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Castelrotto
Panorama di Castelrotto
Stemma
Castelrotto - Stemma
Castelrotto - Stemma
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Fuso orario
Posizione
Mappa dell'Italia
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Castelrotto
Sito del turismo
Sito istituzionale

Castelrotto (Kastelruth) è una città del Trentino-Alto Adige.

Da sapere[modifica]

La sua popolazione è in maggioranza di madrelingua tedesca (80,94%), con una significativa percentuale di ladini (15,37%), tradizionalmente concentrati nelle frazioni ladine Bulla, Roncadizza, Oltretorrente; gli abitanti che parlano prevalentemente italiano sono il 3,69%.

Cenni geografici[modifica]

Parte del suo territorio comunale si trova all'interno del parco naturale dello Sciliar, ai piedi dell'Alpe di Siusi, la cui vicinanza ha permesso lo sviluppo di un fiorente turismo, tanto estivo quanto invernale. Dista 36 km da Bolzano, 28 da Bressanone, 15 da Chiusa.

Cenni storici[modifica]

Il nome di Castelruptum compare per la prima volta in un documento del 982–987 nel quale il vescovo Albuino di Bressanone scambiò il reddito della chiesa locale con il vescovo Eticho di Augusta. Prima di questa data era già presente in loco un insediamento di cui però non ci è giunto il nome. Le tracce del Castelvecchio sono riconducibili all'epoca medioevale, rimane oggi solo una massiccia torre quadrata oltre ad alcune tracce di mura, capanne di mattoni e quindi la presenza di un villaggio fortificato.

Nel XIII secolo l'area passa di proprietà al conte Mainardo II di Tirolo-Gorizia e poi ai signori di Castelrotto. Nel 1348 il castello è di proprietà del duca Konrad Teck il quale è anche capitano del dipartimento dell'Adige. All'inizio del XV secolo il castello e l'abitato passano di proprietà alla famiglia Hauenstein ed è a quest'epoca che risalgono le prime fattorie stabili di grandi dimensioni impiantate nella zona. Poco dopo la proprietà passa di proprietà a Michael Kraus, nobile ungherese giunto qui per matrimonio e già infeudato di alcune terre presso il lago Balaton. Questi divenne famoso in particolar modo per la ricchezza accumulata dai suoi feudi e per le opere caritatevoli che estese ai poveri di Castelrotto prima della propria morte, stabilendo che tale usanza fosse continuata nei secoli nel mese di ottobre con la distribuzione di una pagnotta di pane e di un sacchetto di sale ad ogni povero della comunità. Egli venne sepolto successivamente nella cappella della torre ove ancora oggi la sua tomba si trova. Suo nipote, Jakob Kraus, venne nobilitato dall'imperatore Rodolfo II d'Asburgo il 2 giugno 1607 e fu lui che procedette in gran parte alla demolizione dell'antico castello, creandovi una cappella per il villaggio dedicata a Sant'Antonio, oltre alla realizzazione da parte del figlio Georg Kraus di un parco naturale (1675) corredato da sette piccole cappelle e tre grandi crocefissi (Cristo e i due ladroni) che riprendono alcune tappe della via crucis. Nel 1847 la famiglia si estinse.

Sino al 1924, inoltre, Castelrotto ebbe un proprio tribunale distrettuale, poi trasferito a Chiusa. La fruttuosa fonte di reddito per gli abitanti di questo paese era l'allevamento del bestiame, supportato da una forte presenza di vasti pascoli alpini circostanti, superando nell'anno 1600 di quattro volte la vendita dei capi di bestiame che si teneva a Bolzano.

Come orientarsi[modifica]

Mappa a tutto schermo Castelrotto

Quartieri[modifica]

Del suo territorio comunale fanno parte anche i paesi e le località di Alpe di Siusi (Seiser Alm), Bulla (Pufels, Bula), Oltretorrente (Überwasser, Sureghes), Roncadizza (Runggaditsch, Roncadic), San Michele (St. Michael), Sant'Osvaldo (St. Oswald), San Valentino (St. Valentin), San Vigilio (St. Vigil), Siusi allo Sciliar (Seis am Schlern), Tagusa (Tagusens) e Tisana (Tisens).

Come arrivare[modifica]

In aereo[modifica]

  • 46.46027811.3263891 Aeroporto di Bolzano-Dolomiti (IATA: BZO) (6 km dal centro di Bolzano), +39 0471 255 255, fax: +39 0471 255 202. apertura al pubblico: 05:30–23:00; apertura biglietteria: 06:00-19:00; il check-in per voli da Bolzano è possibile solo da 1 ora ad un massimo di 20 minuti prima della partenza. Piccolo scalo regionale con voli di linea da e per Lugano e Roma con Etihad Regional (by Darwin Air). In alcuni periodi dell'anno, la compagnia Lauda Air collega la città con Vienna una volta a settimana. Più numerosi invece i voli charter.
  • 45.39666710.8877782 Aeroporto di Verona (Catullo), Caselle di Sommacampagna, +39 045 8095666, .
  • 45.42555610.3269443 Aeroporto di Brescia (D'Annunzio), Via Aeroporto 34, Montichiari (I collegamenti con l'aeroporto di Brescia sono garantiti dai trasporti pubblici tramite il bus/navetta. La fermata a Brescia città è situata alla stazione dei pullman (numero 23), mentre quella dell'aeroporto è al fronte terminale. Sono inoltre previsti collegamenti per la città di Verona attraverso la linea bus/navetta 1), +39 045 8095666, . Solo Charter

In auto[modifica]

  • A22 Uscita Chiusa/Val Gardena sull'autostrada del Brennero A22; proseguire sulla strada principale verso sud, in direzione Bolzano fino a Ponte Gardena, dove si imbocca la strada per Castelrotto/Altipiano dello Sciliar.
  • A22 Uscita autostradale Bolzano Nord sull'autostrada del Brennero A22;

In treno[modifica]

  • Stazione di Chiusa (24 km). Da qui con autobus regionali per Castelrotto (Linea 171)
  • Stazione di Bolzano (33 km). Da qui autobus regionali ogni mezz’ora per Castelrotto (Linea 170)

In autobus[modifica]

  • I servizi di trasporto pubblico con pullman in Alto Adige sono gestiti da SAD [1]


Come spostarsi[modifica]


Cosa vedere[modifica]

Veduta del Castelvecchio
  • 46.5362511.5685831 Ruderi di Castelvecchio. Quel che resta del castello, oggi solo dei ruderi, si trova alla base della Punta Santner sopra un grosso blocco dolomitico a 1.273 m s.l.m. (poco distante dal castel Salego) nel territorio della frazione Siusi allo Sciliar.
    L'edificio fu eretto nel XII secolo dai signori di Hauenstein e subì successivi ampliamenti nei secoli XV e XVI. Ne fu proprietario per un terzo il poeta trecentesco tirolese Oswald von Wolkenstein, che vi stabilì per alcuni anni la propria residenza e vi compose alcuni dei suoi Lieder.
    Il barone Christoph von Wolkenstein acquistò il castello dal ramo dei cugini il 1º gennaio 1551 ma col tempo i suoi eredi se ne disinteressarono e questo cadde in rovina già a partire dal XVII secolo.
    In occasione del sesto centenario dalla morte di von Wolkenstein, negli anni 1977-1978 i resti furono restaurati e furono recuperati alcuni affreschi all'interno della cappella.
    Attualmente il castello è di proprietà della Diocesi di Bolzano-Bressanone. È possibile raggiungere i ruderi e visitarli liberamente, prendendo il sentiero n. 8 da Siusi, in mezz'ora.
  • 46.5682911.562 Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (PfarrkircheSankt Peter und Paul). La chiesa dei Santi Pietro e Paolo (in tedesco ) a Castelrotto è la parrocchiale del paese.
    L'edificio attuale, detto anche Dom auf dem Berge, fu costruito in stile classicistico a metà Ottocento.Il suo campanile è il terzo più alto dell'Alto Adige.

Siusi allo Sciliar (Seis am Schlern)[modifica]

Chiesa parrocchiale di Siusi

Frazione del Comune di Castelrotto a 1004 metri di altitudine e mille abitanti, Siusi dà il nome all' Alpe di Siusi, magnifico altipiano molto ampio e frequentatissimo per villeggiatura estiva e per sport invernali, che è l'alpe più grande d'Europa..

Nel paese sono presenti tre chiese significative: una - la più antica - è la chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, che risale al XVII secolo; l'altra, la più grande, è la chiesa di Santa Croce, situata nella piazza Oswald von Wolkenstein. Il paese ospita inoltre la chiesa di San Valentino, esempio di gotico tirolese.

Nel suo territorio si trovano i ruderi di Castelvecchio, Castel Salego e Castel Rovereto nonché il sito preistorico Rungger Egg, luogo di importanti rinvenimenti dell'Età del Ferro.

L'economia del paese, è basata sul turismo, collegato alle attività escursionistiche e agli sport invernali.L'abitato è collegato ai paesi vicini con linee di autobus per la Val Gardena, Bolzano e Bressanone. Inoltre dal 2002, è operativa una cabinovia che porta all'Alpe di Siusi, prima raggiungibile soltanto in autobus o con mezzi propri. Oltre agli sport invernali, praticati da dicembre a marzo, e ovviamente agli sport escursionistici (trekking e alpinismo), va segnalato che nella vicina frazione di San Vigilio c'è un campo da golf a 18 buche.

Eventi e feste[modifica]

  • Matrimonio contadino tradizionale (Bauernhochzeit). A Castelrotto si rappresenta ogni inverno un tradizionale "matrimonio contadino" (Bauernhochzeit), manifestazione che fa rivivere gli usi antichi. Dai primi anni del Novecento fino agli anni 50 i matrimoni avvenivano in inverno, ovvero quando i contadini non erano impegnati nei loro lavori agricoli. Oggi questo evento tradizionale è entrato a far parte del circuito turistico; tutta la popolazione locale indossa gli abiti dell'epoca, in particolare la sposa indosserà un cappello che ricorda i colori dell'erba e lo sposo porterà un garofano di dimensioni maggiori rispetto a quelli portati dagli altri uomini invitati ai festeggiamenti per l'unione. Le donne invece si dividono in quelle che portano un copricapo spesso in lana, il Turmkappe e quelle nubili che portano un cappello luccicante e adornato con foglie dorate. Inoltre vi è l'addetto alla cerimonia, che porta un grande cappello ornato da piume di struzzo bianche e nere.
    Solitamente la manifestazione prevede che diverse coppie partecipino ad un corteo nuziale, formato da slitte trainate a cavallo, cui partecipano anche i parenti e gli amici delle coppie, tutti "addobbati" per l'evento con i Trachter. Al corteo che parte dalla chiesetta di San Valentino segue la cerimonia religiosa, e quindi un tradizionale banchetto con balli tipici tirolesi.
  • Banchetti nuziali di Castelrotto. Assieme alla celebrazioni del matrimonio contadino si tengono pressoché nello stesso periodo i "Banchetti nuziali di Castelrotto". In quest'occasione i principali ristoranti deliziano i turisti con piatti tipici che un tempo venivano serviti durante un matrimonio contadino.


Cosa fare[modifica]


Acquisti[modifica]

  • Mercato contadino, piazza del centro. 8:00-12:00. Vendita diretta dei prodotti agricoli. Il mercato contadino di Castelrotto è il più antico della regione. Si tiene tutti i venerdì da giugno a ottobre.
  • Maso Pflegerhof. La famiglia del maso coltiva spezie ed erbe medicinali da cui ricava per la vendita the, sciroppi, creme ecc.
  • Maso Fallhof. La famiglia del maso produce e vende svariati tipi di formaggio secondo le tradizioni artigianali: formaggio fresco, formaggi da taglio, formaggi stagionati ecc.


Come divertirsi[modifica]


Dove mangiare[modifica]

Prezzi medi[modifica]

Osterie contadine[modifica]


Dove alloggiare[modifica]

Prezzi modici[modifica]

Prezzi medi[modifica]

Prezzi elevati[modifica]


Sicurezza[modifica]

Farmacia

  • 46.56731511.5600944 Schlern, Via Oswald Von Wolkenstein, 6/b, +39 0471 706323.


Come restare in contatto[modifica]

Poste[modifica]

  • 46.56624511.5593735 Poste italiane, Via Oswald Von Wolkenstein 21, +39 0471 706317.


Nei dintorni[modifica]

Itinerari[modifica]

  • Castelli dell'Alto Adige — Un percorso alla scoperta dei manieri altoatesini che, nati per fini militari, divennero poi in gran parte raffinate dimore signorili, centri di cultura, esempi di pregevole architettura, testimonianza della grandezza delle famiglie che li fecero edificare.

Informazioni utili[modifica]


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