chiamavano i veneziani il Peloponneso nel Medioevo), fu costruita come anfiteatro attorno alla fortezza retta nel 1294 dal principe di Acaia, Guglielmo II di Villehardouin. Riconquistata dai bizantini e poi occupata dai turchi e veneziani, la città fu abbandonata nel 1832. Del suo antico splendore oggi ci rimangono le mozzafiato rovine medievali immerse in un meraviglioso paesaggio naturale.
37.6521.66710 Sito archeologico di Olimpia 1989 Culturale
(i)(ii)(iii)(iv)(vi)

Scheda UNESCO
Il sito archeologico di Olimpia, situato in una valle del Peloponneso fu abitato sin dai tempi preistorici. Nel X secolo a.C., Olimpia divenne uno dei centri di adorazione di Zeus. L'Altis, il santuario degli dei, concentra un'impressionante quantità di capolavori d'arte del mondo greco antico. In aggiunta ai templi, ci sono qui anche alcuni resti di strutture sportive, erette per i giochi olimpici, che si tenevano a Olimpia ogni quattro anni sin dal 776 a.C.
37.425.26711 Isola di Delo 1990 Culturale
(ii)(iii)(iv)(vi)

Scheda UNESCO
Secondo la mitologia greca, Apollo nacque su questa piccola isola dell'arcipelago delle Cicladi. Il santuario di Apollo attraeva qui pellegrini dall'intera Grecia e Delo divenne un prospero porto commerciale. L'isola porta le tracce della successione di popolazioni dell'area dell'Egeo che qui si avvicendarono sin dal terzo millennio a.C. fino all'età paleocristiana. Il sito archeologico, ampio e ricchissimo trasmette l'immagine di un grande porto cosmopolita sul Mediterraneo.
38.422.7512 Monasteri di Daphni, Hossios Lucas e Monastero di Nea Moni nell'isola di Chio 1990 Culturale
(i)(iv)

Scheda UNESCO
Anche se distanti geograficamente l'uno dall'altro, questi tre monasteri (il primo in Attica, vicino ad Atene, il secondo nella Focide, vicino a Delfi, e il terzo su un'isola del mar Egeo vicino all'Asia minore) appartengono alla stessa serie tipologica e condividono le stesse caratteristiche architettoniche. Le chiese sono costruite con un piano a croce inscritta con un'ampia cupola supportata da volte tagliate che formano uno spazio ottagonale. Nell'XI e XII secolo furono decorate con magnifiche sculture in marmo e mosaici su sfondo dorato, tutte caratteristiche della seconda età dell'oro dell'arte bizantina.
37.69126.94313 Il Pythagoreion e l'Heraion di Samo 1992 Culturale
(ii)(iii)

Scheda UNESCO
Molte civiltà hanno abitato questa piccola isola dell'Egeo, vicino all'Asia minore, fin dal terzo millennio a.C. I resti del Pythagoreion, un antico porto fortificato con monumenti greci e romani e uno spettacolare acquedotto-tunnel così come l'Heraion, il tempio di Era a Samo, sono ancora visibili in questo sito archeologico.
40.47122.31814 Sito archeologico di Vergina 1996 Culturale
(i)(iii)

Scheda UNESCO
La città di Aigai, antica capitale del Regno di Macedonia, fu scoperta nel XIX secolo non lontano da Vergina, nel nord della Grecia. I resti più importanti sono costituiti dal palazzo monumentale, riccamente decorato con mosaici e stucchi dipinti e il terreno di sepoltura che ospita più di 300 tumuli, alcuni dei quali datati all'XI secolo a.C. Una delle tombe reali identificata nel Grande Tumulo si pensa essere quella di Filippo II, che conquistò quasi tutte le città greche preparando la strada a suo figlio Alessandro Magno e all'espansione del mondo ellenistico.
37.73343922.7495615 Sito archeologico di Micene e Tirinto 1999 Culturale
(i)(ii)(iii)(iv)(vi)

Scheda UNESCO
I siti di Micene e Tirinto presentano imponenti resti di due grandi città della civiltà micenea, dominatrici del Mediterraneo orientale dal XV secolo a.C. fino al XII secolo a.C. Le città giocarono un ruolo vitale nello sviluppo della cultura greca classica. Tirinto e Micene sono indissolubilmente legate dall'epica omerica, l'Iliade e l'Odissea, opere che hanno influenzato l'arte e letteratura europea per più di tre millenni.
37.326.5516 Centro storico (Chorá) con il Monastero di San Giovanni "il teologo" e la Caverna dell'Apocalisse sull'isola di Patmo 1999 Culturale
(iii)(iv)(vi)

Scheda UNESCO
La piccola isola di Patmos nel Dodecanneso è nota per essere il luogo in cui San Giovanni scrisse sia il suo Vangelo sia il libro dell'Apocalisse. Un monastero dedicato al "discepolo amato" è stato fondato alla fine del X secolo ed è stato luogo di pellegrinaggio e scuola greco-ortodossa sin da allora. Il bel complesso monastico domina l'isola. L'antico insediamento di Chora, non lontano dal monastero, contiene molti edifici religiosi e civili.
39.62419.92817 Centro storico di Corfù 2007 Culturale
(iv)

Scheda UNESCO
La città vecchia di Corfù, sull'isola di Corfù al largo delle coste occidentali dell'Albania e della Grecia, si trova in una posizione strategica alle porte del Mar Adriatico, e affonda le sue radici nell'VIII secolo a.C. I tre forti della città, progettati da rinomati ingegneri veneziani, sono stati utilizzati per quattro secoli per difendere gli interessi commerciali marittimi della Repubblica di Venezia contro l'Impero ottomano. Nel corso del tempo, i forti sono stati ristrutturati e in parte ricostruiti più volte, più di recente, sotto il dominio britannico del XIX secolo. Il patrimonio di edifici abitativi, principalmente in stile neoclassico, nel centro storico è in parte attribuibile al periodo veneziano, in parte di costruzione più tarda, risalente al XIX secolo. Come un porto fortificato sul Mediterraneo, Corfù si distingue per le sue caratteristiche originali e per il buono stato di conservazione dei suoi edifici storici.
41.01305624.28638918 Sito archeologico di Filippi 2016 Culturale
(iii)(iv)

Scheda UNESCO
I resti di questa città fortificata si trovano ai piedi di un'acropoli nel nord-est della Grecia, lungo l'antica rotta che collega l'Europa e l'Asia, la Via Egnatia. Fondata nel 356 a.C. dal re macedone Filippo II, la città si sviluppò come una "piccola Roma" con l'istituzione dell'impero romano nei decenni successivi alla battaglia di Filippi, nel 42 a.C. La vibrante città ellenistica di Filippo II, di cui si vedono le mura e le loro porte, il teatro e l'eroe funerario (tempio), è stata integrata con edifici pubblici romani come il Foro e una monumentale terrazza con templi al suo nord. Più tardi la città divenne un centro della fede cristiana in seguito alla visita dell'apostolo Paolo nel 49-50 d.C. I resti delle sue basiliche costituiscono una testimonianza eccezionale della prima fondazione del cristianesimo.
Paesaggio culturale di 39.90527820.81972219 Zagori 2023 Culturale
(v)

Scheda UNESCO
Situati in un remoto paesaggio rurale nella Grecia nordoccidentale, piccoli villaggi di pietra conosciuti come Zagorochoria si estendono lungo le pendici occidentali della parte settentrionale della catena montuosa del Pindo. Questi villaggi tradizionali, tipicamente organizzati attorno a una piazza centrale contenente un platano e circondati da foreste sacre gestite dalle comunità locali, mostrano un'architettura tradizionale adattata alla topografia montana. Una rete di ponti ad arco in pietra, sentieri acciottolati e scale in pietra che collegavano i villaggi formavano un sistema che fungeva da unità politica e sociale che collegava le comunità del bacino del fiume Voïdomatis.
Legenda Unesco
(i) Rappresentare un capolavoro del genio creativo dell'uomo.
(ii) Mostrare un importante interscambio di valori umani in un lungo arco temporale o all’interno di un'area culturale del mondo, sugli sviluppi dell'architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio.
(iii) Essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa.
(iv) Costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana.
(v) Essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’utilizzo di risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture) o dell’interazione dell’uomo con l’ambiente, soprattutto quando lo stesso è divenuto per effetto delle trasformazioni irreversibili.
(vi) Essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie dotate di un significato universale eccezionale.
(vii) Presentare fenomeni naturali eccezionali o aree di eccezionale bellezza naturale o importanza estetica.
(viii) Costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative.
(ix) Costituire esempi significativi di importanti processi ecologici e biologici in atto nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, costieri e marini.
(x) Presentare gli habitat naturali più importanti e significativi, adatti per la conservazione in situ della diversità biologica, compresi quelli in cui sopravvivono specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione.

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