Ferrarese | |
Localizzazione | |
Stemma e Bandiera | |
Stato | Italia |
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Regione | Emilia-Romagna |
Capoluogo | Ferrara |
Sito istituzionale |
Ferrarese è una regione dell'Italia.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]Il Po, il Delta e le Valli di Comacchio lo cingono a nord e ad est, l'Oltrepò mantovano ed il Modenese a ovest, il Bolognese e la Romagna a sud. È tutto fertile territorio pianeggiante che costituì il Ducato di Ferrara, che ha dato alla città fama immortale.
Cenni storici
[modifica]Fu feudo di Tedaldo di Canossa, che lo ricevette sul finire del decimo secolo dal papa Giovanni XV. Il periodo di massimo splendore del territorio è stato quello della dominazione dei Duchi d'Este, o Estensi, che avevano ricevuto il territorio ferrarese dal Papato, la stessa autorità che nel 1598 decretò la fine della Signoria riportando la città ed il territorio alle dirette dipendenze dello Stato della Chiesa. Ferrara, che era stata una delle più importanti capitali europee per cultura e mecenatismo, perso il suo ruolo di capitale, si ritirò nell'oblio diventando una emarginata città di confine.
Nel gennaio 2012 e poi nel maggio 2012 forti scosse di terremoto hanno colpito una vasta area della Regione, danneggiando seriamente numerosi centri della pianura padana emiliana fra l'autostrada del Sole e il corso del Po, nelle aree di Modena soprattutto e delle confinanti zone ferraresi e reggiane, interessando anche l'Oltrepò mantovano appartenente alla Lombardia ma orograficamente parte dell'Emilia. Il sisma, che è costato anche numerose vittime, ha colpito i centri storici di numerose città causando la perdita di antichi monumenti e lesionandone numerosi altri. I centri della pianura Modenese più colpiti sono stati Finale Emilia, Novi di Modena, San Felice sul Panaro, Medolla, Cavezzo, Mirandola, Concordia sulla Secchia, San Possidonio, Carpi, San Prospero.
Nel Ferrarese i danni maggiori si sono registrati a Bondeno, Cento, Vigarano Mainarda, Poggio Renatico. Molti anche i centri con gravi crolli nell'Oltrepò mantovano.
Territori e mete turistiche
[modifica]Centri urbani
[modifica]- 1 Ferrara — Il suo centro storico ha l'impronta degli Estensi, che ne fecero una città ricca di monumenti e ben organizzata urbanisticamente; l'addizione erculea ne aumentò il periodo urbano arricchendola di pregevoli palazzi e di ampie contrade inframmezzate da spazi verdi, con una concezione quasi moderna degli spazi urbani. Le campagne intorno alla città si arricchirono delle Delizie Estensi, per le quali Ferrara ha ricevuto il secondo riconoscimento UNESCO.
- 2 Bondeno — - Grosso centro fra Ferrara e il confine con l'Oltrepò mantovano e il Bolognese. A Stellata, nel suo territorio lungo il Po, la Rocca possente, costruzione militare che si mostra nelle forme degli interventi seicenteschi. Il territorio di Bondeno ha subito numerosi danneggiamenti a causa del terremoto del 2012.
- 3 Cento — La città fu portata in dote alla corte del Duca di Ferrara da Lucrezia Borgia quando andò sposa ad Alfonso I d'Este. Fu così che iniziò la sua appartenenza al territorio ferrarese. A Cento nacque il pittore Gian Francesco Barbieri (1591-1666) che raggiunse la fama con il nome di Guercino; numerose sono le sue opere nei centri ferraresi. La città di Cento, il cui centro storico è seicentesco con lunghe vie porticate, ha ricevuto molti danni dal terremoto del 2012.
- 4 Portomaggiore — A lungo conteso fra Ravenna e Ferrara, divenne alla fine appartenente al ducato ferrarese. Fu centro di commerci fluviali, ebbe un importante porto sul Sandalo e attraverso le paludi di Comacchio i suoi traffici si spingevano fino all'Adriatico. Nel suo territorio si trova la Delizia del Verginese a Gambulaga.
- 5 Comacchio — Caratteristica città lagunare situata in prossimità delle Valli e lidi di Comacchio.
Come arrivare
[modifica]In auto
[modifica]- l'A13 (più la diramazione Ferrara - Porto Garibaldi) mette la zona in collegamento con il Veneto, il resto dell'Emilia ed il litorale adriatico.
Come spostarsi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]- 1 Castello Estense (a Ferrara). È il simbolo della città. Nasce nel 1385 quando Niccolò II d'Este lo commissiona a Bartolino da Novara, che già aveva costruito i castelli di Mantova e di Pavia. Il Duca lo volle soprattutto come rifugio sicuro per la famiglia ducale, spaventato da una rivolta popolare. Per questo il castello ha un forte carattere militare di struttura soprattutto difensiva. Interventi successivi mirarono a trasformare la struttura militare in residenza principesca, cercando di mitigarne l'aspetto severo.
- Palazzo dei Diamanti (a Ferrara). Al centro della Addizione Erculea è un palazzo rinascimentale degli Este caratterizzato da una decorazione bugnata che richiama la forma dei diamanti, da cui prende il nome. Gran parte dei dipinti realizzati per questa dimora di alcuni componenti della famiglia d'Este si trovano ora presso la Galleria Estense di Modena. Attualmente il palazzo è sovente sede di mostre pittoriche di alto livello.
- 2 Delizia del Verginese (a Gambulaga di Portomaggiore.). Sono più di trenta le Delizie Estensi: ville, casini di caccia, soggiorni di villeggiatura per l'estate, che gli Este fecero costruire appunto per le loro delizie e per quelle della Corte fra Trecento e Cinquecento. La Delizia del Verginese, nel territorio di Portomaggiore, è una palazzina a due piani con quattro torri angolari merlate, un giardino rinascimentale e una colombaia. Ha una chiesetta privata collegata alla costruzione con un portico settecentesco.
- Rocca possente (a Stellata di Bondeno.). La sua origine è databile all'XI secolo, con successivi ampliamenti a metà Seicento ad opera di Niccolò II d'Este. Lo scopo principale della costruzione era di controllare la navigazione sul Po, al pari della dirimpettaia costruzione di Ficarlo. La caratteristica forma stellare (da cui prende il nome il vicino paese di Stellata) le fu dato nei primi decenni del Cinquecento, quando ebbe una ulteriore ricostruzione. Il terremoto del 2012 l'ha molto danneggiata, ed è pertanto in attesa di interventi di risanamento.
- 3 Abbazia di Pomposa, Codigoro. Situata nel comune di Codigoro nei pressi della statale Romea. Si tratta di un'abbazia risalente al IX secolo di cui sopravvivono diversi ambienti. All'interno della chiesa di Santa Maria si conservano importanti affreschi trecenteschi di Vitale da Bologna e aiuti. Altri ambienti con affreschi trecenteschi di scuola giottesca si trovano nella sala capitolare, mentre appartengono a Pietro da Rimini e alla scuola riminese quelli visibili nel refettorio. Il Museo Pomposiano è ospitato nell'ex dormitorio e raccoglie affreschi strappati, capitelli e altri materiali proveniente dall'abbazia.
Cosa fare
[modifica]A tavola
[modifica]La cucina ferrarese tramanda molte ricette dell'antica corte estense; tipico è il pasticcio, pasta frolla ripiena di pasta condita con ragù di carne, fugnhi e besciamella. Cappelletti, cappellacci di zucca sono paste ripiene della zona. La salama da sugo, tutta ferrarese, è un salame di filetto, polpa, lingua e vino rosso, bollito e contornato di purea di patate. Fra i dolci il famoso Panpepato. I vini sono quelli tradizionali dell'Emilia, con in più il Bosco Eliceo comacchiese, un rosso DOC che si accompagna al pesce.
Sicurezza
[modifica]Altri progetti
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