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Empoli
Piazza Farinata degli Uberti
Stemma e Bandiera
Empoli - Stemma
Empoli - Stemma
Empoli - Bandiera
Empoli - Bandiera
Stato
Regione
Territorio
Altitudine
Superficie
Abitanti
Nome abitanti
Prefisso tel
CAP
Fuso orario
Patrono
Posizione
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Mappa dell'Italia
Empoli
Sito istituzionale

Empoli è una città della Toscana.

Da sapere[modifica]

Le prime tracce del nome Empoli si hanno agli inizi dell'VIII secolo con un castello denominato Empolum (o Empolis) che si trova nella parte della città chiamata Empoli Vecchio. La città, fondata intorno alla Pieve di Sant'Andrea e al castello sopracitato nel XII secolo, è citata in alcuni documenti come Imporis o Emporium, il che ha fatto pensare a un'origine comune a emporio. Tuttavia l'ipotesi appare debole, come già notava Dante Olivieri, preferendo un accostamento a Empulum, insediamento nelle campagne di Tivoli, nel Lazio. Giovanni Alessio propose invece l'accostamento al latino limpidus ("chiaro"), da confrontare con aqua de Lempoli di area meridionale e con il lucchese lémpore. Tuttavia l'etimologia più probabile è quella proposta da Silvio Pieri, ovvero una derivazione da un nome personale germanico Impo, con un suffisso vezzeggiativo. Più recentemente Maria Giovanna Arcamone ha ripreso l'ipotesi di Pieri, stabilendo una derivazione dal nome germanico *Empo- (probabilmente un ipocoristico) con un suffisso -ulus di cui non è ben chiaro se facesse parte dell'antroponimo stesso o sia stato aggiunto al momento della formazione del toponimo Empoli. Non è da escludere che Empoli possa derivare anche da in Portu (con l'aggiunta di un suffisso), come compare nella Tavola Peutingeriana.

Cenni geografici[modifica]

Empoli si trova nell'Empolese Valdelsa e confina con Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, San Miniato (Pisa) e Vinci.

Territorio[modifica]

Il centro di Empoli è situato nella pianura del Valdarno inferiore già bonificata al tempo dei Romani. Il territorio comunale è delimitato a nord dall'Arno e ad ovest dal fiume Elsa. Il territorio allontanandosi da questi corsi d'acqua diventa collinare con il tipico paesaggio agricolo della Toscana.

Quando andare[modifica]

Piazza Farinata degli Uberti sotto la neve dopo l'evento del 17 dicembre 2010

Empoli ha un clima di tipo Cfa (tendente al Csa o Cfsa) secondo la classificazione di Köppen. Secondo la classificazione climatica di Thornthwaite ha un clima subumido C2, mesotermico B′2, con moderato deficit idrico estivo e concentrazione estiva dell'efficienza termica b′4.

Rispetto ad altre zone della Toscana ha massime più alte e minime lievemente più basse, quindi una maggiore escursione termica diurna e annuale. La massima assoluta dell'anno può superare i 35 °C mentre la minima assoluta può scendere sotto i −6 °C; il 12 gennaio 1985 si toccarono i −23,5 °C, il primato assoluto di freddo per il Valdarno inferiore; il 30 dicembre 2005, dopo l'episodio nevoso del 28 dicembre, si sono toccati i −10 °C; con circa 10 cm e più di neve al suolo e un notevole effetto albedo; questo valore è stato superato il 20 dicembre 2009, due giorni dopo la nevicata del 18 dicembre, quando la temperatura minima è scesa sotto i −11 °C, nonostante l'accumulo nevoso fosse decisamente inferiore (5 cm circa). Da segnalare inoltre l'intensa nevicata da cuscinetto del 17 dicembre 2010, verificatasi dopo una temperatura minima di −5,8 °C, evento probabilmente superiore per quanto riguarda la quantità di neve accumulata al 1985, nevicata quella del 17 che è durata 7 ore con temperature costantemente sotto zero durante tutto l'evento, con un accumulo finale di 10 cm (fino a 12–13 cm nelle zone più esposte).

La frequenza di nebbie dense non è elevata ma nei cambi stagionali, soprattutto tra inverno/primavera e estate/autunno non sono rari i nebbioni che possono durare anche per un giorno intero; rarissima la galaverna. Nel tratto del Valdarno inferiore dove si trova Empoli si registra un'anomalia termica positiva con temperature del mese più freddo superiori a 6 °C; la zona comprende il tratto da Montelupo Fiorentino a San Miniato, il comune dove si misurano temperature invernali più alte.

Cenni storici[modifica]

Dal recupero di manufatti litici in alcune zone del territorio comunale di Empoli, si deduce che ci sia stata una frequentazione umana già nel Paleolitico Medio e Paleolitico Superiore.

Attestata anche la presenza stabile etrusca grazie al recupero di frammenti ceramici riferibili a questa cultura in varie zone del territorio comunale.

Gli scavi archeologici effettuati nel centro storico di Empoli hanno invece indicato che un centro abitato, razionalmente organizzato, era presente almeno dalla tarda età repubblicana romana (se non addirittura da secoli prima), fino al IV secolo d.C. e oltre (forse fino al VI secolo d.C.); l'alta produttività agricola della piana intorno a Empoli, a quel tempo organizzata da un'organica centuriazione, portò all'intensificarsi del commercio fluviale oltre che sulla direttrice del Valdarno anche su quella della Valdelsa ragion per cui, tra la fine del I secolo d.C. e gli inizi del II secolo d.C. il centro romano divenne anche produttore ed esportatore di vino contenuto in anfore anch'esse prodotte in loco. (Anfora tipo Empoli/Ostia IV).

Ancora oggi in alcuni particolari della disposizione delle strade vicinali e dei fossi della zona si può riconoscere l'organizzazione della piana secondo centuriazioni riferibili ai Romani anche se una prima bonifica della zona di Empoli potrebbe risalire addirittura al periodo etrusco.

Nella Tavola Peutingeriana del IV secolo d.C., Empoli è indicata, con il nome In Portu, come porto fluviale lungo la via Quinctia che da Fiesole e Firenze portava a Pisa. Ad Empoli si incrociava anche la via Salaiola, che proveniva da Volterra ed era utilizzata per il trasporto del sale proveniente da quella città.

Dal secolo VIII d.C. andò costituendosi intorno al castello come cittadina. Divenne parte dei possedimenti dei conti Guidi nel 1119. Nel 1182 entrò a far parte dei domini del comune di Firenze. Nel 1260 il trionfo del partito ghibellino a Firenze e in Toscana grazie alla battaglia di Montaperti portò al famoso congresso di Empoli nel quale Farinata degli Uberti si oppose alla distruzione di Firenze e alla dispersione dei suoi abitanti nella piana di Empoli (Dante, inf, X).

Divenuta Empoli un'importante città fortificata già dal XIII secolo, fu ripetutamente attaccata negli anni intorno al 1315 da Castruccio Castracani che poté soltanto devastarne le campagne senza riuscire ad espugnarla. Solo nel 1530 la città cadde per un presunto tradimento interno/accordo col nemico dopo un lungo assedio da parte delle truppe imperiali spagnole di Carlo V. Le truppe imperiali però, grazie alla difesa organizzata da Francesco Ferrucci e guidata da Tinto da Battifolle, non erano state in grado di espugnare il castello ma l'allontanamento del primo verso Volterra e la morte del secondo durante un attacco spagnolo furono il drammatico prologo all'espugnazione e al seguente saccheggio che praticamente decise la sorte della Repubblica fiorentina. Questo avvenimento è immortalato nell'affresco del pittore fiammingo Giovanni Stradano o Stradanus nella sala di Clemente VII in Palazzo della Signoria a Firenze.

Un altro avvenimento da segnalare nella storia di Empoli accade durante la seconda guerra mondiale. Tra 1943 e 1944 il corso del fiume Arno, e quindi anche l'area empolese, fu scenario del fronte italiano del conflitto dove si fronteggiavano gli Alleati (indiani, britannici, sudafricani e americani) in avanzata e i tedeschi in ritirata. Durante questi mesi la città subì un violento rastrellamento da parte dei nazisti. Il 24 luglio 1944 trenta persone vennero tolte alle loro famiglie e, di queste, 29 fucilate nella piazza che oggi porta il nome della strage (l'allora Piazza Ferrucci), solo Arturo Passerotti riuscì a scappare. Oltre a questi fatti, altri episodi, sempre nello stesso periodo, caratterizzarono la vita empolese di quel tempo. Infatti, l'otto marzo 1944, 597 persone, prelevate nel circondario empolese e in altre zone dell'Italia (precisamente 117 da Prato, 86 da Firenze, 100 da Torino, 105 da Milano, 50 da Empoli, 21 da Montelupo, 11 da Capraia e Limite, 6 da Cerreto Guidi, 6 da Vinci, 95 da altri comuni) vennero stipate nel famigerato TRASPORTO BESTIAME N° 32, partirono da Santa Maria Novella e giunsero a Mauthausen l'undici marzo dello stesso anno. Solo una decina di persone ritornarono a casa e oggi, in memoria di questi avvenimenti, molte scuole partecipano al "Percorso della Memoria", istituito dal Comune, che prevede per gli studenti di 13-16 anni di fare un pellegrinaggio ai campi di concentramento più significativi, quali Gusen, con cui, tra l'altro, Empoli è gemellata, Mauthausen, Harteim, Ebensee e la Risiera di San Sabba a Trieste. Tra i deportati al campo di Gusen c'era anche Carlo Castellani, preso al posto del padre, alla cui memoria è intestato lo stadio comunale.

Alle deportazione nazifasciste si aggiunsero le vittime dei bombardamenti americani. Domenica 26 dicembre 1943, trentasei bombardieri statunitensi decollati dalla base sarda di Decimomannu sganciarono più di 210 ordigni che causarono la morte di oltre cento civili, prevalentemente residenti nel quartiere di Cascine.

La città fu poi liberata dai nazifascisti da un battaglione di combattenti maori neozelandesi il 13 agosto 1944.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Empoli

Quartieri[modifica]

  • Arno Vecchio
  • Avane
  • Cascine
  • Centro storico
  • Cerbaiola
  • Carraia
  • Empoli Vecchio
  • Piazzano
  • Pontorme
  • Ponzano
  • Riottoli
  • San Donato in Val di Botte
  • San Frediano in Val di Botte
  • Serravalle
  • Terrafino
  • Vitiana

Frazioni[modifica]

  • Brusciana
  • Casenuove
  • Corniola
  • Cortenuova
  • Fontanella
  • Marcignana
  • Martignana
  • Molin Nuovo
  • Monterappoli
  • Pagnana
  • Ponte a Elsa
  • Pozzale
  • Santa Maria
  • Sant'Andrea
  • Tinaia
  • Villanuova


Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

In auto[modifica]

  • Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno, vi sono tre uscite:
    • Empoli Est: immette sulla Strada Statale 67 Tosco Romagnola (lato Firenze), collega all'area commerciale e industriale Pontorme e allo Stadio Comunale "Carlo Castellani";
    • Empoli: porta al centro commerciale nel quartiere di Santa Maria, alla zona scolastica, alla tangenziale ovest per l'ospedale e Sovigliana-Vinci, alla circonvallazione sud, alla Variante SR 429;
    • Empoli Ovest: porta alla più grande zona industriale di Empoli denominata Terrafino , al ponte sull'Arno di Marcignana per Cerreto Guidi, alla frazione Ponte a Elsa.
  • La Strada Statale 67 Tosco Romagnola attraversa Empoli da sud ovest (provenendo dalla frazione di Ponte a Elsa) ad est in direzione Montelupo Fiorentino.

In treno[modifica]

Stazione di Empoli
  • 43.71573110.9493271 Stazione di Empoli. La stazione è servita dalle linee ferroviarie Leopolda e Centrale Toscana. Stazione di Empoli su Wikipedia stazione di Empoli (Q3969560) su Wikidata


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

La facciata della collegiata di Sant'Andrea - Piazza Farinata degli Uberti
Santuario della Madonna del Pozzo
Chiesa del convento francescano di Santa Maria
Torre dei Righi (XIV secolo)
Porta Pisana o di Sant'Andrea (XV secolo) come appare oggi.
Ingresso pinacoteca museo della collegiata di Sant'Andrea
Museo civico di paleontologia
Museo del vetro
  • 43.71965610.9458281 Piazza Farinata degli Uberti (Piazza dei Leoni). La piazza è dominata dalla facciata della Collegiata di S. Andrea, che si erge al culmine di un'ampia gradinata. Accanto sorge lo storico Palazzo Pretorio; di fronte, il Palazzo Ghibellino. Gli altri palazzi, molto antichi anch'essi, circondano la piazza con un porticato, disposizione abbastanza insolita nelle città o nelle piazze toscane. Sulla stessa piazza si affacciano anche il Museo di Paleontologia e il Circolo Arti Figurative. La storica piazza centrale della città è oggi popolarmente chiamata anche "piazza dei Leoni" per i quattro leoni che caratterizzano la fontana al centro della piazza, di Luigi Pampaloni (1827). Piazza Farinata degli Uberti su Wikipedia piazza Farinata degli Uberti (Q3902197) su Wikidata
  • 43.71993910.9489112 Piazza della Vittoria. Una delle più grandi piazze cittadine, facente parte del centro storico e interessata da un'opera di riqualificazione negli ultimi anni assieme al Giro e alla Piazza Farinata, da parte degli architetti Italo Rota, Alessandro Baldassari, Susanna Viviani e Paolo Cinacchi, in esito del concorso di progettazione indetto nel 1997. Vi si affacciano oltre a numerose esercizi commerciali, come la Chiesa della Madonna del Pozzo e la Casa natale di Ferruccio Busoni. Piazza della Vittoria (Empoli) su Wikipedia piazza della Vittoria (Q3902455) su Wikidata

Architetture religiose[modifica]

  • 43.71966710.946153 Collegiata di Sant'Andrea, Piazzetta della Propositura 3. Una plebe di S. Andrea doveva essere già eretta nel secolo V e sembra fosse citata in un documento dell'anno 840, ormai perduto. È comunque citata in una bolla del papa Niccolò II del 1059, che attribuì al pievano e al capitolo della Collegiata di Empoli i tributi e le rendite del contado, sottraendolo alla giurisdizione secolare dei conti Guidi e Alberti. Fu ricostruita nell'XI secolo sotto la direzione del Pievano Rolando: e del 1093 è l'iscrizione sull'architrave che ne documenta la costruzione. Più tardi, probabilmente alla metà del XII secolo, la facciata fu decorata in marmo bicromo, in quell'aristocratico stile romanico fiorentino che solo pochi anni prima aveva ispirato la Chiesa di San Miniato al Monte di Firenze, con la quale esistono evidenti somiglianze nella struttura, a cinque archi a tutto sesto, e nella decorazione a tarsie di marmo bianco (di Carrara) e verde (di Prato). Già a quel tempo infatti, Empoli risentiva dell'influenza di Firenze e anzi ne rappresentava l'ultima propaggine ad occidente, in un periodo in cui la potenza di Pisa stava per raggiungere il suo apice. L'originaria struttura romanica della facciata è ben riprodotta negli stemmi del tempo e oggi è riportato nello stemma comunale, ma non è più visibile oggi: infatti tutta la chiesa subì pesanti e discutibili interventi iniziati nel 1735 sotto la direzione dell'architetto Ferdinando Ruggeri. La facciata fu portata alla sua attuale forma quadrata, fu perduta anche l'originaria geometria delle tre navate interne e il tetto fu sostituito e sopraelevato. La Collegiata conserva al suo interno opere d'arte notevoli fra cui si segnala, sull'altar maggiore (1785) di Zanobi del Rosso, il trittico di Lorenzo di Bicci raffigurante la Madonna in trono fra i Santi Martino, Andrea, Agata e Giovanni Battista. Collegiata di Sant'Andrea su Wikipedia collegiata di Sant'Andrea (Q3682912) su Wikidata
  • 43.719510.9490784 Santuario della Madonna del Pozzo. Eretto nel 1621 dall'empolese Andrea Bonistalli detto Il Fracassa, la chiesa è un interessante tempietto a pianta centrale ottagona, con anteposta una sorta di breve aula; un loggiato cinge l'edificio su tre fronti, raccordandosi alla tribuna ottagona terminale. Edificato sopra le ceneri della locanda della Cervia preesistente, l'edificio di culto prende il titolo da un'icona presente al suo interno, che unica, si salvò dalla devastazione dell'incendio. Santuario della Madonna del Pozzo (Empoli) su Wikipedia santuario della Madonna del Pozzo (Q3949727) su Wikidata
  • 43.71869710.9469085 Convento e chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani. Eretta dagli Agostiniani nel 1367, è caratterizzata da un semplice e lungo fianco. Nel secolo XVIII subì radicali ristrutturazioni. Il campanile fu distrutto durante la seconda guerra mondiale e non è stato ricostruito. Adesso le strutture pertinenti all'antico convento sono di proprietà del Comune, che usa le aule adiacenti alla chiesa per eventi civili; la chiesa è invece di proprietà demaniale. Convento e chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani su Wikipedia convento e chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani (Q3689643) su Wikidata
  • 43.71978110.9306646 Convento e chiesa di Santa Maria a Ripa. Così chiamata per la vicinanza all'Arno, attestata fin dal XII secolo, è preceduta da un portico rinascimentale che mostra al proprio interno brani di affreschi secenteschi. Convento e chiesa di Santa Maria a Ripa (Empoli) su Wikipedia convento e chiesa di Santa Maria a Ripa (Q3689641) su Wikidata
  • 43.717310.92687 Chiesa di San Mamante. Oggi piccolo oratorio presso Empoli Vecchio, la chiesetta fu ricostruita nel 1232. Chiesa di San Mamante (Empoli Vecchio) su Wikipedia chiesa di San Mamante (Q3670973) su Wikidata

Architetture civili[modifica]

  • 43.7194110.945618 Palazzo Ghibellino. Si tratta dell'antico palazzo dei Conti Guidi, feudatari della zona empolese, e fu costruito probabilmente nell'XI secolo. È diventato celebre come sede del parlamento ghibellino del 1260, nel quale si riunirono, dopo la vittoria nella battaglia di Montaperti, gli esponenti ghibellini e i nemici della guelfa Firenze: Re Manfredi di Svevia, la Repubblica di Siena, gli esuli fiorentini capeggiati da Farinata degli Uberti, e anche aretini e pisani che non avevano partecipato alla battaglia. In quell'occasione, Farinata degli Uberti riuscì a convincere i ghibellini a non distruggere Firenze.
    Nel XVI secolo, il palazzo Ghibellino fu acquistato dalla famiglia Del Papa e ristrutturato; pochissimo rimase dell'originaria struttura. Oggi, ritornato ad uso pubblico, è sede di mostre e associazioni.
    Palazzo Ghibellino su Wikipedia Palazzo Ghibellino (Q27989564) su Wikidata
  • 43.7193310.946149 Palazzo Pretorio o del Podestà. Si tratta dell'antico palazzo del Comune. Fra il 14 ottobre 1529 e il 25 aprile 1530 il commissario fiorentino Francesco Ferrucci vi tenne il proprio quartier generale contro le truppe imperiali spagnole alleate di papa Clemente VII. Il Palazzo Pretorio è oggi utilizzato per usi collettivi e ospita un auditorium dedicato a Ferruccio Busoni. Palazzo Pretorio (Empoli) su Wikipedia palazzo pretorio (Q27989563) su Wikidata

Architetture militari[modifica]

  • 43.7181310.9483510 Torre dei Righi, Via Paladini. XIV secolo. Torre dei Righi e Bastione dell'Ospedale Vecchio (Q27994107) su Wikidata
  • Torre dei Frati, Via Cavour. XIV secolo.
  • 43.71975410.94435711 Porta Pisana (Porta di Sant'Andrea), Piazza Garibaldi. XVI secolo. Porta Pisana (Q28000620) su Wikidata
  • 43.7188710.9445712 Torrione rotondo di Santa Brigida, Via delle antiche mura. XVI secolo.
  • Torrione rotondo di Tramontana, Via Salvagnoli. XVI secolo.
  • Torrione rotondo di Ponente, Via Chimenti. XVI secolo.
  • Torrione rotondo del Toro, Via Roma. XVI secolo.
  • Fortezza Medicea, Via Roma-Via G. da Empoli-Via Ridolfi. XVI secolo.
  • Bastione poligonale d'angolo Nord-Ovest. XVI secolo d.C.
  • Bastione poligonale d'angolo Sud-Ovest. Conservato solo in parte (XVI secolo).
  • Mura del XVI secolo (Tra Largo della Resistenza, Via Cavour, Piazza 24 luglio, Via delle Murina). La cinta muraria che circonda la città è stata costruita in periodi storici diversi.
    Una prima muraglia fu costruita nel 1119-1120 dai Conti fondatori grazie alla manodopera dei cittadini. Questa era una fortificazione di edifici, chiamata "castellare", molto robusta e circondata da un fossato; i lavori per il fossato rimasero però incompiuti.
    La seconda fu edificata a metà nel 1256 e riguardò l'allargamento del perimetro, che prese la forma di un quadrato. Questa costruzione è stata scoperta grazie agli scavi di Walter Mauri e Marco Frati.
    Agli inizi del Trecento vennero fatti alcuni miglioramenti. L'alluvione dell'Arno del 4 novembre 1333 danneggiò le mura empolesi che vennero ricostruite dal 1336 al 1345. Le nuove mura avevano la forma di un rettangolo, circondate da torrette e aperte tramite sei porte. Due di queste ultime furono chiuse tra il 1466 e il 1507; in questo periodo si occupò delle mura anche Giuliano da Sangallo.
    Gli ultimi ritocchi di fortificazione furono apportati nel 1553, in seguito alla guerra di Siena. La struttura delle mura rimase poi invariata fino al Settecento, quando venne proposta la loro demolizione. Le mura, tuttavia, vennero risparmiate ed integrate all'architettura urbanistica presente ancora oggi.

Musei[modifica]

  • 43.71937810.94647513 Pinacoteca museo della collegiata di Sant'Andrea, Piazza Propositura 3. Pinacoteca museo della collegiata di Sant'Andrea su Wikipedia Pinacoteca Museo della collegiata di Sant'Andrea (Q3905096) su Wikidata
  • 43.71941710.94559714 Museo civico di paleontologia, Piazza Farinata degli Uberti 8. Museo civico di paleontologia su Wikipedia Museo civico di paleontologia (Q3867823) su Wikidata
  • 43.72003710.94835715 Casa Museo di Ferruccio Busoni, Piazza della Vittoria 16. Casa Busoni su Wikipedia Casa Busoni (Q3661074) su Wikidata
  • 43.72086610.94770516 Museo del vetro (MUVE). Museo del vetro (Empoli) su Wikipedia Museo del Vetro di Empoli (Q27992773) su Wikidata


Eventi e feste[modifica]

  • Fiera del Corpus Domini. La Fiera del Corpus Domini e la Fiera di settembre sono una tradizione storica. Il luogo dell'evento è cambiato molte volte nel corso degli anni: un tempo si svolgeva nel Campaccio (attuale Piazza della Vittoria), per passare poi in piazza Gramsci e, da circa dieci anni, nel parcheggio del Parco di Serravalle, vicino allo stadio Castellani e alla piscina comunale. Da molti anni la Fiera è un classico luna park.
  • Festival delle Arti Distratte. A gennaio. Organizzato dalla "Compagnia delle arti distratte" e dedicato al mondo del circo e della giocoleria di strada, richiama l'interesse degli amatori delle arti circensi in tutta Italia.
  • Veglioncino Mascherato. Una tradizione empolese è il Veglioncino Mascherato, carnevale per bambini che si svolge al Palazzo delle Esposizioni di Empoli l'ultimo giorno di carnevale di ogni anno; la prima edizione risale al 1952.
  • Empolissima. Nella stagione autunnale (ottobre) e nella stagione primaverile (maggio) si svolge di domenica Empolissima, una manifestazione svolta nel centro della città con banchi del mercato e negozi aperti per l'intera giornata e diverse iniziative di carattere sociale.
  • Luci della città. Tutti i martedì e giovedì di luglio. In cui tutti i negozi e attività commerciali del centro storico restano aperti fino a tarda notte e spesso in piazza Farinata degli Uberti e in piazza della Vittoria vengono organizzati eventi.
  • Ludicomix. A marzo. Dal 2004 si svolge ad Empoli un'interessante manifestazione di giochi, videogiochi e fumetti chiamata Ludicomix, diventata un appuntamento fisso per tutti gli appassionati del settore.
  • Libeccio Music Festival. Dal 2011, nel Palazzo delle Esposizioni per la durata di 3 giorni, si tiene una rassegna musicale, organizzata dall'associazione Nox, per permettere alle band locali di suonare su un palco insieme ad artisti di rilievo.
  • EmpoliGames. Dal 2014 a fine settembre l'Associazione Storico Culturale Empolese Valdelsa organizza presso il PalaExpo un evento a carattere nazionale di wargames storici e fantasy e giochi da tavolo che vede arrivare in città appassionati da tutto il paese.
  • BEAT Festival. Ultimo fine settimana tra Agosto e Settembre. Si svolge dal 2015 nel Parco di Serravalle ed è un festival che propone una varietà di contenuti: musica, cibo di strada, birra artigianale, sport. È stato subito apprezzato dal pubblico, arrivando a contare più di 100 000 presenze nell'edizione del 2018.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]

  • Mercato settimanale. Ogni giovedì. La presenza del mercato del giovedì risale già all'XI secolo, quando si svolgeva all'ombra dell'olmo che troneggiava al centro della piazza Farinata degli Uberti. Successivamente il luogo è cambiato più volte (oggi il mercato è nei pressi dello stadio Castellani), ma il giorno è rimasto ancora il giovedì.
  • 43.7136810.923181 Centro Empoli, Via Raffaello Sanzio 199. Ci sono un supermercato, diversi negozi, una libreria e diverse aree ristoro e bar.


Come divertirsi[modifica]

Spettacoli[modifica]

Teatro Shalom
  • 43.7207810.947791 Cine-teatro Excelsior, Via Cosimo Ridolfi 75. Teatro Excelsior su Wikipedia Cinema Teatro Excelsior (Q46505387) su Wikidata
  • 43.72116910.9541752 Teatro Shalom, Via Ferruccio Busoni 24/26. Teatro Shalom su Wikipedia teatro Shalom (Q3982142) su Wikidata
  • 43.71986710.9360193 Sala Duemila, Via della Repubblica 41/r. Sala Duemila su Wikipedia Sala Duemila (Q3945227) su Wikidata
  • 43.7200710.946944 Sala Il Momento, Via del Giglio. Sala Il Momento su Wikipedia Sala Il Momento (Q3945231) su Wikidata


Dove mangiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]


Sicurezza[modifica]

Ospedale San Giuseppe


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

  • Poste Italiane.
    • 43.7229310.954395 Ufficio postale, Via Luigi Russo 9, +39 0571 533292, fax: +39 0571 79477. Lun-Ven 8:20-19:05, Sab 8:20-12:35.
    • 43.7206210.936566 Empoli 1, Viale Giovanni Boccaccio 1, +39 0571 78331, fax: +39 0571 534273. Lun-Ven 8:20-13:35, Sab 8:20-12:35.
    • 43.7286910.958837 Empoli 2, Viale Delle Olimpiadi 84/p, +39 0571 993171, fax: +39 0571 993951. Lun-Ven 8:20-13:45, Sab 8:20-12:45.



Nei dintorni[modifica]



Altri progetti

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